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Prima volta da psicologo/a


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so che ci sono scuole che non prevedono l'analisi personale, ma il lavoro di analisi su se stessi è talmente duro e doloroso... che non accetterei mai di essere accompagnata da qualcuno che che non l'ha fatto prima su di se.

troppo facile mettersi in cattedra (o poltrona) senza prima essersi sporcati le mani...

bè, cosi potresti precluderti la possibilità di una risoluzione dei tuoi problemi però :icon_neutral:

cmq la supervisione tra colleghi è attiva fin dall'universita :icon_mrgreen: , poi se te pretendi proprio uno che ha fatto un'analisi riconosciuta (da chi poi?) è una tua rispettabile scelta.

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inoltre l'analisi personale non è necessaria per esercitare la professione, basta la laurea ed essere iscritti all'albo (la leggenda dell'obbligatorietà di questa cosa serve solo a riempire le pancie dei baroni che hanno le scuole di specializzazione). una supervisione può essere sicuramente utile, ma raggiungibile in molti altri modi.

Caro Ego,

siamo costretti ad intervenire per fare chiarezza.

Per poter esercitare la PSICOTERAPIA E' OBBLIGATORIA la specializzazione e NON BASTA LA LAUREA ED ESSERE ISCRITTI ALL'ALBO.

Quindi, senza specializzazione si è PSICOLOGI, non Psicoterapeuti e si può esercitare la professione di psicologo, non quella di psicoterapeuta.

Come psicologo puoi fare "abilitazione e riabilitazione psicologica" (come dice la Legge 56/89) e tutte quelle attività non legate alla "cura psicoterapeutica".

Molte Scuole private (comunque riconosciute dal MIUR) chiedono l'analisi personale o una adeguata valutazione della propria personalità prima di rilasciarti il Diploma di Specializzazione e questo ci sembra decisamente corretto.

Un saluto.

La Redazione

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Grazie per le risposte.. continuo a non capire una cosa perchè mai serve dar nome/cognome? non posso dar solo il nome? cosa cambia ai fini della terapia...

sinceramente andar da uno psicologo visto che è mia intenzione raccontar subito cose personali, senza girar tanto intorno al problema, almeno preferirei non dichiarar nome e cognome... non si sa mai con la sfiga che ho che magari conosce il mio capo al lavoro o cose del genere.

Timido non capisco proprio questa tua resistenza a voler dare i lcognome a un tuo ipotetico psi

lui non può parlare di te con enssuno, tutto quello che gli dici è sotto il segreto professionale

piuttosto mi pare che tu abbia una grande resistenza a fidarti dello psi e la fiducia nella terapia è fondamentale per poter andare avanti

quindi fossi in te cercherei di capire i motivi di questo tuo blocco

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inoltre l'analisi personale non è necessaria per esercitare la professione, basta la laurea ed essere iscritti all'albo (la leggenda dell'obbligatorietà di questa cosa serve solo a riempire le pancie dei baroni che hanno le scuole di specializzazione). una supervisione può essere sicuramente utile, ma raggiungibile in molti altri modi.

un'analisi personale va ben oltre una supervisione, implica il mettersi in gioco e capire e risolversi tutte le proprie difficoltà prima di mettersi a lavorare per aiutare gli altri a fare lo stesso

secondo me dovrebbe essere sempre obbligatoria e non richiesta solo da alcune scuole di specializzazione

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beh Ego secondo me allora è ancora presto per parlarne, si sa l'esperienza insegna e ci fa cambiare idea molte volte...

riguardo all'analisi personale so bene che non è obbligatoria, ma onestamente io credo che l'esperienza in questo campo passa anche attraverso la psicoterapia personale e non solo quella effettuata ad altri....

Ovviamente è un'opinione che non preclude a nessuno di "risolvere i propri problemi", semplicemente si tratta di punti di vista e scelte personali....

La mia psi è vero in qualche modo "è stata raccomandata" dalla ex psi ma io credo che sia normale questo "passaggio" fra colleghi, specialmente da quelli ormai "pieni" di lavoro a quelli alle prime armi, salvo ovviamente serietà da parte di entrambi, non è una questione di dividersi i pazienti....

