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cosa sara' giusto fare?


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Sto male,e sono a pezzi...ogni giorno che passa mi sento sempre piu' a terra e la voglia di piangere non mi abbandona.Sto passando un periodo di crisi con quello che è il mio compagno da una vita.Abbiamo un bambino,la gioia della nostra vita,ci sarebbero tutti i presupposti per dire che siamo una famiglia perfetta.

Ma cosa capita?Io non so piu' chi sono e cosa voglio,o meglio,cosa voglio lo so,e non centra piu' con questa vita.

Per caso ho conosciuto un uomo,abbiamo iniziato a parlare,parlare e parlare ancora,non ci siamo mai incontrati,lui vive in un'altra regione ,ci siamo conosciuti grazie ad un'amica e abbiamo iniziato a sentirci per telefono,inizialmente per questioni lavorative,poi però'giorno dopo giorno si è creata fra di noi un'intesa speciale,ed io ho iniziato a pormi mille domande su quello che è sempre stato il rapporto col mio compagno.

Vi sembra possibile una cosa simile?E' possibile che una persona che non conosco di persona,possa trasmettermi tante semsazioni ed emozioni?

Pensavo fosse una vita esemplare la mia,ma mi sto rendendo conto che non è così,negli anni mi sono annientata,ho seguito ed assecondato il mio compagno in ogni suo interesse,in ogni suo desiderio,ed ero felice di farlo,vederlo felice rendeva felice anche me.Ma oggi tutto è cambiato,mi sto riscoprendo come "persona",non unicamente mamma o moglie,mi ero chiusa talmente tanto in questo mio mondo di cartone,che non ero piu' in grado di comunicare con chi ne stava fuori,oggi sto incominciando a riappropriarmi delle mia vita,dei miei interessi,ma questo mi sta facendo allontanare dalla mia famiglia.

Un paio di settimane fa siamo arrivati quasi alla rottura.Uno dei due doveva andarsene di casa.Lui continua a chiedersi cosa abbia fatto di così grave per portarci a questa situazione e io gli ho detto tutto ciò che avevo dentro,anche che non sapevo piu' se lo amavo,ma non gli ho parlato dei miei sentimenti per l'altro,nessuno li sa,a malapena riesco ad ammetterlo con me stessa...

Abbiamo deciso di stare insieme,di riprovarci e stiamo cercando qualcuno che ci aiuti come coppia,ma io soffro,sto malissimo perchè penso all'altro e so che sto facendo soffrire anche lui,sto facendo soffrire tutti.

Non so piu' cosa è giusto e cosa no...

Ieri sera ci siamo dedicati una serata da soli insieme,cosa che non capitava da anni,dopo una cena,siamo andati al cinema,l'idea era ottima,ma io non ho fatto altro che piangere nel buio della sala,e non per il film,ma per l'uragano che mi sento di avere dentro...

So che non mi potete dire cosa devo fare,ma vi prego,aiutatame a capire,io da sola non ce la faccio piu'.Alle volte mi vengono idee assurde.ieri guardavo giu' dalla finestra e pensavo che forse buttarsi di sotto sarebbe stata la soluzione per non soffrire piu' io e per non far soffrire piu' gli altri,poi per fortuna ha prevalso la ragione...

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Sto male,e sono a pezzi...ogni giorno che passa mi sento sempre piu' a terra e la voglia di piangere non mi abbandona.Sto passando un periodo di crisi con quello che è il mio compagno da una vita.Abbiamo un bambino,la gioia della nostra vita,ci sarebbero tutti i presupposti per dire che siamo una famiglia perfetta.

Ma cosa capita?Io non so piu' chi sono e cosa voglio,o meglio,cosa voglio lo so,e non centra piu' con questa vita.

Per caso ho conosciuto un uomo,abbiamo iniziato a parlare,parlare e parlare ancora,non ci siamo mai incontrati,lui vive in un'altra regione ,ci siamo conosciuti grazie ad un'amica e abbiamo iniziato a sentirci per telefono,inizialmente per questioni lavorative,poi però'giorno dopo giorno si è creata fra di noi un'intesa speciale,ed io ho iniziato a pormi mille domande su quello che è sempre stato il rapporto col mio compagno.

Vi sembra possibile una cosa simile?E' possibile che una persona che non conosco di persona,possa trasmettermi tante semsazioni ed emozioni?

Pensavo fosse una vita esemplare la mia,ma mi sto rendendo conto che non è così,negli anni mi sono annientata,ho seguito ed assecondato il mio compagno in ogni suo interesse,in ogni suo desiderio,ed ero felice di farlo,vederlo felice rendeva felice anche me.Ma oggi tutto è cambiato,mi sto riscoprendo come "persona",non unicamente mamma o moglie,mi ero chiusa talmente tanto in questo mio mondo di cartone,che non ero piu' in grado di comunicare con chi ne stava fuori,oggi sto incominciando a riappropriarmi delle mia vita,dei miei interessi,ma questo mi sta facendo allontanare dalla mia famiglia.

