Caro Datango,
confermo: il primo giorno in India occorre resistere e se resisti poi continui fino alla fine. Io in India ci sono stato 11 o 12 volte, ero un pischello di 19 anni la prima volta in India, una paura!!! praticamtne se faccio un viaggio, da 12 anni a questa parte, lo faccio in India. non sono mai andato in psicoterapia, ma sono stato in India... e ho fatto la indiantherapy. il primo viaggio un trauma, il secondo un incontro con il terrore e la merviglia allo stesso tempo, gli altri una gioia che si rinnova. Purtorppo Datango sei andato, mi sembra di aver capito, per accompagnare la tua compagna...è difficile stare in India se non sei motivato personalmente. Non c'è posto migliore al mondo per me. Sono fortemente attratto dalla cultura locale, è un paese di contrasti, certo. L'India dei villaggi è straordinaria, poi c'è Sai Baba 1 e Sai Baba 2, un mondo a noi sconosciuto. Sono stato anche nella comunità di Osho, la setta sdegli arancioni, hanno avuto un grande maestro.... Bombay è spazzatura, ma la mia cara amica indiana è di Bombay e guai a chi gliela critica...lei è laureata e manager, ma è stata costretta a sposarsi con matrimonio combinato...lei è figlia di un bramino, la casta numero uno, e solo un bramino poteva sposarsi...anche se tutti e due hanno la laurea, moglie e marito, master, non vanno al tempio...tradizioni oboslete ma che rimangano...., ma anche questa è india..., ad Agra ci siamo imbucati, io e un'amica, a ben 4 matrtimomi, accolti a braccia aperte ogni volta (gli occidentali portano fortuna) e abbiamo ballato con loro, gli ospiti...ci hanno fatto mangiare...lei, la sposa, triste come un cadavere...povera...matrimoio combinato sicuramente...Rishikesh, lo yoga...alle pendici dell'himalaya e sulle rive del gange, l'odore di benzina e gelsomini, i mendicanti, le pire funerarie a Benares, Il Taj Mahal che diventa marmo rosa al tramonto...Il posto più forte, è stato per me Tirupati...non c'è nemmeno sulla loney planet...ero l'unico occidentale tra una folla di indiani, dopo 4 ore di fila con gente accalcata che gridava il nome di Govinda sono arrivato a una cripta di un tempio, lo una statua nera, ma la gente si era rasata a zero e ci venva da tutta l'india per vederla...un'incarnazione del dio Visnu. E anch'io ho ridato con loro Govinda, l'incenso che ti pbrucia negli occhi e nello stomaco e il colore arancio della tuinica dei rinuncianti, che dormono in terra. Ho cantato con alcuni di loro, era facile, cantavano hare rama hare krishna, seduto accanto a loro, uno di loro...anche se per qualche minuto soltanto...non sono indiano, ma devo esserlo stato in qualche vita passata...E poi, dopo 4 ore di autobus, comunicando a gesti perché l'inglese per molti è una lingua sconosciuta, arrivai alla montagna sacra di Arunachala, dove Ramana ha meditato e realizzato il sé, ho meditato, ho pianto, ho riso, mi sono innamorato, ho odiato...L'INDIA è UNA CATARSI PER L'ANIMA...scappo, vi saluto, ho il treno da prendere ora...ANDATE IN INDIA, A CUORE APERTO, PRONTI A MORIRE AL PASSATO E A RINASCERE NUOVAMENTE...la paura è tanta...il senso di meraviglia altrettanto...l'india è un pugno nello stomaco, questa è la verità, ma è anche uno sfogo per l'anima...almeno per me. Namasté a tutti voi. Max.