Concordo con te che la psicoterapia è qualcosa che spesso costa un pò troppo per essere fruita dalla maggiorparte dei bisognosi, ma è anche vero che scendere troppo al di sotto del prezzo medio può far "temere" al potenzile paziente che tu non sia all'altezza...ripeto diverso è invece prendere una somma che sta nella media e poi adeguarsi in base ai pazienti, consentendo ad alcuni di ottenere dei ribassi...se è il caso....c'è anche da dire che molti pazienti improntano le proprie resistenze proprio sul prezzo dell'analisi....io per anni mi sono tirata indietro (andando all'asl senza risolvere nulla visto i tempi d'attesa fra le diverse sedute) proprio per problemi economici che quando ho cominciato la terapia c'erano comunque...ma credo che per me sia stato essenziale dovermi guadagnare questa cosa, anche a costo di sacrifici....mi ha permesso di lavorare davvero!!!

Piuttosto io invece credo che uno psi deve fare la fattura obbligatoriamente, senza uscirsene con le solite frasi (tra l'altro illegalissimo) con la fattura è tanto, senza è di meno!!!!!

Per come sono fatta io mi sentirei presa in giro subito!!!! Correttezza e onestà prima di tutto, poi il paziente è disposto anche a sacrificarsi un pò....

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Caro Ego,

siamo costretti ad intervenire per fare chiarezza.

Per poter esercitare la PSICOTERAPIA E' OBBLIGATORIA la specializzazione e NON BASTA LA LAUREA ED ESSERE ISCRITTI ALL'ALBO.

Quindi, senza specializzazione si è PSICOLOGI, non Psicoterapeuti e si può esercitare la professione di psicologo, non quella di psicoterapeuta.

Come psicologo puoi fare "abilitazione e riabilitazione psicologica" (come dice la Legge 56/89) e tutte quelle attività non legate alla "cura psicoterapeutica".

Molte Scuole private (comunque riconosciute dal MIUR) chiedono l'analisi personale o una adeguata valutazione della propria personalità prima di rilasciarti il Diploma di Specializzazione e questo ci sembra decisamente corretto.

Un saluto.

La Redazione

ah, ecco...mi sembrava! :icon_rolleyes:

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a parte che io mi riferivo all'esercizio della professione di psicologo, e nessuna legge può impedire che le attività da costui svolte possano produrre degli effetti terapeutici :Big Grin:

la redazione ha fatto bene ad intervenire e chiarire, ma già che c'era poteva specificare anche quali erano i requisiti per cui una scuola di psicoterapia venga riconosciuta come tale dallo stato, e quindi un eventuale studente psicoterapeuta di fatto... :Sleepy:

ebbene, se non ricordo male questi sono cose del tipo: possedere una struttura idonea, avere un docente universitario come fondatore o simili, e naturalmente pagare l'onnipresente tassa :Money Eyes:

non mi risulta si accenni a variabili del tipo "qualità della formazione o efficacia del trattamento"... vedi un pò te se a parità di risultati, vale la pena di impiegare altri 4 o 5 anni di spese non indifferenti, salvo arricchire i soliti noti ovviamente :icon_rolleyes:

p.s. se la redazione legge e ho sbagliato qalcosa ovviamente mi corregga :good:

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a parte che io mi riferivo all'esercizio della professione di psicologo, e nessuna legge può impedire che le attività da costui svolte possano produrre degli effetti terapeutici :Big Grin:

la redazione ha fatto bene ad intervenire e chiarire, ma già che c'era poteva specificare anche quali erano i requisiti per cui una scuola di psicoterapia venga riconosciuta come tale dallo stato, e quindi un eventuale studente psicoterapeuta di fatto... :Sleepy:

ebbene, se non ricordo male questi sono cose del tipo: possedere una struttura idonea, avere un docente universitario come fondatore o simili, e naturalmente pagare l'onnipresente tassa :Money Eyes:

non mi risulta si accenni a variabili del tipo "qualità della formazione o efficacia del trattamento"... vedi un pò te se a parità di risultati, vale la pena di impiegare altri 4 o 5 anni di spese non indifferenti, salvo arricchire i soliti noti ovviamente :icon_rolleyes:

p.s. se la redazione legge e ho sbagliato qalcosa ovviamente mi corregga :good:

in base a cosa parli di "parità di risultati"? su cosa si fonda questo tuo convincimento ?

