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pressioni psicologiche


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Buon giorno a tutti, sono nuova e vi scrivo in quanto ultimamente mi sono resa conto di avere il problema di "dover dimostrare", in ogni ambito, che sono brava. Ho avuto una esperienza professionale di quasi due anni in uno studio di avvocati e commercialisti dove mi hanno veramente torturata e uccisa dentro, hanno spento persino la mia voglia di vivere e la mia solarità, mi avevano ingrigita. Mi riprendevano per ogni cosa, li servivo e riverivo ed essendo molto veloce svolgevo moltissimo lavoro ma mai senza nessun riconoscimento. Venivo ripresa persino se c'era una virgola sbagliata su una lettera e per ogni altra minima cosa creando in me stati di ansia che mi portavo fino in sogno; per un pò di tempo ho avuto anche degli incubi dove loro, ovviamente, erano protagonisti. A distanza di 7 mesi dal mio spontaneo licenziamento (ora lavoro in una azienda dove ho ottimi rapporti coi colleghi e titolare e molte soddisfazioni) mi sono proprio resa conto che non faccio altro che essere fin troppo meticolosa sul lavoro e mi ritrovo a ripensare anche al più banale errore (se mai ci sia stato) nelle pratiche svolte. Tengo a precisare che faccio la ragioniera e la precisione è d'obbligo, ma qui sono alla soglia della paranoia. Il mio fidanzato dice che lo sono anche con lui e che non mi trova naturale, ma con lui sono tranquilla a parte quando mi critica per l'estetica e i chiletti di troppo: in quei momenti mi sento oppressa e schiacciata, proprio come avveniva allo studio. Ho passato un periodo in cui sopportavo tutti e due (lavoro e fidanzato) ed ero bersagliata sotto ogni aspetto umano da LORO! Ora, eliminato un problema, sto affrontando una situazione difficile in coppia: lui ha un rapporto con la madre conflittuale da sempre, non parlano, e ha scoperto che, con la complicità del padre, tiene nascosti, prima a lui e tutt'oggi alla sorella, due figli avuti da un precedente rapporto da ragazza; a parer mio è il più grande tradimento al mondo quello compiuto dalla madre e lui ne paga le spese perchè non regge la presa in giro di più di trent'anni nei quali, lei, ha avuto una doppia vita, portandosi dentro tristezza e depressione, infondendola nei "figli legittimi" fin da quando sono nati. Infatti, spesso, lui dice "no", se gli faccio una domanda dice "boh", è sempre dispregiativo, negativo e distruttivo ed in questo assomiglia tanto alla madre che non fa altro che riprenderlo e lamentarsi. Mi chiede anche se sono sana di salute o allude a situazioni che mi porterebbero a non esserlo (la madre è ipocondriaca)e anche sessualmente dice che non "funziono" correttamente in quanto il mio grado di lubrificazione, secondo lui, è troppo scarso e mille altre critiche sulla mia sessualità che non stò ad illustrare. Da due anni a questa parte mi sento spersonalizzata, pur essendo allo stesso tempo maturata e avendo rafforzato il mio carattere, ma non riesco più a sopportare le critiche fatte da lui e indirettamente dalla sua fammiglia che gli hanno insegnato ad essere così. Mi sono sempre ripresa dalle avversità, ma lui, a volte è proprio matto...dovremmo andare in analisi? Vi ringrazio tanto per la risposta.

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N credo che c siano delle colpe se una persona ha dei kg d troppo o se sessualm n "funziona".

Forse anche tu dovresti metterti in discussione,sul xche' t fai trattare cosi' da lui.

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Grazie per la risposta Claudia ma i problemi che ho con lui,non sono concentrati solo sui miei kg di troppo (ke ho preso da quando sto con lui) o sessualmente (precedentemente non ho mai riscontrato problemi o non mi hanno mai riscontrato problemi) il problema è che lui ha infierito troppo su di me,nei momenti di sconforto,rigirando il coltello nella piaga,creandomi paranoie che non avevo e soprattutto sfogando su di me i suoi problemi familiari dicendo che sono io quella che ha problemi.Premetto,con la mia famiglia ho un ottimo rapporto e parliamo molto,ho persino una mamma giovane e un papà ke mi ha insegnato a fare da sola le mie cose...lui una volta mi disse che era invidioso del rapporto che ho con loro perchè lui se lo sogna con i suoi!infatti non viene quasi mai in casa mia.Ci sarebbero mille cose da dire,dico solo che non appena mi trova debole lui è felice e ci sguazza e non so come aiutarlo perchè so ke,alla fine,è lui ke è da aiutare seriamente.

