responsabilità

[ChiaraBaggins 0]

non è un offesa........ spero !!!

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[aioblu 0]

Come fai a pensare che io volessi offenderti? Dico invece che ti ho vista molto "consapevole" "sicura di quello che stavi facendo in quel momento" quando hai deciso di restare da Nicole. Se accanto a questa decisione consapevole, sicura , c'è anche una certa confusione in te, io ti dico di non averne paura, perchè come sei stata in grado di dare una risposta positiva al tuo desiderio di restare da Nicole, così sono convinto che sarai in grado, quando lo deciderai, di dare una risposta positiva anche alla tua confusione. E chi è senza confusione, scagli la prima pietra. Come vedi, non posso essere io ad offenderti, perchè qualche confusione ce l'ho pure io. Per esempio la tua risposta mi ha confuso un pò.

Vabbeh, mi sto riprendendo...

Ma... mi viene un dubbio... forse ti riferivi alla tenerezza?

Il fatto è che vedere una persona confusa mi stimola un istintivo senso paterno di protezione. In quel momento, ti ho trovata indifesa, ti ho sentita un pò triste, contrariamente a quando poco prima avevi manifestato una notevole forza nell'opporti a tua madre. Avrei dovuto chiarire meglio cosa mi suscitava tenerezza. Mi hai dato l'occasione di farlo. Scusami se non l'ho fatto prima.

[ChiaraBaggins 0]

che dolce che sei

l'orgoglio lo butto fuori e lo ripiego sempre su mia madre purtroppo...

[aioblu 0]

Lo butti fuori, vuol dire dentro di te c'è, però. Cioè mi sembra di vedere la capacità di affrontare e risolvere un problema, indipendentemente da lei: come hai fatto, insisto, quando sei rimasta dalla tua sorella acquisita. Pensa che se le mie prime figlie avessero mai manifestato , ma nemmeno così tenacemente, anche blandamente mi sarei accontentato, lo stesso desiderio che tu hai manifestato di voler restare del tempo con Nicole, avrei ora un grosso motivo di gioia. Il fatto invece è che per adesso hanno qualche problema a rapportarsi alla mia ultima nata.

Buona notte.

Il sogno che farò questa notte : le mie figlie che ti imitano, chiedendomi insistentemente di restare, qui da me, con la piccola.

[ChiaraBaggins 0]

ma a mia madre non importa.. non gliene importa nulla dei miei spazi etc.. è troppo possessiva...

[aioblu 0]

Ma quando vuoi veramente, è costretta a gettare la spugna...Ti sembra poco? A me no, affatto...

[ChiaraBaggins 0]

su ogni cosa con me è costretta a gettare la spugna.. sono troppo orgogliosa con lei per farlo io..

[Gavja 0]

Il senso di colpa è la cosa più dannosa che possa esistere per un individuo.

O forse spesso si parla di questa cosa con leggerezza e non in termini appropriati.

Mi sono trovata d'accordo con quanto hanno detto Ilaria e Xela.

Chi ha provato il vero senso di colpa sulla propria pelle sa quanto può essere devastante, limitante, autodistruttivo.

E' come se dentro ci fosse una voce inconscia che ti fa percepire te stesso come persona che non ha diritto a pretendere nulla, a chiedere nulla, ad essere solo un'ombra.

Stiamo attenti con la parole, parlare del senso di colpa non è come bere un bicchiere d'acqua.

Il senso di responsabilità è tutt'altra cosa, qualsiasi persona consapevole è arrivata almeno a prenderlo in considerazione, al di là delle scelte di vita che può aver fatto o meno.

Non intendo il senso di responsabilità che hai acquisito con un certo tipo di educazione, anzi in questo senso probabilmente non si tratta affatto di senso di responsabilità ma soltanto di condizionamento culturale e familiare. Intendo la responsabilità che nasce spontaneamente dall'aver preso coscienza di sè, del rispetto doveroso che dobbiamo portare verso noi stessi alla luce delle nostre sofferenze costellate spesso da cammini difficili percorsi a fatica per conquistare una minima idea di chi possiamo essere.

