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messaggi di mio

  1. cio che oggi chiamate paese è stato costruito con morte e distuzione, guerre e furti.....non solo qui ma ogni paese......  

    perchè non dovrebbe decidere sul dafarsi ((con il voto) una persona che abita nel luogo in cui si decide la cosa.......forse vi appartiene il luogo?

    embè, come hai detto, dopo che abbiamo costruito il nostro paese con morte e guerre, dopo che abbiamo annaffiato queste terre con il nostro sangue e il nostro sudore (o quello degli schiavi da noi conquistati :D ), non credi che abbiamo il diritto e il dovere di rivendicarne la proprietà? :wink:

    specificazione: parlo di NOI riferendomi agli italiani, romani etruschi o dir si voja :D

    e ed proprio per questo che credo si debba uscire da questa mentalità....

    il nostro paese , come dici tu, non è nostro, ma noi lo dominiamo con la violenza.....

    Quando (nei giorni nostri già accade) nascerà 1 bambino da genitori italiani e 9 da extranieri....il paese mutera, cambieranno leggi, costituzione, abitudini e tradizioni ed è giusto che sia così.....perchè le persone dovrebbero seguire e coltivare tradizioni che non gli appartengono, terrano il buono e getteranno il marcio ....

  2. "extracomunitario"

    sinceramente già la parola la trovo priva di significato , il significato l'ha solo per chi poveretto si sente appartenente ad un nome che in realtà non ha significato "italia".

    Non vedo confini, non vedo gente diversa da me, non mi identifico....

    certo uso il passaporto, certo servono regolamentazioni....

    ....ma povero chi si identifica con un "illusione" chiamata nazionalismo...

    cio che oggi chiamate paese è stato costruito con morte e distuzione, guerre e furti.....non solo qui ma ogni paese......

    perchè non dovrebbe decidere sul dafarsi ((con il voto) una persona che abita nel luogo in cui si decide la cosa.......forse vi appartiene il luogo?

  3. c'è limite tra conoscio in conscio, sono separati o li separiamo noi per convenienza di comunicazione e studio?....

    Li "definiamo" come ambiti diversi, per convenienza di comunicazione e studio.

    Non sono forse entrambi accumulo di nostre esperienze,ricordi,tradizioni,cultura,direttive ambientali,religioni,nazionalismo ecc.........dunque perchè separarli?

    E chi li separa?

    Entrambi la loro somma non sono forse il nostro "io" "se" il "me" voi vi sentite separati?

    No. E tu?

    se ti rispondessi in sincerità dubito mi crederesti ....ma voglio darti fiducia....

    bhe io no, li sento un unica cosa......personalmente li utilizzo per cio che sono stati generati non per decidere della mia vita, non reagisco al presente giudicandolo secondo quanto vissuto in precedenza, non li accumulo come esperienze , non vivo in un continuo stato di altalena tra ricordi e speranze, ma mi baso sul presente dove loro non posso essere mai........

    Noi non siamo la nostra psiche , pultroppo però l'umanità non se ne rende conto e si immedesima in essa rendendosi la vita una vera schifezza.....

  4. mio ha scritto:  

    dunque giudicare impedisce la comprensione della realtà, per quello che è....

    ste ha scritto

    No. Dunque giudicare influisce sulla comprensione della realtà. Basta  

    tenerne conto.

    essendo conosciuto , cio che immagazini ricordi e immagazini cio che senti dunque distorto dalla tua opinione,,,,,forse a livello coscio ricorderai la cosa ma a livello incoscio la sensazione avuta sarà forte

    questo per me è ovvio :D :D

  5. Capisco che il mondo sia complicato e che è difficile e spesso addirittura

    doloroso guardarsi anche attorno per conoscere ed imparare qualcosa.

    qualsiasi cosa impari aumenterà solo il tuo conosciuto......sempre da li attinge il pensiero.....senza memoria non puoi pensare.

  6. c'è limite tra conoscio in conscio, sono separati o li separiamo noi per convenienza di comunicazione e studio?.... Non sono forse entrambi accumulo di nostre esperienze,ricordi,tradizioni,cultura,direttive ambientali,religioni,nazionalismo ecc.........dunque perchè separarli?

    Entrambi la loro somma non sono forse il nostro "io" "se" il "me" voi vi sentite separati?

  7. Dici bene: "ti sembra"... ma la confusione, se c'è, è solo dentro di te:  

    è ovvio che quella non era la risposta di Piccola ma era una simulazione  

    fatta da Ste per farti capire - a seguito della tua critica - che lo spazio  

    per rispondere c'era e c'è ancora.  

    Posso suggerirti di ascoltare un po' di metal?  