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in base a cosa parli di "parità di risultati"? su cosa si fonda questo tuo convincimento ?

sul semplice fatto che, sebbene uno psicologo non possa fare psicoterapia (per legge), nulla vieta che le attività svolte dallo psicologo (secondo la legge), possano produrre degli effetti terapeutici, e magari risolvere i problemi alle persone.

mi è sembrato di averlo detto poi... :Batting Eyelashes:

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sul semplice fatto che, sebbene uno psicologo non possa fare psicoterapia (per legge), nulla vieta che le attività svolte dallo psicologo (secondo la legge), possano produrre degli effetti terapeutici, e magari risolvere i problemi alle persone.

mi è sembrato di averlo detto poi... :Batting Eyelashes:

sulla base di cosa basi il convincimento che le attività di uno psicologo producano gli stessi effetti teraputici delle attività di uno psicoterapeuta?

non mi basta che lo affermi, argomenta un po'!

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sul semplice fatto che, sebbene uno psicologo non possa fare psicoterapia (per legge), nulla vieta che le attività svolte dallo psicologo (secondo la legge), possano produrre degli effetti terapeutici, e magari risolvere i problemi alle persone.

scusa ego, ma a quale tipo di attività ti riferisci ?

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sulla base di cosa basi il convincimento che le attività di uno psicologo producano gli stessi effetti teraputici delle attività di uno psicoterapeuta?

non mi basta che lo affermi, argomenta un po'!

dovresti sapere meglio di me che in psicologia non cè una linearità definita tra intervento e terapia;

basti pensare che anche i risultati di un intervento di medicina, che seppure ha alle spalle un paio di migliaia di anni in più di pratica rispetto alla psicologia, non sono sempre quelli sperati :icon_rolleyes:

una volta accettato questo fatto, vien da se che come una psicoterapia mirata potrebbe non produrre effetti, un colloquio psicologico (cosi rispondo anche a froggy) ne potrebbe produrre, invece.

questo non dipende dal caso, sia chiaro, ma da diverse variabili, quali l'abilità e la preparazione dello psicologo, la disponibilità del paziente, il periodo storico ecc ecc ecc;

variabili queste, che non dipendono necessariamente dal nome "psicoterapeuta" scritto sulla targhetta fuori dalla porta :ola (4):

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dovresti sapere meglio di me che in psicologia non cè una linearità definita tra intervento e terapia;

basti pensare che anche i risultati di un intervento di medicina, che seppure ha alle spalle un paio di migliaia di anni in più di pratica rispetto alla psicologia, non sono sempre quelli sperati :icon_rolleyes:

una volta accettato questo fatto, vien da se che come una psicoterapia mirata potrebbe non produrre effetti, un colloquio psicologico (cosi rispondo anche a froggy) ne potrebbe produrre, invece.

questo non dipende dal caso, sia chiaro, ma da diverse variabili, quali l'abilità e la preparazione dello psicologo, la disponibilità del paziente, il periodo storico ecc ecc ecc;

variabili queste, che non dipendono necessariamente dal nome "psicoterapeuta" scritto sulla targhetta fuori dalla porta :ola (4):

allora spiegami queste variabili. in base a cosa dovrei scegliere una persona che non ha fatto la scuola di psicoterapia rispetto a una persona che l'ha fatta? non mi stai dando nessun elemento utile!

io il discorso "economico",(di come le scuole di psicoterapia siano costose eccetera) lo capisco e probabilmente potrei essere d'accordo con te. ma ad esempio per te è superflua pure l'analisi personale da parte dello psicologo (se ho capito bene i tuoi interventi, altrimenti spiegami)...e su questo non mi troverai mai d'accordo.

che garanzie ha un paziente da un terapeuta che non ha fatto analisi su di se e non ha seguito nessuna scuola di psicoterapia, dato che non cè una linearità definita tra intervento e terapia?

insomma, non è che basti l'autocertificazione! :icon_rolleyes:

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allora spiegami queste variabili. in base a cosa dovrei scegliere una persona che non ha fatto la scuola di psicoterapia rispetto a una persona che l'ha fatta? non mi stai dando nessun elemento utile!

