cuorenero 0 Share Inserito: 12 aprile 2006 http://digilander.libero.it/Gretablu/il_pi...ccolo_principe/ sono inciampato per caso su una frase di questo prezioso libro sulla vita.. l' ho letto e ho capito un mucchio di cosa. vi consiglio il capitolo 21 è straordinario. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
osiride 0 Share Inserita: 12 aprile 2006 Sììì bello, uno libro che mi è restato nel cuore come il colore del grano Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Autore Share Inserita: 12 aprile 2006 Il grano, che e' dorato, mi fara' pensare a te. E amero' il rumore del vento nel grano. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Teddy 0 Share Inserita: 28 aprile 2006 In effetti è un gran bel libro, molto filosfico anche...ma purtroppo nonostante la sua fama e tiratura,ci sono ancora persone che lo reputano un libricino prettamente infantile. Ho trovato chi lo ha definito giusto una fiaba per bambini,non capendo la motivazione di colore che lo hanno definito un libro di pensiero! Peccato! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
cuorenero 0 Autore Share Inserita: 28 aprile 2006 certe cose e meglio che restino per pochi. sono piu' preziose proprio per questo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
philosophy62 0 Share Inserita: 28 aprile 2006 Siiiiiiii,grandissimo!!!!!!!L'ho letto e l'ho riletto!!! :) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
castoro 0 Share Inserita: 3 luglio 2006 non credo che non sia valorizzato, è persino citato in testi di psicologia come esempio, comunque sono d'accordo che una parte di persone non lo capisca e lo reputa un libricino di favole Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ChiaraBaggins 0 Share Inserita: 3 luglio 2006 me lo hanno fatto odiare alle elementari :? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 3 luglio 2006 Ho visto i cartoni animati del piccolo principe.... ma era una statua? oppure una fantasia di narrazione interiore autosviluppantesi come un incendio ma era d'oro il piccolo principe? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Rain 0 Share Inserita: 22 agosto 2006 Il colore del grano...ho avuto il mio primo addio su quelle note, su quelle parole...le più dolci e dolorose della mia vita...che coincidenza... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
penny 0 Share Inserita: 29 settembre 2006 anch'io l'ho letto più volte... è un capolavoro... è quasi irreale, nel senso che dice talmente tanto in così poche righe che sembra non finire mai di parlarti Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite Sirenen Share Inserita: 14 novembre 2006 In quel momento apparve la volpe. "Buon giorno", disse la volpe. "Buon giorno", rispose gentilmente il piccolo principe, voltandosi: ma non vide nessuno. "Sono qui", disse la voce, "sotto al melo..." "Chi sei?" domando` il piccolo principe, "sei molto carino..." "Sono una volpe", disse la volpe. "Vieni a giocare con me", le propose il piccolo principe, sono cosi` triste..." "Non posso giocare con te", disse la volpe, "non sono addomesticata". "Ah! scusa", fece il piccolo principe. Ma dopo un momento di riflessione soggiunse: "Che cosa vuol dire "addomesticare"" "Non sei di queste parti, tu", disse la volpe, "che cosa cerchi?" "Cerco gli uomini", disse il piccolo principe. "Che cosa vuol dire "addomesticare"" "Gli uomini" disse la volpe, "hanno dei fucili e cacciano. E` molto noioso! Allevano anche delle galline. E` il loro solo interesse. Tu cerchi delle galline?" "No", disse il piccolo principe. "Cerco degli amici. Che cosa vuol dire "addomesticare?" "E` una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare dei legami"." "Creare dei legami?" "Certo", disse la volpe. "Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l`uno dell`altro. Tu sarai per me unico al mondo, e io saro` per te unica al mondo". (...) se tu mi addomestichi, la mia vita sara` illuminata. Conoscero` un rumore di passi che sara` diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi fara` uscire dalla tana, come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiu` in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il grano, per me e` inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo e` triste! Ma tu hai dei capelli color dell`oro. Allora sara` meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che e` dorato, mi fara` pensare a te. E amero` il rumore del vento nel grano..." La volpe tacque e guardo` a lungo il piccolo principe: "Per favore... addomesticami", disse. "Volentieri", disse il piccolo principe, "ma non ho molto tempo, pero`. Ho da scoprire degli amici, e da conoscere molte cose". "Non si conoscono che le cose che si addomesticano", disse la volpe. "Gli uomini non hanno piu` tempo per conoscere nulla. Comprano dai mercanti le cose gia` fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno piu` amici. Se tu vuoi un amico addomesticami!" "Che cosa bisogna fare?" domando` il piccolo principe. "Bisogna essere molto pazienti", rispose la volpe. "In principio tu ti sederai un po` lontano da me, cosi`, nell`erba. Io ti guardero` con la coda dell`occhio e tu non dirai nulla. Le parole sono una fonte di malintesi. Ma ogni giorno tu potrai sederti un po` piu` vicino..." Il piccolo principe ritorno` l`indomani. "Sarebbe stato meglio ritornare alla stessa ora", disse la volpe. "Se tu vieni, per esempio, tutti i pomeriggi alle quattro, dalle tre io comincero` ad essere felice. Col passare dell`ora aumentera` la mia felicita`. Quando saranno le quattro, incomincero` ad agitarmi e ad inquietarmi; scopriro` il prezzo della felicita`! Ma se tu vieni non si sa quando, io non sapro` mai a che ora prepararmi il cuore... Ci vogliono i riti". (...) Cosi` il piccolo principe addomestico` la volpe. E quando l`ora della partenza fu vicina: "Ah!" disse la volpe, "... piangero`". "La colpa e` tua", disse il piccolo principe, "io, non ti volevo far del male, ma tu hai voluto che ti addomesticassi..." "E` vero", disse la volpe. "Ma piangerai!" disse il piccolo principe. "E` certo", disse la volpe. "Ma allora che ci guadagni?" "Ci guadagno", disse la volpe, "il colore del grano". (...) "Addio", disse. "Addio", disse la volpe. "Ecco il mio segreto. E` molto semplice: non si vede bene che col cuore. L`essenziale e` invisibile agli occhi". "L`essenziale e` invisibile agli occhi", ripete` il piccolo principe, per ricordarselo. "E` il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa cosi` importante". "E` il tempo che ho perduto per la mia rosa..." sussurro` il piccolo principe per ricordarselo. "Gli uomini hanno dimenticato questa verita`. Ma tu non la devi dimenticare. Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa..." "Io sono responsabile della mia rosa..." ripete` il piccolo principe per ricordarselo. dal Cap. XXI de "Il Piccolo Principe" di Antoine de Saint-Exupéry Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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