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storie di famiglia


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salve! avrei bisogno di un consiglio e di confrontarmi su una spiacevole vicenda nata tra i miei genitori ma che alla fine ha coinvolto anche i figli.

Mi esce un molto difficile parlarne, perchè fino ad ora ho cercato di convincermi che non erano fatti miei, che era meglio che non mi intromettevo sopratutto per me stessa, visto che avrei potuto fare ben poco e avrei di certo sofferto.

Mio padre anni fa ha avuto una relazione, in realtà la cosa non mi turbò tantissimo, per lo meno non quando lui temesse.

Ero cosciente che i rapporti tra i miei non andavano bene e che lui di certo non poteva sopportare da solo tutta quella tensione, mia madre la sentivo piangere lui invece era calmo, sopportava le liti con mia madre, lui credeva di far intendere che era perchè lui è superiore di carattere a mia madre, emotivamente ha sempre ragionato in modo estremamente semplicistico, ma io da figlia lo sentivo soffrire, soffriva perchè amava mia madre e voleva un matrimonio riuscito, ma anche e molto per il terribilissimo dubbio di sbagliare, quasi un eresia nelle sue certezze. Quando tornava quel dubbio non c'era più, le bugie che diceva a se stesso venivano rimpinzate da qualcosa e qualcuno, che lo rassicurava sulla sua grandezza e sulle sue azioni.

Per me scoprire la relazione, è stato scoprire la sua umanità, cosa che credevo non avesse e mi faceva sentire terribilmente inferiore a lui.

Questa relazione non so quanto è durata e non mi importa so che è saltata fuori era perchè lui l'aveva chiusa. L'altra non accettando si è vendicata telefonando a mia madre. Mia madre che conosceva questa persona capii subito cosa poteva essere successo.

E fin qui forse resta chiaro che è un problema che è solo tra i miei genitori, ciò che invece saltò fuori dopo cominciò a riguardare tutti.

Per tutto il periodo che seguì quella "rivelazione" fummo bombardati da telefonate anonime, notte e giorno, sui cellulari di ognuno ecc.. ognuno intendo anche dei figli.

Mio padre si rifugiò nella famiglia a modo suo, soprattutto con me che sono l'ultima ed ero di più in casa. Spesso stava dove stavo io, stessa stanza intendo, sbrigando delle faccende, forse era eprchè temeva di aver perso il mio amore o forse perchè aveva bisogno di sentirci vicino in quel momento che scopriva anche lui che non era più il dio che credeva di essere.

Cmq sia ci furono dei vari tentativi nostri per farla smettere, ma inutili.

Lo ricattava, tentò il suicidio, ma forse era una finta forse lo tentò un altra volta, ma dai racconti erano più grandi sceneggiate, non so, ci chiamava il padre furibondo. non so che colpe poteva aver avuto mio padre, ma quello era un ricatto. Lui si preoccupò di andare da lei con uno psicologo e cercare di aiutarla.

Ma lei voleva solo lui, mio padre è un uomo abbastanza grezzo, non uno che ti sa parlare e fare bei discorsi, un uomo che patisce molto le resposabilità emotive, il fatto di porsi ad aiutarla e portare con sè uno psicologo amico è proprio segno che si è impegnato molto anche a superare quei suoi limiti.

L'ha per il suo senso di colpa, ma anche per senso di responsabilità e nel tentativo di rimettere le cose apposto.

A noi ci chiese di ignorare le telefonate, poi cominciò a dirci che non erano di questa persona.

Da allora si seguì questo tacito accordo ingnorarle o ingorarne la provenienza.

Io che non stavo passando di mio un bel periodo cercavo solo di tirarmene fuori e pensare a me. Ma era abbastanza impossibile, quando i miei andavano via in vacanza e me ne stavo in città da sola, mi tartassava di telefonate, e questa cosa è durata altri 3 o 4 anni, nonostante che io non l'abbia mai vista ne ci abbia mai parlato, nè abbia fatto alcuna azione specificatamente attiva in questa faccenda.

Credo non sopportasse che lui stesse con mia madre, credo che la sua frustazione di non essere riuscita a togliere a mia madre il marito, (perchè più che essere "innamorata" di mio padre odiava e invidiava profondamente mia madre) gli abbia fatto dichiarare una sorta di guerra a vita.

Un estate smise perchè io fregandomene di ferire mio padre tradì il "tacito" patto e gli feci pesare che io a causa dei suoi casini ero costretta a passarmi le estati col dubbio di aver paura di essere spiata seguita o minacciata da qualcuno o di essere inca..ata perchè vittima di una pazza che lui aveva introdotto in casa nostra.

Mio padre che cmq era preoccupato per i problemi che io stavo vivendo(non riguardandi questa vicenda) credo fu disposto a cedere su qualche altra cosa per farla smettere.

Io cercai solo di non pensare che prezzo aveva o avevamo dovuto pagare sta volta per la mia tranquillità. di fregarmene assolutamente e per sempre.

