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mio figlio mi fa i dispetti


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Questa è la prima volta che scrivo in un forum e ,credo, farò un po' di errori. Non so proprio che pesci pigliare con mio figlio di 16 anni e mezzo . Frequenta la 3^ liceo scientifico e fino a qualche mese fa la sua vita era quella normale di un ragazzo della sua età.Poi è successo che si è messo in testa di volere la moto 125 enduro ( notare che ha già un motorino).Io e mio marito gli abbiamo detto che gliela avremmo comprata soltanto se i risultati scolastici fossero stati migliori di quelli conseguiti fino all'epoca.Mio figlio ha iniziato a discutere per settimane sul fatto che lui non considera la moto legata alla scuola, che la scuola è una cosa sua indipendente da noi.Noi non abbiamo cambiato idea e lui non ci ha più parlato.Entra ed esce da casa senza salutare,Se gli parliamo non risponde. All'inizio abbiamo continuato a trattarlo in modo normale ma da una settimana abbiamo deciso di non tollerare più questo suo comportamento. E lui per reazione ha iniziato a farmi un mucchio di dispetti. Mi ha nascosto il cellulare, messo peperoncino nell' arrosto... in più studia ancora meno , stain casa tutto il giorn anon fare nulla se non giocare alla ply e guardare la tele. Quella moto è diventata la sua ossessione e il mio incubo!

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Questa è la prima volta che scrivo in un forum e ,credo, farò un po' di errori. Non so proprio che pesci pigliare con mio figlio di 16 anni e mezzo . Frequenta la 3^ liceo scientifico e fino a qualche mese fa la sua vita era quella normale di un ragazzo della sua età.Poi è successo che si è messo in testa di volere la moto 125 enduro ( notare che ha già un motorino).Io e mio marito gli abbiamo detto che gliela avremmo comprata soltanto se i risultati scolastici fossero stati migliori di quelli conseguiti fino all'epoca.Mio figlio ha iniziato a discutere per settimane sul fatto che lui non considera la moto legata alla scuola, che la scuola è una cosa sua indipendente da noi.Noi non abbiamo cambiato idea e lui non ci ha più parlato.Entra ed esce da casa senza salutare,Se gli parliamo non risponde. All'inizio abbiamo continuato a trattarlo in modo normale ma da una settimana abbiamo deciso di non tollerare più questo suo comportamento. E lui per reazione ha iniziato a farmi un mucchio di dispetti. Mi ha nascosto il cellulare, messo peperoncino nell' arrosto... in più studia ancora meno , stain casa tutto il giorn anon fare nulla se non giocare alla ply e guardare la tele. Quella moto è diventata la sua ossessione e il mio incubo!

ti do il mio parere....

credo che non debba desistere, ma devi parlarci ancora e spiegargli chiaramente che deve migliorare altrimenti si tiene il cinquantino.....e che se continua così scende anche il baget per il 125...

poi valuta ovviamente le reazioni....

guardo spesso il programma sulla tata di sky :icon_surprised:

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io ne ho fatti tanti di regali ai miei figli ma son

sempre stati correlati con lo studio.

io credo che lo avete coccolato sin dall'infanzia

senza trasmettere i veri valori della vita.

io gli toglierei anche la prima moto, i soldi che

gli date ogni settimana. invece di fargli

passare la giornata a letto e giocare al pc

gli direi di trovarsi un ben lavoretto

part time (il piu' umile possibile)

per fargli capire i valori dei soldi.

ps, nn fraintendere il mio commento come provocatorio......grazie.

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Ciao Laura, benvenuta :):

Scusami, ma sembra cosi strano che all'improvviso sia diventato così cocciuto....

Tu dici che fino a poco tempo fa era un ragazzo normale, ne sei sicura?...che questa faccenda della moto sia la punta dell'iceberg?

Sono d'accordo sul consiglio di non cedere ai dispetti ma cerca anche di capire da dove viene veramente il disagio.

