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Sono stato al teatro mercadante di napoli,ho visto uno spettacolo chiamato india....la compagnia era dello stabile di genova......erano in tre in particolare una signora che faceva una specie di monologo.....geniale...c'erano poi due ragazze che cantavano è recitavano bravissime......si narrava la storia dell'india a livello spirituale....sarà che ho un debole per l'india ma io l'ho trovato eccezionale

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l'era post gandi e' stata piena di falsi santoni specialmente in india.....eppoi andava di moda.

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Sono stato al teatro mercadante di napoli,ho visto uno spettacolo chiamato india....la compagnia era dello stabile di genova......erano in tre in particolare una signora che faceva una specie di monologo.....geniale...c'erano poi due ragazze che cantavano è recitavano bravissime......si narrava la storia dell'india a livello spirituale....sarà che ho un debole per l'india ma io l'ho trovato eccezionale

Come te l'immagini l'India?, e come immagini possa essere un tuo passaggio in quella terra?.

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Come te l'immagini l'India?, e come immagini possa essere un tuo passaggio in quella terra?.

Da premettere non sono mai stato in INDIA......detto questo,ho letto tanto sull'india,essendo un paese così grande,con molte contraddizioni.....ma credo che una cosa sia unanime.....l'induismo in tutte le sue sfaccettature,nella sua bonta,nei suoi saggi ,ecco anche al livello mistico lo trovo interessante.....ho conosciuto alcuni saggi indiani,hanno un carisma pazzesco,una cultura immensa,sarò che io sono attratto da persone di una certa cultura(presuntuosamente anche io lo sono)....resto affascinato...certo alcune cose non li condivido,vedi le caste....i matrimoni combinati ecco forse su questo non mi trovi in sintonia.....ma su altre cose mi ci rivedo......non è solo "MAYA".....

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oltre a tutti i grandi acculturati, in India ci sono anche milioni di persone che fanno la fame e che non hanno tempo per acculturarsi e per le quali la religione resta una speranza alla quale aggrapparsi, oltre la quale non hanno un bel niente.... io, rispondendo alla domanda di Datango, me la immagino così l'India, un paese diviso tra pochi ricchi spropositiati e troppi poveri, nel vero senso della parola!!!

Si è un paese affascinante......ma viverlo è tutt'altra cosa....

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Da premettere non sono mai stato in INDIA......detto questo,ho letto tanto sull'india,essendo un paese così grande,con molte contraddizioni.....ma credo che una cosa sia unanime.....l'induismo in tutte le sue sfaccettature,nella sua bonta,nei suoi saggi ,ecco anche al livello mistico lo trovo interessante.....ho conosciuto alcuni saggi indiani,hanno un carisma pazzesco,una cultura immensa,sarò che io sono attratto da persone di una certa cultura(presuntuosamente anche io lo sono)....resto affascinato...certo alcune cose non li condivido,vedi le caste....i matrimoni combinati ecco forse su questo non mi trovi in sintonia.....ma su altre cose mi ci rivedo......non è solo "MAYA".....

Maya? :icon_nav1:

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oltre a tutti i grandi acculturati, in India ci sono anche milioni di persone che fanno la fame e che non hanno tempo per acculturarsi e per le quali la religione resta una speranza alla quale aggrapparsi, oltre la quale non hanno un bel niente.... io, rispondendo alla domanda di Datango, me la immagino così l'India, un paese diviso tra pochi ricchi spropositiati e troppi poveri, nel vero senso della parola!!!

Si è un paese affascinante......ma viverlo è tutt'altra cosa....

Differenze in India io non le ho viste, al mio arrivo speravo di vederne, ma sono stato deluso. Sono molto omogenei nella loro comunità, perlomeno dal mio punto di vista. Puoi girare per tutta Delhi e non trovare neanche una situazione che assomigli a quello che tu concetualizzi come ricchezza, diciamo che è difficile vedere anche qualcosa che assomigli ad una condizione benestante. Per capire: un "Truman Show" però in versione mortidefame. Mooolto interessante dal punto di vista ok quello che si pensa di questi popoli sono solo proiezioni condizionate dalla nostra logistica occidentale, mooolto interessante.