Fino ad oggi, saranno passati altri 3 anni forse.. bhè qualche telefonata anonima c'è stata ma poteva benissimo non essere di quella persona diciamo così.in questi giorni, dal primo dell'anno, dalle 8 del mattino del primo dell'anno esattamente mi richiama. Poi alle 5 della notte dopo la sera a pranzo ecc..

Il perchè forse lo immagino, il fatto che la mia famiglia ritrova serenità, ho passato il capodanno con i miei, i loro amici e il mio compagno, dopo anni in cui ho voluto tenermi distante. Il rapporto con mio padre è divenuto più sincero e adulto, dopo che io ho superato i miei problemi. Ora da adulta, non mi aspetto più che mio padre cerchi di sistemare la situazione per farmi stare tranquilla, vorrei dar fiducia al nuovo rapporto che abbiamo e chiedergli se per farla restare buona ogni volta che sapeva che mi chiamava, aveva dovuto subire dei ricatti dare delle concessioni che continua a portare avanti ancora oggi, vorrei sperare che mi venisse detta la verità, che si fidasse di me e ammettesse che si sta facendo ricattare, vorrei che trasmettergli la forze di non farsi ricattare.

E' questo la cosa di cui vorrei consiglio e che mi fa avere paura di soffrire, ho paura che mi menti, io non sono mia madre, sono la figlia, non c'è antagonismo o vecchi rancori o incomprensioni. I miei problemi erano sempre stati legati dalla distanza che avevo con mio padre, dalla paura di lui, del suo giudizio, di non essere all'altezza. Dopo 30 ho cominciato a capire che non lo dovevo temere e ora che ne ho 36 mi riconosco in lui, ho bisogno di lui nel senso bisogno di un rapporto con lui.

Forse una bugia l'accetterei, ma temerei che le mie domande lo facciano allontanare. Per non contare la rabbia di sospettare forti ricatti verso una persona che ami.

Scusate forse sono stata un pò confusa nel far capire ciò che intendevo chiedere, è stato una messaggio molto lungo per me da scrivere, ho dovuto sforzarmi di mettere da parte un mondo di emozioni che risaliva, ricordi aneddoti rabbie, che facevano da cornice al succo della questione, e forse non ci sono neanche riuscita più di tanto.

Magari se qualcuno mi risponde potrò essere più lucida dopo, ora ho rotto il ghiaccio così.

ciao a tutti e grazie per avermi letto

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Ciao misia, credo non sia facile risponderti visto la situazione molto delicata..ti espongo comunque la mia opinione.

Credo che tu debba riflettere a lungo su quanto sia importante per te questo chiarimento, se sei disposta a "pagarne le eventuali conseguenze", su quanto questa tuo desiderio di sapere ora sia dettato dalla sua recente telefonata..e se quindi lasciar passare nuovamente la cosa infondo sia la cosa migliore o meno.

Non conosco te non conosco tuo padre e tantomeno come avete reagito di volta in volta agli eventi, quindi non posso sapere cosa sia meglio per voi, come potrà reagire lui ora e se questo possa nuocere o al contrario rafforzare il vostro rapporto.

Se il dediderio di parlarci è per te forte in questo momento, fallo cercando di "prepararti" alla sua risposta..la maggior parte delle volte in questi casi non ci si sente mai dire ciò che si vorrebbe sentire, ma parlargli esattamente come hai fatto con noi, cercando di non farlo sentire sotto interrogatorio, mostrando il tuo sincero desiderio di sapere la verità e chiedendogli di rapportarti a te non come figlia da proteggere ma come persona adulta.

Ovviamente se vedi da parte sua un rifiuto ad aprirsi ti consiglio di non insistere, in quel caso come dici tu potresti allontanarlo da te, altrimenti non credo possa avvenire in quanto penso che tuo padre arrivi a capire il tuo desiderio di conoscere ora come sono andate le cose, perfettamente lecito da parte tua..ovviamente ti ripeto che ipotizzo perchè non lo conosco.

Sappi che qualora questo chiarimento ci fosse, probabilmente il rapporto per un pò ne risentirà..sarete magari più freddi l'uno con l'altro..avrete difficoltà a rapportarvi di nuovo..questo è normale in queste situazioni, difficilmente accade altrimenti.

Poi ovviamente tutto dipende da ciò che ti dirà..quanto per lui sarà difficile ammettere certe cose e quanto per te sarà difficile accettarle.

Purtroppo non so consigliarti se farlo o non farlo, è normale che se lo fai stravolgi l'equilibrio che ora si è creato..tu sai se ne vale la pena, se per te è importante.

Io sono arrivata a non chiedere più spiegazioni di niente a nessuno in famiglia, a non rivangare il passato..spesso la mia psicologa mi consigliava di parlare ed esprimere quello che pensavo, di chiedere spiegazioni, poi ogni volta che lo facevo rimanevo talmente male dalle risposte che mi venivano date che ho deciso di tenermi i miei dubbi.

