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Il più terribile dei mali , la morte, non è niente per noi, dal momento che, quando noi ci siamo, la morte non c’è, e quando essa sopravviene noi non siamo più. Essa non ha alcun significato né per i viventi né per i morti, perché per gli uni non è niente, e quanto agli altri, essi non sono più.

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Il più terribile dei mali , la morte, non è niente per noi, dal momento che, quando noi ci siamo, la morte non c’è, e quando essa sopravviene noi non siamo più. Essa non ha alcun significato né per i viventi né per i morti, perché per gli uni non è niente, e quanto agli altri, essi non sono più.

mio pensiero di bambina: nulla mi spaventa, perchè anche alla cosa più terribile c'è la morte come pace e rimedio.

mio pensiero da adulta: sottoscrivo il mio pensiero da bambina e aggiungo: speriamo che non ci sia la reincarnazione, se no uno finalmente muore dopo una vita intera e... fregatura!!! si ricomincia da capo!!!

(nota: penso sinceramente che la vita è bella)

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Il più terribile dei mali , la morte, non è niente per noi, dal momento che, quando noi ci siamo, la morte non c’è, e quando essa sopravviene noi non siamo più. Essa non ha alcun significato né per i viventi né per i morti, perché per gli uni non è niente, e quanto agli altri, essi non sono più.

epicurio..... :icon_surprised:

concordo

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epicurio..... :icon_surprised:

concordo

EH SI...

il grande epicurio...

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Il più terribile dei mali , la morte, non è niente per noi, dal momento che, quando noi ci siamo, la morte non c’è, e quando essa sopravviene noi non siamo più. Essa non ha alcun significato né per i viventi né per i morti, perché per gli uni non è niente, e quanto agli altri, essi non sono più.

Il vero problema è il pensiero della morte. E la malattia "incurabile"...

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Il vero problema è il pensiero della morte. E la malattia "incurabile"...

sono daccordo.. il problema sono le soffernze che portano alla morte non la morte in se stessa.

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Il vero problema è il pensiero della morte. E la malattia "incurabile"...

ma non conoscendola a cosa pensiamo??

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ma non conoscendola a cosa pensiamo??

Più vado avanti con l'età più appare come una cosa normale. Un tempo, da ragazzo, sembrava un'eventualità assurda, lontana e quasi inesistente...però proprio il fatto che appaia così "vicina" a volte causa un diverso tipo di paura...Se ci penso immagino un volo libero e senza peso, accompagnato da luce sconfinata che non abbaglia, musiche, suoni meravigliosi...speriamo! :Four Leaf Clover:

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Più vado avanti con l'età più appare come una cosa normale. Un tempo, da ragazzo, sembrava un'eventualità assurda, lontana e quasi inesistente...però proprio il fatto che appaia così "vicina" a volte causa un diverso tipo di paura...Se ci penso immagino un volo libero e senza peso, accompagnato da luce sconfinata che non abbaglia, musiche, suoni meravigliosi...speriamo! :Four Leaf Clover:

ma è un prodotto interno.,....un fai da te....come fai a pensare cio che non conosci è impossibile, ne crei un'immagine secondo cio che conosci dunque falsa...

se vedi tutto cio come vero, non come uno che dice "hai ragione" ma come verità indiscutibile, non puoi nemmeno pensare alla morte...

Epicuro è perfetto nella sua citazione....la morte non esiste come noi la intendiamo, non ha la possibilità di esistere... :icon_surprised:

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ma è un prodotto interno.,....un fai da te....come fai a pensare cio che non conosci è impossibile, ne crei un'immagine secondo cio che conosci dunque falsa...

se vedi tutto cio come vero, non come uno che dice "hai ragione" ma come verità indiscutibile, non puoi nemmeno pensare alla morte...

Epicuro è perfetto nella sua citazione....la morte non esiste come noi la intendiamo, non ha la possibilità di esistere... :icon_surprised:

C'è una cosa a cui Epicuro non ha pensato. L'essere umano ha paura proprio DI CIO' CHE NON CONOSCE, la natura dell'uomo è così. Immagina che qualcuno ti dica (e tu sai che è vero): "Domani ti accadrà una cosa che cambierà totalmente la tua vita". Non sai però se sarà una cosa bella, brutta, in che senso cambierà la tua vita...Mio, tu pensi proprio che dormiresti tranquillo, quella notte?