    E' un po' OT ma va bene, parliamone.  :D  

    Tu sostieni che credi che il conscio e l'inconscio dovrebbero comunicare la

    stessa cosa e che provengono da una sola sorgente.  

    Cosa ti porta a queste credenze e quale sarebbe la sorgente unica?  :wink:

    Ste, giudicarmi confuso non pensi sia solo un limite alla comprensione.

    Scusa Datango... a parlare di confusione sei stato tu, e non credo che

    ti riferissi a Paperino e Paperoga. Comunque rispondo volentieri alla

    domanda: no, non penso che giudicare sia un limite alla comprensione.

    guidicare è dare un'opinione alla realtà , dunque distorcela alle proprie teorie e esperienze....questo è un fatto!

    dunque giudicare impedisce la comprensione della realtà, per quello che è....questo è ovvio.

  8. e poi io credo che l'inconscio e il conscio dovrebbero comunicare la stessa cosa dato che provengono da una sola sorgente, o almeno non dovrebbe essere così?.

    No. :shock:

    No cosa? parliamone? :?

    E' un po' OT ma va bene, parliamone. :D

    Tu sostieni che credi che il conscio e l'inconscio dovrebbero comunicare la

    stessa cosa e che provengono da una sola sorgente.

    Cosa ti porta a queste credenze e quale sarebbe la sorgente unica? :wink:

    l'ovvietà.......tutto cio che sei è il tuo conosciuto non puo essere altrimenti finchè ci attingi con pensiero sia esso conscio che incoscio

  9. La felicità è un concetto soggettivo, come il piacere: per la Binetti  

    son due ore di cilicio, per Grillini due ore d'altro...  

    Proprio per questo è importantissimo non dare una definizione

    generale di felicità, e lasciare invece la libera scelta all'individuo.

    Invece, se si vuole discutere di realizzazione personale, di lavoro, di

    povertà e di ricchezza... di cose così insomma... è meglio abbassare la

    mira e parlare di "qualità della vita", che può essere definita in modo

    più oggettivo, meno metafisico.

    felicità è realizzare il piacere........la vera causa del conflitto dell'uomo

    la felicità si cerca (come ripetizione di un'esperienza di gioia) e non è mai completa

    la gioia accade ed è sempre totale ed irripetibile

    il piacere è il fine del desiderio

    essere felici è avere tante speranze e credervi

    provare gioia è godere di cio che hai di fronte .....

    la gioia dipende da noi non da cosa abbiamo di fronte

    chi cerca di essere felice è non capisce che cerca sestesso, sempre e comunque, non potrà mai realizzarla....

  10. boh...  :roll:  a me sta cosa mi puzza troppo di "accontentarsi"  :roll:  

    ...

    sperare che cio che è, fosse come noi vorremmo , cambia forse ci che è? Io credo di no....anzi genera solo sofferenza quando comprendiamo che il nostro desiderio non avverrà.

    Cio che è , è modificabile solo se noi vi prestiamo estrema attenzione, lo comprendiamo senza pensare al dopo , ma all'adesso, li si cambia!

    Sperare è una fuga da cio che è..........prendi un fumatore che spera di smettere, questo è un suo desiderio....Si vede palesemente che l'immaginare un futuro senza fumare è una fuga all'attenzione dell'adesso in cui sono, in cui fumo.....dunque non smettero mai, lo faro solo se agirò sul persente....

    dunque caro Egocentrum questo è l'unico modo per non accontentarsi.....

  11. sono contento di leggere qualcuno che la vede come me......

    sbaglio se dico che fino ache ci saranno desideri e scopi' date=' ambizioni e ricerca di piacere ci sarà sempre confllitto, tra illusione è cio che è?

    mi interessa sapere cosa ne pensi...[/quote']

    Sì, in un certo senso è così, ma non bisogna commettere l'errore delle religioni, che spesso hanno voluto mortificare la carne, reprimere i desideri per forzare la gente a "credere" nel modo che interessava a loro. Cioè, se ci accorgiamo di un nostro desiderio, anche nell'ottica della ricerca della nostra evoluzione spirituale, sarebbe un errore reprimerlo. Semplicemente, si dovrebbe essere soddisfatti di ciò che si può avere, non soffrire la mancanza di qualcosa. Gesù disse che chi credeva in Lui non avrebbe avuto bisogno di nulla, gli sarebbe stato concesso anche il di più. Pensate anche all'importanza di questo come discorso in buona parte simbolico. Ora è tardi, se vi interessa proseguiremo il discorso...

    io credo che gesù riferendosi a se stesso intendersse dire "verita o realtà" o meglio"cio che è"

  12. la vendetta è utile? Se si a chi?

    per me solo all'immagine che abbiamo di noi stessi, dunque ad un'immaginazione! Chi non ha desiderio di vendetta sa e comprende chi dovrebbe essere oggetto della vendetta.....lui è beato.