Io mi sono staccata molto e sul passato c'ho messo una bella pietra sopra, ora li vedo per quello che sono adesso e il rapporto con loro non è mai stato migliore, questa è stata la mia soluzione.

Ma la tua situazione è comunque diversa e non vale lo stesso per tutti..pensaci e decidi, e comunque in bocca al lupo per la tua scelta!

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  • 3 months later...
Io sono arrivata a non chiedere più spiegazioni di niente a nessuno in famiglia, a non rivangare il passato..spesso la mia psicologa mi consigliava di parlare ed esprimere quello che pensavo, di chiedere spiegazioni, poi ogni volta che lo facevo rimanevo talmente male dalle risposte che mi venivano date che ho deciso di tenermi i miei dubbi.

Io mi sono staccata molto e sul passato c'ho messo una bella pietra sopra, ora li vedo per quello che sono adesso e il rapporto con loro non è mai stato migliore, questa è stata la mia soluzione.

Ma la tua situazione è comunque diversa e non vale lo stesso per tutti..pensaci e decidi, e comunque in bocca al lupo per la tua scelta!

ciao trixy

una domanda solo per curiosità..

però non pensi che non chiedendo spiegazioni quindi non risolvendo i problemi passati poi questi te li porti avanti con gli anni e possano crearne altri?

grazie e ciao

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  • 2 months later...

ciao Misia...hai fatto bene a scrivere e a mettere alla luce questi tuoi pensieri perchè a volte il solo fatto di dirli può aiutare a liberarsi e a considerare le cose sotto un'altra prospettiva...

ti capisco molto bene perchè anche io ho vissuto una situazione del genere nella mia famiglia e quando vedi i tuoi genitori in difficoltà è facile esserne coinvolti pur se non in prima persona....anche io ho scoperto che mio padre aveva una relazione con un'altra donna e ci sono stati un pò di squilibri nella mia famiglia anche con l'altra donna in questione e, anche in quella situazione, mio padre si è avvicinato molto a me perchè in qualche modo voleva farsi perdonare e proteggere la mia felicità

certo all'inizio è stata un pò dura ma poi ho pensato che è possibile poter fare degli errori,chi di noi non li fa, ma ciò che conta è imparare la lezione e poter rimediare se capita un'altra situazione... molto spesso capita di avere delle persone accanto che possono fare qualcosa che non rientra nel nostro modo di considerare la vita ma il loro modo di agire corrisponde al loro modo di vedere la realtà, ci sono dei pezzi che non rientrano nella nostra visione e magari invece di vivere nella paura che qualcosa possa accadere, potrebbe essere per te d'aiuto pensare a quali insegnamenti hai tratto da questa situazione, come influisce nella tua visione e nella tua realtà e come può renderti pronta ed aperta alla verità con le persone che hai accanto...so bene che quando una persona ci fa un pò dispiacere o ci dice una bugia può risultare difficile conservare la fiducia....ma la sensazione che tuo padre possa mentirti è solo una tua sensazione e se tu decidi di considerare con lui un rapporto nuovo, come se fosse la prima volta che interagisci con lui...insomma cominciare come se fosse una persona che vedi per la prima volta e che vuole parlare con te e tu hai piacere e gioia nell'ascoltarlo; anche lui magari vedrà te che interagisci in modo diverso con lui, ti vedrà aperta e disponibile nell'ascoltarlo e tranquilla di sentire ciò che vuole e decide di dirti e potrebbe crearsi tra di voi una sintonia che vi permetterà di aprirvi e di stabilire una nuova comunicazione tra di voi...

e anche se tuo padre sta attraversando un momento particolare, se tu crei una bella sintonia con lui potrai anche metterlo in condizione di parlarti e di confidarsi con te...e in quel momento tu sarai pronta ed aiutarlo nel modo migliore che tu sai bene...anche io avevo fretta di vedere le cose sistemate...ma spesso la pazienza è un'arma potente che ti permette di gioire quando si verificano eventi che aspettavi da tanto....e aspettare con serenità e pazienza ti porterà a godere di ciò che hai in questo momento....e cioè un padre che, seppur con i suoi difetti, è una persona che ti adora e che vuole vederti sorridere come mi hai detto...e sicuramente vedere la serenità, l'armonia e la disponibilità risplendere sul tuo volto, potrà aiutarlo a tornare a parlarti e questa volta in modo sincero.....a me è servito molto perdonare il suo errore e ricominciare con lui una nuova storia, un nuovo rapporto e una nuova unione.....e sono sicura che anche tu hai la decisione e la voglia di farlo....e sicuramente riuscirai nel tuo intento....

ciao e grazie per aver condiviso la tua esperienza

Chiara Lancia, esperta di problemi di coppia, Lincensed Practitioner of Neuro-Linguistic Programming

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