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Differenze in India io non le ho viste, al mio arrivo speravo di vederne, ma sono stato deluso. Sono molto omogenei nella loro comunità, perlomeno dal mio punto di vista. Puoi girare per tutta Delhi e non trovare neanche una situazione che assomigli a quello che tu concetualizzi come ricchezza, diciamo che è difficile vedere anche qualcosa che assomigli ad una condizione benestante. Per capire: un "Truman Show" però in versione mortidefame. Mooolto interessante dal punto di vista ok quello che si pensa di questi popoli sono solo proiezioni condizionate dalla nostra logistica occidentale, mooolto interessante.

Io so che esistono dei quartieri mooolto ricchi, spesso ho visto dei documentari o e letto dei libri che parlavano di queste profonde differenze, non proietto nulla di me, so che poi alla fine questa gente ha imparato ad adattarsi vivendo anche nelle condizioni più estreme e che spesso è più contenta di milioni di occidentali che almeno hanno una casa calda e cibo per sfamarsi in modo "decente"...ma questo non è una novità, anche in Africa i bambini neri sorridono davanti alle telecamere con i loro straccetti e i pancioni gonfi di aria....

Se è questo il discorso che vogliamo portare è un conto, se poi vogliamo parlare dell'inequità che esistono è un altro, certo è che io posso dirti ciò che ho letto o visto in qualche documentario, e tu invece quello che hai visto di persona e che comunque non è ma una visione totalitaria.....

Credo un annetto fa in un documentario parlavano di alcuni quartieri (non ricordo se a Calcutta o Nuova Delhi)in cui c'era gente che portava i vestiti da lavare in una lavanderia "in Francia", paragonandola a tutta quella gente che si lava i panni nel fiume....questo un esempio tra quelli che ricordo che comunque denotano le profonde differenze economiche fra le varie caste.....non mi pare sia così omogeneo...

Anche da noi c'è gente che potrebbe permettersi di portare i panni da lavare in Francia ma no c'è altrettanta gente che non ha la lavatrice.....è questo il grosso divario che io denoto....

Perchè non ci racconti un pò di dove sei stato, quanto e perchè (non voglio sapere i fatti tuoi) e soprattutto che visione ne avevi prima e cosa è cambiato vedendola?

Tanto il topic è quello giusto e su una cosa siamo tutti d'accordo, che comunque l'India affascina....

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Io so che esistono dei quartieri mooolto ricchi, spesso ho visto dei documentari o e letto dei libri che parlavano di queste profonde differenze, ....................Perchè non ci racconti un pò di dove sei stato, quanto e perchè (non voglio sapere i fatti tuoi) e soprattutto che visione ne avevi prima e cosa è cambiato vedendola?

Tanto il topic è quello giusto e su una cosa siamo tutti d'accordo, che comunque l'India affascina....

Be per quel che ne so io Nuova Delhi una una delle citta più povere e depresse del mondo, forse paragonabile a Varanasi, con la differenza che etnia di Delhi è pacifica mentre quella di Varanasi:Whew: ci sta che ti fanno passare un brutto quarto d'ora se capiti male...

Di sicuro ci saranno anche i ricchi, utlimamente stanno avendo un grande successo economico industrie come la TATA e altre società legate ai software dei computer, il fatto sono le percentuali che ho visto con i miei occhi: 1% ricchi e 99%mortidefame (l'1%è riferito al centinaio di ospiti indiani di un resort a Goa) .

Il mio viaggio ve lo racconto volentieri, l'ho fatto nell'estate di quattro anni fa...

