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come si fa una terapia con uno psicologo?


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si, Ilaria hai ragione è capitato anche a me!!!! Brava hai reso l'idea... :wink:
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:wink:

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....................

Io penso che nella resistenza che si fa nel dire le cose nostre più cruciali ci sia un bel di timore per la reazione di chi ascolta, come ci accadeva quando eravamo piccoli e c'era sempre qualcuno che aveva qualcosa da ridire sul modo in cui noi eravamo, sulle cose che facevamo e su quello che dicevamo.Purtroppo quella gente giudicante che ha costellato la nostra infanzia ha lasciato un segno in noi, fatto anche di severi giudizi coi quali continuiamo a perseguitarci proprio come facevano quelle persone lì.

Ora, però, ci sta davanti una persona diversa e molto più rispettosa.

Io penso che la nostra anima sia meravigliosa, la nostra paura nel momento in cui riusciremo a mostrare quello che siamo essenzialmente cesserà di essere.

:flasher

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Io penso che nelle resistenze ci sia sì la paura del giudizio altrui, ma soprattutto la paura che il giudizio altrui cambi la nostra rappresentazione di noi stessi. Mi spiego: dicendo ad altri qualcosa che teniamo nascosto (per qualsivoglia motivo), c'è il rischio che il feedback che gli altri, volenti o nolenti, ci danno non coincida con la visione o spiegazione che noi stessi ci siamo dati rispetto a quella cosa tanto segreta, spiegazione che ci sembra tanto convincente e rincuorante. Questo feedback, se appena apena ci appare un filino più convincente della nostra versione dei fatti, o se viene colto come tale dal nostro infame inconscio, potrebbe arrivare a sconvolgere il delicato equilibrio che ci eravamo costruiti mandando tutto alle cozze..

E cosa c'è di più spaventoso di questo rischio?

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è vero V ma, potrebbe anche avvenire il contrario e cioè che noi abbiamo paura del giudizio altrui perchè è il giudizio che abbiamo di noi stessi, e quando lo psicologo ci dà un'interpretazione diversa dalla nostra rispetto a quell'argomento che avevamo paura di affrontare, ci accorgiamo che infondo poi avevamo esagerato, che il nostro giudizio è quello peggiore che ci sia, forse perchè non ci vogliamo abbastanza bene o perchè nessuno ci ha mai insegnato a farlo veramente. Almeno è così che l'ho vissuta io! Per me è stato una liberazione, ho cominiciatoa vedere me stessa e la mia storia sotto un'altra angolazione.

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è vero V ma, potrebbe anche avvenire il contrario e..........! Per me è stato una liberazione, ho cominiciatoa vedere me stessa e la mia storia sotto un'altra angolazione.

Quotissimo Digi anche a me è capitato tipo così. :winner

Io comprendo che ciascuno di noi, ha una predisposizione diversa nell'affrontare le cose, spesso però dipende da chi si relaziona con te e da come risce a stimolarti, per liberarti e spontanemente essere te stesso senza pregiudizi.

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Concordo.. nel tuo caso i due giudizi coincidevano.. ma conta anche che spesso è proprio il giudizio che abbiamo di noi stessi a influenzare il giudizio che gli altri hanno di noi.. in positivo e in negativo..

Cosa viene prima? Il nostro giudizio o quello degli altri? Bel dilemma.. Credo sia una spirale montante della quale è difficile scorgere l'inizio..

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per me il giudizio altrui non conta finchè sono apposto con la mia coscienza, quando è sporca, bè ogni minimo riferimento alla cosa per cui mi sento in torto mi fa saltare i nervi!!!! :wink:

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ciao Kali, benvenuta.

ecco qual è il mio pensiero. personalmente credo molto poco in una terapia in cui il paziente passa il tempo a raccontare e il terapeuta ad interpretare. è come imboccarlo con cibo premasticato, e se non impara a masticare non imparerà ad affrontare la vita.certo, è anche vero che se eviti di parlare al tuo terapeuta delle cose per te più difficili non andrai molto lontano, ma è pur vero che se lui si fa ingannare così, se non ha nemmeno un piccolo sospetto...mi viene da pensare sulla sua validità di terapeuta.

parlare delle cose non è l'unico modo di fare terapia, si può lavorare sulle emozioni, confrontarsi con le cose....si può fare in un sacco di modi.

anche la durata, dipende. dal tipo di problema, di terapia, di persona.

ti dico quello che so da paziente: io ho fatto una terapia durata sette anni, e per me è stata talmente efficace che non solo sono qui a raccontarlo(che è già un risultato notevole),ma sto per diventare terapeuta io stessa. :D

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S. sei grande, credo che Kali apprezzerà molto e sinceramente ho apprezzato anch'io. E' bello poter parlare con persone come te!

