Vai al contenuto

che cosa vi aspettate dalla psicoterapia?


Messaggi consigliati

:icon_confused: non è una bella cosa!!!

Chissà cosa si aspetta la mia psi da me....boh!

non è una bella cosa ma mi ha fatto molto riflettere.

sul fatto che spesso abbiamo aspettative irrealistiche riguardo la psicoterapia. e che invece sottostimiamo degli aspetti molto importanti del cambiamento.

parlo per me, ma so di avere una mia idea di cosa sia la felicità, la realizzazione. e di che caratteristiche hanno le persone felici, realizzate. tutte cose che io non ho ovviamente. e il mio povero psi è un anno che cerca di mettermi nella testa che le cose non stanno esattamente così...

diciamo che il concetto potrebbe essere riassunto così "a volte crediamo di essere infelici, perchè abbiamo un concetto irrealistico di felicità (o più modestamente serenità)!

quindi un secondo obiettivo che ho acquisito durante la terapia (ma che devo ancora raggiungere) è:

ridefinire il mio concetto di felicità. di realizzazione.

Io di questo argomento ne sto aprlando molto ultimamente credo di essere a un punto molto improtante della terapia ...sinceramente ho ottenuto già tanto e sicuramente molto di più di quello che mi aspettavo, sotto certi aspetti, e sotto altri per niente quello che mi aspettavo!!!

beata te. io purtroppo riguardo ai bilanci ho le idee alquanto confuse. ma questo non è un topic di bilanci per cui glisso...

mettiamola così quando ho iniziato stavo male e non avevo per niente le idee chiare su cosa mi aspettassi dalla terapia. semplicemente speravo mi aiutasse a non stare più male. forse la mia aspettativa più grande e che ancora non so se sarà realizzabile era: essere padrona della mia vita.

per adesso sto come te. mi sembra di non aver ottenuto niente di ciò che mi aspettavo. e ho ottenuto delle cose totalmente inaspettate. cose a cui non avrei MAI pensato. totalmente impreviste. devo ancora capire se queste cose impreviste mi porteranno a ottenere i cambiamenti che io mi prefiggevo all'inizio...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


  • Risposte 147
  • Created
  • Ultima risposta

Top Posters In This Topic

i vostri psi li hanno definiti così. ma quello che interessa a me è sapere come li definite VOI.

cosa intendete voi per equilibrio e autonomia?

e quando avete iniziato la terapia avevate in mente questi obiettivi o li avete focalizzati col tempo?

All'inizio ho cercato nella terapia qualcosa di profondamente sbagliato. Volevo riuscire ad "adeguarmi", a sentirmi come tutti gli altri, non più diverso...poi ho capito che siamo tutti "diversi", forse io ancora più... :icon_biggrin: e che tutto sta nell'accettarsi così come si è, in tal modo si riesce pure a cambiare! Quanto ho sofferto per questa mia "diversità", questa impossibilità di essere "normale"...con mio padre che mi riteneva un ritardato mentale... :icon_neutral:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
All'inizio ho cercato nella terapia qualcosa di profondamente sbagliato. Volevo riuscire ad "adeguarmi", a sentirmi come tutti gli altri, non più diverso...poi ho capito che siamo tutti "diversi", forse io ancora più... :icon_biggrin: e che tutto sta nell'accettarsi così come si è, in tal modo si riesce pure a cambiare! Quanto ho sofferto per questa mia "diversità", questa impossibilità di essere "normale"...con mio padre che mi riteneva un ritardato mentale... :icon_neutral:

sai che forse anch'io (inconsciamente) speravo che la terapia mi potesse far sentire come gli altri?

:Thinking:

ma non è che poi i nostri obiettivi li ridefiniamo solo per non dirci che la terapia non funziona?

questa domanda è a metà tra una bomba e una zappa sul piede che mi sto dando da sola...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
ma non è che poi i nostri obiettivi li ridefiniamo solo per non dirci che la terapia non funziona?

mmm.........:Thinking:

a me pare di essere sempre ferma allo stesso punto, ma a sentire la mia psi o la mia compagna qualcosa sta cambiando, si sta muovendo...... non so se sono loro a essere ottimiste o io che sono cieca.... :unknw:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
ciao frncs...il tuo ottimismo è una boccata d'ossigeno!

scherzo, giuro!!!! :air_kiss:

lo sai che le tue parole mi hanno fatto pensare a un possibile obiettivo (per me almeno)?

un obiettivo della terapia potrebbe essere riuscire a farci immaginare di poter essere diverse. di farci vedere fattibile il cambiamento... :Idea:

