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perdita della madre


esdra

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Ho bisogno del vostro aiuto, anche brevemente, un pò da tutti, non solo da coetanei.

Ho 19 anni ed ho perso la madre pochi mesi fa. Vivo con mio padre, che è tradizionalista del centro-sud, e i miei fratelli maggiori (tutti maschi). Le mie zie abitano lontano, ed ho sempre avuto l'istinto di vedere completamente in professoresse o altre donne "la mia mamma" e di prenderle a modello. Quando mia madre è morta io mi sono sentita completamente annullata, anche perché mi ha tirata su come i miei fratelli maschi e ancora adesso non riesco a sentirmi una donna e non riescono a non piacermi le ragazze, mentre per farmi piacere un ragazzo devo intellettualizzare un qualsiasi tipo di attrazione...e il vero amore non si è ancora affacciato! Dalla terza media ho avuto anoressia, poi bulimia. Gli ultimi anni delle superiori ho avuto una classe che mi ha distrutta, la mia famiglia non mi ha aiutata, mio padre mi umiliava a parole o con le mani se mostravo di stare male (stava male per me e non sapeva come affrontare la situazione) e dopo un pò sono diventata falsa, manipolatrice, vanitosa, eccetera, cose di cui nella mia famiglia allargata non se n'è mai vista l'ombra. Mio padre e i miei fratelli non sanno guardare le cose nel loro insieme: se io adesso sono così (lo sono per difesa, non perché ho deciso di pensare solo a me: mi sono alienata completamente e mi tagliavo con la lametta per tornare ad essere me stessa) è perché sono così e se la prendono con la mia maschera come se fossi io, e quello che sono stata negli anni precedenti non conta. Inoltre se sto male e certe volete non riesco ad avere sempre un atteggiamento razionale, mio padre mi riprende dicendomi che sono egoista e che me ne frego della famiglia. Non sto male tanto per le parole, è l'incomprensione generale che ha nei miei confronti che mi fa barcollare emotivamente.

Vado da una psicoterapeuta che mi sta pagando mia zia e che mi sta aiutando molto non perché faccia qualcosa di speciale, ma perché se qualcuno si prende cura di me rispondo molto velocemente. Così dopo anni ho riacquistato la percezione del futuro, ho ricominciato a sentire delle emozioni, riesco a farmi forza e ad andare all'università, continuo ad aiutare in casa e riesco ad essere più piacevole con gli altri, ma ad esempio ancora non mi accorgo che i giorni sono diversi l'uno dall'altro, spesso mi ritorna razionalmente l'idea del suicidio, soprattutto non riconosco più i miei interessi e le mie passioni, non so cosa mi appartiene e perciò non saprei a cosa aggrapparmi per dare un senso a qualcosa. Il fatto non è che io non sia matura, non abbia intelligenza per capire certe cose, il fatto è che non ho più giudizio perché sono stata traumatizzata dalla morte di mia madre e mio padre e i miei fratelli che sono persone più semplici e pragmatiche non lo comprendono e non ho figure femminili in cui rispecchiare certi sentimenti.

Ho due amiche che mi capiscono anche quando sono "fuori di testa", mi aiutano 'affettivamente', ma si rendono conto anche loro che non riescono a darmi le risposte giuste. Ora sto meglio perché posso parlarne con la psicoterapeuta e so che mi capisce, riconosco un pò di più le mie capacità e mia zia mi sta infondendo fiducia in me stessa, ma con la psicoterapeuta ci vuole tanto tempo e non mi va di chiamare sempre mia zia che sta ugualmente male per la morte di mia madre.

Ho bisogno di parlarne come ho appena fatto e soprattutto di leggere le vostre risposte, qualunque cosa scriviate, che sia dal punto di visto "psicologico", o dal punto di vista "filosofico" o semplicemente umano; ho bisogno di capire la dinamica delle cose, non tanto riguardo la famiglia, ma riguardo il lutto e la perdita della madre.

Grazie per aver letto tutto quello che ho scritto.

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Ciao esdra.

Ho trovato toccante la tua testimonianza nonchè di una lucidità accecante.

La perdita di una persona cara (io ho perso entrambi i genitori) è un lutto che non si supera certo in un mese nè in un anno. E' un lutto che va elaborato, un dolore che va lasciato fluire nel tempo come una sorta di innacquamento emotivo.

E' bello sentirti dire che hai bisogno della mamma, questo bisogno ti darà più forza nella vita perchè agirai naturalmente da madre in futuro.

Non tutti i familiari reagiscono allo stesso modo di fronte ad un grave lutto....quindi cerca di comprendere il lutto altrui.

Nella vita non bisogna avere l'idea di incontrare dei sostituti ma di incontrare delle persone per quello che sono......per cui se ti avvicini ad una donna adulta avvicinati senza pensare preventivamente a tua madre.

La tua è un'età di grande sensibilità interiore ed ogni ferita è più dolorosa sia a livello interiore sia a livello di ingiustizia.

Vivi la vita con serenità ricordandoti che i fatti (o fati) della vita non sono scelti da noi ma si intersecano con la nostra esistenza.

Il suicidio è una sorta di prova del nove che significa : ma se morissi qualcuno si accorgerebbe di me? Mantieni le amicizie e con amici o amiche sicure confidati e conversa confrontandoti. Utilizza la comunicazione familiare per confrontarti in familia senza pensare che un solo discorso possa fare cambiare o fare modificare l'atteggiamento di tuo padre. Porta pazienza e ripetitività comunicativa.

Forse anche tuo padre soffre per tutto questo ma nella sua santa buona ignoranza crede magari che con la sicurezza ti renda più sicura nella vita.

Spesso nella vita le persone che hanno più dubbi e non certezze sono le più forti e tu per me ne se un esempio. Ti trovo forte e dolce.

Un abbraccio da padre. (Ho 52 anni)

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Concordo con quello che ti ha scritto Nello. Hai perso la tua mamma in un momento delicato, proprio quando hai dovuto fare scelte importanti per il tuo futuro e affrontare una nuova realtà, che avresti voluto condividere con lei. Ma è proprio il nuovo ambiente scolastico che potrebbe aiutarti a dare un senso diverso al tuo presente e ad affrontare con più consapevolezza il futuro. Cerca di mettercela tutta nello studio e di fare nuove amicizie alla pari, senza continuare a porti problemi che maturando si dissolveranno da soli. E parla con la tua mamma, come e più di quando era viva...le persone care non ci abbandonano mai, anche se fisicamente non le vediamo più.

Un abbraccio.

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