Alla partenza non avevo un idea di quello a cui sarei andato incontro, non ero un appassionato dell'India, non mi ero documentato, non ho letto libri; avevo visto qualche foto e sentito qualche racconto (spesso poco incoraggiante). La mia compagna del tempo (ora ex), era entusiasta del viaggio, infatti l'aveva proposto lei e non vedeva l'ora di andare a godersi la loro profonda cultura spirituale (lei è psicologa) nonchè la possibilità di acquisire tanti tanti oggetti a costi ridotti :icon_nav1:

Il viaggio era così articolato, avevamo il biglietto aereo di andata e ritorno, per il resto niente, niente omino che ti attende con il cartello con su il tuo nome, niente pacchetto turistico, niente alberghi prenotati, solo un idea vaga del giro da compiere nel Rajastan con estensione mare a Goa, l'idea era "vabbe affittiamo una macchina e all'limite giriamo un po con la Lonley planet qualcosa di decente si troverà" :Rose:

Arriviamo a Delhi alle 5 di mattina in aereoporto e gia da li cominciano a delinearsi alcuni concetti fondamentali, il maleodore e la sensazione di sporcizia in ogni angolo creano una curiosa necessità di rendersi asettici nei gesti più semplici, tipo bere dell'acqua con un bicchiere senza toccarne il bordo.

Prendiamo un taxi (il fatto che riuscisse a camminare era per me un miracolo) e ci dirigiamo verso il centro di Delhi, la cosa buffa è che dalla periferia al centro il paesaggio non ha differenze: in periferia vedi vacche che camminano per strada, al centro vedi vacche che camminano per strada, niente quartiere bene, nessun albergo 5 stelle, nessun mercedes se non del '60.

Arriviamo al Main Bazaar nel cuore pulsante della vita commerciale di Delhi, assolutamente imperdibile illustra la maledetta guida, allora fate conto un mercatino rionale come porta portese però lercio, sui marcipiedi gente che dorme, ma non uno o due barboni, centinaia di persone che lavorano li e dormono li per terra tra i rifiuti e la cacca delle vacche e topi che scorrazzano allegramente. Chiaro il quadro? ok la puzza è indescrivibile però dopo un po ci fai il naso. Arriviamo ad un albergo definito dalla guida grazioso, scendo solo io dal taxi, la mia compagna è quasi catatonica dal ribrezzo, entro io nell'albergo che offre comode stanze con bagno :wacko: peccato che uno scarafaggio grosso quanto il mio gatto ha preso possesso della suite. Ok si continua il giro alberghi, con l'autista che pare scocciato dai nostri modi schizzinosi :Angel: nei confronti di quello che è per lui il glorioso apparato turistico ricettivo indiano.

La mia compagna di viaggio comincia a dare segni di squilibrio e prende a strepitare che vuole andare allo sheraton o similari; e li non ci ho visto più :abbr: ... hai voluto la vacanza nel cuore della cultura spirituale indiana e mo te la godi. :(:

Surreale a dir poco vero? lei psicologa in cerca di conferme materiali che la contengano, io in terapia da un suo collega, che cerco di farla andare oltre ai sui limiti educativi :bash: .

Il resto del viaggio ve lo racconto la prox puntata.

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Maya? :icon_nav1:

MAYA.....in sanscrito=illusione....

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Be per quel che ne so io Nuova Delhi una una delle citta più povere e depresse del mondo, forse paragonabile a Varanasi, con la differenza che etnia di Delhi è pacifica mentre quella di Varanasi:Whew: ci sta che ti fanno passare un brutto quarto d'ora se capiti male...

Di sicuro ci saranno anche i ricchi, utlimamente stanno avendo un grande successo economico industrie come la TATA e altre società legate ai software dei computer, il fatto sono le percentuali che ho visto con i miei occhi: 1% ricchi e 99%mortidefame (l'1%è riferito al centinaio di ospiti indiani di un resort a Goa) .

Il mio viaggio ve lo racconto volentieri, l'ho fatto nell'estate di quattro anni fa...