Ciao a te. E a tutti. La mia speranza vaga iniziale assomigliava un po' a questo tuo obiettivo. Che ora però mi appare irraggiungibile. Perché ormai so com'è la terapia. E so che non sa entrare in contatto con me, con la mia immaginazione, e che quindi non potrà cambiarla. L'unica cosa che può ottenere è rendermi più sopportabile il fallimento, il fallimento della terapia e della vita. Il terapeuta mi appare ormai come una specie di infermiere che non sa e non può guarirmi, ma mi sta accanto per distrarmi dalla disperazione che la consapevolezza dell'irrimediabilità della mia condizione tende a suscitare. La sua funzione insomma mi sembra opposta a quella che normalmente gli si attribuisce: velare invece di svelare. E col passare del tempo incomincio ad accontentarmi di questa sua funzione consolatoria, tristemente consolatoria. Non grido più al fallimento della terapia, all'inutilità, all'idiozia, perché dove non ci sono speranze non c'è fallimento possibile. Lui, il terapeuta, pare soddisfatto del mio nuovo atteggiamento, meno ostile, e lo attribuisce alla terapia stessa, o ai farmaci che prendo, o a qualche altra circostanza contingente, senza sospettare che in realtà è solo il risultato della rinuncia.

alle volte mi capita di raccontare cose/sensazioni/emozioni provate alla psi, per me si tratta di "fallimenti" , per lei di cambiamenti che la rendono felice..... tutto molto relativo..... -_-

non è una bella cosa ma mi ha fatto molto riflettere.

sul fatto che spesso abbiamo aspettative irrealistiche riguardo la psicoterapia. e che invece sottostimiamo degli aspetti molto importanti del cambiamento.

parlo per me, ma so di avere una mia idea di cosa sia la felicità, la realizzazione. e di che caratteristiche hanno le persone felici, realizzate. tutte cose che io non ho ovviamente. e il mio povero psi è un anno che cerca di mettermi nella testa che le cose non stanno esattamente così...

diciamo che il concetto potrebbe essere riassunto così "a volte crediamo di essere infelici, perchè abbiamo un concetto irrealistico di felicità (o più modestamente serenità)!

quindi un secondo obiettivo che ho acquisito durante la terapia (ma che devo ancora raggiungere) è:

ridefinire il mio concetto di felicità. di realizzazione.

mi sembra di non aver ottenuto niente di ciò che mi aspettavo. e ho ottenuto delle cose totalmente inaspettate. cose a cui non avrei MAI pensato. totalmente impreviste. devo ancora capire se queste cose impreviste mi porteranno a ottenere i cambiamenti che io mi prefiggevo all'inizio...

Ecco capita così anche a me. L'ho appena scritto. Il cambiamento che lui vede lo vedo anche io (anche se si limita esclusivamente ai pochi metri quadrati del suo studio e alle ore che passo lì dentro) solo che lo interpreto in modo diverso. Come una specie di accettazione del fallimento. Che non mi sembra un risultato prodigo di successi.

Quanto al concetto di felicità o di realizzazione, perché bisognerebbe ridefinirlo? Io non aspiro alla normalità. Non credo che esista un concetto realistico di normalità né di felicità né di realizzazione. Non credo nemmeno che esista un'idea realistica della realtà. E non vedo gente felice e realizzata. Vedo gente infelice dappertutto. Fallimenti dappertutto. Come me. Solo lo sguardo può cambiare tutto. Bisognerebbe trovare il modo di rafforzare il potere dell'immaginazione. Rafforzarlo al punto da saper ricreare la realtà. Ma forse questo significherebbe sprofondare nella pazzia. E gli abissi fanno sempre paura.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
comunque per me è il solito discorso: non riesco a piangere per me e piango per il dolore di qualcun'altro!

idem per me!!!!

poi vado a leggere l'altro topic...(almeno qualcosa di interessante)

Link al commento
Condividi su altri siti

 
beata te. io purtroppo riguardo ai bilanci ho le idee alquanto confuse. ma questo non è un topic di bilanci per cui glisso...

mettiamola così quando ho iniziato stavo male e non avevo per niente le idee chiare su cosa mi aspettassi dalla terapia. semplicemente speravo mi aiutasse a non stare più male. forse la mia aspettativa più grande e che ancora non so se sarà realizzabile era: essere padrona della mia vita.

per adesso sto come te. mi sembra di non aver ottenuto niente di ciò che mi aspettavo. e ho ottenuto delle cose totalmente inaspettate. cose a cui non avrei MAI pensato. totalmente impreviste. devo ancora capire se queste cose impreviste mi porteranno a ottenere i cambiamenti che io mi prefiggevo all'inizio...

bhè io sto ottenendo qualche risultato ma sono ben lontana dallo star bene (che poi è cosa assai relativa bisogna vedere cosa si intende per star bene), dall'essere serena!!!