Sono l'ultima a poter dare reali consigli perchè non ho figli, quindi di più non mi sento di dirti.

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io ne ho fatti tanti di regali ai miei figli ma son

sempre stati correlati con lo studio.

io credo che lo avete coccolato sin dall'infanzia

senza trasmettere i veri valori della vita.

io gli toglierei anche la prima moto, i soldi che

gli date ogni settimana. invece di fargli

passare la giornata a letto e giocare al pc

gli direi di trovarsi un ben lavoretto

part time (il piu' umile possibile)

per fargli capire i valori dei soldi.

ps, nn fraintendere il mio commento come provocatorio......grazie.

e si.. daccordo

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non c'è una ricetta standard su come affrontare queste situazioni. Il tuo racconto mi ha ricordato un fatto che è capitato quando avevo 15 anni. Andavo discretamente a scuola, avevo dai miei tutto quello che chiedevo, però volevo anche a tutti i costi un basso elettrico. Ho ricevuto anche io una risposta negativa ed ho iniziato ad essere insofferente, a rispondere male, a fare lo sciopero dello studio... La mia rappresaglia non ha funzionato. I miei hanno lasciato che io continuassi nelle mie intemperanze, mi hanno ridotto le uscite con gli amici e mi hanno fatto notare che il mio era un comportamento irresponsabile ed immaturo. Dopo un paio di settimane di "guerriglia psicologica", ho mollato io la presa; non avevo ottenuto niente, se non di dover recuperare le insufficienze a scuola e di avere la certezza che il basso elettrico non sarebbe arrivato.

Morale della favola, ho acquistato il basso l'anno dopo, con i miei risparmi. La mia "guerriglia familiare" non era servita a niente. I miei avevano vinto senza colpo ferire, lasciando che io riflettessi da solo sul mio comportamento e che sfogassi questa mia follia adolescenziale...

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non c'è una ricetta standard su come affrontare queste situazioni. Il tuo racconto mi ha ricordato un fatto che è capitato quando avevo 15 anni. Andavo discretamente a scuola, avevo dai miei tutto quello che chiedevo, però volevo anche a tutti i costi un basso elettrico. Ho ricevuto anche io una risposta negativa ed ho iniziato ad essere insofferente, a rispondere male, a fare lo sciopero dello studio... La mia rappresaglia non ha funzionato. I miei hanno lasciato che io continuassi nelle mie intemperanze, mi hanno ridotto le uscite con gli amici e mi hanno fatto notare che il mio era un comportamento irresponsabile ed immaturo. Dopo un paio di settimane di "guerriglia psicologica", ho mollato io la presa; non avevo ottenuto niente, se non di dover recuperare le insufficienze a scuola e di avere la certezza che il basso elettrico non sarebbe arrivato.

Morale della favola, ho acquistato il basso l'anno dopo, con i miei risparmi. La mia "guerriglia familiare" non era servita a niente. I miei avevano vinto senza colpo ferire, lasciando che io riflettessi da solo sul mio comportamento e che sfogassi questa mia follia adolescenziale...

in altri termini .. il purpo si è cotto nell' acqua sua.. come si dice a napoli..

che è sempre la cosa migliore..

perchè si deve sempre essere comprensivi. pero' un limite ci deve essere.

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non c'è una ricetta standard su come affrontare queste situazioni. Il tuo racconto mi ha ricordato un fatto che è capitato quando avevo 15 anni. Andavo discretamente a scuola, avevo dai miei tutto quello che chiedevo, però volevo anche a tutti i costi un basso elettrico. Ho ricevuto anche io una risposta negativa ed ho iniziato ad essere insofferente, a rispondere male, a fare lo sciopero dello studio... La mia rappresaglia non ha funzionato. I miei hanno lasciato che io continuassi nelle mie intemperanze, mi hanno ridotto le uscite con gli amici e mi hanno fatto notare che il mio era un comportamento irresponsabile ed immaturo. Dopo un paio di settimane di "guerriglia psicologica", ho mollato io la presa; non avevo ottenuto niente, se non di dover recuperare le insufficienze a scuola e di avere la certezza che il basso elettrico non sarebbe arrivato.