---bè te l'ho detto all'inizio, per quanto mi riguarda, so che a causa della mentalità diffusa della presunta superiorità dello psicoterapeuta, un "semplice" psicologo non ha molte possibilità di lavorare offrendo prestazioni allo stesso prezzo dello psicoterapeuta; ad esempio ponendo una tariffa sufficientemente inferiore io, psicologo, ti do l'opportunità di intraprendere un percorso "graduale e plasmato a tua immagine e somiglianza". inizi con poco, se vedi risultati adeguiamo i costi, le spese i tempi ecc ecc, invece di andare dallo psicoterapeuta che ti spiattella 50 euro sempre e cmq cascasse il modo (ad esempio). cioè sta a te, paziente, decidere da chi andare. io non ho mai affermato che lo psicologo è più bravo dello psicoterapeuta e non confermo il contrario, quindi... ---

io il discorso "economico",(di come le scuole di psicoterapia siano costose eccetera) lo capisco e probabilmente potrei essere d'accordo con te. ma ad esempio per te è superflua pure l'analisi personale da parte dello psicologo (se ho capito bene i tuoi interventi, altrimenti spiegami)...e su questo non mi troverai mai d'accordo.

che garanzie ha un paziente da un terapeuta che non ha fatto analisi su di se e non ha seguito nessuna scuola di psicoterapia, dato che non cè una linearità definita tra intervento e terapia?

insomma, non è che basti l'autocertificazione! :icon_rolleyes:

e che garanzie ha un paziente che va da uno psicoterapeuta che ha fatto l'analisi personale a pagamento? :Raised Eyebrow:

perchè se tu intendi che uno psicoterapeuta analizzato è uno pscoterapeuta guarito, io ti posso rispondere che questa "guarigione" si potrebbe benissimo comprare :icon_rolleyes:

inoltre, non è importante tanto se, come, quando, perchè, uno psicologo/psicoterapeuta ha risolto i propri confliti, ma proprio come egli reagisce se, come, quando questi si manifestano nel momento del colloquio con il paziente.

permettimi quindi di dire che questa convinzion che lo psicoterapeuta sia immune da malattie (e quindi presumibilmente più preparato e competente) perchè ha fatto 4 anni di analisi la trovo piuttosto infantile.

sarebbe come dire che un oncologo è immune al cancro :Shocked:

(tanto per fare un esempio).

restando in tema, cosi come anche un medico, una volta guarito da un influenza se la puo prendere un altra, anche lo psicologo/psicoterapeuta, proprio perchè continuamente bombardato da "batteri psicologici" potrebbe rimanerci;

questo non si può evitare con 4 anni di terapia, cosi come non si diventa immuni per tutta la vita dall'influenza con un antibiotico.

al solito, non nego l'importaza dell'analisi personale, ma se la vogliamo considerare allora non bastano 4 anni, ma dovrebbe essere continua no? proprio per questo preferisco parlare di "supervisione" tra colleghi, non per forza a pagamento :rolleyes:

vabè concludendo, preferendo uno psicoterapeuta rispetto a uno psicolgo per il semplice fatto che ha una breve analisi a pagamento alle spalle, potrebbe rivelarsi un errore, sia per il portafogli :Big Grin: , sia per la delusione che potrebbe derivare dalle aspettative non rispettate :ola (4):

ho risposto a tutte le tue domande? :Worried:

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e che garanzie ha un paziente che va da uno psicoterapeuta che ha fatto l'analisi personale a pagamento? :Raised Eyebrow:

perchè se tu intendi che uno psicoterapeuta analizzato è uno pscoterapeuta guarito, io ti posso rispondere che questa "guarigione" si potrebbe benissimo comprare :icon_rolleyes:

inoltre, non è importante tanto se, come, quando, perchè, uno psicologo/psicoterapeuta ha risolto i propri confliti, ma proprio come egli reagisce se, come, quando questi si manifestano nel momento del colloquio con il paziente.

permettimi quindi di dire che questa convinzion che lo psicoterapeuta sia immune da malattie (e quindi presumibilmente più preparato e competente) perchè ha fatto 4 anni di analisi la trovo piuttosto infantile.