  13. E' difficile spiegare a parole ciò che è soprattutto un sentimento. Gesù disse siate COME bambini' date=' non semplicemente "siate bambini". Io penso che la spontaneità sia un punto di arrivo, non di partenza. Dopo aver tanto conosciuto, e proprio perchè abbiamo tanto conosciuto, riusciremo a lasciarci andare vivendo la pienezza dell'attimo senza altro chiederci, come sperimentatori che riescono a vedersi e a viversi da distanza infinita, e proprio perchè distaccati, consapevoli dell'eterno e della caducità del Tutto, VIVERSI appieno al di là delle elucubrazioni mentali, delle rappresentazioni del pensiero, degli schemi-schermi che ci imprigionano, dei pregiudizi di vario tipo. Ma -io penso- si arriva a tutto ciò solo dopo che abbiamo superato ANCHE ogni concetto di pregiudizio, schematismo, elucubrazione ecc.. Nel VUOTO dei significati ritroveremo la nostra PIENA essenza.

    Non voglio fare il filosofo, lo zen è la vita quotidiana. Se qualcuno avrà colto qualcosa, un embrione di sensazione al di là delle mie parole STUPIDE, sarò veramente contento... [/color']

    sono contento di leggere qualcuno che la vede come me......

    sbaglio se dico che fino ache ci saranno desideri e scopi, ambizioni e ricerca di piacere ci sarà sempre confllitto, tra illusione è cio che è?

    mi interessa sapere cosa ne pensi...

  14. mmmmmmmmmm il pensiero!!!?? dunque fammici pensare :cry:  

    diciamo che è quella cosa che a volte mi provoca la gastrite :-)

    io vedo osservandolo che: a volte lo riconosco come qualcosa che fa parte della mia natura, altre volte è il prodotto di un condizionamento archetipo. A volte si muove in maniera compulsiva altre volte è lento e crea dei bei momenti di pace e serena introspezione.

    Io rilancio mio, è utile non avere pensieri?

    utile o inutile lo stabilisce il pensiero , dunque chiedi al pensiero di valutare se stesso......io chiedo non siamo altro....?

  15. siamo tutti d'accordo se dico:

    1) il pensiero può pensare solo a cio che abbiamo in memoria, modificarlo, deformarlo ,mischiarlo, ma si muove solo nel conosciuto...

    2) Il pensiero è la reazione della memoria a cio che abbiamo di fronte

    3) Noi alla fine siamo l'accumulo della nostra memoria, della nostra conoscenza...

    4) Se osserviamo noi stessi, ci pensiamo su, dunque chi osserva è l'osservato sono la stessa cosa

    5) Se è vero tutto cio , e se esistesse qualcosa di immateriale e divino

    il pensiero non potrebbe mai conoscerlo

    6) il pensiero non può mai cogliere il presente, può solo paragonarlo a cio che sa è giudicare, dopo agiamo-----

    dunque è possibile percepire l'attimo presente, con assoluta azione passiva.......dove per passivo non intendo subire ma non giudicare, avento accantonato il conosciuto, resoci conto che il passato ci "comanda" e che noi siamo il comandate, abbandono tutto cio è osservatore e osservato scompaiono....esiste solo l'agire presente.....

    Logicamente vi sembra possibile?

  16. ciao mio, ho 18 anni e sono contro persino l'alchool..

    mi intossico di sigarette, ma questo è un'altro discorso che se ti interessa possiamo portare in privato..

    non tollero droghe leggere e pesanti e qualsiasi tipo di alcholico che non sia un bicchiere di vino rosso a tavola insieme alla carne..

    stiamo sulla stessa barca

    io volevo portare a tutti voi l'incoerenza Del Mortadella e di chi gli sta accanto

    hai mai sentito di un politico coerente....

    o meglio un qualsiasi uomo al potere rimasto coerente?

  17. PARE CHE IN QUESTO MONDO ci si debba adattare nelle situazioni recitando sempre ruoli diversi prostituendosi intellettualmente, la cosa che odio più al mondo. Non sopporto un sociologo di nome Francesco Alberoni che dice che dobbiamo tenerci anche i rapporti sociali non buoni, perchè sennò avremmo 4 amici o neanche quelli, e io rispondo chi se ne frega. qUINDI SE VUOI SARE CONTENTO ADATTATI ALLA M***A CHE HAI INTORNO.

    Oppure inizio a non sopportare più lo psicologo che  è direttore su riza psicosomatica Morelli Raffaele  che dice che la felicità è uno stato interiore a prescindere da ciò che abbiamo.