Morale della favola, ho acquistato il basso l'anno dopo, con i miei risparmi. La mia "guerriglia familiare" non era servita a niente. I miei avevano vinto senza colpo ferire, lasciando che io riflettessi da solo sul mio comportamento e che sfogassi questa mia follia adolescenziale...

concordo....mamma mia però quando leggo queste cose mi viene una paura!!!!! :icon_confused: (ho un figlio di 5 anni )

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non c'è una ricetta standard su come affrontare queste situazioni. Il tuo racconto mi ha ricordato un fatto che è capitato quando avevo 15 anni. Andavo discretamente a scuola, avevo dai miei tutto quello che chiedevo, però volevo anche a tutti i costi un basso elettrico. Ho ricevuto anche io una risposta negativa ed ho iniziato ad essere insofferente, a rispondere male, a fare lo sciopero dello studio... La mia rappresaglia non ha funzionato. I miei hanno lasciato che io continuassi nelle mie intemperanze, mi hanno ridotto le uscite con gli amici e mi hanno fatto notare che il mio era un comportamento irresponsabile ed immaturo. Dopo un paio di settimane di "guerriglia psicologica", ho mollato io la presa; non avevo ottenuto niente, se non di dover recuperare le insufficienze a scuola e di avere la certezza che il basso elettrico non sarebbe arrivato.

Morale della favola, ho acquistato il basso l'anno dopo, con i miei risparmi. La mia "guerriglia familiare" non era servita a niente. I miei avevano vinto senza colpo ferire, lasciando che io riflettessi da solo sul mio comportamento e che sfogassi questa mia follia adolescenziale...

bello il racconto di pippo!!!

purtroppo spesso mi capita di assistere a situazioni nelle quali i genitori cedono ai ricatti...

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bello il racconto di pippo!!!

purtroppo spesso mi capita di assistere a situazioni nelle quali i genitori cedono ai ricatti...

per esperienza è il modo più facile....ma poi dopo te ne penti amaramente....

Ora mio figlio è piccolo ma vi racconto uan cosa...Nei giorni passati c'era la fiera dalle mie parti, e ci siamo stati un pochino domenica, lui voleva comprato un gochino con i soldini che gli avevano dato i nonni...e siccome era stato promesso glielo abbiamo preso...

Il giorno dopo ci siamo tornati con più calma visto che c'era meno gente e si poteva passeggiare meglio....facendo tremila discorsi su lfatto che il gioco lo aeva avuto il giorno prima e che al massimo potevamo prendergli lo zucchero filato...

Così una volta arrivati ha subito chiesto lo zucchero...dopo aver girato un pò glielo abbiamo preso...nemmeno l'ha finito ha cominciato a chiedere qualcosa da mangiare "per la fame" (dice lui) e così gli abbiamo preso una creap visto che l'orario gli dava ragione...subito dopo averla mangiata, dovevamo qusi andar via, ha cominciato a chiedere il gioco...a quel punto abbiamo detto di no!!!

Lui prima ha chiesto gentilmente, poi si è messo a paingere, poi voleva lasciarci la mano in segno di protesta, poi dinuovo faceva promesse inutili, a quel punto io stanca di sentirlo piagnere e supplicare gli ho detto che se non la smetteva andavamo via..lui non la smetteva, anzi urlava di più e così abbiamo deciso di andarcene...ci è rimasto malissimo, non se l'aspettava, pensava di convincerci....perchè sa bene che io odio quando urla e si dispera in pubblico....

Morale della favola, non abbiamo visitato sta fiera in santa pace, lui ha pianto fino ad addormentarsi in macchina sfinito, ma non l'ha avuta vita....e ha imparato che quando gli diciamo qualcosa deve essere quella....e che non può prendercini giro dicendo che ha capito e poi tentare di circuirci per ottenere quello che vuole....