La mia frustrazione più grande è quella di essere completamente confusa e piena di indecisioni...se un tempo ero sempre molto decisa, anche se poi le scelte che ho fatto molto spesso mi si sono ritorte contro, in quanto non erano frutto di ciò che volevo davvero io, adesso mi ritrovo a non sapere più cosa voglio...sono nel limbo, e anche adnare a comprare un vestito mi sembra un'impresa ardua, non mi conosco più, non so più cosa voglio davvero....La psi dice che è normale, è una fase di assestamento, in cui i vecchi schemi (sempre loro) crollano e bisogna ripartire da noi....e siccome non l'ho mai fatto non so come si fa..non so cosa voglio, cosa desidero, cosa è giusto per me!!! Il mio timore è di non riuscire mai ad acquisire la consapevolezza di me e quindi restare in questo limbo per sempre...che perceti versi è peggio delel devisioni sbagliate...

Forse adesso come adesso la mai aspettativa è quella di imparare a conoscere i miei pensiri e miei desideri..quelli veri!!! Liberi da schemi... :icon_rolleyes:

All'inizio ho cercato nella terapia qualcosa di profondamente sbagliato. Volevo riuscire ad "adeguarmi", a sentirmi come tutti gli altri, non più diverso...poi ho capito che siamo tutti "diversi", forse io ancora più... :icon_biggrin: e che tutto sta nell'accettarsi così come si è, in tal modo si riesce pure a cambiare! Quanto ho sofferto per questa mia "diversità", questa impossibilità di essere "normale"...con mio padre che mi riteneva un ritardato mentale... :icon_neutral:

mio padre mi riteneva sua proprietà!!! quando ero più picola mi imponeva con le parole, poi da grande bastava uno sguardo, poi bastava solo pensare a qualcosa che desideravo e scatta(va) il senso di colpa....una persecuzione!!! :icon_confused:

Tutti uguali sti padri padroni...

Comunque io credo che è bagliato pensare di dover essere "come gli alitri"...perchè in realtà a votle gli altri ci appaiono come non sono, e poi chi sono gli altri???

Io credo che se ci incontrassimo fuori da qui, ognuno di noi potrebbe pensare che "gli altri" sembrano sereni o addirittura felici...invece!!!!!

Accettarsi forse no ma imparare a tirar fuori il meglio di noi..è già un grosso cambiamento...secondo me...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
bhè io sto ottenendo qualche risultato ma sono ben lontana dallo star bene (che poi è cosa assai relativa bisogna vedere cosa si intende per star bene)

ghghg è la domanda del mio topic :He He:

La mia frustrazione più grande è quella di essere completamente confusa e piena di indecisioni...se un tempo ero sempre molto decisa, anche se poi le scelte che ho fatto molto spesso mi si sono ritorte contro, in quanto non erano frutto di ciò che volevo davvero io, adesso mi ritrovo a non sapere più cosa voglio...sono nel limbo, e anche adnare a comprare un vestito mi sembra un'impresa ardua, non mi conosco più, non so più cosa voglio davvero....La psi dice che è normale, è una fase di assestamento, in cui i vecchi schemi (sempre loro) crollano e bisogna ripartire da noi....e siccome non l'ho mai fatto non so come si fa..non so cosa voglio, cosa desidero, cosa è giusto per me!!! Il mio timore è di non riuscire mai ad acquisire la consapevolezza di me e quindi restare in questo limbo per sempre...che perceti versi è peggio delel devisioni sbagliate...

Forse adesso come adesso la mai aspettativa è quella di imparare a conoscere i miei pensiri e miei desideri..quelli veri!!! Liberi da schemi... :icon_rolleyes:

la conosco bene anch'io sta indecisione. è da anni che mi sento così...

però mi chiedo una cosa. se ci sentiamo indecise perchè non abbiamo o non abbiamo più degli schemi di riferimento...in definitiva perchè non ci conosciamo. ma quanto ci vorrà per "conoscerci"? non mi sembra mica una cosa da poco.

non è che togliendo uno schema di comportamento imposto, in automatico sappiamo chi siamo...

questo è un bel dilemma.

potrebbe essere l'obiettivo n° 3 (per quanto mi riguarda): fare la mia conoscenza.

capire chi sono. cosa voglio.