Alla partenza non avevo un idea di quello a cui sarei andato incontro, non ero un appassionato dell'India, non mi ero documentato, non ho letto libri; avevo visto qualche foto e sentito qualche racconto (spesso poco incoraggiante). La mia compagna del tempo (ora ex), era entusiasta del viaggio, infatti l'aveva proposto lei e non vedeva l'ora di andare a godersi la loro profonda cultura spirituale (lei è psicologa) nonchè la possibilità di acquisire tanti tanti oggetti a costi ridotti :Raised Eyebrow:

Il viaggio era così articolato, avevamo il biglietto aereo di andata e ritorno, per il resto niente, niente omino che ti attende con il cartello con su il tuo nome, niente pacchetto turistico, niente alberghi prenotati, solo un idea vaga del giro da compiere nel Rajastan con estensione mare a Goa, l'idea era "vabbe affittiamo una macchina e all'limite giriamo un po con la Lonley planet qualcosa di decente si troverà" :Just Kidding:

Arriviamo a Delhi alle 5 di mattina in aereoporto e gia da li cominciano a delinearsi alcuni concetti fondamentali, il maleodore e la sensazione di sporcizia in ogni angolo creano una curiosa necessità di rendersi asettici nei gesti più semplici, tipo bere dell'acqua con un bicchiere senza toccarne il bordo.

Prendiamo un taxi (il fatto che riuscisse a camminare era per me un miracolo) e ci dirigiamo verso il centro di Delhi, la cosa buffa è che dalla periferia al centro il paesaggio non ha differenze: in periferia vedi vacche che camminano per strada, al centro vedi vacche che camminano per strada, niente quartiere bene, nessun albergo 5 stelle, nessun mercedes se non del '60.

Arriviamo al Main Bazaar nel cuore pulsante della vita commerciale di Delhi, assolutamente imperdibile illustra la maledetta guida, allora fate conto un mercatino rionale come porta portese però lercio, sui marcipiedi gente che dorme, ma non uno o due barboni, centinaia di persone che lavorano li e dormono li per terra tra i rifiuti e la cacca delle vacche e topi che scorrazzano allegramente. Chiaro il quadro? ok la puzza è indescrivibile però dopo un po ci fai il naso. Arriviamo ad un albergo definito dalla guida grazioso, scendo solo io dal taxi, la mia compagna è quasi catatonica dal ribrezzo, entro io nell'albergo che offre comode stanze con bagno :Sick: peccato che uno scarafaggio grosso quanto il mio gatto ha preso possesso della suite. Ok si continua il giro alberghi, con l'autista che pare scocciato dai nostri modi schizzinosi <_< nei confronti di quello che è per lui il glorioso apparato turistico ricettivo indiano.

La mia compagna di viaggio comincia a dare segni di squilibrio e prende a strepitare che vuole andare allo sheraton o similari; e li non ci ho visto più :Shame On You: ... hai voluto la vacanza nel cuore della cultura spirituale indiana e mo te la godi. :D:

Surreale a dir poco vero? lei psicologa in cerca di conferme materiali che la contengano, io in terapia da un suo collega, che cerco di farla andare oltre ai sui limiti educativi :;): .

Il resto del viaggio ve lo racconto la prox puntata.

molto interessante, aspetto la seconda parte.....però devo dirti che ciò che ben descrivi è anche ciò che si legge nei libri e che documenano in tv, io credo che qualche riccone che potrebbe sfamare una buona parte di Delhi ci sarà lì in mezzo, tu che dici Daniele? Infatti credo proprio che questo enorme divario fra ricchezza e povertà contraddistingua questa nazione, e che l'idea dei grandi acculturati che meditano per strada sia abbastanza bizzarra, quanto poco vera....e appunto espressione della concezione occidentale dell'india "spirituale"....forse vado un pò oltre, però mi chiedo, da cosa dipende questa non "civilizzazione" del popolo indiano (e non solo)? Dal popolo stesso (rassegnato, convinto....)o da ch sta al potere o da entrambe le parti? Non sono un esperta, ho letto qualcosa qua e là però è davvero interessante l'argomento....

Aspetto il tuo seguito.....e qualche tua riflessione in merito....

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.................Aspetto il tuo seguito.....e qualche tua riflessione in merito....

La differenza sta nella religione Giusi, tu parli di una ideale carità cristiana, in ideale che educa a comprendere che cui se io ho qualcosa in più la divido con il mio prossimo derelitto (accade davvero?). L'induismo predica l'accettazione della loro condizione, anche la più misera (infatti dormono tra i rifiuti) e della speranza di una reincarnazione in vita successiva migliore... sempre che il Karma glielo permetta.

