Ecco solo alcune delle frasi di un romanzo breve ma intenso ,Fosca di Igino Ugo Tarchetti, ancor più di questi passi che ho riportato ,profondi e laceranti sono tutti i discorsi che Tarchetti mette sulle labbra paonazze di Fosca, parole dettate dalla lucidità della malattia, dall' isterismo di una donna sensibile cui la sorte ha vietato l' amore, quell' amore che nonostante tutto ossessiona ogni suo pensiero , quell' amore che diventa ossessionante ...........
L ' amore , la più complessa e la più potente di tutte le passioni, è ad un tempo la più facile e la più semplice nel suo nascere.......
Avrei desiderato una donna, non per chiederle le sue carezze, ma per piangere sul suo seno. L' uomo è più profondo nell' amore , la donna nella tenerezza; si piange meglio sul seno di una donna...................
Così fu in ogni tempo della mia anima. Passai sempre dall' apatia all' adorazione, senza soffermarmi sull' amore.Perchè riposarsi a metà? Perchè non mirare agli ultimi limiti? Le grandi cose sono estreme - le grandi anime adorano o odiano...................
Ti ho incontrata sulla mia vita, in un epoca in cui la mia anima dolorava e i miei piedi sanguinavano per l' asprezza del cammino. e tu mi hai preso per mano, e mi hai condotto in un sentiero fiorito e delizioso...............
Il matrimonio è l' unione di due creature che si tollerano , e si amano qualche volta di amicizia, mai l' unione di due anime che si amano perennemente d' amore.................
Se l ' amore fosse durevole, la felicità sarebbe ricondotta in un mondo da cui fu forse bandita per sempre.................
In tutta la mia vita - fosse caso, fosse attrazione - non fui mai che circondato da sventurati; sull' orizonte della mia mia gioventù i miei occhi non hanno mai incontrato altro spettacolo che quello desolante della miseria; io stesso non mi sono nutrito che dei suoi frutti più amari, e spesso ho dovuto divorarmi il cuore perchè non aveva nemmeno quelli; pure non ho mai saputo ribellarmi a questo sentimento di simpatia irresistibile che la natura mi ha posto nell' anima per tutti gli infelici..................
Non leggo mai per imparare nè per pensare - abborro i libri di morale e di metafisica - leggo per dimenticare, per conoscere quali sono le gioie che il mondo dispensa ai felici e per goderne quasi di un eco. E' tutto ciò che io posso fruire dall' esistenza; fuggire dalla realtà , dimenticare molto, sognare molto...............
Io sapeva che non possiamo sottrarci mai agli istinti , e che tra un uomo e una donna giovani, che vogliono violentare la natura amandosi di amicizia, non può che esistere un affetto monco,artificiale , violento, spesso ridicolo, perchè non conduce che ad un amore già nudo d' ogni illusione e d' ogni attrattiva. L'amicizia ci ha fatto veder tutta l' indiscretezza della sua intimità , ci ha spogliati di ogni velo; non si può più essere veri amici, nè amant veri; ed è così che la natura si vendica dell' oltraggio ricevuto................
Il bisogno di essere amata era il segreto di tutte le mie sofferenze, io lo comprendeva . La natura non mi aveva dotata soltanto di un cuore sensibile , ma di una costituzione inferma, nervosa, irritabile; io non poteva avere né quella forza passiva che da l'apatia, né quella castità naturale che dà la robustezza: l' amore doveva essere il mezzo e lo scopo di tutta la mia esistenza....................
Coll' amore mi mancava tutto; quando non si è amate, la vanità non ha più motivo di essere, l' ambizione non ha più scopo, tutte le nostre piccole passioni svaniscono ad una ad una, come quelle che attingevano tutta la loro vitalità dall' amore, e non potevano sussistere senza di esso....................
Io nacqui malata: uno dei sintomi più gravi e più profondi della mia infemità era il bisogno che sentiva di affezzionarmi a tutto ciò che mi circondava ma in modo violento , subito, estremo........