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Ieri riflettevo.....

Riflettevo che noi italiani siamo un popolo proprio strano: siamo sempr pronti a scendere tutti in piazza per avere 30 euro in più sullo stipendio e adesso che ci stanno defraudando del TFR (cosa BEN PIU' GRAVE!!!), ce ne stiamo tutti zitti e in silenzio.....

PERCHE'????

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Ieri riflettevo.....

Riflettevo che noi italiani siamo un popolo proprio strano: siamo sempr pronti a scendere tutti in piazza per avere 30 euro in più sullo stipendio e adesso che ci stanno defraudando del TFR (cosa BEN PIU' GRAVE!!!), ce ne stiamo tutti zitti e in silenzio.....

PERCHE'????

Ciao Vale, forse non siamo un popolo strano ma non abbiamo capito

in che modo ci starebbero defraudando del TFR. Io almeno non lo so:

me lo puoi spiegare o dare qualche link dove posso trovare spiegazioni?

Grazie. :D

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iN REALTà è UN DEFRAUDAMENTO MASCHERATTO.

Se non lo usi per la secodna pensione avrai una pensione del 45% sulla media di tutta la vita lavorativa, altrimenti se lo usi il 65%

Dobbiamo pagarci la pensione due volte.

Se sei sotto i 50 dipendenti in ditta lo lasci li' e lo puoi prendere se ti serve, come se se lo piglia l'INPS che però dubito sia cosi'solerte a dartelo.

Ti fanno credere che lo fanno per te ma questo perchè un sistema previdenziale progettato da mussolini dove le donne andavano in pensione a 60 e uomini a 65, già allora, è stato distrutto.

Pensioni a chi non l'aveva e cosi' previdenza e assistenza tutto un mucchio, abbassamento età pensionabile, previlegi per gli statali,

previlegi per regioni a statuto speciale.

La Rwegione SIcilia manda in pensione i suoi dipendenti al 100% dell'ultimo stipendio dopo 20 anni, quando le baby pensioni dovrebbero essere sparite. Tutta colpa della dc psi e partiti dell'epcoa degli anni '70, comunisti complici nel silenzio.

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Ciao Lara, non ho seguito attentamente la cosa perché non sono

direttamente interessato (il TFR non l'ho comunque), però mi era

parso di capire che il decreto prevedesse anche una possibilità di

scelta da parte del lavoratore, di indirizzare il TFR verso forme

pensionistiche di tipo diverso.

Pensavo si trattasse di cose tipo assicurazioni private, cose così.

Avevo capito male?

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In effetti, sorpa i 50 dipendenti, il tfr metà lo prende l'inps, l'altra metà il lavoratore può deciderese lasciarlo o andare sui fondi di investimento.

Si tipo assicurazioni private.

sai spesso le aziende siamngiano il tfr, e se da una parte è giusto perchè in molti fallimenti la gente non aveva la buonuscita, dal 1982 copre l'inps le ultiem 3 retribuzioni col tfr, unavolta dichiarato dal curatore fallimentare che l'azieanda non può andare avanti e fatta la scala dei creditori previlegiati, dove i lavoratori sono i primi.

I fondi fino ad ora hanno quasi tutti dato meno rendimento di quello assicurato dal tfr, e comunque ci potresti anche perdere se è un fondo a rischio.

Se ti pigli un obbligazionario ci fai poco, meglio un bilanciato azioni obbligazioni, ma agià rischi, se poi vai sull'azionario, rischi molto ma puoi guadagnare molto. In genere i fondi per tfr sono tranquilli, ma non è detto che non siano gestiti male o siano fregature.

Tipo casoSANPAOLO, che investiva in bot e la gente si trovava tra commissioni ed altro ad avere addirittura di meno. Allora investo direttamente no? I fondi aziendali in italia non esistono ed è meglio cosi' vedi caso Enron, con in crac sono saltate mmigliaiadi pensioni, perchè il fondo appunto era azionario della ditta.

Chi ha il posto fisso (non riguarda me che sono una nomade del lavoro), dovrà decidere. posso dire che i fondi migliori sono gli ARCA

BANCA POPOLARE, BANCA ETRURIA, ma solo in alcune cose.

AZIONARI AMERICANI ED EUROPEI, E BILANCIATI PER ENTRAMBI SE NON SI VUOLE RISCHIARE. NO GIAPPONE è TROPPO AMBIGUO.

