Silviag78

"io entro e inizio a parlare con la dtt,ssa solo che mi accorgo che si sentono dall altra stanza uno psicologo che parla con un paziente, ma si sente proprio tutto quello che dicono !!!!!

Io invece ho distrutto il filmino del nostro matrimonio e strappato tutte le foto. Almeno il tuo sfogo è stato più "artistico". Il mio è stato squallido e banale.

Io l'ho chiamata il giorno della vigilia. Stavo troppo male. Mi ha tranquillizzata sentire la sua voce. Mi ha detto di aumentare la dose di ansiolitico. Io però non l'ho informata del fatto che sto bevendo tantissimo e non so se sia il caso di aumentare le benzodiazepine con tutto questo alcol in corpo. inoltre alla prox seduta vorrei capire meglio perché non mi prescrive un antidepressivo. Io penso tutti i giorni a tagliarmi e spesso lo faccio. Sono in un tunnel e non vedo più la luce.

Voi come state gestendo/affrontando l'interruzione delle sedute per le vacanze natalizie? Io sento una grande nostalgia. Sono davvero giù di morale. Vorrei addormentarmi e risvegliarmi l'11 Gennaio.

Per esempio il fatto che sono autolesionista

ok. Ci provo. Ad esempio, giorni fa ho avuto la netta sensazione di rivivere una scena del passato, ma non nel senso di ricordarla. In quella scena, io rivedevo (non ricordavo) me stessa tredicenne, buttata in un letto e con la voglia di morire. Ecco, io ho riattualizzato il passato e ho sentito l'urgenza di abbracciare quella tredicenne e confortarla. Ho sentito di essere con quella ragazzina e di poter così sanare una parte di me ferita. Cose del genere mi capitano da quando sono in terapia.

Del tipo che il passato non è più un magazzino di ricordi sui quali rimuginare e da trascinarsi dietro. Il passato smette di essere qualcosa che si è avuto e il futuro smette di essere qualcosa che si avrà. Insomma, si incomincia a vivere nella dimensione dell'essere e non dell'avere. E adesso non dirmi che non ti ho risposto, anche perché alcune cose sono difficili da capire se non le sperimenti in prima persona.

secondo me stiamo solo di fuori

il prodursi di significati nuovi

Credo che considerare il tempo come suddiviso in scansioni sia deleterio. Passato, presente, futuro. Quando sono in seduta il passato non è più passato perché viene da me rivissuto nella sua immediatezza e il futuro non è più soltanto futuro perché viene in qualche modo anticipato, immaginato. Ecco, io sento che nel "qui ed ora" della seduta passato, presente e futuro si fondono e non c'è rischio di orientarsi o fossilizzarsi in uno dei tre tempi.

Grazie Aikon! E' quello che pensavo, ma non riuscivo ad esprimere così chiaramente.

Grazie!! La strada è faticosa, ma sento che posso farcela!

sono d'accordo

Proprio così.

Esatto. Quando parlo dell'analisi parlo di me stessa. Dire "Io paziente" o "analisi" è per me la stessa cosa. Inoltre, non ho mai la sensazione che la terapeuta mi stia guidando da qualche parte o che cammini davanti a me. Lei cammina, piuttosto, al mio fianco seguendo i miei passi. Sono io a condurla. Lei mi accompagna nel viaggio dentro me stessa.

Grazie David per i tuoi interventi. La frase che hai estrapolato è però stata da me scritta nel mese di Ottobre. In terapia le sensazioni del paziente riguardo il terapeuta e riguardo l'efficacia del trattamento possono cambiare repentinamente (soprattutto in pazienti come me!). Ad oggi ho un rapporto meno ambivalente con la mia terapeuta e sto cominciando a notare dei cambiamenti positivi nella mia vita. Questo non significa che non avrò mai più crisi e non nutrirò mai più dubbi. Credo che l'interrogarsi spesso possa essere costruttivo. Un abbraccio

Perché non credi che il proseguimento dell'analisi possa essere di beneficio al paziente?

Grazie Aikon! Ho bisogno di incoraggiamento!