[ChiaraBaggins 0]

proprio in questi giorni ne sto parlando con la terapeuta... io ne ho troppi di sensi di colpa nei riguardi di mia madre

[Gavja 0]

proprio in questi giorni ne sto parlando con la terapeuta... io ne ho troppi di sensi di colpa nei riguardi di mia madre

Ti capisco, Chiara.

Sono stata vittima del senso di colpa anch'io e per lungo tempo.

Un abbraccio.

[penny 0]

riconosco delle verità in quello che ha scritto aioblu sulla responsabilità.

se non ho capito male deve esserci una certa sincerità con se stessi prima che con gli altri, la capacità di non fare isintivamente quello che vorremmo fare egoisticamente ma riflettere e valutare le conseguenze delle nostre azioni, non per noi, per quello che noi potremmo ricavare ma per gli altri: le reazioni che certe nostre azioni particolari dovute ad una malattia psichica possono suscitare nell'altro: Molti potrebbero protestare che non si è consapevoli se malati ma questo è vero finchè nessuno ci mette di fronte a noi stessi ad esempio il terapeuta. A questo punto secondo me si nota chi è responsabilie e cerca (aiutato) di risolvere i problemi e chi invece si crogiola nei prorpi problemi come dire: "sono così e non ci posso fare niente, devi accettarmi così"

questo concetto l'ho sviluppato grazie a quanto scritto da aioblu sull'autenticità

[curiosadite 0]

Essere autocritici, capaci di mettersi in discussione non è facile nè possibile per persone con problemi caratteriali patologici come la perversione ad esempio. Io mi chiedo in questi casi se si possa parlare di libero arbitrio. La loro mente manipola la realtà spesso in modo quasi allucinato pur di non riconoscere le proprie colpe quando commettono delle atrocità. In questi casi si puo' parlare di colpa? di mancanza di responsabilita? :?

[penny 0]

Sicuramente ci sono tante sfumature all'interno di una personalità per cui non è possibile definire in ogni caso umano cosa è la responsabilità.... forse cerco un senso comune da dare a questo concetto che può rilevarsi anche contraddittorio, qualcosa di universale a cui fare riferimento dato che mi sembra più un processo interno che una qualità;

non credo comunque che riguardi il senso di colpa che, se posso dirlo, spesso non vale la pena di sentirsi in colpa anche se spesso accade,... poi ovviamente tutto va riferito ad un contesto ben preciso.....

in genere quando andiamo ad agire fuori, nel mondo condiviso sappiamo dove agiremo e in che modo, a che livello perchè lì c'è il confronto con la realtà sociale allora effettivamente si dovrebbe avere un senso di colpa quando ci rendiamo conto di aver danneggiato qualcuno involontariamente, ma se si parla di senso di colpa a livello profondo o psicoanalitico se vogliamo la cosa è diversa perchè ci si sente bloccati, si ha paura di fare certe cose, si ha paura di essere se stessi e di farsi valere come individui...... quindi non riguarda la responsabilità però non la esclude all'interno di una persona che ha dei sensi di colpa....

[gianluca mattioli 0]

Postato: "X Chiara. Mi fai venire in mente il mio conterraneo Marzullo: ti sei fatta una domanda, e ti sei data la risposta.

Chi poteva saperlo meglio di te? "

Ma di quale Marzullo state parlando, il conduttore TV? A proposito cosa ne pensate del suo lavoro????

[ChiaraBaggins 0]

io l'ho conoscito ed è uno che fa sembrare asociale

[ChiaraBaggins 0]

ma non andiamo OT

[turbociclo 0]

Secondo voi, perchè alcune persone sono responsabili in ogni azione ed altre non lo sono?

Questione di karma, di educazione, di eventi vissuti...come in ogni nostro atteggiamento. Siamo tutti diversi, per questo siamo tutti uguali (uguali appunto nell'essere diversi).