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  1. Nell'ultima ora
  2. Perla95

    Ciao! Sono nuova

    Ciao cara Grazie sei troppo gentile,guarda sto vivendo da sola e non è sempre facile a volte mi piace a volte mi pesa.Col lavoro e tutto sto faticando anche a crearmI una vita sociale fortuna che per ora ho il lavoro con delle colleghe meravigliose se vuoi chiaccheriamo in chat
  3. Oggi
  4. Fran

    Cena di natale o no?

    Eccomi! Ti ho dato un ampia risposta nell'altra discussione ma qui aggiungo che sto studiando il Vangelo e scopro sempre cose nuove che appagano la mia sete di logica perché io adoro il metodo scientifico e sono molto contrario al misticismo o ai dogmi. Per esempio è interessante tutto ciò che abbraccia la scienza: in jw (punto) org, scorrendo la pagina totalmente in basso, la sezione video e poi la sezione "interviste e storie di vita" ed infine la sezione "scienza", è davvero molto, molto molto interessante e mi rilassa perché mi offre concretezza che è una cosa che mi appaga
  5. Grazie di chiedere e scusa se rispondo raramente e lentamente ho ripreso l'università, ho già digerito la storia del tradimento di mia moglie e non ho smesso di frequentare i Testimoni di Geova. Sai quando ti accorgi con i tuoi occhi che quello che viene propagandato in rete contro i testimoni di Geova sono solo sciocchezze di pura fantasia? Ecco, io non sono testimone di Geova, ma li frequento e studio con loro ormai da tempo e nessuno mi obbliga a fare nulla, e ho conosciuto persone che studiano con i testimoni di Geova da anche 30 anni, vanno a tutte le loro riunioni e siccome non riescono a lasciare il vizio del fumo allora non si battezzano e quindi a tutti gli effetti non diventano mai Testimoni di Geova. Eppure nessuno gli impone nulla e sono liberi di frequentare o andar via quando e come vogliono! Ho anche visto con i miei occhi alcuni che per qualche anno hanno deciso di non essere più Testimoni di Geova e poi mi hanno detto che durante quel tempo solo pensavano che avevano commesso un errore, ma per orgoglio, per dimostrare che avevano fatto una scelta ponderata non hanno più frequentato. Però poi, mi hanno confidato che si sentivano davvero male e quindi sono tornati nella comunità dei testimoni di Geova e nessuno li ha rigettati, tutti li hanno accolti con affetto senza fargli pesare la decisione passata. Nella comunità della mia zona ci sono testimoni di Geova che avevano il loro bisnonni che erano testimoni di Geova!! E le massa non pensante ancora crede che sia una setta dove accalappiano la gente! Invece è una religione Cristiana, basata fermamente sul Vangelo e dove puoi stare o uscirne senza nessun problema. Sono persone stupende, sincere, oneste, solari e allegre!
  6. Ciao @psicoyoga piacere di conoscerti! Bello che hai espresso un tuo commento!! Fa sempre piacere avere contributi e opinioni!! Grazie! Ma dai sempre un occhiata alla data dell'ultimo post e del primo post della discussione che desideri commentare, perché anche se ci sono varie eccezioni, di solito quando il post o la discussione sono più vecchi di 2 mesi, allora non leggerà più nessuno quel che viene aggiunto. E la discussione a cui hai risposto è di due anni fa circa, quindi chi ha iniziato la discussioni non leggerà più nulla. Ma comunque è bello che ti sei sentita di apportare un tuo commento!!
  7. Ieri
  8. Ciao! Conosco bene questa frustrazione e, non la trovo giusto nei nostri confronti. Non abbiamo deciso noi di non aver figli, le circostanze sono andate così. Forse il Signore vuole così...
  9. Ciao Francesco e benvenuto nel forum! Su questo forum ne sono passate tante di storie come la tua, e anche se sono tante, ci fanno rattristare comunque. Esiste un equilibrio tra essere un asociale sensibile, genuino, altruista e affettuoso, e l'essere uno della massa, un tonto conformato all'insensibilità mascherata e ipocrita della massa. Dovresti trovare quella via di mezzo. Purtroppo in questi post pubblici non rispondono i professionisti, di solito rispondono in post privati. Quindi spero che qualche professionista ti risponda con un post privato per aiutarti. devi controllare le icone che hai in alto a destra, le icone a forma di posta e di campanellina. Quelli sono i messaggi privati e le notifiche. Per il resto, quello che ti posso dire è che in realtà esistono persone sensibili come te ma che hanno imparato ad adattarsi alla massa senza però scendere al livello della massa. Stare fermi aspettando che arrivino quelle persone è l'errore più grande che puoi fare. Ma perché non hai spiegato cosa hai fatto per lasciare quella ragazza a 16 anni, o meglio perché hai voluto lasciarla a 16 anni?
