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sbagliata...


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...è così che mi sento, e ogni giorno che passa va sempre peggio. 

Sarà che a 32 anni non riesco a farmi una ragione del fatto che le donne della mia età, appunto perché loro sono donne e io no, hanno una famiglia e dei figli. Voglio essere una donna anche io, voglio essere normale, non uno scherzo della natura nata male. Voglio poter avere dei figli anche io, e un marito/compagno che mi ami. Invece non è possibile, tutti proveranno sempre e solo schifo nei miei confronti perché sono nata sbagliata, sono un errore.

In questi mesi ho cercato di capire chi fosse il colpevole di tutto ciò. Ho cercato di sapere interpellando un paio di genetisti se l'errore genetico che sono fosse già presente nell'ovocita  o negli spermatozoi da cui sono stata generata (quindi se la colpa fosse di uno dei miei genitori). La risposta è stata univoca: l'errore è sopravvenuto dopo la fecondazione. Quindi la colpa è solo mia.

Volevo anche sapere quale fosse il motivo di questo errore genetico, perché ciò avvenisse. Mi è stato risposto che i meccanismi per cui ciò avvenga non sono ancora del tutto noti. In pratica un "non lo sappiamo". Mi è stato detto che non vi sono fattori di rischio noti né ambientali né di età avanzata dei genitori. E non vi sono farmaci o esami che possono aver causato l'insorgere della mia patologia. Mi hanno detto che è stato un fatto del tutto casuale.

Ma questa è una risposta che io non posso in alcun modo accettare. Voglio sapere perché è successo, e perché è successo proprio a me. Il caso non esiste. La colpa è solo mia, sono io che sono nata sbagliata e morirò sbagliata. Si spera il più presto possibile.

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Ciao Gazza! Stai commettendo il classico errore che commettono i dottori quando identificano il paziente con la loro patologia... Sei molto più di questa! E "amabile" sicuramente molto più di tanti altri elementi patogeni di mia conoscenza (:Sick:)...

Ora esci e fatti una bella passeggiata con Maia in pineta che a morire sbagliati c'è sempre tempo (il difficile è morire "giusti" ovviamente)  :ola(2):

 

 

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4 ore fa, Gazza dice:

Voglio sapere perché è successo, e perché è successo proprio a me

Mi rattrista la tua infelicità. Da quel poco che ti ho conosciuta virtualmente, ho capito che sei una donna molto intelligente e, paradossalmente, questo non fa che peggiorare la tua situazione. L'approccio razionale non ti aiuta, ti spinge a fare considerazioni e porti domande che non trovano una risposta. 

 

5 ore fa, Gazza dice:

tutti proveranno sempre e solo schifo nei miei confronti perché sono nata sbagliata, sono un errore.

Credo che non siano gli altri a non sopportarti ma sia principalmente tu ad odiare te stessa e questo ti porta ad allontanare istintivamente le persone. Forse potresti iniziare a considerarti unica invece che sbagliata. La tua unicità di porta ad avere dei limiti fisici ma ti porta anche ad avere delle qualità uniche. 

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6 ore fa, L.E.D. dice:

Ora esci e fatti una bella passeggiata con Maia in pineta che a morire sbagliati c'è sempre tempo (il difficile è morire "giusti" ovviamente)  :ola(2):

In pineta ci vado ma adesso che è iniziata la bella stagione mi è molto più difficile. è pieno di coppiette, carrozzine e passeggini e io ci sto male a vederli, spesso mi metto a piangere. Poi una decina di giorni fa durante la passeggiata mi è successa una cosa spiacevole: un bambinetto sugli 8-9 anni appena ha visto Maia ha cominciato a farle le linguacce e i gestacci (corna, dito medio...). L'ho "sgridato" bonariamente dicendogli di non trattare così il mio cane, che non gli aveva fatto niente.  Mi ha risposto "è brutto, come te". Mi ha fatto la lingua e se ne è tornato dai genitori, che ovviamente non hanno detto nulla. Vedi, purtroppo il ragazzino pur essendosi comportato male ha ragione.