è che mi pare un obiettivo smisurato...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
ghghg è la domanda del mio topic :He He:

appunto sono in tema!!!! -_-

la conosco bene anch'io sta indecisione. è da anni che mi sento così...

però mi chiedo una cosa. se ci sentiamo indecise perchè non abbiamo o non abbiamo più degli schemi di riferimento...in definitiva perchè non ci conosciamo. ma quanto ci vorrà per "conoscerci"? non mi sembra mica una cosa da poco.

non è che togliendo uno schema di comportamento imposto, in automatico sappiamo chi siamo...

questo è un bel dilemma.

potrebbe essere l'obiettivo n° 3 (per quanto mi riguarda): fare la mia conoscenza.

capire chi sono. cosa voglio.

è che mi pare un obiettivo smisurato..

e lo so lo so...proprio martedì ho detto alla mia psi di questa cosa...a me pare proprio una cosa impossibile conoscermi...sempre che lo voglia fare.... :Raised Eyebrow:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
appunto sono in tema!!!! -_-

e lo so lo so...proprio martedì ho detto alla mia psi di questa cosa...a me pare proprio una cosa impossibile conoscermi...sempre che lo voglia fare.... :Raised Eyebrow:

appunto. e se ci conoscessimo e ci stessimo sul cazzo? intendo dire noi con noi stesse...

mhhh

Link al commento
Condividi su altri siti

 
appunto. e se ci conoscessimo e ci stessimo sul cazzo? intendo dire noi con noi stesse...

mhhh

si avevo capito... :D:

C'è una grossa probabilità!!! :icon_confused:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 

lunedi' .. ho l' appuntamento col mio nuovo psicoterapeuta.

cosa mi aspetto . ?..

nulla.

spero di riuscire a parlargli. sarebbe già una buona partenza.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
lunedi' .. ho l' appuntamento col mio nuovo psicoterapeuta.

cosa mi aspetto . ?..

nulla.

spero di riuscire a parlargli. sarebbe già una buona partenza.

ma hai cambiato o da quando hai lasciato l'analisi non avevi ancora ripreso?

Comunque ti auguro che sia una "buona partenza"!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

 
ma hai cambiato o da quando hai lasciato l'analisi non avevi ancora ripreso?

Comunque ti auguro che sia una "buona partenza"!!!

ho fatto il colloquio a settembre . .e mo finalmente mi hanno affidato ad uno psico .

sono passati un po di mesi ma meglio tradi che mai.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Ecco capita così anche a me. L'ho appena scritto. Il cambiamento che lui vede lo vedo anche io (anche se si limita esclusivamente ai pochi metri quadrati del suo studio e alle ore che passo lì dentro) solo che lo interpreto in modo diverso. Come una specie di accettazione del fallimento. Che non mi sembra un risultato prodigo di successi.

Quanto al concetto di felicità o di realizzazione, perché bisognerebbe ridefinirlo? Io non aspiro alla normalità. Non credo che esista un concetto realistico di normalità né di felicità né di realizzazione. Non credo nemmeno che esista un'idea realistica della realtà. E non vedo gente felice e realizzata. Vedo gente infelice dappertutto. Fallimenti dappertutto. Come me. Solo lo sguardo può cambiare tutto. Bisognerebbe trovare il modo di rafforzare il potere dell'immaginazione. Rafforzarlo al punto da saper ricreare la realtà. Ma forse questo significherebbe sprofondare nella pazzia. E gli abissi fanno sempre paura.

e io invece ne conosco. di persone felici, intendo.

poche magari, ma ne conosco. non che la loro vita sia una passeggiata e non abbiano i loro problemi.

ma ciò che hanno di profondamente diverso da me è il loro approccio alla vita. questo ottimismo. questa fiducia.

qualcosa che io non ho sperimentato mai. qualcosa che sono sicura non potrò raggiungere mai.

potrò (forse, forse, forse) raggiungere una certa tranquillità, la capacità di vivere meglio la mia vita.

ma non avrò mai la loro forma mentale. perchè loro non hanno paura della vita. e io ho paura. sempre.

inutile dire che quando ho modo di assistere a momenti della loro vita, mi sento come una bambina che guarda un negozio di caramelle attraverso la vetrina.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
ho fatto il colloquio a settembre . .e mo finalmente mi hanno affidato ad uno psico .

sono passati un po di mesi ma meglio tradi che mai.

in bocca al lupo...

inutile dire che quando ho modo di assistere a momenti della loro vita, mi sento come una bambina che guarda un negozio di caramelle attraverso la vetrina.

che tenera questa immagine...come ti comprendo!!!

