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mio

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messaggi di mio

  1. Direi che sei più in gamba di quel che sembri.

    io non sono assolutamente geloso, se qualcuno preferisce un altro a me, bene i gusti sono personali, e non cambiano cio che sono......

    se amo non amo perchè l'altro ama me, ma perche io lo amo per come è fatto nella sua totalità gusti compresi.........altrimenti non è amore ma possesso e egoismo.....

  2. io cerco l'equilibrio tra la mia fisicità e spiritualità e una non deve negare l'altra ma si devono autoalimentare, se sono in contrasto credo che ci sia qualcosa che non va....

    lo scontro nasce da quando le separi, ma in verità sei uno!

    Certo "equilibrio" è una parola magica.......io dico semplicemente che un ottimo primo passo e vivere di verità e realtà, anchè perche è l'unica che esiste....

  3. mah io credo che principalmente mentire è sintomo di non avere il coraggio di affrontare la verità e tutto quello che comporta.

    esatto, comprendere che mentiamo perchè non accettiamo cio che siamo e dunque vogliamo essere diversi, almeno nell'apparire....se comprendiamo cio il mentire cessa......

  4. io credo che ogni nostro sentimento sia ambivalente: una stessa cosa/azione/pensiero/emozione può renderci liberi o schiavi. dipende da noi e da come la viviamo. per questo per ognuno è diverso e ogni momento tutto cambia. trovare una "regola" di libertà è già questa una gabbia.

    osservare la realta senza giudicarla è una regola.....non direi

  5. basta che nn fai scarabocchi , quelli son difficili da interpretarli :!:

    no ,niente di tutto cio paesaggi e una tecnica più moderna tipo "mosaico dipinto".....

  6. Cai lettori le vostre domande da bulloni non sono facili per potervi rispondere.

    Sarebbe come chiedere da un vs occhio di vedere s e stesso,  

    chiedere ad un coltello di tagliare se stesso, o a un dente di mordersi da solo, chiedere a Dio di rivelarsi ?

    dunque hai chiesto se qualcuno si sente "dio" senza conoscere il significato di quanto hai chiesto?

  7. Ma, caro mio, è impossibile non condizionarla.

    Non trovate?

    Lorella.

    non è cosi semplice.

    se scopri dentro di te quali sono i tuoi reali bisogni e ne diventi consapevole .. già hai superato i condizionamenti ..

    con l' analisi si fa proprio questo .

    l'analisi però studio il passato, per liberarsi di cio di cui parliamo affermo che bisogna osservare il presente senza giudicarlo....allora c'è una comprensione totale e dunque libertà....

  8. io credo invece che la libertà stà nell' espressione di " se " .  

    Qual'è l'espressione del se?

    Lorella.

    LA SUA PIENA MANIFESTAZIONE NON CONDIZIONATA.....

    NON RIESco a scrivere minuscolo....scusate adesso funziona......!

  9. in effetti è la via del buddismo .

    lo zen ..  

    perchè no ..  

    è una scelta anche quella .

    certo abbracciare uan religione e praticare una dottrina non so se rende davvero liberi .

    io credo invece che la libertà stà nell' espressione di " se " .  

    ma per esprimere il proprio se bisogna prima conoscerlo . e la cosa non è affatto facile.. .

    concordo pienamente con te , ti sento vicino, ma ovviamente non conoscendomi travisi un po........

    io non credo a nessuna religione , metodo o quantaltro non possa toccare come tocco adesso la tastiera......

    l'espressione della libertà e l'espressione di "se" ...nulla di più vero, ma qual'è la vera essenza del se? Il se da quando si forma e riempito in continuazione di ricordi, esperienze a livello coscio ma da miriadi di varianti religiose,culturali, nazionalismi ecc..ec... a livello più incoscio....

    la domanda è come conosce il se.......il suo contenuto non è il "se" ma solo il contenuto.....giusto? Allora io dico che osservare senza giudicare e senza barare modificandoci secondo cio che riteniamo corretto , possiamo conoscerci, osservarsi nel presente non studiare le nostre azioni passate, ma toccare nel presente come ci comportiamo , quello siamo non le nostre idee......

    poi conosciuto il se, (in realtà lo si osserva sempre perchè sempre nuovo)

    allora puo fiorire non cambiare ,ma fiorire sempre ogni azione nascere e morire......

    possiamo continuare se siete interessati.....