  10. Salve a tutti, mi chiamo Francesco e ho 26 anni, 27 il 31 di questo mese, questa è in realtà tipo la quinta volta che scrivo in un forum e so già come andrà a finire. Ma la disperazione ti porta a ripetere sempre le stesse grida di aiuto anche se sai che è inutile, perché altrimenti l'altra via sappiamo qual'è. Da piccolo ero un bambino felice, più che altro perchè sono una persona ultra sensibile e ultra emotiva, quindi le emozioni amplificate che di solito vivono i bambini, in me erano amplificate mille volte piu degli altri bambini. Ero felice perchè fino a quel periodo non importava quanto già venissi bullizzato a scuola, quanto già fossero violenti mio padre verbalmente (e a volte non solo) e mia madre con il suo scappare da me ogni volta che avevo un problema, non importava, perchè quella felicità di cui parlavo riusciva in qualche modo a mantenermi felice per altri 100 momenti brutti. Tutto è finito a 11 anni. Da lì è cominciato il mio martirio. Da lì i problemi accennati prima sono continuati e peggiorati ovviamente con il diventare grandi, ma la felicità dagli 11 anni in poi si è come spenta di botto e non è mai più tornata. Ovviamente pure alle medie sempre scansato, preso in giro e mai considerato anche perchè ero capitato nella classe elite di una scuola elite dove per ogni cosa venivi guardato dall'alto al basso, anche dai professori. Naturalmente i miei genitori, oltre ai miei nonni materni dove mi ero trasferito, mi aggredivano verbalmente con una violenza e un odio esagerati ogni volta che avevo problemi a scuola. Lo schema era sempre lo stesso, mio padre, persona violenta di natura, mi aggrediva e mia madre isterica che non ha mai saputo affrontare i problemi, scappava dal mio malessere inveendo contro di me solo perchè mi lamentavo. Uguale al liceo, età in cui cominci a sentire anche il bisogno di un affetto non familiare e l'età piu spietata per i bullismi e le prese in giro perchè cominci a relazionarti seriamente col mondo esterno al di fuori della famiglia, sei perciò alle prime armi e fragile e se poco poco non vai bene per gli standard della società, sei finito. E' stato lì che ho sperimentato il mio primo, unico, vero amore. Una ragazza conosciuta a 16 anni, stessa età anche lei, mi aveva subito colpito per come si poneva con la sua fragilità e delicatezza e per come parlava, non avevo davvero mai visto una ragazza così ingenua e pura, anche goffa forse in alcuni momenti, eppure rimasi estasiato. Mi parve subito di aver visto la vera femminilità. Non me ne innamorai subito, anzi comiciammo a parlare piano piano, fino a scambiarci i fb e proseguire lì visto che nemmeno abitavamo nella stessa città. Morale, dopo un pò anche lei nota che ero diverso dagli altri ragazzi e si dichiara, anche lei era finalmente una persona buona che incontravo e non me lo faccio dire due volte. Anche quando non stavamo insieme ero l'unica persona nel nostro gruppo che non la prendeva in giro e che l'abbracciava sempre quando si lanciava ad abbracciarmi come specie di sfogo. Abbracci che a volte duravano tipo 10 minuti, ma io ero contento di darglieli perche sentivo che ne aveva bisogno. Ero contento di essere la sua metà e che lei fosse la mia. Faccio lo xxxxx, la lascio, senza rendermene minimamente conto, mando a puttane il bravo ragazzo che ero. Non dico cosa è successo. Mai lei continuava persino ad amarmi per mesi dopo che l'avessi lasciata, lì per lì continuavo a provare un forte affetto per lei come amica, ma la situazione poi è esplosa, abbiamo litigato, e da persone profonde e adolescenti, fu una litigata esistenziale, che ci ha diviso per 6 anni. Nulla da dire, lo xxxxx fui io, fine. A questa ragazza morì la madre l'anno prima che ci riincontrassimo e anche se avevamo perso i contatti riuscii a farle le mie condoglianze. Poi un'estate ecco che riappare. Ormai avevo perso completamente le speranze di poterci avere di nuovo a che fare, non so come comportarmi perchè è lei che mi