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C'è una cosa a cui Epicuro non ha pensato. L'essere umano ha paura proprio DI CIO' CHE NON CONOSCE, la natura dell'uomo è così. Immagina che qualcuno ti dica (e tu sai che è vero): "Domani ti accadrà una cosa che cambierà totalmente la tua vita". Non sai però se sarà una cosa bella, brutta, in che senso cambierà la tua vita...Mio, tu pensi proprio che dormiresti tranquillo, quella notte?

L'essere umano ha paura proprio DI CIO' CHE NON CONOSCE, la natura dell'uomo è così

non credo sia la sua natura....credo sia "il se" che cerca perennemente la sicurezza in se stesso, nel suo passato proiettandolo talvolta in un ipotetico futuro....altro non può....questo lo spaventa....

ma se non comprendi solo logicamente quanto ho scritto ma ne vedi la ovvia verità, ossia che il pensiero altro non può....proprio mentre lo vedi la mente è quieta.....attenta ma quieta, e li non c'è mai la paura perchè cio che poteva avere paura cessa con il divenire stesso, senza divenire non c'è paura.

Domani so già che mi accadrà qualcosa che cambierà totalmente la mia vita basta saperlo cogliere e viverlo in totalità, poi ci saranno altri domani, ma sai cosa ti dico.....adesso mi vivo l'adesso perchè è vero. Il domani è solo un pensiero e siccome la fonte dello stesso, la memoria, non ha la qualità per poterlo conoscere (il domani) stare a pensare al domani sarebbe come inventare una storia che possa darmi sensazioni false rispetto a cio che mi circonda "qui e ora" per fuggirlo.

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L'insicurezza esistenziale è connaturata all'uomo nella vita comune, altrimenti saremmo tutti in Dio COSCIENTEMENTE. L'esistenza è un eterno viaggio per la RIUNIFICAZIONE. Quello che tu dici è giustissimo, però c'è da fare un percorso assai lungo per tornare alla consapevolezza di ciò che siamo e sempre siamo stati. Questo viaggio è insieme "croce e delizia", purtroppo impariamo dal DOLORE, prima grande Verità del Buddha. Prima di accorgerci che stiamo cercando il cavallo mentre ne siamo in groppa...

senza-titolo-1-230x300.jpg

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L'insicurezza esistenziale è connaturata all'uomo nella vita comune, altrimenti saremmo tutti in Dio COSCIENTEMENTE. L'esistenza è un eterno viaggio per la RIUNIFICAZIONE. Quello che tu dici è giustissimo, però c'è da fare un percorso assai lungo per tornare alla consapevolezza di ciò che siamo e sempre siamo stati. Questo viaggio è insieme "croce e delizia", purtroppo impariamo dal DOLORE, prima grande Verità del Buddha. Prima di accorgerci che stiamo cercando il cavallo mentre ne siamo in groppa...

evitare di sentire il dolore, può essere considerata una scorciatoia? e soprattutto, funziona?

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L'insicurezza esistenziale è connaturata all'uomo nella vita comune, altrimenti saremmo tutti in Dio COSCIENTEMENTE. L'esistenza è un eterno viaggio per la RIUNIFICAZIONE. Quello che tu dici è giustissimo, però c'è da fare un percorso assai lungo per tornare alla consapevolezza di ciò che siamo e sempre siamo stati. Questo viaggio è insieme "croce e delizia", purtroppo impariamo dal DOLORE, prima grande Verità del Buddha. Prima di accorgerci che stiamo cercando il cavallo mentre ne siamo in groppa...

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ora tu stai valutando la difficoltà e il fatto che sia possibile o meno...tutto ciò è divenire...

hai ascoltato? Cio che dico è giusto perchè lo hai analizzato razionalmente o ne hai visto l'ovvietà....

non c'è nessun viaggio, anzi devi smettere solo di divenire continuamente, come metafora dire che ti devi fermare...

ma così andiamo sull'astratto....ascolta questa frase : il pensiero può solo muoversi nelle mura che contengono la memoria, cio che immagina lo crea da li, dunque è falso.....se ne vedi l'ovvietà..quando dici temo o meno la morte, cosa intendi dunque per morte??? :icon_surprised:

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evitare di sentire il dolore, può essere considerata una scorciatoia? e soprattutto, funziona?