  10. per farla breve , faccio questa affermazione...

    "la verà liberta è liberta dal nostro conosciuto ,il nostro io, che giudica,distorce secondo il suo sapere la realtà, abbandonarlo vuol dire non separarsi più dalla realtà, ma comprendere che si è parte di essa, e solo allora le nostre azioni non saranno condizionate, ma libere.

    e solo in quella libertà si può comprendere la vita non parzialmente ma nella sua totalità...."

  11. Caro mio, dico che la libertà e l'ambizione non sempre vanno di pari passo.

    Siamo liberi di nascere, credere, essere? E' sempre il solito discorso (per me si intende) nasci e ti battezzano, cresci e ti indottrinano su ogni cosa. Scuola, amici, lavoro, matrimonio, morte.

    Invidio (bonariamente) le persone ambizioni le sole in grado di conoscere la vera libertà.

    Un abbraccio, Lorella.

    io dico che non vanno assolutamente d'accordo, ma ho usato l'ambizione come esempio.....avrei potuto usare la parola paura.....

    essa condiziona la libertà.....non cambia il ragionamento......

  12. mio , mi pare che hai un brutto concetto della parola " ambizione " .

    l' ambizione è un aspirare a ...  

    un tendere a ..

    come la corda di un arco pronto a scoccare una freccia ..

    ma spesso non conosciamo le nostre reali aspirazioni perchè risiedono in quella parte inaccessibile del nostro inconscio ..  

    allora lo sforzo da fare è quello di andare a recuperarle.

    sforzarsi di non tendere a nulla .. mi sembra autodistruttivo .

    viene da chiedersi quale bisogno inconscio ti spinge a rifiutare l' ambizione . quale desiderio si cela dietro questo rifiuto .. oppure quale paura .

    assolutamente no, io non ho nulla contro l'ambizione , chiedevo se ho un obbiettivo e mi muovo per quello mi posso dire libero, totalmente?

    io dico che l'obbiettivo rende le azioni condizionate ad esso...

    se devo arrivare in stazione percorrero ovviamente una certa strada che mi ci conduce ,ma se incontro un uomo ferito mi fermo lo aiuto e non do importanza all'obbiettivo "arrivare in stazione", ma in casi in cui l'obbiettivo e dominante nella nostra vita come scegliamo liberi o condizionati, e scegliere condizionati e la scelta giusta?

    siccome credo di poter affermare che essere liberi totalmente da ogni illusione o non accettazione della realtà, rende l'approccio alla vita completamente nuovo, e fa si che si ci renda conto non tanto di essere individui isolati, ma parte integrante del tutto....

  13. Perchè quando tutto mi appare tranquillo, cioè i miei pensieri si sono delineati, il mio maremoto interno si è calmato....in un istante tutto è peggio di prima della calma piatta? Perchè ora vorrei gridare a tutto il mondo che sto' male? IVoglio stare bene, mi sono stancata di soffrire per tutto quello che mi capita, lavoro, figli, marito. Vorrei togliermi questa coperta pesantissima da dosso che mi fa' soffocare.  

    Lorella.

    accetta la realtà, non illuderti mai di poterla cambiare, resta in essa è scoprirai che tutto, e di proprio tutto è meraviglioso......

  14. Purtroppo quello che dici è vero mio, ma non consideri che il mondo personale e quello globale sono cosa distinta...anche se interagenti. Il dolore di un bambino solo, non ha meno valore di uno affamato in chissà che carestia. Ogni persona ha diritto a essere compresa nel dolore, anche quelle che se lo cercano...anche se fanno rabbia.  

    E' vero il mondo lo distruggiamo noi, ma credimi, anche se come me tanti altri ce la mettono tutta l'essere umano rimarrà l'essere umano, limitato, ignorante, egoista...

    Preferisco l'autocommiserazione retorica che l'indifferenza che spesso di trova per le strade. Se ci stancheremo di addolorarci per gli altri, non ci resterà più nulla.

    concordo con quanto dici Rain, ma se davvero si fa tutto il possibile, bhe il dolore e l'amarezza non trovano spazio, in quanto tutto è occupato da quel sentimento stupendo che si chiama "compassione"..........

    si compassione per chi ancora non riesce a comprendere la realtà della vita, dunque soffre....