sarebbe come dire che un oncologo è immune al cancro :Shocked:

(tanto per fare un esempio).

restando in tema, cosi come anche un medico, una volta guarito da un influenza se la puo prendere un altra, anche lo psicologo/psicoterapeuta, proprio perchè continuamente bombardato da "batteri psicologici" potrebbe rimanerci;

questo non si può evitare con 4 anni di terapia, cosi come non si diventa immuni per tutta la vita dall'influenza con un antibiotico.

al solito, non nego l'importaza dell'analisi personale, ma se la vogliamo considerare allora non bastano 4 anni, ma dovrebbe essere continua no? proprio per questo preferisco parlare di "supervisione" tra colleghi, non per forza a pagamento :rolleyes:

vabè concludendo, preferendo uno psicoterapeuta rispetto a uno psicolgo per il semplice fatto che ha una breve analisi a pagamento alle spalle, potrebbe rivelarsi un errore, sia per il portafogli :Big Grin: , sia per la delusione che potrebbe derivare dalle aspettative non rispettate :ola (4):

ho risposto a tutte le tue domande? :Worried:

innanzitutto io non ho mai parlato di "immunità".

(a cosa poi? :Raised Eyebrow: )

il tuo discorso ha una grossa falla che forse ti è sfuggita: se l'analisi non serve allo psicoterapeuta...perchè dovrebbe servire al paziente? :icon_rolleyes:

è come se tu avessi paura (o sfiducia) di "somministrare" su di te ciò che invece vuoi somministrare ai pazienti...non è che questo aiuti ad avere fiducia nella "cura". :icon_rolleyes:

(tra l'altro l'analisi "pura" di per se non ha intenti curativi...ma conoscitivi, di conoscenza di se stessi)

inoltre mi risulta che anche la supervisione tra colleghi si paga! e non parlo solo di quella che si fa durante la scuola di specializzazione...

(se la redazione ha voglia si darmi una delucidazione...)

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il tuo discorso ha una grossa falla che forse ti è sfuggita: se l'analisi non serve allo psicoterapeuta...perchè dovrebbe servire al paziente? :icon_rolleyes:

:Shocked:

ma quando mai l'ho detto? :mellow:

ho sempre cercato di ripetere che può servire, ma non è fondamentale ed è ottenibile in vari modi :icon_rolleyes:

la supervisione tra colleghi potrebbe benissimo essere reciproca:

io dopo un caso particolare vado un pò in crisi, ne parlo con te e si procede, poi un giorno ne hai una te e io ricambio, e cosi via.

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:Shocked:

ma quando mai l'ho detto? :mellow:

ho sempre cercato di ripetere che può servire, ma non è fondamentale ed è ottenibile in vari modi :icon_rolleyes:

ma siccome per te è preferibile ricorrere agli "altri modi" piuttosto che alla psicoterapia....per quale motivo un potenziale paziente non dovrebbe pensare lo stesso? :Batting Eyelashes:

la supervisione tra colleghi potrebbe benissimo essere reciproca:

io dopo un caso particolare vado un pò in crisi, ne parlo con te e si procede, poi un giorno ne hai una te e io ricambio, e cosi via.

si ma non funziona così nella realtà dei fatti! anche perchè di solito la supervisione si chiede a colleghi di una certa esperienza...che per la propria di supervisione non si rivolgerebbero a un neolaureato.

inoltre, so che a te proprio non va giù, ma le persone (ivi compresi gli psicologi) hanno la brutta abitudine di dare un valore anche economico alla professionalità acquisita.

che vantaggio avrebbe uno psicologo affermato a fare ore di supervisione aggratis a un giovincello che non gli potrebbe rendere il "favore"?

(tra l'altro ho verificato sul sito dell'ordine degli psicologi, nel tariffario sono indicate le tariffe per le suervisioni)

una domanda da profana, nel corso di studi della laurea triennale quanti esami di "tecnica psicoterapica" ci sono?

e nella specialistica?