chiama e prima che metabolizzassi mi abbraccia vigorosamente e mi saluta. Noto però subito che qualcosa è cambiato. Parla in romanaccio come non aveva mai fatto, anch'io parlo romanaccio ma questo, oltre al fatto che si poneva in modo sguaiato, mi dava già l'impressione che fosse cambiata profondamente. Ero confuso, ero contentissimo che mi abbracciasse e ci riparlassimo ma non era da lei come lo faceva e questa confusione mi straniva. Mi disse che passò un periodo all'estero, che chiuse da poco con il ragazzo ecc. Non mi feci troppe domande, 6 anni erano tanti e lei aveva vissuto giustamente la sua vita. Ma il modo caloroso seppur strano con cui mi aveva accolto, mi fece credere che si fosse buttata alle spalle il litigo che ci fece separare. Piano piano iniziamo a risentirci e se all'inizio era quasi piu lei che mi cercava per chiaccherare di come eravamo cresciuti e roba simile, inizia a rimontare in me quell'affetto che non se ne era mai andato. Inizialmente cerco di ridiventarci amico, le chiedo di vederci a roma quando capitava l'occasione, uscita che poi avvenne, ma iniziai a notare che dopo poco tempo lei stava già perdendo interesse nel rifrequentarci. Laddove era stata lei a farmi credere di poter riallacciare un'amicizia, gradualmente vedo che risponde ai messaggi a monosillabi. Dopo un po diventa evidente un vero e proprio fastidio quando le scrivevo. Ma credetemi, da un giorno all'altro. Ci siamo rivisti una sola altra volta nel frattempo perche era scoppiato il covid e questa seconda uscita fu all'insegna della completa forzatura da parta sua a stare con me, era evidente. E a questo punto cosa ti fa il xxxxxxxx Francesco? Ho omesso che in tutti quegli anni io rimasi solo come un cane e dopo un po mi punziecchiava l'idea di ripassare gradualmente da un'amicizia a un amore con lei e mi feci prendere dal terrore che la stessi riperdendo, anche se senza motivo stavolta, e cosa diavolo faccio? Le do la scusa perfetta per mandarmi a cagare telefonandole e dicendole che mi ero di nuovo innamorato di lei. Per carità, mai mossa fu più sbagliata. Ma il modo feroce in cui mi fece sentire un xxxxxxxx dicendomi che il nostro vecchio amore fosse una "stronzata", il modo sprezzante in cui ne parlava non curandosi minimamente di come mi stavo sentendo io, il modo in cui anche dopo la chiamata iniziava a dire che le davo fastidio e che non glie ne fregasse piu un xxxx di me, fu il modo peggiore per farmi vedere quello che temevo. E ora eccoci qua. Io sono rimasto la persona di sempre e quindi ovviamente solo, fisicamente, affettivamente e intellettualmente. Lei non ha saputo restare tutta d'un pezzo come me, ha deciso di buttarsi, in un mondo di superficiali e coatti e per sopravvivere è diventata così anche lei. Per carità, scelte diverse. Ma il pensiero che quella ragazza innocente, pura e spaesata che avevo conosciuto a 16 anni, non esiste più, mi fa piangere ancora il cuore. Io vivo solo per l'amore. Tutto il resto per me è secondario. Col tempo sono maturato e ho imparato a saper riconoscere quando mi incazzavo troppo con mia madre quando non mi capiva e ho imparato a saperla perdonare e a fare di tutto per farla stare bene. La mia missione nella vita è far stare bene chi è intorno a me e crearci una vita felice, dove per vita felice non intendo soldi, sesso e regali, ma comprensione, affetto ed empatia. Capirete che in questo mondo è impossibile. Come faccio a esserne così sicuro? Semplice, ho 27 anni non piu 16. L'età che doveva essere spensierata è finita, le cerchie di amici si sciolgono e ora non ho piu quelle occasioni per stare sempre fuori e incontrare una ragazza in una comitiva. La mia vita ormai è una prigione, come se stessi in coma, passano gli anni ma è sempre tutto uguale, persino i muri ingialliscono prima che cambi qualcosa. Ecco fatto. Ho passato altre tre ore della mia vita a scrivere e ovviamente se mi arriverà una risposta sarà oro colato. In ogni caso chiarisco che... mi fa piacere una pacca sulla spalla, ma arrivato a questo punto di solitudine totale con cui convivo dalla nascita, se ci fosse qualche ragazza che vive la mia stessa condizione, con cui iniziare perlomeno un dialogo, sarebbe più proficuo. Non ho piu bisogno di sfoghi, ora servono i fatti. Grazie a tutti per l'attenzione.
  11. Ultima settimana
  12. scettica