  15. L'AMBIZIONE E' UNA VIRTU' CHE TUTTI DOVREBBERO POSSEDERE  

    E SENZA MOLTO PROBABILMENTE LA VITA NN HA SENSO!

    CERTE VOLTE CI SI DIVENTA SCHIAVI DI QUESTA E TOGLIE LA LIBERTA' MA BISOGNA SEPARARLA.

    una virtù non credo, le virtu son ben altro.......

    io la vedo come rifiuto della realtà e corsa al piacere (sia esso inteso come apprezzamento altrui che nostro)......dici che da la felicità?

    Il mondo mi sembra , la sua realtà, dice il contrario.......

    per ogni ambizioso ci sarà una gara , un vincente e uno sconfitto che è la base di ogni guerra

  16. per me invece quelle forze di cui parlo sono l' inconscio ..  

    l' Es ..

    i nostri desideri piu' profondi le nostre ambizioni piu' remote risiedono nel rimosso .

    non vi abbiamo accesso .ma ci guidano con forza.

    e noi siamo inconsapevoli di cio che facciamo e del perchè .

    ecco la realtà presente..

    la pulsione... quel motore inconscio che l' io risibilmente tenta di guidare ma di cui non conosce i comandi .

    e puoi affermare in sicurezza che è impossibile esserne liberi?

    Se, si qul'è la fonte della tua sicurezza?

  17. Voi mi dovete spiegare perche un giorno pensate di essere come lui?

    penso sia necessario intanto definire la parola Dio..

    tu ne hai conoscenza diretta o sai quello che ti hanno raccontato o hai letto? Perchè in tal caso trattasi di immaginazione sia che sia vero o no quello sai........

    cosa vuol dire la parola Dio....ogni religione e credo ne da una definizione differente, è il creatore?

  18. Vi siete mai chiesti quale sia il senso dell'educazione?

    Perché andiamo a scuola, perché impariamo varie materie, perché facciamo esami e gareggiamo fra di noi per avere i voti migliori? Qual è il significato della cosiddetta educazione, qual è la sua vera funzione? Si tratta di un interrogativo realmente importante, non solo per gli studenti, ma anche per i genitori, per gli insegnanti e per chiunque ami questo nostro pianeta. Perché affrontiamo la lotta che il ricevere un'educazione comporta? E' semplicemente allo scopo di superare qualche esame e trovare lavoro? Oppure la funzione dell'educazione è di prepararci, quando siamo giovani, a comprendere il processo della vita nella sua interezza? Avere un lavoro e guadagnarsi da vivere è necessario - ma è davvero tutto lì? E' solo per quello che veniamo educati? Di certo la vita non è fatta soltanto di un lavoro, di un'occupazione. La vita è qualcosa di straordinariamente ampio e profondo, è un grande mistero, un vasto regno in cui agiamo in quanto esseri umani. Se ci prepariamo semplicemente a guadagnarci da vivere, non riusciremo a cogliere il senso della vita; e comprendere la vita è molto più importante che prepararsi per un esame o ottenere ottimi risultati in matematica, fisica e così via.

    Dunque, in quanto insegnanti o allievi, non è importante domandarci perché educhiamo o veniamo educati? E qual è il significato della vita? Non è forse la vita una cosa straordinaria? Gli uccelli, i fiori, gli alberi in fiore, il cielo, le stelle, i fiumi e i pesci che ci vivono - tutto questo è vita. La vita sono i poveri e i ricchi; la vita è la perenne battaglia fra gruppi, razze e nazioni; la vita è meditazione; la vita è ciò che chiamiamo religione, ed è anche gli aspetti inafferrabili, nascosti, della mente - le invidie, le ambizioni, le passioni, le paure, le gratificazioni, le angosce.

    La vita è tutto questo e molto di più. Ma di solito ci prepariamo a comprenderne solo una piccola porzione. Superiamo certi esami, troviamo un lavoro, ci sposiamo, abbiamo dei figli, e diventiamo sempre più simili a macchine. Continuiamo a essere paurosi, ansiosi, spaventati dalla vita. E allora, la funzione dell'educazione è di aiutarci a comprendere l'intero processo della vita o semplicemente di prepararci a una professione, al miglior lavoro possibile?