LEVECCHIE TIGRI D'ASIA DECELLERANO, MENTRE CINA E INDIA PROBABILMENTE VEDRANNO DEI LORO FONDI DEDICATI MA E' DA STUDIARE CRESCONO VERTIGINOSAMENTE, MA CON A NORMATIVA AMBIENTALE E' DA VEDERE. Ovviamente questi fondi non sono della mia banca ma di quelladi mio marito. Dovrei spostare tutto e per me ora l'importante è vedere. C'è dividendo arancio per chi ha il conto arancio ad esempio. I fondi Arca in media sono stati quelli hce hanno retto meglio la crisi del 1997, perdendo molto poco.

Comunque un giro per le banche o in rete ti diranno i rendimenti, il benchmark (OBIETTIVO ANNUALE) ecc.

Io non so cosa fare, non guadagno neanche, comunque una cosa è certa, visto che saremo i primi come generazione sicuramente incasseremo e bene. Poi tra 50 anni anche questo sistema cadrà ma a noi non frega nulla.

Nella sostanza puoi sceeglire, fondi aperti, fondi chiusi, fondi di categoria o altro, l'importante è che ti documenti e non ti lagni dopo.

TEMPLARE 1971

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Grazie Lara! Soprattutto perché dimostri che in giro ci sono

ancora persone competenti ed in grado di guardare le cose

a 360°. :wink:

Purtroppo sono in giro nel senso di "nomadi", appunto :(

Come avevo scritto prima, non ho seguito tanto la vicenda del TFR

dal punto di vista del lavoratore, perché nemmeno io ce l'ho, il TFR...

Mi ponevo, invece, dal punto di vista delle aziende:

Si è fatto un gran baccano dicendo che viene tolta loro liquidità,

ed è vero perché accumulandolo, il TFR, sono solo numeri (debiti

a lungo termine) sul bilancio, mentre versandolo sono soldini da

tirar fuori pronta cassa (se ci sono davvero) e darli a qualcun altro.

La domanda che mi facevo, è questa: ma non è che molte aziende

hanno già rinunciato negli ultimi anni ad una sensibile quota di TFR,

nel momento in cui hanno optato per forme di lavoro... non so come

chiamarlo ("co.co.dé" non mi piace...) diciamo... "parasubordinato"?

Lì non c'è TFR... :?

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Dunque stè le tue domande sono molto interessanti, e vorrei parlare anche privatamente con te se vorrai. La mia mail è newgotic@tin.it

Il co.co.pro si tiene perché costa di meno in quanto la sua figura non è capace di contrattare lo stipendio bene per come era stata concepita, prima, aveva poi contributi al 10% poi 13& poi 18% ed ora si passa al 23%.

La sua convenienza esula dal tfr medesimo. Risparmi più del probabile tfr che avresti incamerato.

Esso è grande fonte di finanziamento per le aziende, e serve e non vogliono certo cederlo, più ne hai e meglio è, e quindi visto che oggi il cocopro inizia a costare molti son passati a dipendenti ed ecco tfr poi si mantiene la soglia sotto i 50 dip per evitare che gli indecisi facciano defluire una bella fetta della loro quota all’inps. Questa è la tendenza. Cocopro ci saranno sempre fino a che si può perché insieme ad apprendisti, contrattisti, e invalidi contribuiscono a non far superare certe soglie critiche.

50 per il tfr.

15 per l’applicazione del diritto di reintegro in caso di licenziamento se sopra i 15 si ha diritto da 6 a 14 mensilità o il reintegro a scelta (leggi 14 i giudici danno sempre il massimo), sotto i 15 spetta la tutela obbligatoria cioè da 2 a 6 mensilità.

40 per la mobilità, se sopra i 40 legge 223, è retribuita ma le aziende devono pagare una certa quota, sotto i 40 si applica la 236 e non è retribuita ma i dipendenti al collocamento hanno la precedenza in caso di chiamata da parte di aziende, perché in entrambi i casi risono gli sgravi fiscali per assunzione a contratto o a tempo indeterminato.

Ma i co.co.pro hanno come vantaggio per la ditta rispetto agli apprendisti, minore tutele, niente maternità, niente indennità di disoccupazione, licenziabilità facile, stipendio più basso. Vantaggi dunque monetari e non.

A meno che non arriva la vertenza per lavoro parasubordinato che simula quello dipendentte.

In tal caso oggi paghi la differenza contributiva all’inps più multa del 200%, poi arriva ispettorato del lavoro e inail e ti fanno nero. Qui perla reintegra o meno vale il discorso de l’azienda ha meno o più di 15 dipendenti.

Il discorso dei call center è diverso, li’ tanti co.co.pro perché si aveva più vantaggio a tenere questa gente che ad accumulare il loro tfr organizzandosi sia inbound che outbound, ma per la prima ipotesi inbound con 6500 assunti, metà cuccagna per loro è finita cari padroni di call center.