    Ciao! Sono nuova

    Ciao Perla!! Benvenuta!!!!! Che fantastica scelta che hai fatto, non facile di questi tempi ma ottima! La tendenza a lasciare le cose a metà e ad essere disordinata è molto più comune negli uomini, ma non è affatto rara anche nelle donne. Ricordo di averne parlato con un professionista proprio in questo forum nei messaggi privati (di solito i professionisti rispondono in messaggi privati e per cose MOLTO serie e importanti). Mi diceva che è possibile cambiare ma bisogna avere una motivazione interna fortissima e servono circa 10 anni. Ho ripreso gli appunti che mi ero fatta, e proprio diceva che si può partire da un attività e da una parte della casa, perché la soddisfazione di riuscire in una parte della nostra vita ci sprona a poter poi andare avanti. Invece, la frustrazione di riuscire per un po' e poi ricadere, scoraggia e ci porta a non provare nuovamente. Quindi lui diceva che potresti iniziare dal salone, per esempio. Prefiggerti di lasciarlo sempre ordinato, iniziando a lasciarlo ordinato per 3 mesi almeno 4 giorni a settimana, poi 5 giorni a settimana per atri tre mesi, ecc ecc... E per quel che riguarda i lasciare tutto a metà, potresti fare la stessa cosa, iniziare con qualcosa di più semplice e che abbia un termine relativamente rapido e portarlo a termine senza procrastinare, e poi passare a qualcosa di più lungo. Ricordo che mi aveva dato degli articoli web stupendi, li cerco e te li giro! Erano brevissimi e fantastici, molto pratici!
  13. Perla95

