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mio

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messaggi di mio

  1. Un fenomeno diffusissimo. Credo che tutti nella nostra vita abbiamo pensato almeno una volta che ci siano complotti e società segrete che ci controllano, poi di solito si rinsavisce e si torna a vedere il mondo per quello che è. 

    secondo voi cosa spinge le persone a immaginarsi questi complotti, dalle scie chimiche ai microcips nei vaccini?

     

     

  2. Ciao io sono Mio...

    utente vecchissimo del forum con 11000 messaggio all'attivo , forum che dopo tanti anni trovo cambiato....strano vedere post senza risposte per giorni..una volta, bastava collegarti dopo mezza giornata per perderti un sacco di cose...era bello, era un gruppo di persone che avevano fatto "amicizia" sul forum...tanti scontri, tante discussioni ma anche tantissime risate ....

     

  3. Vuoi dare il meglio hai figli, impegnati a lavorare e a studiare qualcosa che possa fermare il 70% dei divorzi che esistono oggi con la società moderna...il razzismo non c'entra niente in questo caso. ..eccome protestano le persone fuori dai canili e nelle manifestazioni dei gay.lse queste proteste da parte del popolo venisse applicata con la stessa enfasi nel protestare contro la crisi economica e i divorzi, allora si che faremmo qualcosa di positivo per i nostri figli e per i bambini in generale...non dandogli è lì a genitori dello stesso sesso. .

    concordo con te...su questo....

    ma io li darei anche ai single piuttosto che non darli.....non mi sento di dire loro non possono adottare. POi quello che ha fatto Vendola per esempio lo trovo abberrante

  4. io credo che giudicare se sia meglio una persona di un altra per fare il genitore, e farlo partendo dai gusti sessuali sia una forma di razzismo...

    detto questo credo che il peggio sia vedere un orfanotrofio pieno, ma pultroppo qualcuno ci guadagna...

    tutelando i bambini si devono fare (secondo me) delle gradatorie che (una volta eliminati ogni possibili psicolabili) valutino la richiesta del genitore...anche solo un genitore piuttosto che all'orfanotrofio

    si considerino:

    gruppo famigliare (meglio etero con più figli) - la sua stabilità, li rendimenti scolastici degli altri figli, magari ascoltare loro...

    soldi

    possibilità sociali

    cultura

    e via via....

    il nocciolo è cercare di dare il meglio al figlio, dove è ovvio che il meglio sarebbe una famiglia felice, ma essendo inquantificabile si valutino le cose materiali....

  5. ci mancherebbe....a cosa serve una luce....non certo per essere tenuta in un cassetto...

    Gesù ha detto: ciò che udrai con il tuo orecchio predicalo sui tuoi tetti. Nessuno accende una lampada e la colloca sotto un moggio né la pone in luogo nascosto. Egli la pone invece sul lucerniere, in modo che chiunque entra ed esce scorga la sua luce. (Mt 5/15 - 10/27 + Mc 4/21 + Lc 8/16 - 11/33)

  6. ti riporto un brano di J.k....molto illuminante.....

    ma bisogna essere privi di preconcetti per capirlo.....come un bicchiere deve essere vuoto per essere riempito