Il co.co.pro è una figura che comunque col tempo andrà a scomparire, e a questo ci dovrà pensare lo stato, .

Il problema è he un cocopro che lo fa per 40 anni avrà solo la pensione minima di 400 euro.

Come vedi la domanda è complessa, il cocopro serve a tante cose in azienda, ma non certo per non avere tfr.

se poi la ditta fallisce l'inps copre tfr e ultime 3 retribuzioni dal 1982 salvo rifalersi sul datore dilavoro, ma è molto difficile.

Se pensiamo a questa ottica è giusto che il tfr lo prenda l'inps, ma se pensiamo a come voglia destinarlo l'ente, opere di vario genere, non so se mai sarà veramente restituito o sarà un prestito forzoso con interessi da btp.

MEDITATE GENTE MEDITATE.

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Dunque stè le tue domande sono molto interessanti, e vorrei parlare anche privatamente con te se vorrai. La mia mail è newgotic@tin.it

Il co.co.pro si tiene perché costa di meno in quanto la sua figura non è capace di contrattare lo stipendio bene per come era stata concepita, prima, aveva poi contributi al 10% poi 13& poi 18% ed ora si passa al 23%.

La sua convenienza esula dal tfr medesimo. Risparmi  più del probabile tfr che avresti incamerato.

Esso è grande fonte di finanziamento per le aziende, e serve e non vogliono certo cederlo, più ne hai e meglio è, e quindi visto che oggi il cocopro inizia a costare molti son passati a dipendenti ed ecco tfr  poi si mantiene la soglia sotto i 50 dip per evitare che gli indecisi facciano defluire una bella fetta della loro quota all’inps. Questa è la tendenza. Cocopro ci saranno sempre fino a che si può perché insieme ad apprendisti, contrattisti, e invalidi contribuiscono a non far superare certe soglie critiche.

50 per il tfr.

 15 per l’applicazione del diritto di reintegro in caso di licenziamento  se sopra i 15 si ha diritto da 6 a 14 mensilità  o il reintegro a scelta (leggi 14 i giudici danno sempre il massimo), sotto i 15 spetta la tutela obbligatoria cioè da 2 a 6 mensilità.

40 per la mobilità, se sopra i 40 legge 223, è retribuita ma le aziende devono pagare una certa quota, sotto i 40 si applica la 236 e non è retribuita ma i dipendenti al collocamento  hanno la precedenza in caso di chiamata da parte di aziende, perché in  entrambi i casi risono gli sgravi fiscali per assunzione a contratto o a tempo indeterminato.  

Ma i co.co.pro hanno come vantaggio per la ditta rispetto agli apprendisti, minore tutele, niente maternità, niente indennità di disoccupazione, licenziabilità facile, stipendio più basso. Vantaggi dunque monetari e non.

A meno che non arriva la vertenza per lavoro parasubordinato che simula quello dipendentte.

In tal caso oggi paghi la differenza contributiva all’inps più multa del 200%, poi arriva ispettorato del lavoro e inail e ti fanno nero. Qui perla reintegra o meno vale il discorso de l’azienda ha meno o più di 15 dipendenti.  

Il discorso dei call center è diverso, li’ tanti co.co.pro perché si aveva più vantaggio a tenere questa gente che ad accumulare il loro tfr organizzandosi sia inbound che outbound, ma per la prima ipotesi inbound  con 6500 assunti, metà cuccagna per loro è finita cari padroni di call center.  

Il co.co.pro è una figura che comunque col tempo andrà a scomparire, e a questo ci dovrà pensare lo stato, .

Il problema è he un cocopro che lo fa per 40 anni avrà solo la pensione minima di 400 euro.

Come vedi la domanda è complessa, il cocopro serve a tante cose in azienda, ma non certo per non avere tfr.

se poi la ditta fallisce l'inps copre tfr e ultime 3 retribuzioni dal 1982 salvo rifalersi sul datore dilavoro, ma è molto difficile.

Se pensiamo a questa ottica è giusto che il tfr lo prenda l'inps, ma se pensiamo a come voglia destinarlo l'ente, opere di vario genere, non so se mai sarà veramente restituito o sarà un prestito forzoso con interessi da btp.

MEDITATE GENTE MEDITATE.

:shock: Da quel che dici sembra quasi che il TFR sia diventato solo

un'occasione per rubare, da parte di tutti (escluso il proprietario del

TFR)... non solo da parte dello Stato.

Inizio a capire il senso del titolo del topic...

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  • 2 weeks later...
 
bene

In che senso, scusa?... :shock:

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