Giusy :abb

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ciao..io sono stata un pò impegnata ma vedo che avete continuato a scrivere e mi fa tanto piacere.ho letto tutte le risposte e su alcune sono particolarmente d'accordo.in particolare su tutto quel discorso del giudizio.cioè io sono la prima a giudicarmi in maniera iperseverissima.mi dò le colpe e le responsabilità per cose che invece se fossero riferite ad altri loro non avrebbero.penso che comunque sia un misto di giudizio personale e paura di quello altrui.cioè finchè un'altra persona non sa una cosa,il proprio giudizio che si ha verso se stessi c'è è innegabile,ma è tuo e basta.lo tieni lì,e fai finta che non esiste.ti metti una maschera e ti mostri forte e intoccabile verso gli altri.se lo sa qualcun'altro invece...io penso sempre a come mi guarderebbe lui se sapesse certe cose.non so se mi spiego.

poi S.,tu quindi pensi che lui già se lo immagini?da una parte mi rende inspiegabilmente tranquilla sta cosa,perchè io a domanda semi-diretta avevo negato,e poi mi ero presa male per aver negato anche se non sarei mai riuscita a dire il contrario,ma dall'altra mi fa venire un'ansia terribile.d'altronde è ormai assodato che sono una contraddizione vivente.

un bacino a tutti

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sei una contraddizione perchè nonriesci più a mantenere la netta divisione fra la tua vera identità e la maschera che indossi vicino agli altri, compreso il tuo psicologo, che però essendo uno specialista ha intravisto qualcosa dietro alla facciata che dai di te e se tu non ti apri, sarà difficile eliminare i tuoi giudizi e le tue contraddizioni. Lui come di guarderebbe? Come ti gurarda ora, come una sua paziente che sta imparando ad affrontare la realtà, a liberarsi del passato e a vivere il presente. Sarebbe fiero di te! E anche tu lo saresti, se solo provassi a lasciarti andare, a non addossarti colpe che magari hai ma che ormai sono parte di te e devi accettare.

Quanto più ti leggo, più mi rispecchio in te, in quello che ero io qualche anno fa, è per questo che sento di consigliarti in questo modo. Magari sbaglio, non lo so, forse S. in questo potrebbe essere più brava ma, io credo che tu hai bisogno di lasciarti andare, hai bisogno di accettare te stessa. la dipendenza, le ansie, le paure sono solo i sintomi del male che ti porti dentro, credimi!!!!! :wink:

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  • 2 months later...
io vorrei sapere una cosa.come si fa a fare correttamente una terapia da uno psicologo?

mi spiego,io ci vado da un paio d'anni ormai.e mi sembra totalmente inutile.esco da lì e penso di aver perso tempo.ho letto in giro di gente che piange dallo psicologo,che litiga o si arrabbia con lo psicologo.io non faccio nulla di tutto questo.parliamo tranquillamente,anche se devo dire che vado solo quando sto in periodo "su",e comunque non mi soffermo sulle cose interiori quanto sui fatti,che poi lui interpreta.quando sto male non vado,non riuscirei a parlare,e lui sa perchè.

però ci sono cose che non riuscirei mai a dirgli,ma è proprio necessario che lui sappia tutti i fatti miei?io non credo.dove sbaglio?c'è qualcuno che sente benefici dalla terapia?

grazie in anticipo.

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Ciao Kali, io sono in terapia da meno di un anno e su di me la terapia ha fatto miracoli, tanto che, d'accordo col mio terapeuta, tra poco smetto. La mia idea è che lui non è giusto per te: non riece a scardinare le tue resistenze. te lo dico perchè anch'io sono stata in terapia per più di un anno con una terapeuta senza trarne alcun beneficio. Ad un certo punto me ne sono resa conto e ho cambiato. E guarda che non sto parlando di mancanza di professionalità o di bravura. E' semplicemente che, come in tutte le relazioni, anche nella relazione terapeutica ci si sceglie e se la relazione non funziona, bisogna cambiare. Spero di esserti stata d'aiuto.

Ciao

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Ciao kali,

secondo me ti preoccupi troppo,

non tutti "devono piangere" o ridere o essere arrabbiati

il terapeuta è lì per aiutarti ed è normale che tu non riesca a dire tutto, se lui è in gamba ti porterà a parlare, senza fretta, ognuno con i suoi tempi, non ci sono regole, siamo persone, e siamo unici, tutti

se invece senti che per te è giunto il momento di cambiare allora potresti cercare aiuto da qualcun'altro... :fireworks:

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COME SI FA' UNA TERAPIA CON UN PSICOLOGO?

BEH , IO NN DIMENTICHEREI IL PORTAFOGLIO.

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