    Certamente l'educazione non ha senso a meno che non vi aiuti a comprendere la vastità della vita in tutte le sue sfumature, con la sua straordinaria bellezza, i suoi dolori e le sue gioie. Potete avere lauree e titoli accademici, e trovare un ottimo lavoro; e poi? A che serve tutto questo se strada facendo la vostra mente si offusca, si logora, si instupidisce? Non dovreste cercare di scoprire il senso della vita adesso che siete giovani? E non è forse quella la vera funzione dell'educazione, ossia di coltivare in voi l'intelligenza che cercherà di trovare la risposta a tutti questi problemi? Sapete cos'è l'intelligenza? E' la capacità di pensare liberamente, senza paure, senza formule, che ci permette di cominciare a scoprire autonomamente ciò che è reale, ciò che è vero; ma se siete spaventati, non sarete mai intelligenti. Qualunque forma di ambizione, spirituale o terrena, alimenta l'ansia, la paura; ecco perché l'ambizione non aiuta a far sviluppare una mente che sia chiara, semplice, diretta, e quindi intelligente.

  19. c'è una forza che spinge dentro di noi .. e ci fa essere ..  

    ci fa desiderare ci fa sognare ci fa godere o soffrire..

    ed è li che si forma l' ambizione .

    io ho osservato molto quella forza di cui parli e posso affermare che trattasi del nostro "io" che latro non è che accumulo di esperienze, nozioni, cultura, religione, insomma tutto il conosciuto, che vuole "essere" allora crea continuità rapportando ogni istante presente con il nostro "io" che giudica,interpreta e poi agisce........

    chiedo e possibile agire partendo non dal nostro conosciuto ma dalla realtà presente?

  20. non si puo essere mai liberi dai propri desideri ..  

    dalla propria libido ..  

    dalle proprie ambizioni ..

    c'è una forza che spinge dentro di noi .. e ci fa essere ..  

    ci fa desiderare ci fa sognare ci fa godere o soffrire..

    ed è li che si forma l' ambizione .

    cosa ti fa dire non si può invece che non posso?

  21. ogni cosa che nasce muore, altrimenti non ci sarebbe diversità tra gli esseri viventi e gli oggetti.....

    la vita è un movimento unico continuo che tende a continuare e non credo faccia troppo caso agli esseri umani, che universalmente parlando sono insignificanti....

    il dolore e la tristezza siamo noi, non siamo noi quelli tristi e addolorati?

    io credo che la causa di tutto cio sia l'incapacità dell'uomo di vivere nella realtà e nella verità e il voler fuggire nell'illsione che però prima o poi deve fare i conti con la realtà ed ecco il conflitto perenne dell'uomo che genera l'uomo triste e pieno di dolore.......

    troppo facile e comodo essere tristi, ma il mondo non è forse l'insieme di tutti noi, quanti bambini muoiono di fame,mentre noi buttiamo la brioches perche un po vecchia o ordiniamo il pranzo e ne consumiamo metà, o compriamo tutto cio che ci sfizia comprare e chi non lo fa e perchè non ha i soldi altrimenti lo farebbe,........dunque chi è il responsabile di tutta questa bruttezza.

    sopra leggo che due bimbe ora sono sole, e penso ai bombardamenti in irak e penso a quanti sono soli e senza un braccio a quanti violentati e uccisi .......ma dai su con il morale in fin dei conti noi stiamo bene fino a che non vediamo due bambine che restano sole per i mali del mondo, magari per un tumore, strano? con la pulizia dell'atmosfera che noi curiamo non comprando cio che la distrugge,,,,,,

    coerenza amici altrimenti è solo autocommiserazione e retorica

  22. io ritengo la vera liberta come liberta totale di azione, e se siamo legati a qualche preconcetto e a qualche idea, non abbiamo una percezione diretta con le cose dunque è una liberta conzionata da cio che conosciamo.

    l'ambizione e voler essere migliori e comunque diversi da cio che siamo in realtà, non giudico se è giusta o sbagliata, ma dico che avere un fine rende ogni scelta non libera ma condizionata a quel fine ...

    Dunque esiste una liberta di azione che sia libera da tutto da ogni condizionamento, dalla cultura, dalla religione, dalla paura, da un obiettivo insomma una liberta totale?

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