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1 ora fa, Lis dice:

L'approccio razionale non ti aiuta, ti spinge a fare considerazioni e porti domande che non trovano una risposta. 

Eh mi piacerebbe vivere nel mondo dei sogni con gli occhi foderati di prosciutto, come quelli che dicono che è Dio che lo ha voluto e devo contenta della sua volontà. Ma so bene che non esiste alcun Dio, non più di quanto esista Babbo Natale 

1 ora fa, Lis dice:

Forse potresti iniziare a considerarti unica invece che sbagliata. La tua unicità di porta ad avere dei limiti fisici ma ti porta anche ad avere delle qualità uniche. 

No ti prego Lis, la storia dello "sei unica, sei speciale" risparmiamela. :Praying: Quella è la favola che si raccontano le madri dei bambini handicappati per non ammettere che hanno un figlio sbagliato. Io ti dico per esperienza che avere un handicap fisico ed essere in possesso di discrete facoltà mentali (quel tanto che basta a renderti conto della tua condizione) non ti rende affatto  una persona migliore. Solo una persona handicappata e cattiva.

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... e alla fine del primo tempo vediamo Gazza nettamente in vantaggio sugli altri utenti del forum che faticano a tenergli testa. E' ben preparata la fanciulla! Punteggio al 45°: Gazza 2 - Membri 0. Vedremo se ci saranno ulteriori sviluppi o "colpi di scena" nel secondo tempo... Qui stadio a voi studio! :Cow:

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12 minuti fa, L.E.D. dice:

... e alla fine del primo tempo vediamo Gazza nettamente in vantaggio sugli altri utenti del forum che faticano a tenergli testa. E' ben preparata la fanciulla! Punteggio al 45°: Gazza 2 - Membri 0. Vedremo se ci saranno ulteriori sviluppi o "colpi di scena" nel secondo tempo... Qui stadio a voi studio! :Cow:

Ups... touchée! :redface:

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4 minuti fa, Gazza dice:

Eh mi piacerebbe vivere nel mondo dei sogni con gli occhi foderati di prosciutto, come quelli che dicono che è Dio che lo ha voluto e devo contenta della sua volontà. Ma so bene che non esiste alcun Dio, non più di quanto esista Babbo Natale 

Nemmeno io credo in Dio. Quando dicevo che l'approccio razionale non migliora la situazione intendevo che, se anche arrivassi a sapere in maniera inconfutabile in quale preciso momento, e per colpa di chi o cosa, i tuoi geni hanno dato vita all'anomalia della quale soffri, tutto ciò come potrebbe aiutarti? 

26 minuti fa, Gazza dice:

avere un handicap fisico ed essere in possesso di discrete facoltà mentali (quel tanto che basta a renderti conto della tua condizione) non ti rende affatto  una persona migliore.

Unico non significa migliore o peggiore. Solo con delle caratteristiche proprie. Ognuno di noi è unico. 

 

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58 minuti fa, Gazza dice:

un bambinetto sugli 8-9 anni appena ha visto Maia ha cominciato a farle le linguacce e i gestacci (corna, dito medio...)

Sei ancora convinta che avere figli sia così bello? :icon_mrgreen:

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13 ore fa, Lis dice:

Sei ancora convinta che avere figli sia così bello? :icon_mrgreen:

Sì. Basta saperli educare. O almeno provarci.

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13 ore fa, Lis dice:

 Quando dicevo che l'approccio razionale non migliora la situazione intendevo che, se anche arrivassi a sapere in maniera inconfutabile in quale preciso momento, e per colpa di chi o cosa, i tuoi geni hanno dato vita all'anomalia della quale soffri, tutto ciò come potrebbe aiutarti? 

Almeno saprei chi è il colpevole (ma questo già lo so: sono io) e saprei che cosa ho fatto di male e perché è successo a me e non ad altri.

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22 ore fa, Gazza dice:

L'ho "sgridato" bonariamente dicendogli di non trattare così il mio cane, che non gli aveva fatto niente.  Mi ha risposto "è brutto, come te". Mi ha fatto la lingua e se ne è tornato dai genitori, che ovviamente non hanno detto nulla. Vedi, purtroppo il ragazzino pur essendosi comportato male ha ragione.