Link al commento
Condividi su altri siti

 
 
inutile dire che quando ho modo di assistere a momenti della loro vita, mi sento come una bambina che guarda un negozio di caramelle attraverso la vetrina.

mi ha fatto tanta tenerezza questa tua affermazione probabilmente perchè è una sensazione che conosco anche io (anche se per motivi diversi)..... :unsure:

Link al commento
Condividi su altri siti

 
e io invece ne conosco. di persone felici, intendo.

poche magari, ma ne conosco. non che la loro vita sia una passeggiata e non abbiano i loro problemi.

ma ciò che hanno di profondamente diverso da me è il loro approccio alla vita. questo ottimismo. questa fiducia.

qualcosa che io non ho sperimentato mai. qualcosa che sono sicura non potrò raggiungere mai.

potrò (forse, forse, forse) raggiungere una certa tranquillità, la capacità di vivere meglio la mia vita.

ma non avrò mai la loro forma mentale. perchè loro non hanno paura della vita. e io ho paura. sempre.

inutile dire che quando ho modo di assistere a momenti della loro vita, mi sento come una bambina che guarda un negozio di caramelle attraverso la vetrina.

Sì. E' un'immagine perfetta. Ma qualcosa in me riesce subito a offuscare anche la felicità degli altri. Non che non ci creda alla loro felicità, ma mi basta riferirla a me, anche solo in una vaga fantasia, perché si riveli in tutta la sua inconsistenza. Nel caso delle caramelle, dopo averle guardate per un attimo, le immagino dolciastre e stufose, e mi meraviglio che ad altri possano piacere tanto, che possano mangiarne allegramente per giorni e giorni, senza avere i conati di vomito.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Sì. E' un'immagine perfetta. Ma qualcosa in me riesce subito a offuscare anche la felicità degli altri. Non che non ci creda alla loro felicità, ma mi basta riferirla a me, anche solo in una vaga fantasia, perché si riveli in tutta la sua inconsistenza. Nel caso delle caramelle, dopo averle guardate per un attimo, le immagino dolciastre e stufose, e mi meraviglio che ad altri possano piacere tanto, che possano mangiarne allegramente per giorni e giorni, senza avere i conati di vomito.

beh ma le caramelle (per me) non rappresentano tanto chessò le cose che hanno, la vita che fanno...rappresentano piuttosto loro modo di vivere la vita. il loro modo di "funzionare".

se tu funzionassi così, non ti stuferesti...

Link al commento
Condividi su altri siti

 
beh ma le caramelle (per me) non rappresentano tanto chessò le cose che hanno, la vita che fanno...rappresentano piuttosto loro modo di vivere la vita. il loro modo di "funzionare".

se tu funzionassi così, non ti stuferesti...

Il fatto che quel funzionamento, nella mia presuntuosa incapacità di vivere e di funzionare, mi appare come un autoinganno. Un autoinganno funzionale. Vedo intorno tutte persone e cose condannate alla solitudine e all'infelicità, che possono al massimo riuscire ad accettare la loro condanna. O a non accorgersene.

Link al commento
Condividi su altri siti

 
Il fatto che quel funzionamento, nella mia presuntuosa incapacità di vivere e di funzionare, mi appare come un autoinganno. Un autoinganno funzionale. Vedo intorno tutte persone e cose condannate alla solitudine e all'infelicità, che possono al massimo riuscire ad accettare la loro condanna. O a non accorgersene.

si torna al punto iniziale. di persone che si autoingannano ne conosco anch'io a bizzeffe! hai voglia...

ma conosco anche qualcuno che è in grado di vivere "bene" la vita. è a questi che mi riferisco...

quando parlo del loro ottimismo, della loro fiducia... è qualcosa di vero, genuino. e disarmante,per me.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

secondo me, queste persone che dici tu , che vivono bene.. tra virgolette... sono anche un po il frutto di una tua idea di vivere bene ..

insomma si tratterebbe della solita proiezione.

non credo che vivono dicendo " ah come vivo bene . ah come vivo bene "..

quindi questa idea che vivono bene . forse è molto tua .

Link al commento
Condividi su altri siti

 

ma mica penso che stiano li a dirsi "ah come vivo bene"

magari non ne sono neanche consapevoli. io so quanto sono distante da loro, perchè dal confronto emerge il loro modo totalmente diverso di affrontare la vita. emerge dalle loro azioni quotidiane. da mille cose...

ma mi riferisco a pochissime persone...sennò proietterei in lungo e in largo su chiunque ha qualcosa che io non ho!

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.
×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.