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ma siccome per te è preferibile ricorrere agli "altri modi" piuttosto che alla psicoterapia....per quale motivo un potenziale paziente non dovrebbe pensare lo stesso? :Batting Eyelashes:

-- eh ma tesoro mio, un potenziale paziente mica ha 5 o più anni di studio e conoscenze approfndite sulla materia. un medico che ha studiato, sa che farmaci prendere per un mal di gola, ad esempio, mica deve andare per forza da un altro medico per curarsi. questo non significa che posso capitare delle situazioni particolare in cui il medico/psicologo non ce la può fare da solo, e ha bisogno di "confrontarsi" con qualche collega, ma questo è indipendente dal fatto che si sia fatta psicoterapia alla scuola di specializzazione in passato, per cui... --

si ma non funziona così nella realtà dei fatti! anche perchè di solito la supervisione si chiede a colleghi di una certa esperienza...che per la propria di supervisione non si rivolgerebbero a un neolaureato.

inoltre, so che a te proprio non va giù, ma le persone (ivi compresi gli psicologi) hanno la brutta abitudine di dare un valore anche economico alla professionalità acquisita.

che vantaggio avrebbe uno psicologo affermato a fare ore di supervisione aggratis a un giovincello che non gli potrebbe rendere il "favore"?

(tra l'altro ho verificato sul sito dell'ordine degli psicologi, nel tariffario sono indicate le tariffe per le suervisioni)

dipingi la professione e la persona dello psiclogo come uno che se la tira e che sa tutto lui (mica sono tutti come me :icon_mrgreen: ); ci stanno persone del genere ma ci sono anche coloro che credono in quello che fanno e amano farlo, per cui farlo "a gratis" non è poi un grande sacrificio, soprattutto per quelli che pensano che anche le persone più giovani e potenzialmente inesperte possano dargli qualcosa, anche perchè solitamente, a parità di condizioni, sono questi i professionisti che hanno un maggior seguito di clienti addietro, e quindi più entrate

una domanda da profana, nel corso di studi della laurea triennale quanti esami di "tecnica psicoterapica" ci sono?

e nella specialistica?

purtroppo alla triennale non si vede neanche l'ombra delle varie tecniche (perlomeno a roma era cosi); l'unico modo in cui, in teoria, puoi apprendere qualcosa di pratico sono i laboratori (che a roma si traducevano nel semplice: studiare un altro libro scritto dal docente che ripeteva le stesse cose scritte dagli altri) o il tirocinio (che nel 99% dei casi si tratta di fare fotocopie o radunare scartoffie -o piegare pezzi di cartone :icon_confused: -).

alla specialistica invece è tutto molto più concreto (perlomeno fino a quando è stato possibile verificarlo :icon_rolleyes: )

ora, so che te mi chiederai: e allo se non ti insegnao queste cose te come fai a applicarle? giuto? :Batting Eyelashes:

io ti rispondo che la psicologia non è una scienza statica (neanche esatta). agli studenti viene data la possibita di conoscere gli elementi, poi sta a loro combinarli per formare uno strumento per raggiungere i loro scopi (colloquio, ricerca ecc).

questo strumento lo puoi comprare bello e pronto frequentando le scuole di specializzazione, oppure te lo elabori con l'esperienza sulla sua pelle e naturalmente su quella dei pazienti, ma dato che come ho detto prima non c'è certezza del risultato neanche con il metodo psicoterapeutico più collaudato (neanche in medicina facevo l'esempio), i rischi dei due metodi si equivalgono. sta al paziente, e allo psicologo, scegliere quale strada intraprendere.

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volevo dire la mia sull'argomento "psicoterapia personale" dello psicologo.

Secondo me aver fatto psicoterapia (non quella comprata ovviamente) è forse la cosa in assoluto necessaria per fare questo mestiere, lo dici tu stesso che alla fine durante gli studi di esperienza "sul campo" non se ne fa quasi per niente.

Ecco svelato a cosa serve l'analisi personale del terapeuta, innanzitutto a capire e mettersi nei panni le paziente (che credimi caro Ego, proprio perchè ipersensibilizzato dai suoi problemi si accorge subito se è davvero "compreso" dal terapeuta), e poi anche a conoscere i propri limiti, le proieazioni, le paure, i propri fantasmi personali e saperli ri-conoscere e mettere da parte, quando si ripresentano durante una psicoterapia su un paziente...