Dici di saper ragionare, ma non sempre lo fai. Anche i giudizi possono essere giudicati, e chi giudica, pure.

Per esempio: il pesticiattolo dice che la tua cagnolina è brutta, ma secondo te lo è? E secondo altri? Quando avevi messo la foto sul forum non mi sembra che i commenti fossero del tipo "che obbrobrio di cane".

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31 minuti fa, Ste dice:

Dici di saper ragionare, ma non sempre lo fai. Anche i giudizi possono essere giudicati, e chi giudica, pure.

Per esempio: il pesticiattolo dice che la tua cagnolina è brutta, ma secondo te lo è? E secondo altri? Quando avevi messo la foto sul forum non mi sembra che i commenti fossero del tipo "che obbrobrio di cane".

Tutti in famiglia dicono che è brutta, che sembra un topo e che ha il pelo simile a quello di una nutria. Ma a me non importa più di tanto, non ho certo scelto di prenderla per il suo aspetto. Il punto, caro Ste, è che il bambino non aveva ragione tanto a dire che sia brutto il cane, quanto sul fatto che sono brutta io. Il mio viso, le mie orecchie le mie gambe, le mie mani, il mio torace (per citare solo alcune parti del mio corpo) hanno delle caratteristiche di deformità che sono comuni a chi ha la mia stessa patologia. è innegabile che io sia oggettivamente deforme. Sta scritto sui libri di medicina, più obiettivo di così! 

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48 minuti fa, Gazza dice:

 non ho certo scelto di prenderla per il suo aspetto. 

Però non concedi ad altri questo beneficio. e cioè quello di andare oltre il tuo aspetto e di esserti amiche/amanti...

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Io non tengo famiglia (manco il cane potrei permettermi...) però ho una decennale esperienza come zio e in tutti questi anni in cui ho dovuto aspettare nipoti davanti ad asili e scuole, non ho mai avuto l'impressione che per mettere su famiglia si debba vincere un concorso di bellezza. Se parti dal presupposto che devi piacere a tutti, dovresti assomigliare contemporaneamente alla Bellucci per i 40enni, alle Spice Girls (o chi va di moda ora) per i 20enni e ai Teletubbies per il tuo amichetto del parco... A quel punto s'accoppierebbero solo i barpapapà e le barbamamme...

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12 ore fa, Ste dice:

 in tutti questi anni in cui ho dovuto aspettare nipoti davanti ad asili e scuole, non ho mai avuto l'impressione che per mettere su famiglia si debba vincere un concorso di bellezza.

Vincere un concorso di bellezza magari no, ma di sicuro è necessario essere fertili. I figli purtroppo non nascono sotto i cavoli e le cicogne sono ormai in via d'estinzione.

 

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30 minuti fa, Gazza dice:

Vincere un concorso di bellezza magari no, ma di sicuro è necessario essere fertili. I figli purtroppo non nascono sotto i cavoli e le cicogne sono ormai in via d'estinzione.

 

Quello è un altro discorso. Però, scusa, oggigiorno ci sono pure coppie di maschi che mettono su famiglia con figli, quindi forse cavoli e cicogne sono estinti ma qualcosa di analogo c'è...

L'impressione che dai (almeno a me) è di volerti sentire 'sbagliata' a tutti i costi. Se è così, qualcosa di sbagliato in te stessa lo troveresti comunque. Qualcosa di 'sbagliato' lo si trova in chiunque. Se ti piace così, nulla da ridire. Ma se la cosa ti fa soffrire forse è ora di capovolgere il modo di ragionare: cercare cosa c'è di 'giusto', e partire da lì.

Tra parentesi, quel modo di ragionare che consiste nel vedere cosa c'è di sbagliato nelle persone per vedere se sono 'giuste' o 'sbagliate' non è affatto originale: ci sono intere categorie di persone che sono stra-convinte di essere fini ragionatrici e che lo applicano sugli altri (invece che a se stessi), salvo poi lamentarsi che non trovano l'elefante rosa o lo scoiattolo viola che vanno cercando e attribuire la colpa della loro fallimentare ricerca agli elefanti o gli scoiattoli invece di rendersi conto che è il modo di ragionare stesso ad essere una garanzia di fallimento.

