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Comunità Cinese in grave rivolta a Milano


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Condivido in pieno l'intervento di Verbena!

Qui non stiamo facendo considerazioni razzistiche, ma di constatare qualcosa che, purtroppo, sta accadendo e con cui la società italiana prima o poi dovrà fare i conti.

Nella mia città i cinesi stanno comprando appartamenti e negozi in pieno centro e a volte davvero viene da chiedersi dove trovino i soldi (se una persona emigra di solito lo fa spinta dalla povertà...).  

Poi è tipico loro comprare immobili e poi rifiutarsi di pagare spese di condominio, bollette, tasse... nonché subaffittare ad altri stranieri, per cui nello stesso appartamento o in uno scantinato convivono decine di persone in condizioni a volte inumane.

Per non parlare dei ristoranti che i Nas hanno fatto chiudere (parlo sempre della mia città, quindi di qualcosa che ho sotto gli occhi)...

Nessuno ha parlato di considerazioni razzistiche, mi sembra.

Per quanto riguarda dove hanno preso i soldi, forse non lo sai ma

la Cina è una nazione ricca, anche se come in tutto il mondo la

ricchezza è molto mal distribuita. Se loro comprano tutto, è anche

perché siamo noi che siamo pezzenti e che basta che ci sventolino

due euro sotto il naso e ci vendiamo tutto, salvo poi lamentarci.

O no?

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:shock: Così come?

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Non è vero: pagano e in contanti quando comperano e guarda che qui al nord non svende nessuno e i prezzi sono alle stelle!

Nelle zone in cui acquistano i prezzi si aggirano sui 5000-6000 Euro al mq!

Ma hai visto alla televisione i luoghi dove lavorano e vivono gli operai? Sono loro che sfruttano i loro conterranei!

Vivono come in Cina e pretendono che gli altri dimentichino di essere in Italia...com'è che tutti si scandalizzano se qualche italiano viene scoperto aa praticare il lavoro nero, e nessuno dice niente se lo fa un cinese?

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Non è vero: pagano e in contanti quando comperano e guarda che qui al nord non svende nessuno e i prezzi sono alle stelle!

Nelle zone in cui acquistano i prezzi si aggirano sui 5000-6000 Euro al mq!

Non ho mai sostenuto il contrario, anzi, ho sostenuto proprio questo: se ci

vendiamo il paese, dopo che l'abbiamo venduto, il paese è dell'acquirente.

Se invece vogliamo tenerci il paese, evitiamo di vendercelo a qualsiasi costo,

e lavoriamo per guadagnare in altri modi.

Non mi sembra un concetto particolarmente difficile da comprendere.

La barzelletta sono questi fautori del "prima vendo poi mi riprendo con

la forza" quando danno aria alla bocca parlando di "libero mercato".

Son metodi da mafiosetti col colletto bianco, che dei mafiosi veri non hanno

nemmeno la dignità (i mafiosi veri son uomini d'onore, non d'etichetta).

Ma hai visto alla televisione i luoghi dove lavorano e vivono gli operai? Sono loro che sfruttano i loro conterranei!

Vivono come in Cina e pretendono che gli altri dimentichino di essere in Italia...com'è che tutti si scandalizzano se qualche italiano viene scoperto aa praticare il lavoro nero, e nessuno dice niente se lo fa un cinese?

Se hai un po' di tempo prova a leggere questo topic in cui ho provato

ad accennare uno spaccato di un altro ghetto, una zona franca di Milano,

dove la maggior parte delle persone sono italiane. E si parla di diverse

migliaia di persone "ben integrate":

http://www.psiconline.it/forum/viewtopic.p...?t=3857&start=0

Poi se vuoi possiamo parlarne degli italiani che si scandalizzano e per cosa

si scandalizzano.

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Il fatto che un acquirente abbia comprato un negozio o un appartamento non lo esonera dal rispettare le leggi italiane e dall'osservare le regole della civile convivenza.

Se sono proprietaria di un immobile in centro a Milano, questo non significa che posso gettare l'immondizia dove mi pare, far dormire 10 persone nella mia cantina o far lavorare i miei operai 12 ore al giorno!

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Il fatto che un acquirente abbia comprato un negozio o un appartamento non lo esonera dal rispettare le leggi italiane e dall'osservare le regole della civile convivenza.

Se sono proprietaria di un immobile in centro a Milano, questo non significa che posso gettare l'immondizia dove mi pare, far dormire 10 persone nella mia cantina o far lavorare i miei operai 12 ore al giorno!

Brava. Infatti non è il fatto di aver comprato ad esonerare dall'osservare

le regole della convivenza civile, bensì il fatto che il controllo sul rispetto

delle regole della convivenza civile viene messo nelle manine di persone

e gruppi che non hanno alcun interesse a farlo rispettare davvero, se non

quando fa comodo a loro, salvo mettersi una salumeria intera sugli occhi

quando invece fa comodo essere "antigiustizialisti".

Ed il bello è che trovano sempre chi li difende (fa parte del gioco: basta

solo paventare uno spauracchio ogni tanto).

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