    Ciao! Sono nuova

    Ciao ho 28 anni ho diverse passioni come leggere e camminare in compagnia Lavoro da 3 anni e ho appena lasciato casa dei miei per andare a vivere da sola una grande responsabilità che affronto ogni giorno come una sfida tendo Putroppo a lasciare molte cose a metà ed a essere disordinata
  14. E' ottimo che adesso con la nuova psicologa riesci a fare più passi avanti! Ed è eccellente che anche con il precedente terapeuta stavi sentendo miglioramenti nel tempo! Molto spesso non succede. Molte volte capita di incontrare degli psicologi che sono come gli avvocati, ossia che invece di risolverti un problema lo prolungano per anni e anni solo per ricevere la parcella. Meno male che ci sono bravi psicologhi che lavorano per aiutare, per essere risolutivi e non solo per tenere i pazienti "schiavi" per mesi e mesi o anni. Se una terapia funziona, allora in breve tempo dovrei stare bene, no? Certo che se la depressione è cronica, allora anche lo psicologo non può fare nulla e dovrebbe vedermi una volta l'anno solo per indicarmi che terapia seguire nel tempo, già non servirebbe più che mi veda tutti i mesi, tanto se la depressione è cronica non passerà. Dai, speriamo che la tua nuova psicologa possa aiutarti anche in questo che hai scritto nel forum! Se è veramente brava ci riuscirà sicuramente!
  15. Un saluto a tutti! Cercherò di essere breve, ma non sarà facile. Inizio dalla mia infanzia, segnata dalla negligenza e incuria dei miei genitori. Ho sempre avuto un pessimo rapporto, soprattutto con mio padre, e questo ha influenzato moltissimo tutto, in particolare il mio modo di relazionarmi. Mio padre è sempre stato distaccato, freddo, disinteressato a me, e quando ero piccola se non venivo ignorata subivo il suo sarcasmo, o la sua insensibilità. Recentemente, per vari motivi, ho deciso di rivolgermi ad uno psicologo, che mi ha diagnosticato depressione e col quale ho iniziato un percorso di psicoterapia. Ho onestamente fatto grandi passi in avanti, ma c'era qualcosa che non andava. Sentivo una distanza, un distacco da parte del terapeuta. Ne ho parlato in seduta, ma non abbiamo mai risolto. Negli ultimi mesi, dopo un percorso tormentato ma in fondo efficace, ho avuto un crollo e sono caduta in un profondo stato depressivo. Ho così deciso di smettere. Mi sono poco dopo rivolta ad una psicoterapeuta per cercare sollievo al mio stato rovinoso, e in pochi minuti mi ha fatto la domanda rivelatrice. Ho capito che avevo perfettamente ricreato la mia relazione col terapeuta ad immagine esatta della mia relazione con mio padre. Questo clamoroso, persistente transfert non è stato riconosciuto dal terapeuta, il quale non ha fatto che rievocare, nei mesi di terapia, le stesse sensazioni di distacco e indifferenza che sentivo provenire da mio padre. Con la nuova terapeuta mi sento molto a mio agio, e sono brillantemente uscita dalla crisi depressiva. Ma mi rimane quel dolore, per quella cosa irrisolta. Mi sento incompresa e abbandonata, esattamente come mi faceva sentire mio padre, è come se questo fallimento sancisse l'impossibilità di riconciliarmi con lui, con gli uomini, la conferma che nonostante i miei sforzi non sarò mai degna di considerazione. Capisco che per gran parte ho sbagliato io: fin dall'inizio avevo il timore di provare, a un certo punto, dell'attrazione per il terapeuta, e ne ho anche parlato, e credo che questo falso timore abbia condizionato entrambi. Mi è rimasto invece questo sottofondo di dolore, come era per mio padre, per non essere in fondo stata mai accettata. Vorrei tanto trovare il modo di uscire da questo usurante transfert.
  16. In precedenza
  17. @Germano ...MA.... le sciocche profezie che escono fuori come funghi hanno valore equivalente a zero, però c'è da aggiungere che anche le favolette scritte da Piero Angela sulla fiaba dell'evoluzione non sono da meno. Era nulla poi diventa vita, poi diventa pesce, poi diventa uomo, detto con voce da scienziato e grande autorità non cambia il fatto che scientificamente (non teoria ma vera scienza) non è stato dimostrato nulla e ne parla come se lo avesse visto. Alla pari delle profezie, son dogmi privi di fondamento
  18. Ragiona! Anzi: prima leggiti "Viaggio nel mondo del paranormale" di Piero Angela. E dopo, ragiona.
  19. Germano

    .

