Afri, la tua analisi è perfetta e idealmente, almeno con lo psicoterapeuta, l'orgoglio andrebbe lasciato da parte altrimenti la seduta va a farsi benedire. Nella pratica, io e lui abbiamo avuto un rapporto prevalentemente conflittuale, fatto di orgoglio, ripicche e piccole vendette, forse proprio perché io tendo a non avere rapporti con le persone perché qualora li avessi sarebbero conflittuali. Per analizzare una relazione psicoterapeutica occorre lasciare da parte i conflitti, l'orgoglio e le ripicche, ma se li lasciassi da parte non sarebbe più un'analisi autentica, mentre se continuo ad alimentarli non possiamo analizzare. Ne consegue un cortocircuito che rende impossibile la terapia in partenza ed ecco il motivo per cui mi sono fermata.
Può andare come pretesto?