Sarebbe stato più facile tenerlo contento!!!! A volte è capitato che per tagliare corto lo abbiamo accontetnato, sbagliando a suo sfavore!!!

Scusate l'ot....ma credo fosse in tema con la difficoltà a dire di no ai figli...

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mi fai venire in mente una famiglia che conosco. hanno un bambino di 2/3 anni e non lo sanno assolutamente tenere a bada. sono succubi del figlio. mangia seduto SOPRA al tavolo perchè non vuole stare sulla sedia...se non lo accontentano si mette a urlare come un pazzo e allora lo lasciano li. seduto sul tavolo che gioca col giornale mentre loro lo imboccano!

e questo è solo uno dei mille capricci per i quali gliela danno vinta. nonni e genitori!!!!

pensa quando sarà un adolescente. dopo che l'hanno cresciuto così come faranno a dirgli di no su qualsiasi cosa???

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mi fai venire in mente una famiglia che conosco. hanno un bambino di 2/3 anni e non lo sanno assolutamente tenere a bada. sono succubi del figlio. mangia seduto SOPRA al tavolo perchè non vuole stare sulla sedia...se non lo accontentano si mette a urlare come un pazzo e allora lo lasciano li. seduto sul tavolo che gioca col giornale mentre loro lo imboccano!

e questo è solo uno dei mille capricci per i quali gliela danno vinta. nonni e genitori!!!!

pensa quando sarà un adolescente. dopo che l'hanno cresciuto così come faranno a dirgli di no su qualsiasi cosa???

diventerà un deficiente come il mio ex, e non capirà mai perchè tutti ce l'hanno con lui tranne la sua cara e remissiva mammina (scusate l'ot)

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per esperienza è il modo più facile....ma poi dopo te ne penti amaramente....

Ora mio figlio è piccolo ma vi racconto uan cosa...Nei giorni passati c'era la fiera dalle mie parti, e ci siamo stati un pochino domenica, lui voleva comprato un gochino con i soldini che gli avevano dato i nonni...e siccome era stato promesso glielo abbiamo preso...

Il giorno dopo ci siamo tornati con più calma visto che c'era meno gente e si poteva passeggiare meglio....facendo tremila discorsi su lfatto che il gioco lo aeva avuto il giorno prima e che al massimo potevamo prendergli lo zucchero filato...

Così una volta arrivati ha subito chiesto lo zucchero...dopo aver girato un pò glielo abbiamo preso...nemmeno l'ha finito ha cominciato a chiedere qualcosa da mangiare "per la fame" (dice lui) e così gli abbiamo preso una creap visto che l'orario gli dava ragione...subito dopo averla mangiata, dovevamo qusi andar via, ha cominciato a chiedere il gioco...a quel punto abbiamo detto di no!!!

Lui prima ha chiesto gentilmente, poi si è messo a paingere, poi voleva lasciarci la mano in segno di protesta, poi dinuovo faceva promesse inutili, a quel punto io stanca di sentirlo piagnere e supplicare gli ho detto che se non la smetteva andavamo via..lui non la smetteva, anzi urlava di più e così abbiamo deciso di andarcene...ci è rimasto malissimo, non se l'aspettava, pensava di convincerci....perchè sa bene che io odio quando urla e si dispera in pubblico....

Morale della favola, non abbiamo visitato sta fiera in santa pace, lui ha pianto fino ad addormentarsi in macchina sfinito, ma non l'ha avuta vita....e ha imparato che quando gli diciamo qualcosa deve essere quella....e che non può prendercini giro dicendo che ha capito e poi tentare di circuirci per ottenere quello che vuole....

Sarebbe stato più facile tenerlo contento!!!! A volte è capitato che per tagliare corto lo abbiamo accontetnato, sbagliando a suo sfavore!!!