...il seguito.

La ricerca della sistemazione a Delhi è terminata in un albergo nel mercato centrale, che nel frattempo aveva preso vita. La sistemazione (la suite imperiale) ha trovato il gradimento della madama psicologa, il tempo di appoggiarmi sul letto e sprofondo nel sonno. Quando si viaggia da ovest verso est il jet leg è micidiale perchè è come se la giornata si allungasse di 8 ore, consigliano infatti una volta scesi dall'aereo di andare subito a letto per recuperare il sonno perduto per limitare il senso di disorientamento.

Sfortuna vuole che la mia compagna non aveva nessuna intenzione di rimanere a Delhi un giorno in più, quindi mi sveglia dopo un ora di sonno e andiamo a contrattare per un passaggio in macchina verso citta più "turistiche", ci affidiamo alla direttrice del nostro albergo che sfregandosi le mani organizza in 4 e quatrotto un bel tour del rajastan con autista e macchina in affitto per 10 giorni.

Un consiglio aspettate il giorno dopo il vostro arrivo prima di prendere qualsiasi iniziativa.

Nel pacchetto viaggio (o meglio pacco) era compreso un tour a Delhi, detto tour comprendeva: la visita a delle tombe dall'aspetto abbandonato (con incantatore di cobra annesso) e una vista dalla macchina della porta dell India (una versione triste dell'arco di trionfo parigino). La prima giornata si chiude con una cena in un rinomato ristorante della città (secondo la maledetta guida), talmente rinomato che servono l'acqua in bicchieri di metallo tipo gavetta del militare, per quel che riguarda il cibo indiano poi bisognerebbe aprire un capitolo apparte, esistono poche cose mangiabili (le lenticchie il pollo tandori e il pollo masala e qualcos'altro), il resto a meno che non abbiate una bocca foderata di amianto non è masticabile, dal canto loro mangiare una zuppa speziata e piccante di prima mattina è la norma.

Comunque sono sopravvissuto alla prima giornata, dicono che se il primo giorno non acquisti il biglietto per tornare indietro allora la vacanza continuerà fino alla fine e così è stato...

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:Confused: io conosco solo l'ape Maya....

e io pure l'ape Magà (l'ape vagabonda perlappunto)

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:pardon: ma l'ape Magà è antipatica... piange sempre...

Ok Marina hai vinto tu, vada solo per l'ape Maya ...l'anoressica :Confused:

Che ne pensi dell'India e degli indiani induisti?

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:mad: senti non incominciamo ad offendere eh?

induista ci sarai te e tutta la palazzina tua :chair:

prima m'hai bocciato l'ape maga, adesso me bocci l'argomento topic...

ma che me l'avanzi? :49:

:34:

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:): io nn avanzo niente, ma se t'avanza a te qualcosa l'accetto volentieri :):

Io infatti avanzo un complimento per il tuo post sugli attacchi di panico :pardon:

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:): ...ehmm...ma così non vale...

Cmq grazie... :pardon: ...io brava...

Si lo sei..., parlerò di te al mio terapista, l'ultima seduta che ho avuto con lui abbiamo parlato dello scopo della terapia; mi sento rammaricato perchè gli ho detto che essa era utile per fornire un punto di vista su quello che in noi è confuso.

Grazie alle tue parole o riconosciuto che la cosa è molto profonda e riguarda i vuoti che si stanno colmando grazie alla presenza del suo faccione sorridente ogni volta che mi sento in crisi, faccione che da una forma alle mie infinite possibilità che stanno li nell'ombra e che vogliono emergere :):

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Mamma mia come sono contenta...

Sono proprio felice...

Vedi? Tante volte scrivi parole alla rinfusa e credi di essere noiosa o hai paura di esserlo, credi ke alla fine le tue vicende e i tuoi pensieri importino poco... e invece...