    Può pensare a Dio? Può essere convinto dell’esistenza di Dio perché ha letto tutte le testimonianze? Anche l’ateo ha le sue testimonianze; probabilmente l’ateo ha studiato tanto quanto lei, e dice che Dio non esiste. Lei crede che vi sia Dio, e lui crede il contrario; entrambi avete le vostre convinzioni, entrambi avete passato del tempo pensando a Dio. Ma prima di pensare a qualcosa che non conoscete, dovete scoprire cosa sia il pensare, non è vero? Come potete pensare a qualcosa che non conoscete? Potete aver letto la Bibbia, la Bhagavad Gita, o altri libri in cui vari studiosi eruditi hanno abilmente descritto cosa è Dio, asserendo una cosa e smentendone un’altra; ma fintantoché non conoscete i meccanismi del vostro stesso pensiero, qualsiasi cosa pensiate di Dio potrebbe essere stupida e meschina, e generalmente lo è. Potete accumulare una grande quantità di prove sull’esistenza di Dio, e scrivere articoli davvero intelligenti sul tema, ma sicuramente la prima domanda sarà: come sapete che ciò che pensate è vero? Può il pensare portare all’esperienza di ciò che è inconoscibile? Il che non significa che voi dobbiate accettare
    emotivamente o sentimentalmente delle sciocchezze su Dio. Quindi non sarebbe importante scoprire se la vostra mente è condizionata, piuttosto che cercare ciò che è non condizionato? Certamente se la vostra mente è condizionata, e lo è, per quanto possa indagare la realtà di Dio, potrà solo mettere insieme conoscenze o informazioni a seconda del proprio condizionamento. Perciò il vostro pensare a Dio è una completa perdita di tempo, un congetturare senza valore. È come il mio stare seduto in questo boschetto desiderando di essere sulla cima di quella montagna alle mie spalle. Se
    voglio davvero scoprire cosa c’è sulla cima della montagna e oltre, devo scalarla. Starmene seduto qui a fare ipotesi, costruire templi, chiese, ed emozionarmi a proposito di tutto ciò, non serve a niente.
    Quello che devo fare è alzarmi, camminare, lottare, sforzarmi, arrivare li e scoprire; ma poiché la maggior parte di noi non vuole farlo, ci accontentiamo di starcene qui seduti facendo congetture su qualcosa che non conosciamo. E io dico che questo congetturare è un ostacolo, un deterioramento della mente, non ha assolutamente alcun valore; conduce soltanto l’uomo a una maggiore confusione, a una maggiore sofferenza.
    Dio è qualcosa di cui non si può parlare, che non può essere tradotto in parole, perché deve rimanere per sempre il non conosciuto. Nel momento in cui il processo di riconoscimento ha inizio, siete ritornati nell’ambito della memoria. Avete capito? Diciamo, per esempio, che voi avete un’esperienza momentanea di qualcosa di straordinario. In quel preciso istante non vi è nessuno che pensa: “Devo ricordarmi di questo”, vi è soltanto lo stato in cui si sperimenta. Ma non appena quel momento passa, il processo di riconoscimento si manifesta. Vi prego di seguirmi. La mente dice: “Ho avuto un’esperienza meravigliosa e vorrei che si ripetesse”, e così comincia la lotta per avere di più. L’istinto di acquisizione, il perseguimento del possesso, dell’ottenere di più, si manifesta per vari motivi: perché vi procura piacere, prestigio, sapere, perché vi fa diventare un’autorità, e tutte le altre sciocchezze del genere.
    La mente persegue ciò di cui ha avuto esperienza, ma ciò di cui ha avuto esperienza è già passato, morto, andato. Per scoprire ciò che è, la mente deve morire a ciò di cui ha avuto esperienza. Non si tratta di qualcosa che può essere nutrito giorno per giorno, messo
    insieme, accumulato, trattenuto, per poi parlarne e scriverci sopra.
    Tutto quello che possiamo fare è vedere che la mente è condizionata, e comprendere il meccanismo del nostro stesso pensare attraverso la consapevolezza di sé. Devo conoscere me stesso non come mi piacerebbe essere idealmente, ma come sono realmente, per quanto brutto o bello, per quanto geloso, invidioso, avido. Ma è molto difficile vedere quello che siamo senza provare il desiderio di cambiario, e lo stesso desiderio di cambiamento è un’altra forma di condizionamento; ed è così che procediamo, andando da un condizionamento a un altro, senza mai fare esperienza di qualcosa che sia al di là di ciò che è limitato.
    =========================

    Comprendi la realtà e tutto ti sarà svelato..

  7. ciao!da poco ho incontrato di nuovo Gesù e la mia vita è cambiata,la sofferenza e la gioia le vivo diversamente la prima ho forza per affrontarla la seconda la vivo intensamente..GESU' che Salva GESU' che dona vita e comprensione, che dono immenso ci ha fatto DIO PADRE con suo Figlio!che MIRACOLO

    traducendo...hai avuto un pensiero, ossia hai riesumato immagini viste , girando un film.... tutto ciò che viene da dentro di noi è passato....Se Dio fosse, sarebbe presente.....quindi inimmaginabile.