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50 minuti fa, Ste dice:

Quello è un altro discorso. Però, scusa, oggigiorno ci sono pure coppie di maschi che mettono su famiglia con figli, quindi forse cavoli e cicogne sono estinti ma qualcosa di analogo c'è.

Guarda per come sono messa io le mie uniche possibilità di avere figli sarebbero o adottarne o averne tramite fecondazione eterologa, quindi con l'ovocita di un'altra donna. E poi con molta probabilità non sarei fisicamente in  grado di portare avanti una gravidanza e dovrei ricorrere pure a una madre surrogata. Ma io su una cosa non transigo: Un figlio è tuo perché ha il tuo stesso patrimonio genetico, perché è tuo biologicamente e ti somiglia fisicamente. Altrimenti puoi anche crescerlo con le migliori intenzioni ma rimarrà per sempre figlio di un altro. E io voglio figli miei. Di quelli degli altri non saprei proprio che farmene, sarebbero dei perfetti estranei.

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Il 2/5/2017 at 11:37, Gazza dice:

Guarda per come sono messa io le mie uniche possibilità di avere figli sarebbero o adottarne o averne tramite fecondazione eterologa, quindi con l'ovocita di un'altra donna. E poi con molta probabilità non sarei fisicamente in  grado di portare avanti una gravidanza e dovrei ricorrere pure a una madre surrogata. Ma io su una cosa non transigo: Un figlio è tuo perché ha il tuo stesso patrimonio genetico, perché è tuo biologicamente e ti somiglia fisicamente. Altrimenti puoi anche crescerlo con le migliori intenzioni ma rimarrà per sempre figlio di un altro. E io voglio figli miei. Di quelli degli altri non saprei proprio che farmene, sarebbero dei perfetti estranei.

Ciao Gazza, ogni volta trovo sorprendente la tua intelligenza e la tua capacità comunicativa fuori dall'ordinario 

Questo però non significa che condivida quanto tu hai scritto 

I figli sono di chi li cresce tanto quanto di chi li procrea biologicamente 

io ho un fratello del Burkina Faso che in tutto e per tutto è mio fratello, al pari delle mie sorelle e dei miei fratelli biologici 

e con questo non voglio dire niente, cambiare nessuna tua convinzione o altro

semplicemente porto la mia esperienza di vita  

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Il 30/4/2017 at 14:12, Gazza dice:

...è così che mi sento, e ogni giorno che passa va sempre peggio. 

Sarà che a 32 anni non riesco a farmi una ragione del fatto che le donne della mia età, appunto perché loro sono donne e io no, hanno una famiglia e dei figli. Voglio essere una donna anche io, voglio essere normale, non uno scherzo della natura nata male. Voglio poter avere dei figli anche io, e un marito/compagno che mi ami. Invece non è possibile, tutti proveranno sempre e solo schifo nei miei confronti perché sono nata sbagliata, sono un errore.

In questi mesi ho cercato di capire chi fosse il colpevole di tutto ciò. Ho cercato di sapere interpellando un paio di genetisti se l'errore genetico che sono fosse già presente nell'ovocita  o negli spermatozoi da cui sono stata generata (quindi se la colpa fosse di uno dei miei genitori). La risposta è stata univoca: l'errore è sopravvenuto dopo la fecondazione. Quindi la colpa è solo mia.

Volevo anche sapere quale fosse il motivo di questo errore genetico, perché ciò avvenisse. Mi è stato risposto che i meccanismi per cui ciò avvenga non sono ancora del tutto noti. In pratica un "non lo sappiamo". Mi è stato detto che non vi sono fattori di rischio noti né ambientali né di età avanzata dei genitori. E non vi sono farmaci o esami che possono aver causato l'insorgere della mia patologia. Mi hanno detto che è stato un fatto del tutto casuale.