Grazie mille e un abbraccio forte forte :abbr:

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La differenza (...)Comunque sono sopravvissuto alla prima giornata, dicono che se il primo giorno non acquisti il biglietto per tornare indietro allora la vacanza continuerà fino alla fine e così è stato...

Caro Datango,

confermo: il primo giorno in India occorre resistere e se resisti poi continui fino alla fine. Io in India ci sono stato 11 o 12 volte, ero un pischello di 19 anni la prima volta in India, una paura!!! praticamtne se faccio un viaggio, da 12 anni a questa parte, lo faccio in India. non sono mai andato in psicoterapia, ma sono stato in India... e ho fatto la indiantherapy. il primo viaggio un trauma, il secondo un incontro con il terrore e la merviglia allo stesso tempo, gli altri una gioia che si rinnova. Purtorppo Datango sei andato, mi sembra di aver capito, per accompagnare la tua compagna...è difficile stare in India se non sei motivato personalmente. Non c'è posto migliore al mondo per me. Sono fortemente attratto dalla cultura locale, è un paese di contrasti, certo. L'India dei villaggi è straordinaria, poi c'è Sai Baba 1 e Sai Baba 2, un mondo a noi sconosciuto. Sono stato anche nella comunità di Osho, la setta sdegli arancioni, hanno avuto un grande maestro.... Bombay è spazzatura, ma la mia cara amica indiana è di Bombay e guai a chi gliela critica...lei è laureata e manager, ma è stata costretta a sposarsi con matrimonio combinato...lei è figlia di un bramino, la casta numero uno, e solo un bramino poteva sposarsi...anche se tutti e due hanno la laurea, moglie e marito, master, non vanno al tempio...tradizioni oboslete ma che rimangano...., ma anche questa è india..., ad Agra ci siamo imbucati, io e un'amica, a ben 4 matrtimomi, accolti a braccia aperte ogni volta (gli occidentali portano fortuna) e abbiamo ballato con loro, gli ospiti...ci hanno fatto mangiare...lei, la sposa, triste come un cadavere...povera...matrimoio combinato sicuramente...Rishikesh, lo yoga...alle pendici dell'himalaya e sulle rive del gange, l'odore di benzina e gelsomini, i mendicanti, le pire funerarie a Benares, Il Taj Mahal che diventa marmo rosa al tramonto...Il posto più forte, è stato per me Tirupati...non c'è nemmeno sulla loney planet...ero l'unico occidentale tra una folla di indiani, dopo 4 ore di fila con gente accalcata che gridava il nome di Govinda sono arrivato a una cripta di un tempio, lo una statua nera, ma la gente si era rasata a zero e ci venva da tutta l'india per vederla...un'incarnazione del dio Visnu. E anch'io ho ridato con loro Govinda, l'incenso che ti pbrucia negli occhi e nello stomaco e il colore arancio della tuinica dei rinuncianti, che dormono in terra. Ho cantato con alcuni di loro, era facile, cantavano hare rama hare krishna, seduto accanto a loro, uno di loro...anche se per qualche minuto soltanto...non sono indiano, ma devo esserlo stato in qualche vita passata...E poi, dopo 4 ore di autobus, comunicando a gesti perché l'inglese per molti è una lingua sconosciuta, arrivai alla montagna sacra di Arunachala, dove Ramana ha meditato e realizzato il sé, ho meditato, ho pianto, ho riso, mi sono innamorato, ho odiato...L'INDIA è UNA CATARSI PER L'ANIMA...scappo, vi saluto, ho il treno da prendere ora...ANDATE IN INDIA, A CUORE APERTO, PRONTI A MORIRE AL PASSATO E A RINASCERE NUOVAMENTE...la paura è tanta...il senso di meraviglia altrettanto...l'india è un pugno nello stomaco, questa è la verità, ma è anche uno sfogo per l'anima...almeno per me. Namasté a tutti voi. Max.