Un paio di settimane fa siamo arrivati quasi alla rottura.Uno dei due doveva andarsene di casa.Lui continua a chiedersi cosa abbia fatto di così grave per portarci a questa situazione e io gli ho detto tutto ciò che avevo dentro,anche che non sapevo piu' se lo amavo,ma non gli ho parlato dei miei sentimenti per l'altro,nessuno li sa,a malapena riesco ad ammetterlo con me stessa...

Abbiamo deciso di stare insieme,di riprovarci e stiamo cercando qualcuno che ci aiuti come coppia,ma io soffro,sto malissimo perchè penso all'altro e so che sto facendo soffrire anche lui,sto facendo soffrire tutti.

Non so piu' cosa è giusto e cosa no...

Ieri sera ci siamo dedicati una serata da soli insieme,cosa che non capitava da anni,dopo una cena,siamo andati al cinema,l'idea era ottima,ma io non ho fatto altro che piangere nel buio della sala,e non per il film,ma per l'uragano che mi sento di avere dentro...

So che non mi potete dire cosa devo fare,ma vi prego,aiutatame a capire,io da sola non ce la faccio piu'.Alle volte mi vengono idee assurde.ieri guardavo giu' dalla finestra e pensavo che forse buttarsi di sotto sarebbe stata la soluzione per non soffrire piu' io e per non far soffrire piu' gli altri,poi per fortuna ha prevalso la ragione...

Carissima Giada@,

prima o poi tutti ci mettiamo in gioco, almeno una volta nella vita ci chiediamo se tutto procede bene, quello che abbiamo fatto e che faremo.

Anche tu...ti sei fatta questa domanda, e la risposta è stata quasi sicuramente negativa...non ti piace la vita che stai facendo.

La tristezza è la delusione di non aver preso la strada giusta in passato, l'odierna responsabilità di un bambino ti rende ancor più difficile la separazione dal tuo compagno.

Per capire al 100% se non è questa la vita che desideri, vi consiglio un colloquio e magari una terapia con uno specialista dedicato nel campo dei problemi di coppia.

Potresti anche ipotizzare un incontro con uno psicologo per una terapia individuale.

Non è facile, lo so, ma devi riuscire...anche per il tuo bambino...per darle delle certezze future e per un clima il più sereno possibile.

Ti faccio tanti auguri.

Un saluto.

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Lo so,abbiamo bisogno di aiuto,per questo motivo mi sono rivolta per ora solo telefonicamente ad un'associazione che spero ci possa indirizzare,sto aspettando mi richiamino.E' un'associazione di psicologhe che fanno volontariato,purtroppo non ho grandi possibilità economiche,e quindi per ora non saprei a chi altro rivolgermi.

Sto malissimo perchè io ho già capito che questa vita non mi va piu' bene,indipendentemente da cio' che posso provare per l'altro uomo, vorrei avere la possibilità di ripartire da zero,di ricostruire quella me stessa che ho abbandonato chiusa in qualche armadio.Ma non riesco a dire basta,i sensi di colpa e la paura mi bloccano.Il mio compagno dice che non vuole perdermi,è disperato all'idea della possibile fine del nostro rapporto,è disperato all'idea di non poter vedere suo figlio quando vuole.Ha minacciato di fare una sciocchezza se lo lascio,in diverse occasioni mi ha preso a ceffoni,perchè gli stavo facendo tutto questo.Io mi sento sbagliata,orribile,avevo deciso di richiudere la vera me stessa nell'armadio e continuare la mia vita come è adesso,facendomi credere felice,ma non ce la faccio,mi sembra di impazzire.

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  • 2 weeks later...

Oggi ho avuto il mio primo incontro con una psicologa,avevo un'ansia tremenda,invece tutto è andato bene.

Avevo paura di non riuscire a parlare,che avrei pianto tutto il tempo,invece sono riuscita a dire tanto,ed è riuscita a farmi tirar fuori cose che nemmeno pensavo.

Come primo incontro non c'è male direi...la rivedrò fra due settimane.Nel mentre devo prenotare pero' anche un incontro di coppia con un'altra terapeuta.Spero davvero che possa essere utile a fare chiarezza nella mia testa,nel mio cuore...

Quando sono arrivata a casa ero abbastanza soddisfatta dell'incontro,il mio compagno mi ha chiesto come fosse andata e io gli ho detto che mi aveva dato il numero di una persona che ci potesse aiutare come coppia.Pensavo ne sarebbe stato contento,dai discorsi fatti pareva concorde nel chiedere aiuto,invece si è rabbuiato.Ha iniziato ad essere pensieroso...