Non possiamo DECIDERE mentalmente di evitare il dolore...quasi tutti noi abbiamo tante volte rimosso, messo da parte sentimenti e ricordi che ci facevano male, inconsciamente tenevamo lontano un dolore. Ma la psicologia ci dice che in questi casi esso continua ad agire, e a volte stiamo male senza rintracciare l'origine del male...possiamo ammalarci anche fisicamente, la mente alla lunga incide sul fisico. L'unico passo che ci porta fuori dal dolore è la comprensione profonda dell'inutilità di esso, del fatto che ci siamo creati una realtà virtuale di m.... che diventa autodistruttiva, capire che la realtà consiste in un processo di continuo cambiamento...dove saranno fra un anno i pensieri che adesso ci disturbano la mente? Chi abiterà la nostra casa quando non ci saremo più, quella casa che proclamiamo LA NOSTRA CASA? Un giorno chi ci si troverà e userà il suo spazio non saprà nulla di noi. Questo può sembrare terribile, ma è in realtà consolante, perché può aiutarci a capire come ci condanniamo a soffrire per tante piccole cose, quando la realtà dell'essere è infinita e si potrebbe vivere la pienezza dell'attimo...senza farci condizionare dal passato e preoccuparci per il futuro. Come diceva John Lennon...LA VITA E' TUTTO QUELLO CHE CI ACCADE MENTRE SIAMO IMPEGNATI IN ALTRI PROGETTI... :icon_biggrin:

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Non possiamo DECIDERE mentalmente di evitare il dolore...quasi tutti noi abbiamo tante volte rimosso, messo da parte sentimenti e ricordi che ci facevano male, inconsciamente tenevamo lontano un dolore. Ma la psicologia ci dice che in questi casi esso continua ad agire, e a volte stiamo male senza rintracciare l'origine del male...possiamo ammalarci anche fisicamente, la mente alla lunga incide sul fisico. L'unico passo che ci porta fuori dal dolore è la comprensione profonda dell'inutilità di esso, del fatto che ci siamo creati una realtà virtuale di m.... che diventa autodistruttiva, capire che la realtà consiste in un processo di continuo cambiamento...dove saranno fra un anno i pensieri che adesso ci disturbano la mente? Chi abiterà la nostra casa quando non ci saremo più, quella casa che proclamiamo LA NOSTRA CASA? Un giorno chi ci si troverà e userà il suo spazio non saprà nulla di noi. Questo può sembrare terribile, ma è in realtà consolante, perché può aiutarci a capire come ci condanniamo a soffrire per tante piccole cose, quando la realtà dell'essere è infinita e si potrebbe vivere la pienezza dell'attimo...senza farci condizionare dal passato e preoccuparci per il futuro. Come diceva John Lennon...LA VITA E' TUTTO QUELLO CHE CI ACCADE MENTRE SIAMO IMPEGNATI IN ALTRI PROGETTI... :icon_biggrin:

vedi tutto cio o è un concetto esatto...perchè se è, se è un mero concetto stai adesso facendo quanto dici...l'oggetto del pensiero sarà più nobile, ma è sempre un altro progetto mentre la vita ti sfugge via. :icon_surprised:

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Trovo il messaggio di Mio entusiasmante....si è tutto ovvio, il pensiero è limitato nel suo trascorso....

ma non mi pare si debba controllare...è qui inizia il difficile,,,

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Trovo il messaggio di Mio entusiasmante....si è tutto ovvio, il pensiero è limitato nel suo trascorso....

ma non mi pare si debba controllare...è qui inizia il difficile,,,

:give_rose:

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  • 11 months later...

La morte.. noi occidentali abbiamo sempre avuto una paura terribile della morte e non riusciamo ad accettarla come parte integrante della vita.

Voglio rifarmi un po´a Tiziano Terzani quando dico che la morte fa´parte della vita e´parte di essa..

perche´ se non c´e´luna non esiste nemmeno il sole, se non esiste il dolore non si puo´nemmeno provare piacere, e cosi´se non ci fosse la morte nemmeno la vita esisterebbe e non avrebbe neanche senso..perche´essere tanto attaccati alla vita se si puo´vivere per sempre?