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Caro Datango,

confermo: il primo giorno in India occorre resistere e se resisti poi continui fino alla fine. Io in India ci sono stato 11 o 12 volte, ero un pischello di 19 anni la prima volta in India, una paura!!! praticamtne se faccio un viaggio, da 12 anni a questa parte, lo faccio in India. non sono mai andato in psicoterapia, ma sono stato in India... e ho fatto la indiantherapy. il primo viaggio un trauma, il secondo un incontro con il terrore e la merviglia allo stesso tempo, gli altri una gioia che si rinnova. Purtorppo Datango sei andato, mi sembra di aver capito, per accompagnare la tua compagna...è difficile stare in India se non sei motivato personalmente. Non c'è posto migliore al mondo per me. Sono fortemente attratto dalla cultura locale, è un paese di contrasti, certo. L'India dei villaggi è straordinaria, poi c'è Sai Baba 1 e Sai Baba 2, un mondo a noi sconosciuto. Sono stato anche nella comunità di Osho, la setta sdegli arancioni, hanno avuto un grande maestro.... Bombay è spazzatura, ma la mia cara amica indiana è di Bombay e guai a chi gliela critica...lei è laureata e manager, ma è stata costretta a sposarsi con matrimonio combinato...lei è figlia di un bramino, la casta numero uno, e solo un bramino poteva sposarsi...anche se tutti e due hanno la laurea, moglie e marito, master, non vanno al tempio...tradizioni oboslete ma che rimangano...., ma anche questa è india..., ad Agra ci siamo imbucati, io e un'amica, a ben 4 matrtimomi, accolti a braccia aperte ogni volta (gli occidentali portano fortuna) e abbiamo ballato con loro, gli ospiti...ci hanno fatto mangiare...lei, la sposa, triste come un cadavere...povera...matrimoio combinato sicuramente...Rishikesh, lo yoga...alle pendici dell'himalaya e sulle rive del gange, l'odore di benzina e gelsomini, i mendicanti, le pire funerarie a Benares, Il Taj Mahal che diventa marmo rosa al tramonto...Il posto più forte, è stato per me Tirupati...non c'è nemmeno sulla loney planet...ero l'unico occidentale tra una folla di indiani, dopo 4 ore di fila con gente accalcata che gridava il nome di Govinda sono arrivato a una cripta di un tempio, lo una statua nera, ma la gente si era rasata a zero e ci venva da tutta l'india per vederla...un'incarnazione del dio Visnu. E anch'io ho ridato con loro Govinda, l'incenso che ti pbrucia negli occhi e nello stomaco e il colore arancio della tuinica dei rinuncianti, che dormono in terra. Ho cantato con alcuni di loro, era facile, cantavano hare rama hare krishna, seduto accanto a loro, uno di loro...anche se per qualche minuto soltanto...non sono indiano, ma devo esserlo stato in qualche vita passata...E poi, dopo 4 ore di autobus, comunicando a gesti perché l'inglese per molti è una lingua sconosciuta, arrivai alla montagna sacra di Arunachala, dove Ramana ha meditato e realizzato il sé, ho meditato, ho pianto, ho riso, mi sono innamorato, ho odiato...L'INDIA è UNA CATARSI PER L'ANIMA...scappo, vi saluto, ho il treno da prendere ora...ANDATE IN INDIA, A CUORE APERTO, PRONTI A MORIRE AL PASSATO E A RINASCERE NUOVAMENTE...la paura è tanta...il senso di meraviglia altrettanto...l'india è un pugno nello stomaco, questa è la verità, ma è anche uno sfogo per l'anima...almeno per me. Namasté a tutti voi. Max.

ciao max, hai fatto innamorare anche me, bellissima la tua descrizione, si vede che la senti dentro all'anima....è questa l'india che mi immagino, quella descritta da molti "avventurieri" che come te e Datango arrivano senza sapre cosa aspettarsi e poi non la lasciano più....e poi palrano del mal d'africa.....però secondo me per conoscere bene e sentirne la realtà di ogni posto, bisogna fare quello che hai fatto tu, immergersi nella popolazione, vivere con e come loro, solo così se ne carpiscono (almeno in parte) i segreti a noi occidentali sconosciuti e quasi incomprensibili.....chissà forse un giorno.....

Ciao

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