Ma questa è una risposta che io non posso in alcun modo accettare. Voglio sapere perché è successo, e perché è successo proprio a me. Il caso non esiste. La colpa è solo mia, sono io che sono nata sbagliata e morirò sbagliata. Si spera il più presto possibile.

Secondo me sei troppo cattiva con te stessa ....... poi non credo che per sentirsi donna bisogna aver figli (e grazie al cielo non sono l unica a pensarla cosi...)... scusami se te lo dico, a prescindere da come stai messa fisicamente, mi sembri un pò retrò come mentalità

Ma c'è qualcuno (della tua famiglia) che ti sminuisce? O questo sminuirti è solo opera tua?

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1 ora fa, Hope82 dice:

Secondo me sei troppo cattiva con te stessa ....... poi non credo che per sentirsi donna bisogna aver figli

Il non poter avere figli è una cosa che mi fa stare malissimo ma non è che non posso avere figli QUINDI non mi sento una donna, anzi è il contrario. Non sono una donna (a livello genetico) QUINDI non posso avere figli. Senza voler entrare nei dettagli i miei cromosomi sessuali sono incompleti e il mio apparato riproduttivo pure dato che le ovaie non si sono mai sviluppate. Per quello dico che non sono una donna, e ti assicuro che persino in medicina c'è da anni una sorta di dibattito sulla questione. C'è chi dice che chi come me ha un genotipo anomalo non possa essere considerata di sesso femminile e altri che dicono che nonostante il genotipo le caratteristiche morfologiche sono femminili. In genere si parla di intersessualità (termine che fa schifo secondo me), per indicare persone che sono nate con caratteristiche fisiche, somatiche o cromosomiche che non rientrano appieno nello schema binario "maschile-femminile".

E al di là della questione cromosomica, che è complicata, sfido chiunque a dire "sono una donna" se non hai mai avuto un ciclo mestruale spontaneo, se la pubertà è arrivata solo grazie alle case farmaceutiche e se il tuo utero è in pratica una scatola vuota che non serve a niente.

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Il 9/5/2017 at 09:47, Eye of the Mountain dice:

I figli sono di chi li cresce tanto quanto di chi li procrea biologicamente 

io ho un fratello del Burkina Faso che in tutto e per tutto è mio fratello, al pari delle mie sorelle e dei miei fratelli biologici 

Vorrei tanto crederti, e non dubito che i tuoi sentimenti siano questi ma tu sei un fratello e non un genitore. Mi spiego un po' meglio: quando nasce un fratello o una sorella il figlio più grande si trova un essere sconosciuto in casa e impara ad accettarlo e a volergli bene gradualmente, ma all'inizio è un estraneo per cui provare curiosità o gelosia (o entrambe le cose). Anche se sapeva che sarebbe nato e l'aveva sentito muoversi nel pancione della madre, non basta per considerarlo parte della famiglia, ci vuole tempo. E tu e il tuo fratello adottivo avrete fatto più o meno lo stesso percorso, pur se un po' più complicato.

Invece per una madre è un'altra cosa: lo senti dentro di te per 9 mesi un figlio, è parte di te. è scientificamente dimostrato che i neonati riconoscono le madri dall'odore (e viceversa) sin dalla nascita proprio perché si sono già conosciuti durante i mesi di gestazione. Ovviamente ciò non può avvenire con un figlio adottivo o nato tramite fecondazione eterologa e madre surrogata. Senza parlare poi del fatto che la società bolla sempre i figli adottivi come "diversi" specie se diverso è il colore della pelle. Quante volte ho sentito mia madre dire di alcune famiglie del mio paese: "non è loro figlio/loro figlia, lo hanno adottato dalla Russia/ dall'Africa...".  Se nemmeno la società riconosce come mio un figlio che non è uguale a me, come posso farlo io? Non ce la farei, per me sarebbe un estraneo nato dall'unione di due sconosciuti.

In ogni caso ti ringrazio di aver voluto raccontare la tua esperienza, e anzi ne approfitto per ringraziare tutti quanti del supporto, anche se so che confrontarsi con me è molto, molto frustrante.