La supervisione secondo me serve solo se tu hai già ben chiare queste cose, in quanto sono già uscite fuori nel percorso terapeutico già concluso....altrimenti si rischia di invischiare anche il paziente nelle proprie problematiche, non essendogli affatto d'aiuto...

Con questo, non voglio dire che sarebbe così con tutti i pazienti, dipende dai casi ovviamente, dipende da quanto la storia di un paziente richiami i tuoi vissuti personali ma, che facciamo? corriamo il rischio??? Sulla pelle dei pazienti che tu tanto difendi volendoli favorire con una terapia a basso prezzo???? :Raised Eyebrow:

Poi tu mi dirai che anche alcuni psicoterapeuti non fanno analisi e praticano lostesso, questo lo so bene ma che te devo dire? Ci andrà chi non ha un minimo di conoscenza del settore, chi pensa che siano tutti uguali, ma io sono certa che la differenza è chiara ed evidente....una perosna può essere accogliente e sensibile quanto mai ma se non ci è passata con la sua pelle per certe cose, non saprò comprendere fino in fondo il paziente....figuriamoci se poi è solo psicologo e quindi oltre a non aver fatto analisi personale non ha nemmeno quegli ulteriori 4 anni di scuola di psicoterapia alle spalle che comunque (se non erro) prevedono oltre alle lezioni anche pratica....(che non dovrebbe prevedere fotocopie scatoloni da appiattire).

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volevo dire la mia sull'argomento "psicoterapia personale" dello psicologo.

Secondo me aver fatto psicoterapia (non quella comprata ovviamente) è forse la cosa in assoluto necessaria per fare questo mestiere, lo dici tu stesso che alla fine durante gli studi di esperienza "sul campo" non se ne fa quasi per niente.

Ecco svelato a cosa serve l'analisi personale del terapeuta, innanzitutto a capire e mettersi nei panni le paziente (che credimi caro Ego, proprio perchè ipersensibilizzato dai suoi problemi si accorge subito se è davvero "compreso" dal terapeuta), e poi anche a conoscere i propri limiti, le proieazioni, le paure, i propri fantasmi personali e saperli ri-conoscere e mettere da parte, quando si ripresentano durante una psicoterapia su un paziente...

La supervisione secondo me serve solo se tu hai già ben chiare queste cose, in quanto sono già uscite fuori nel percorso terapeutico già concluso....altrimenti si rischia di invischiare anche il paziente nelle proprie problematiche, non essendogli affatto d'aiuto...

Con questo, non voglio dire che sarebbe così con tutti i pazienti, dipende dai casi ovviamente, dipende da quanto la storia di un paziente richiami i tuoi vissuti personali ma, che facciamo? corriamo il rischio??? Sulla pelle dei pazienti che tu tanto difendi volendoli favorire con una terapia a basso prezzo???? :Raised Eyebrow:

no no, io non ho difeso nessun paziente, ho semplicemente difeso, se vogliamo usare questo termine, i principi su cui si basa la psicologia. i rischi vanno presi in ogni scienza, a maggior ragione in psicologia, che è una scienza praticamente ancora allo stato embrionale se paragonata alle altre.

ovviamente il paziente deve esserne consapevole, e non che poverino viene bombardato da messaggi promozionali del tipo "fuori dai problemi in 3 sedute a 500 euro :Shocked: ). ecco che poi gli psicologi/psicoterapeuti vengono presi per ciarlatani :icon_rolleyes:

Poi tu mi dirai che anche alcuni psicoterapeuti non fanno analisi e praticano lostesso, questo lo so bene ma che te devo dire? Ci andrà chi non ha un minimo di conoscenza del settore, chi pensa che siano tutti uguali, ma io sono certa che la differenza è chiara ed evidente....una perosna può essere accogliente e sensibile quanto mai ma se non ci è passata con la sua pelle per certe cose, non saprò comprendere fino in fondo il paziente....figuriamoci se poi è solo psicologo e quindi oltre a non aver fatto analisi personale non ha nemmeno quegli ulteriori 4 anni di scuola di psicoterapia alle spalle che comunque (se non erro) prevedono oltre alle lezioni anche pratica....(che non dovrebbe prevedere fotocopie scatoloni da appiattire).