Scusate l'ot....ma credo fosse in tema con la difficoltà a dire di no ai figli...

brava digi, la prossima fiera stai tranquilla che la visiterete in pace

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diventerà un deficiente come il mio ex, e non capirà mai perchè tutti ce l'hanno con lui tranne la sua cara e remissiva mammina (scusate l'ot)

:He He: secondo me non sei ot...

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forse è un problema generale di educazione... educare è faticoso, mentalmente e fisicamente, occorre coerenza, e certe volte sarebbe più facile aprire il portafoglio piuttosto che affrontare situazioni pesanti e scontri. il fatto è che cedere non paga, perchè rinforza nei figli la convinzione che il capriccio e lo sfiancamento siano la strada giusta per ottenere qualcosa, ed essendo molto più energici di noi poveri genitori e con pretese sempre più grandi, prima o poi perdiamo il controllo della situazione.

sono convinta che il pacchetto di figurine ottenuto a 5 anni col capriccio porterà alla rappresaglia del quindicenne per la moto e così via.

per un ragazzo la scuola (suo unico serio dovere) viene prima di tutto. Il rispetto per la famiglia gli insegnerà a rispettare gli amici, i colleghi, la sua donna e i figli. Sapere che ci sono dei limiti lo rassicurerà e gli permetterà di maturare. Altrimenti sarà un infelice, con la moto si, ma infelice.

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forse è un problema generale di educazione... educare è faticoso, mentalmente e fisicamente, occorre coerenza, e certe volte sarebbe più facile aprire il portafoglio piuttosto che affrontare situazioni pesanti e scontri. il fatto è che cedere non paga, perchè rinforza nei figli la convinzione che il capriccio e lo sfiancamento siano la strada giusta per ottenere qualcosa, ed essendo molto più energici di noi poveri genitori e con pretese sempre più grandi, prima o poi perdiamo il controllo della situazione.

sono convinta che il pacchetto di figurine ottenuto a 5 anni col capriccio porterà alla rappresaglia del quindicenne per la moto e così via.

per un ragazzo la scuola (suo unico serio dovere) viene prima di tutto. Il rispetto per la famiglia gli insegnerà a rispettare gli amici, i colleghi, la sua donna e i figli. Sapere che ci sono dei limiti lo rassicurerà e gli permetterà di maturare. Altrimenti sarà un infelice, con la moto si, ma infelice.

concordo...ricordo sempre lo psi di una mia amica che straviziava il figlio, che le disse che i figli "hanno bisogno" di regole!!!

Ed è verissimo..io me ne acorgo tutti i giorni....all'inizio pensavo che di mio padre odiavo proprio le regole e la severità, con i ltempo ho capito invece che se le avesse affincate a spiegazioni e affetto sarebbe stato anche un buon padre...

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Tra l'altro se ricordo bene Winnicott, diceva che il bambino può raggiungere l'autonomia solo grazie alle graduali frustrazioni cui verrà sottoposto dalla madre (e i genitori in generale).

Credo sia davvero questa la strada, anche se è quella più difficile per tutti...

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purtroppo io ho una figlia con un uomo che non è mai stato ne "frustrato" nè "frustato" dalla madre e dal padre, sempre pronti a giustificarlo, coprirlo edaccontentarlo nelle pretese più assurde. ho ricostruito a fatica la sua storia familiare, in mezzo a grosse omertà dei genitori e completa immaturità sua. questo ragazzo che pure avrebbe tante qualità è stato completamente rovinato da un sistema familiare fallimentare.

devo dire che mi basta pensare a lui per sentirmi ancora più motivata nell'educazione dei miei bambini, doppiamente faticosa perchè sono sola.

ma la serenità dei miei figli è un raggio di sole che mi rigenera giorno per giorno... e loro sentono il mio amore anche nei "no".