 

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2 ore fa, Gazza dice:

Vorrei tanto crederti, e non dubito che i tuoi sentimenti siano questi ma tu sei un fratello e non un genitore. Mi spiego un po' meglio: quando nasce un fratello o una sorella il figlio più grande si trova un essere sconosciuto in casa e impara ad accettarlo e a volergli bene gradualmente, ma all'inizio è un estraneo per cui provare curiosità o gelosia (o entrambe le cose). Anche se sapeva che sarebbe nato e l'aveva sentito muoversi nel pancione della madre, non basta per considerarlo parte della famiglia, ci vuole tempo. E tu e il tuo fratello adottivo avrete fatto più o meno lo stesso percorso, pur se un po' più complicato.

Invece per una madre è un'altra cosa: lo senti dentro di te per 9 mesi un figlio, è parte di te. è scientificamente dimostrato che i neonati riconoscono le madri dall'odore (e viceversa) sin dalla nascita proprio perché si sono già conosciuti durante i mesi di gestazione. Ovviamente ciò non può avvenire con un figlio adottivo o nato tramite fecondazione eterologa e madre surrogata. Senza parlare poi del fatto che la società bolla sempre i figli adottivi come "diversi" specie se diverso è il colore della pelle. Quante volte ho sentito mia madre dire di alcune famiglie del mio paese: "non è loro figlio/loro figlia, lo hanno adottato dalla Russia/ dall'Africa...".  Se nemmeno la società riconosce come mio un figlio che non è uguale a me, come posso farlo io? Non ce la farei, per me sarebbe un estraneo nato dall'unione di due sconosciuti.

In ogni caso ti ringrazio di aver voluto raccontare la tua esperienza, e anzi ne approfitto per ringraziare tutti quanti del supporto, anche se so che confrontarsi con me è molto, molto frustrante.

 

Mio fratello adottivo chiama mamma la stessa persona che chiamo io, e sono sicuro che i 9 mesi che ho trascorso nella pancia di mia madre non mi danno nessun vantaggio affettivo nei confronti di mio fratello

Quello che mi pare ti faccia soffrire molto credo sia il giudizio della società che pure non credo sia un indicatore di valore così elevato, credo che il giudizio degli altri sia importante solo nella misura in cui noi lo riteniamo tale

Tu mi dai l'impressione di essere una persona così intelligente e così forte che mi pare strano pensare che tu possa essere così interessata a quello che gli altri pensano di te  

 

 

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6 ore fa, Gazza dice:

Il non poter avere figli è una cosa che mi fa stare malissimo

Al di la dei discorsi sulla differenza tra figli biologici e adottati, il fulcro del problema è proprio questo dato di fatto incontrovertibile. Non puoi avere figli e purtroppo la situazione non cambia, sia che tu l'accetti, sia che tu ci stia male.

Lo so che sembra crudele detto da una persona che probabibilmente non ha questo problema (ma che, pur essendo donna geneticamente non vuole figli e non ha il benché minimo istinto materno) e so anche che più non possiamo avere/fare qualcosa, più questo qualcosa diventa la nostra ragione di vita ma fintanto che continuerai a pensare a quello che non puoi fare non farai quello che invece puoi.

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3 ore fa, Lis dice:

fintanto che continuerai a pensare a quello che non puoi fare non farai quello che invece puoi.

Lis mi fai paura quando scrivi queste cose, mi sembri il mio strizzacervelli. Cambia lavoro e mettiti a fare la psicologa che guadagnano un sacco (se riescono a farsi un giro di pazienti). 

Scherzi a parte, il punto è che finché la scienza non mi darà risposte sul perché sia successo e perché  proprio a me, io non riuscirò a darmi pace. Finché i medici continueranno a dirmi "è stato un fatto casuale", mentendo solo per non ammettere che non hanno ancora capito niente, io non riuscirò mai ad andare avanti. Il colpevole ce l'ho (sono io), ma ho bisogno di sapere il motivo della mia patologia, quale sia scientificamente la mia colpa. 

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