sai digi, esiste una cosa chiamata empatia; questa è una caratteristica innata, che nessuna analisi al mondo ti può insegnare.

vuoi sapere cosa si fa nei 4 anni di scuola di specializzazione? te lo dico io:

siccome come ho detto, il presidente deve essere un docente universitario, si fanno le seguenti attività:

- i primi 2 anni te li passi a studiare il libri scritti da questo docente, che con tutta probabilità, sono gli stessi che hai studiato all'università, se l'hai fatta con lo stesso prof, a fare tesine su freud o altri autori fondatori del percorso psicoterapeutico che hai scelto

- i restanti 2 anni te li passi a fare questa analisi, che come ho spiegato post addietro, non garantisce una maggior efficacia delle attività svolte in un futuro prossimo, salvo forse l'effetto placebo dovuto dal "luogo comune" :icon_rolleyes:

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no mi dispiace Ego, te lo devo dire, si vede che non hai fatto analisi o simili....tra l'altro come può uno che crede che la psicoterapia non serve a sè stesso, essere "convincente" con i suoi pazienti..???

Cioè se non serve a te perchè dovrebbe servire ai tuoi pazienti? Guarda che non tutti vanno in analisi per problemi specifici! Se uno ha solo bisogno di scavare affondo dentro di se, lo può fare solo con chi lo ha già fatto prima di lui....certo l'empatia è un fatto fondamentale ma non credo serva solo quella...ripeto è una mia idea, non dico sia così per tutti, io però da paziente ti dico che so rendermi ben conto se la mia psi "sa" di cosa sto parlando o è solo molto empatica....

Per il resto capsico la sfiducia nella scuola di psicoterapia, ma uno può anche farsi un'analisi personale altrove no? Se proprio pensa che quella fatta alla scuola non sia valida! Io ho letto che viene riconosciuta come analisi , anche se non fatta direttamente nella scuola, o sbaglio?

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no mi dispiace Ego, te lo devo dire, si vede che non hai fatto analisi o simili....tra l'altro come può uno che crede che la psicoterapia non serve a sè stesso, essere "convincente" con i suoi pazienti..???

Cioè se non serve a te perchè dovrebbe servire ai tuoi pazienti? Guarda che non tutti vanno in analisi per problemi specifici! Se uno ha solo bisogno di scavare affondo dentro di se, lo può fare solo con chi lo ha già fatto prima di lui....certo l'empatia è un fatto fondamentale ma non credo serva solo quella...ripeto è una mia idea, non dico sia così per tutti, io però da paziente ti dico che so rendermi ben conto se la mia psi "sa" di cosa sto parlando o è solo molto empatica....

Per il resto capsico la sfiducia nella scuola di psicoterapia, ma uno può anche farsi un'analisi personale altrove no? Se proprio pensa che quella fatta alla scuola non sia valida! Io ho letto che viene riconosciuta come analisi , anche se non fatta direttamente nella scuola, o sbaglio?

aridaje! :Shocked:

digi ma li hai letti i miei interventi? :Waiting:

te lo ripeto: non ho mai detto che la psicotreapia personale è intuile, semplicemente si possono ottenere gli stesi risultati (migliori o peggiori anche), in altri modi.

il paziente non deve essere convinto, semplicemente offrendogli la prestazione a un prezzo più basso, gli si da la possibilità di affrontare le proprie resistenze (come ad esempio le tue e di juditta) e notare le eventuali differenze tra psicoterapia e colloquio psicologico. poi scegliera quello che riterrà più adatto :icon_rolleyes:

il riconoscimento (in termini giuridici) non ha niente a che fare con abilità e qualità della prestazione.

il riconoscimento della scuola (da parte dello stato), e quindi della formazione, e quindi la possibilità di scrivere il nome "psicoterapeuta" accanto al proprio sulla targhetta, dipende da altri requisiti.

se tu parli di riconoscimento da parte del paziente o qualche altro organo non giuridico, certo, se un evenuale psicologo ha fatto terapia il paziente lo può riconoscere e agire di conseguenza.

oppure non ho capito la tua domanda finale....

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