Dobbiamo renderci conto una volta per tutte che vita e morte sono due facce della stessa medaglia, sono una cosa sola che fa parte dell´esistenza su questa terra. Quanti annunci personali ho potuto leggere nella mia vita per questo tipo di problemi!

E questi uomini e donne maturi non hanno ancora il significato profondo.. e cioe´che tutti siamo una cosa sola, che non c´e´morte e nemmeno vita oppure entrambe contemporaneamente..non si puo´pretendere di godere solo delle cose piacevoli, esse non esisterebbero se non ci fosse anche dolore!

Saluti

bumbabylon

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No ho capito se si sta parlando di un libro sulla morte o della morte in generale... :huh:

Comunque, la mia morte non mi fa paura, la considero parte della vita, nonostante questo, però, mi terrorizza l'idea di dover sopportare la morte di qualcuno che amo, in particolare dei miei figli. E' la vita che è fatta così, la natura è cieca, magari si spera anche che ci sia altro, ecc. ecc., ma nessuno di questo pensieri mi consolerebbe e non credo riuscirei a superarla.

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La morte.. noi occidentali abbiamo sempre avuto una paura terribile della morte e non riusciamo ad accettarla come parte integrante della vita.

Voglio rifarmi un po´a Tiziano Terzani quando dico che la morte fa´parte della vita e´parte di essa..

perche´ se non c´e´luna non esiste nemmeno il sole, se non esiste il dolore non si puo´nemmeno provare piacere, e cosi´se non ci fosse la morte nemmeno la vita esisterebbe e non avrebbe neanche senso..perche´essere tanto attaccati alla vita se si puo´vivere per sempre?

Dobbiamo renderci conto una volta per tutte che vita e morte sono due facce della stessa medaglia, sono una cosa sola che fa parte dell´esistenza su questa terra. Quanti annunci personali ho potuto leggere nella mia vita per questo tipo di problemi!

E questi uomini e donne maturi non hanno ancora il significato profondo.. e cioe´che tutti siamo una cosa sola, che non c´e´morte e nemmeno vita oppure entrambe contemporaneamente..non si puo´pretendere di godere solo delle cose piacevoli, esse non esisterebbero se non ci fosse anche dolore!

Saluti

bumbabylon

posso condividere sotto certi aspetti,,,

mi pare però che cerchi di demonizzare la morte, di trovargli una giustificazione...

io personalmente ho capito che mai l'incontrerò, io sono la luce, e lei l'ombra, io il caldo , lei il freddo , io e lei mai saremo nello stesso posso, se lei sarà io non sono e viceversa,,,,

dunque perchè temerla se mai l'incontreremo...

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posso condividere sotto certi aspetti,,,

mi pare però che cerchi di demonizzare la morte, di trovargli una giustificazione...

io personalmente ho capito che mai l'incontrerò, io sono la luce, e lei l'ombra, io il caldo , lei il freddo , io e lei mai saremo nello stesso posso, se lei sarà io non sono e viceversa,,,,

dunque perchè temerla se mai l'incontreremo...

a parole è facile ...........vorrei vedere a trovartala davanti...........sai ad una donna che la invocava per il peso del suo lavoro portare le apparve e lei gli chiese di aiutarla a portare la legna, ma il compito della morte è quello di disfare il tuo corpo di renderti scheletro , poi polvere e dopo nessuno puo' sapere cosa....................al di la' di ogni visione romantica o filosofica la morte è cessazione della vita, annullamento , ignoto,,,,,,,,,,certo c'è chi lo preferisce ad una determinata vita, chi sente la pulsione di morte,,,,,,,,,,pero' quelli che l' invocano cosi candidamente secondo me sono quelli a battere per primi in ritirata difronte ad essa e a battere forte i piedi pe terra quando perdono una persona cara...........certo per i credenti la cosa è diversa , la resurrezione di Lazzaro non aveva senso, lui doveva tornare a morire è servita solo per dimostrare che dalla morte si puo' risorgere, solo dalla dannazione no , comunque sono sempre questioni teologiche.....scusate se non rileggo vado di fretta
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