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Buon giorno a tutti, sono nuova e vi scrivo in quanto ultimamente mi sono resa conto di avere il problema di "dover dimostrare", in ogni ambito, che sono brava. Ho avuto una esperienza professionale di quasi due anni in uno studio di avvocati e commercialisti dove mi hanno veramente torturata e uccisa dentro, hanno spento persino la mia voglia di vivere e la mia solarità, mi avevano ingrigita. Mi riprendevano per ogni cosa, li servivo e riverivo ed essendo molto veloce svolgevo moltissimo lavoro ma mai senza nessun riconoscimento. Venivo ripresa persino se c'era una virgola sbagliata su una lettera e per ogni altra minima cosa creando in me stati di ansia che mi portavo fino in sogno; per un pò di tempo ho avuto anche degli incubi dove loro, ovviamente, erano protagonisti. A distanza di 7 mesi dal mio spontaneo licenziamento (ora lavoro in una azienda dove ho ottimi rapporti coi colleghi e titolare e molte soddisfazioni) mi sono proprio resa conto che non faccio altro che essere fin troppo meticolosa sul lavoro e mi ritrovo a ripensare anche al più banale errore (se mai ci sia stato) nelle pratiche svolte. Tengo a precisare che faccio la ragioniera e la precisione è d'obbligo, ma qui sono alla soglia della paranoia. Il mio fidanzato dice che lo sono anche con lui e che non mi trova naturale, ma con lui sono tranquilla a parte quando mi critica per l'estetica e i chiletti di troppo: in quei momenti mi sento oppressa e schiacciata, proprio come avveniva allo studio. Ho passato un periodo in cui sopportavo tutti e due (lavoro e fidanzato) ed ero bersagliata sotto ogni aspetto umano da LORO! Ora, eliminato un problema, sto affrontando una situazione difficile in coppia: lui ha un rapporto con la madre conflittuale da sempre, non parlano, e ha scoperto che, con la complicità del padre, tiene nascosti, prima a lui e tutt'oggi alla sorella, due figli avuti da un precedente rapporto da ragazza; a parer mio è il più grande tradimento al mondo quello compiuto dalla madre e lui ne paga le spese perchè non regge la presa in giro di più di trent'anni nei quali, lei, ha avuto una doppia vita, portandosi dentro tristezza e depressione, infondendola nei "figli legittimi" fin da quando sono nati. Infatti, spesso, lui dice "no", se gli faccio una domanda dice "boh", è sempre dispregiativo, negativo e distruttivo ed in questo assomiglia tanto alla madre che non fa altro che riprenderlo e lamentarsi. Mi chiede anche se sono sana di salute o allude a situazioni che mi porterebbero a non esserlo (la madre è ipocondriaca)e anche sessualmente dice che non "funziono" correttamente in quanto il mio grado di lubrificazione, secondo lui, è troppo scarso e mille altre critiche sulla mia sessualità che non stò ad illustrare. Da due anni a questa parte mi sento spersonalizzata, pur essendo allo stesso tempo maturata e avendo rafforzato il mio carattere, ma non riesco più a sopportare le critiche fatte da lui e indirettamente dalla sua fammiglia che gli hanno insegnato ad essere così. Mi sono sempre ripresa dalle avversità, ma lui, a volte è proprio matto...dovremmo andare in analisi? Vi ringrazio tanto per la risposta.
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So che può sembrar banale ma secondo me dovresti lavorare molto sulla tua autostima...un psicoterapeuta potrebbe aiutarti in questo..però ricordati se anche tu fossi famosa in tutto il mondo ricca e piena di uomini che ti corteggiano comunque la tua autostima non dipenderebbe da questo..Guarda Marylin Monroe era una delle donne più belle del mondo e si è sempre considerata brutta e insignificante...non è il fatto che lavori bene che ti aiuterà ad avere autostima ma l'affermare la tua personalità senza timore dei giudizi se ti comporti onestamente non devi temere critiche di alcun genere...per quanto riguarda la tua vita sentimentale pensa che qui dentro si sentono situazioni molto più disperate della tua nell'infelicità siete anche fortunati...dai un bel sorriso un bacione da Alle :LOL:

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Grazie per la risposta Claudia ma i problemi che ho con lui,non sono concentrati solo sui miei kg di troppo (ke ho preso da quando sto con lui) o sessualmente (precedentemente non ho mai riscontrato problemi o non mi hanno mai riscontrato problemi) il problema è che lui ha infierito troppo su di me,nei momenti di sconforto,rigirando il coltello nella piaga,creandomi paranoie che non avevo e soprattutto sfogando su di me i suoi problemi familiari dicendo che sono io quella che ha problemi.Premetto,con la mia famiglia ho un ottimo rapporto e parliamo molto,ho persino una mamma giovane e un papà ke mi ha insegnato a fare da sola le mie cose...lui una volta mi disse che era invidioso del rapporto che ho con loro perchè lui se lo sogna con i suoi!infatti non viene quasi mai in casa mia.Ci sarebbero mille cose da dire,dico solo che non appena mi trova debole lui è felice e ci sguazza e non so come aiutarlo perchè so ke,alla fine,è lui ke è da aiutare seriamente.

continuo a n capire xche' t fai trattare cosi' da lui.Qualche problema devi averlo,non c staresti neanche un minuto con una persona che t sputa addosso le sue magagne.Sono sicura che tu meriti amore e non critiche.

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Mhm problemi di autostima nell'ambito lavorativo...forse,anche se sono soddisfatta di quello che sono e sto cercando di correggere certi miei atteggiamenti sul lavoro che, comunque, gli altri non vedono particolarmente, altrimenti litigherei con tutti :) Sulla questione fidanzato direi che non mi faccio trattare male,perchè non subisco anche se ne sento di cotte e crude, ma piuttosto mi rendo conto che lui ha bisogno di aiuto e una delle soluzioni sarebbe che andasse via di casa. Claudia hai ragione quando dici che non ci starei nemmeno un altro minuto con una persona cattiva, forse ora capisci del perchè stiamo insieme. Come dice Alessandro c'è ben di peggio ed è vero,perche alla fine ci amiamo, abbiamo fiducia nell'altro/a e nessun timore e vogliamo costruirci un futuro insieme, ma questo futuro è continuamente inquinato dall'educazione e presenza dei suoi genitori.E' questo il problema, secondo voi cosa deve fare questo ragazzo per affermarsi come persona e non come clone?Comunque lui apparentemente è un ragazzo con le idee chiare, forte e autosufficiente, ma chi lo conosce bene sa ke è una facciata.E' tanto fragile e a volte ha dei momenti nei quali riconosce le sue debolezze ed altre nelle quali le rinnega...ha una visione tutta sua della vita e delle donne e su questi argomenti,spesso, ha cercato di schiacciarmi come fa un padre padrone.A volte,parlando,ho paura di offenderlo troppo e di offendere la sua famiglia...

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