E' vero che puoi dire "no" ad un figlio con serenità solo se hai la "coscienza pulita", cioè se sai di dargli amore e di trasmetterglielo con le piccole cose di ogni giorno. altrimenti, se tu per prima non riesci a scambiare amore con loro, ti rifugi nel portafoglio e nel vizio.

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purtroppo io ho una figlia con un uomo che non è mai stato ne "frustrato" nè "frustato" dalla madre e dal padre, sempre pronti a giustificarlo, coprirlo edaccontentarlo nelle pretese più assurde. ho ricostruito a fatica la sua storia familiare, in mezzo a grosse omertà dei genitori e completa immaturità sua. questo ragazzo che pure avrebbe tante qualità è stato completamente rovinato da un sistema familiare fallimentare.

devo dire che mi basta pensare a lui per sentirmi ancora più motivata nell'educazione dei miei bambini, doppiamente faticosa perchè sono sola.

ma la serenità dei miei figli è un raggio di sole che mi rigenera giorno per giorno... e loro sentono il mio amore anche nei "no".

E' vero che puoi dire "no" ad un figlio con serenità solo se hai la "coscienza pulita", cioè se sai di dargli amore e di trasmetterglielo con le piccole cose di ogni giorno. altrimenti, se tu per prima non riesci a scambiare amore con loro, ti rifugi nel portafoglio e nel vizio.

:im Not Worthy:

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io ho letto un libro molto istruttivo sull'argomento... si intitola "i no che aiutano a crescere", l'ho comprato quando mio figlio era piccolissimo e ogni tanto lo rileggo... fare il genitore è molto faticoso, non si va mai in ferie, non si deve mai abbassare la guardia. Ci sono dei giorni in cui sono stanca morta, in cui avrei voglia di dire "fai quello che vuoi ma lasciami un attimo in pace..." però poi mi ricordo che non è giusto, non è giusto per lui perchè ha tutto il diritto di crescere 'bene' e nonostante gli sbagli che io possa fare, e ne faccio, il mio compito di genitore è quello di crescere un bambino che sarà un adulto 'sano'

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io ho letto un libro molto istruttivo sull'argomento... si intitola "i no che aiutano a crescere", l'ho comprato quando mio figlio era piccolissimo e ogni tanto lo rileggo... fare il genitore è molto faticoso, non si va mai in ferie, non si deve mai abbassare la guardia. Ci sono dei giorni in cui sono stanca morta, in cui avrei voglia di dire "fai quello che vuoi ma lasciami un attimo in pace..." però poi mi ricordo che non è giusto, non è giusto per lui perchè ha tutto il diritto di crescere 'bene' e nonostante gli sbagli che io possa fare, e ne faccio, il mio compito di genitore è quello di crescere un bambino che sarà un adulto 'sano'

anch'io l'ho letto attentamente, ed anche un altro mi sembra interessante "i no che aiutano a crescere" ma non ricordo l'autore.

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anch'io l'ho letto attentamente, ed anche un altro mi sembra interessante "i no che aiutano a crescere" ma non ricordo l'autore.

ma è quell oche ha indicato mariachiara! :Raised Eyebrow:

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ma è quell oche ha indicato mariachiara! :Raised Eyebrow:

scusate nel frattempo mia figlia si è fatta male, mio figlio le ha rovesciato addosso il borotalco e sto facendo la pizza e il dolce perchè stasera ho ospiti... dopo aver fatto l'aerosol a entrambi... mi sono rincoglionita!!!

volevo dire "se mi vuoi bene dimmi di no"

(sottotitolo del momento: se ti vuoi bene usa la pillola)

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scusate nel frattempo mia figlia si è fatta male, mio figlio le ha rovesciato addosso il borotalco e sto facendo la pizza e il dolce perchè stasera ho ospiti... dopo aver fatto l'aerosol a entrambi... mi sono rincoglionita!!!

volevo dire "se mi vuoi bene dimmi di no"

(sottotitolo del momento: se ti vuoi bene usa la pillola)

ahahaah sei perdonata allora!!! :D:

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