sono in parte d'accordo cn quello che dici nello...solo mi distacco dal modo in cui lo stai dicendo...per esperienza ho capito che qualche volta invece ci vuole quella pacca sulla splalla...ma un pacca che racchiuda in se il concetto di "comprensione" e non compassione...forse è qui che il confine tra le due cose si assottiglia...sta a noi infatti capire dove inizia l'una e finisce l'altra...sempre riportando alla mia esperienza, forse se non avessi ricevuto quella "pacca sulla spalla" non avrei fatto ciò che ho fatto...
sacro sante parole...infatti è proprio questo...seconde me è normale sentirsi vittime in una situazione del genere, perchè insomma la violenza è stata subita da piccolissima, vittima lo è...però forse non è vittima solo di sua madre ma soprattutto di se stessa...forse qui si potrebbe riflettere un attimo...tutti sappiamo che le fondamenta di ciò che saremo, si costruiscono nell'infanzia...
Di principio sono intollerante verso qualsiasi forma di violenza, penso che medine ne abbia subìta abbastanza da parte della madre, ma se non vuole cadere nello stesso errore deve guardare al presente e al futuro... mantenendo un occhio del passato ma più che altro per ricordare ciò che è riuscita ad ottenere...
la stima o meglio l'autostima non si compra...e se viene intaccata (sia da un'entità esterna che da noi stessi) è difficile ricostruire quella parte mancante...
niente pietismo, solo incoraggiamento e comprensione...
joker...