    EH beh... allora lo sapevi! Certo che però ci sono problemi nella coppia, ti stai già rispondendo da sola. Secondo me tra qualche mese le cose si risolveranno da sole....
  20. Benvenuta nel forum!! Mi spiace di questa situazione che stai vivendo, deve essere angosciante ma purtroppo è sempre più comune e sempre più persone la gestiscono male, quindi la confusione è immensa. Spero che qualche professionista ti risponda, generalmente rispondono con messaggi privati, non in questa chat con post pubblici, ma con messaggi privati che vedrai sull'icona a forma di posta o di campanella in alto in questa pagina. Quel che mi sento di dirti io in base alla mia esperienza con persone in circostanze simili alla tua, è che noi siamo quel che siamo, riusciamo a cambiare sono con un impegno sovrumano immenso, e in molti anni, anche se certo ci riusciamo soprattutto se chi ci ama ci sostiene. Quindi sicuramente quando hai conosciuto tuo marito ti ha fatto sentire speciale, e adesso ti fa sentire speciale quest'altro uomo. Poi se non abbiamo lottato nel primo caso, non lotteremo neanche nel secondo e se vi doveste sposare dopo qualche anno sarà uguale a quello che stai vivendo adesso con tuo marito. Come tutto, l'amore va mantenuto, non lasciato cresce così per inerzia.
  21. Mi sono innamorata di un uomo 10 mesi fa. Sono sposata da 20 anni. Impegnato anche lui, entrambi con figli. Siamo stati "assieme" 6 mesi, i più belli della mia vita, mi sentivo rinata, felice, giovane, bella, desiderata, importante. Poi all'improvviso è tutto finito. La sua compagna ha sospettato di noi e lo ha messo sotto controllo e minacciato. Lui ha iniziato a soffrire di ansia e attacchi di panico e ha iniziato un percorso con un terapeuta. Vi chiederete in tutto questo mio marito? Dopo 4 flirt che ha avuto con donne varie e da me scoperti e perdonati io mi sono innamorata di questo uomo. Diciamo che da un pò di tempo sembriamo più fratello e sorella, non c'è più intimità, ne abbiamo parlato lui dice che non sente desiderio, andiamo d'accordo nel senso che scherziamo non abbiamo grossi litigi ma è tutto piatto. E ne siamo consapevoli entrambi, il dialogo c'è stato. Insomma l'altro uomo inizia la terapia e dice che è in confusione, deve sistemare la sua vita e capire cosa vuole dalla vita e staccare da tutto e tutti. E' sparito e io ne ho fatto una malattia, psicologica e anche fisica. Ho provato a dimenticarlo, a odiarlo, a essere arrabbiata con lui, nulla ha funzionato. Poi dopo Settimane se non mesi abbiamo ricominciato a risentirci ma parlando del più e del meno e non di noi due. Sembra che non riusciamo fare a meno l'uno dell'altra ma c'è lui è estremamente frenato dalla situazione familiare. Non ci vediamo di persona da mesi ormai, gli avevo chiesto un incontro appena avevamo rotto ma non era il caso, diceva. Ora sembra che forse ci vedremo. Non so per dirci cosa. Io sono in un loop pazzesco, mi manca da morire, non me lo levo dalla testa ma nello stesso tempo sento che voglio bene a mio marito e non sto pensando di lasciarlo. Sento che li amo tutti e due in maniera diversa e per motivi diversi. Mi sa che ne sto uscendo pazza, ultimamente mi sono aumentati gli attacchi di panico e piango spesso.
  22. scettica

    .

    Mi dispiace tantissimo, realmente tantissimo. Non so che dire. Hai notato se nei messaggi privati ti ha scritto qualche professionista? Lo puoi vedere dall'icona a forma di posta che sta in alto.
  23. Germano

    Flirtare con altre

    A distanza di un anno, sarei molto curioso di sapere come è andata a finire...
  24. Germano

    Fallocentrico e operazione

    Totalmente d'accordo
  25. Peccato che nessuno abbia risposto... Anche a me succede, ma solo di recente. Ho 51 anni e negli ultimi anni la sensibilità è calata progressivamente. Sentendo gli amici (tramite frasi che son più battute che discorsi seri) ho capito che succede un po' a tutti e fa parte dell'invecchiamento. Però tu sei, nel 2018 (quando hai scritto), avevi solo 30 anni... e io a quell'età non avevo alcun problema.
  26. Germano

    .

    Una coppia è sposata, un bel giorno lui prende sù e se ne va al paesello abbandonando moglie e figli...! Mi sono appena iscritto e mi secca esordire in questo modo, ma secondo me stai cercando di "tenere in piedi un cadavere". Ma voglio chiedere anche per mio serio interesse personale: qual è secondo voi il confine tra il perseverare e l'incaponirsi per una causa palesemente persa?
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