Sono stanca,molto stanca,alle volte non ho piu' voglia di lottare.

Ogni volta che mi sembra di fare un passo avanti,subito dopo ne faccio due indietro... :(

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ciao giada, sai, mi ha colpito molto la tua storia, un pò mi ci riconosco...

Anch'io ho un figlio, anch'io ho un marito che mi ama molto e amch'io spesso sono infelice....Anch'io vado da una psicologa....

Però Giada non lasciare che tuo marito ti addossi tutte le colpe, anche il suo voler rifiutare la psicoterapia di coppia è un modo per non permetterti di capire, per tenerti in quell'armadio di cui tu parli.

Inoltre non permettere a nessuno di darti dei "ceffoni", non è concepibile per nessun motivo.

Sai cosa sto imparando dalla psicoterapia? Che mio marito non è poi la perfezione in persona!!!! Ma scoprire i suoi difetti mi aiuta a non sentirmi una nullità.

L'uomo del telefono secondo me è stato solo una molla per lanciarti al di là di quell'armadio di cui parli...

Io ho avuto una situazione simile e me ne pento ancora perchè ho capito che era solo un modo di attirare l'attenzione, di lanciare un ultimo disperato grido d'aiuto ad un uomo che spesso mi ascoltava solo con le orecchie ma aveva chiuso il cuore, non per cattiveria, anche lui aveva i suoi buoni motivi ma, in una coppia si è in due e molto spesso gli uomini si accomodano nel matrimonio (o convivenza in generale). Noi donne invece abbiamo bisogno di quella spinta in più per sentirci sempre DONNE appunto, e non solo mamme e mogli.... Sarà un luogo comune ma io l'ho ritrovato in parecchie storie di amiche....

Tieni duro Giada, la strada che stai percorrendo è irta e pericolosa ma è quella giusta e prima o poi ti porterà al traguardo.

Se ti può consolare ti dirò che io dopo un anno di terapia ho iniziato a rivivere, mi ero chiusa in casa non volevo più parlare con nessuno, mi sentivo spesso inadeguata, ho soffert anche di bulimia, finchè non ho cominciato la terapia, cert ci sono stati i periodo di ricaduta ma i passi in avanti erano sempre in più rispetto a quelli indietro...

Fammi sapere, se vuoi mi puoi mandare anche dei m.p.

In bocca al lupo....

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  • 1 month later...

Scrivo a distanza giusta di un mese e sono successe un sacco di cose.

La cosa più "grossa" è che il mio compagno ieri è andato via.

Non una sistemazione fissa,ma per ora un vagare in attesa di un mio cenno.

Ci stavamo annientando,facendoci sempre piu' male e io ho voluto questo allontanamento perchè ho bisogno di pensare,di realizzare a mente lucida se lo amo ancora e voglio vivere con lui o no.

Ultimamente lo stare assieme era diventato un'ossesione,mi sentivo guardata a vista,controllata,ogni mia espressione del viso veniva analizzato...non ne potevo proprio piu'.

Ora devo solo cercare di capire,ma è difficilissimo.Sono assillata dai sensi di colpa,mi preoccupo per lui che è lontano in questi giorni di pioggia,mi dispiace che sia distante da suo figlio,mi chiedo se sta bene,se sta male...ma è normale tutto questo?Mi preoccupo così perchè lo amo,o perchè è un'abitudine per me occuparmi di lui?E' solo questione di affetto dovuto ad una vita insieme o cosa?

Mi ha detto : chiamami se vorrai che io torni,ma se lo chiamo basandomi sulle sensazioni che provo ora,e poi il mio malessere continua?

E' difficilissimo per me avere una visione lucida...sono a pezzi...ho bisogno di aiuto...

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Penso che stare un po' da soli faccia bene a tutti e due e che sia abbastanza normale preoccuparsi per l'altro, sapendo quanto avete sofferto e quanto vi siete amati.

cmq. visto che il fatto scatenante è stato il conoscere virtualmente un'altro, io cercherei di conoscere quest'uomo personalmente: potrai capire se effettivamente ne sei innamorata o se è l'hai solo idealizzato...

Cerca di tranquillizzarti un po' e a mente fredda prova ad analizzare quello che ha fatto realmente scoppiare la vostra crisi matrimoniale: i tuoi sbagli, quelli di tuo marito...i silenzi, il pretendere che uno capisca quello che pensi e vuoi senza dire una parola in merito...

E anche tuo marito avrà il tempo di riflettere e capire..

poi decidi con calma, prenditi il tempo necessario: la mia impressione, scusa se sbaglio, è che vi amate ancora, che però sia necessario cambiare il modo di rapportarvi e di proporvi...

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