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Pensiero e Coscienza


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Pensiero e Coscienza

"Non una sola - dice Jung - delle idee o concezioni essenziali è priva di antecedenti storici.... Esse sono tutte fondate su forme archetipiche primigenie, la cui evidenza risale ad un'epoca in cui la coscienza ancora non pensava, ma percepiva.

Il pensiero era oggetto di percezione interna, non era pensato, ma sentito, per così dire, veduto od udito come fenomeno esterno.

Il pensiero era essenzialmente rivelazione; non era inventato, ma imposto, o convincente per la sua diretta realtà.

Il pensare precede la primitiva coscienza dell'io, che ne è piuttosto l'oggetto che il soggetto.

Nemmeno noi abbiamo ancora raggiunto la più alta vetta della coscienza; abbiamo anche noi un pensare preesistente, di cui non ci rendiamo conto finché ci sostengono i simboli tradizionali, o, per esprimerci col linguaggio dei sogni, finché il padre o il re non sia morto .

E' evidente, nel pensiero junghiano testé citato, la concordanza con l'ipotesi di Julian Jaynes di una originaria "mente bicamerale" non ancora del tutto crollata proprio perché ancora troppo poco l'uomo si rende conto dell'avvenuta morte del Padre o del re (l'esaurimento dei simboli esteriorizzati).

E finché ciò non avviene è allora il Padre o Re Originario (l'inconscio) che pensa per noi e che ha le informazioni millenarie per ordinare in un senso l'avvicendarsi delle nostre esperienze.

Nella vita, sostiene Jung, vi sono tanti archetipi quante situazioni tipiche.

"La continua ripetizione, ha impresso queste esperienze nella nostra costituzione psichica, non nella forma d'immagini dotate di contenuto, ma in principio solo come forme senza contenuto, atte a rappresentare solo la possibilità d'un certo tipo di percezione e azione.

Quando si presenta una situazione che corrisponde a un dato archetipo, allora l'archetipo viene attivato, e si sviluppa una coattività che, come forza istintiva, si fa strada contro ogni ragione e volontà oppure produce un conflitto di dimensioni patologiche, cioè una nevrosi."

ripreso da questo sito

Ada Cortese

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"L'anima non è di oggi.

Essa conta milioni di anni.

Ma la coscienza individuale è solo il fiore e il frutto di una stagione,

germogliato dal perenne rizoma sotterraneo..."

Carl Gustav Jung

cjung2dh2.jpg

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"L'anima non è di oggi.

Essa conta milioni di anni.

Ma la coscienza individuale è solo il fiore e il frutto di una stagione,

germogliato dal perenne rizoma sotterraneo..."

Carl Gustav Jung

cjung2dh2.jpg

che bello..... :abbr:

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