  8. Salve a tutti forse può sembrarvi una discussione strana e da scettici - io però la trovo molto interessante, perchè noi non sappiamo da cosa siamo circondati - non credo che ciò che ci circonda sia costituito da bene , ma anche da avvenimenti o solo sguardi inclinati verso la negatività "che fanno parte del male", sia in famiglia che nella società - a me ad esempio, capita spesso di trovarmi davanti a situazioni che secondo me, non "rispecchiano il volere di Dio; che non rientrano dunque nei suoi canoni di realtà. Potrei anche essere una mia impressione, ma molto spesso,sento di essere osservato, sia fuori che dentro casa, e quando succede realmente, con uno dei miei familiari o con un conoscente o un amico, avverto di essere giudicato, in modo malizioso sia appunto da parte di parenti che amici - questo lo provo negli sguardi che dimostrano di avere nei miei confronti, e vi giuro, ho come la certezza che loro mi trasmettano il "il male", cioè tutti elementi che fanno parte del regno di satana, ossia insicurezza, ansia, rimorsi, pentimenti, ecc, ecc - l'ultima volta mi è successo oggi, addirittura con mia sorella, quando in lei ho notato degli occhi diversi, da come me, me li rivolge lei - potete prendermi anche per uno scettico, ma in mia sorella, vedevo degli occhi fissi - mentre io parlavo lei mi osservava in modo fisso, e non mi guardava in faccia, ma verso la zona della spalla destra? - di fronte a queste cose, mi riunisco sempre nella preghiera, e scongiuro che le forze del male si accaniscono contro di me, e contro chi in questa vita vuole essere sempre rispettoso nei confronti di tutti - in attesa di opinioni e considerazioni da parte vostra, per ora mi fermo qui

    dovresti osservarti e capire da dove nasce questa credenza in te....

  9. Salve a tutti.

    Secondo voi il destino esiste?

    È conosciuta la frase "io sono l'unico artefice del mio destino", ma voi siete d'accordo?

    Grazie.

    no, esiste solo cio che è, L'adesso...l'unico possibile destino prescento e l'agire sull'adesso consapevolmente

  10. ciao scusa il ritardo nella risposta. E che oramai vengo poco dopo 12000 messaggi ho esaurito gli argomenti....

    Giudicare cosa vuol dire? Vuol dire prendere un fatto, un azione una cosa e , dopo averla paragonata e ispezionata con la nostra esperienza coscia ed incoscia ( che è il nostro passato , che è il contenuto della nostra mente, quello che tu intendi dicendo IO.....).

    analizziamo invece la realtà....Ciò che è l'oggetto del giudizio è il fatto una volta avvenuto. questo fatto è l'unica realtà, la verità della cosa. Noi diciamo :"poteva fare così."..".era meglio se."..oppure " non lo sopporto"....qualsiasi cosa sia pensa a cosa si tratta.

    e' il mio pensiero (tieni presente che è figlio del condizionamento del nostro passato) quindi non è una realtà oggettiva, e che dice : Cio che è (unica ed Indiscutibile verità) dovrebbe essere stato diverso. Ossia una cosa che non esiste (il nostro io) crea una realtà parallela paragonandola a quello che percepisce dell'unica verità e le confronta......cosa vedi di vero in tutto questo.

    se guardi una cosa per ciò che è realmente , se la senti , se la vivi, allora non puoi giudicarla perchè per essere totalmente consapevole di un qualcosa devi viverlo nell'adesso....allora avrai la totale comprensione della cosa stessa, la vedrai per quello che è.

    giudicare una cosa significa perdersi nel fantasticare cosa sarebbe potuto accadere, o cosa avremmo voluto accadesse o fosse.

    Esistono i fatti, le azioni il resto è solo il rapporto che si ha tra il nostro passato ( che è la mente che noi chiamiamo ed identifichiamo con Noi stessi) e l'idea di una cosa o di una azione. Non c'è mai rapporto tra il Nostro IO , il nostro se, la nostra mente ed il reale. Il reale è ora, la mente vive nel passato, è passato.

    solo quando elimini te stesso, comprendendo i meccanismi e gli inganni della mente, allora osservi, se osservi comprendi e la comprensione di cio che è impedisce il giudizio, sia perchè il giudicante è morto sia perchè vedi con chiarezza che qualsiasi alternativa a cio che è non è reale, non è importante come poteva andare....mai.

  11. bhè io amo dipingere ma siccome non mi da pane lo faccio come Hobby non per questo sono depresso.

    le cause della depressione vanno ricercate in noi non all'esterno. Se non realizzarsi ti rende depresso devi capire perchè è così importante essere un UOMO D'AFFARI , un uomo che gioca in borsa.....

    e poi rispetto a cosa? A chi si guadagna i soldi con le disgrazie delle aziende, a chi aiuta ad affossare chi è in difficoltà...

    lavoro è produzione o rendere un servizio.....la borsa non è un lavoro , è arricchirsi alle spalle degli altri.

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