    In una società moderna dove tutti  o quasi sono inseriti in un tessuto sociale con conoscenze, e soprattutto un lavoro e tu sei solo e non lavori e non guadagni, come fai ad essere felice? Lo saranno solo in India dove muoiono tutti di fame. E poi soggiunge sulle cause della depressione, che si punta troppo su una cosa nella vita e venendo a mancare quella ci crolla tutto addosso. Spesso non abbiamo che quella cosa, non tutti hanno diversi punti di riferimento. E poi tornando al lavoro, il lavoro è ancora oggi il centro di tutto, che identifica la persona. In giro ti chiedono chi sei e cosa fai. Io vorrei vedere uno solo dei professionisti della mente senza un lavoro nè speranza e magari con famiglia che fare quando non lavora e non trova niente, neanche di ripiego. Per questo il mio terapeuta l'ho smollato da un mese, dopo 12 mesi di terapia.

    Diceva che dovevo tirarmi su. O che dovevo cambiare mia madre che non mi sostiene affatto dicendo che mi lamento e in parte mi capisce ma mi devo rassegnare perchè tanto mio marito lavora...ma lei ha 60 anni cosa cambi? Eppoi ciascuno è perfetto, ma deve cambiare, questi psicologi.

    Ma è anche questione di realizzazione personale non dipendere da un uomo matrimonio o meno, e specie se non ho la licenza media ma ben di più.

    Per questo mi fanno in parte ridere tutti questi discorsi di adattamento sociale, di sorriso ad ogni costo anche quando ti arriva una pietra stessa, questa filosofia dell'andare avanti, con niente in mano.

    Per i contatti umani ALDO BUSI dice giustamente che

    l'uomo se è solo e non parla con nessuno implode in sè stesso. Ma certo che siano amicizie buone come aggiungo io, se devono avvelenarti la vita meglio senza.

    Quindi questo star bene da soli senza lavoro nè amicizie a cui sono stata costretta negli anni e non per scelta, (per le amicizie rigida educazione e pochissima libertà di uscire e di farmene), per me è solo ricchezza se cosi' la si vuol chiamare degli eremiti.

    Pensati tu, all'improvviso se hai figli i tuoi crescono vanno fuori città  o va all'estero, e vabbè, si supera, ma aggiungiamo che per sfortuna (facciamo le corna) non lavori, e hai bisogno di che vivere, gli amici di un tempo ti voltano le spalle . Tu saresti contento? Ovviamente no. E dovresti adattarti alla nuova condizione da fame?

    C'è gente che si abitua a vivere con sempre meno, vedi le baraccopoli in varie città oggetto di un servizio su Panorama. A quelli cosa vai a dire di accettare la condizione ai margini della società? Per questi motivi quando chi lavora e sta meglio di me mi viene a dire di accontentarmi, mi fa tremendamente incazzare. Non trovi?

    Su questo piano trovo cinici molti terapeuti ma non psichiatri.

    Per lo meno per la mia esperienza.

    Molti anziani vivono con misere pensioni non vendendo parenti nè amici,

    e non sono felici, e gliene vogliamo fare una colpa?

    Questa società è una cosa meravigliosa diceva OSCAR WILDE ed è una tragedia starne fuori, aggiungo io, puoi anche evitare di stare dietro alle mode imposte, ma non certo di lavorare, mangiare, ESISTERE.

    dunque sostieni che la fama, i soldi, il successo diano la felicità.....

    bhe osservando le star e gli imprenditori non direi........

    Più hai più temi di perdere cio che hai, puoi possedere cio che vuoi ma nulla può darti la felicità, essa è coerenza con la verità, e nessun ricco potrà mai essere sinceramente buono, altrimenti aiuterebbe gli altri, inutili sono le scuse o miseri aiuti, il vero felice e colui che dona tutto cio che ha in esubero per la sopravvivenza, e colui al quale ricchezza e successo lo fanno sorridere.......

    Certo non è una colpa inseguire la ricchezza, è più ignoranza di cosa sial la gioia di vivere......quella è vera richezza,,,,

  18. adesso la sinistra vuole fare una leggo dove dentro le scuole superiori { indi ---> adolescenti } e fare un test antidoping con le urine..

    bene.. pareri se giusta o sbagliata ma la cosa che mi fa pensare è:

    NON VOLEVANO LEGALIZZARE LE DROGHE LEGGERE ?

    ..mi sembra incoerente eh......

    hai dei figli......?

    fanno bene e te lo dice uno che ha sbagliato, via droghe e sigarette, non esiste che si possano consumare e non vendere, devono multare ogni minorenne che fuma e chiudere il tabacchino che gliele vende, maledetti a loro a me le davano a 12 anni , ho faticato molto per smettere, che siano maledetti!

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