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Tanya

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  1. Sicuramente la psicoterapia è molto lunga, però io ti conseglierei di fare sia psicoterapia che farmacoterapia, o cmq di sentire che cosa dice uno psichiatra.. puoi anche parlarne con la tua psicologa se ti senti più tranquilli. Spesso quando una persona ha bisogno di entrambe le cose i terapeuti tendono a lavorare insieme e a consultarsi fra loro per quanto gli è possibile mantendo il segreto professionale al quale sono vincolati ( tu puoi dire, teoricamente, delle cose ad un e non dirle all'altro ) cmq anche la terpia dalla psichiatra è accompagnata da psicoterapia, un diversa rispetto a quella della psicologa in effetti.. Però tutte volte che vado, una volta alla settimana, mi tiene un'ora e mezza tra una cosa e l'altra.. Per un certo periodo avevo provato a fare sia psicologa che psichiatra la stessa mattina, per non perdere tanto tempo gli altri giorni, ma poi mi stancavo troppo, era snervante.. e così ho diviso. Prova a parlarne con la tua dottoressa e senti che dice. Baci
  2. Tanya

    cocaina...

    Bhè.. mi fa piacere. Cmq il parlare continuamente, le pupille, il tirare su con il naso, etc non sono atteggiamenti che si hanno sempre... insorgono solo quando si è sotto l'effetto della coca e in quanto alla durata dipende da quanta se ne è presa, da come è tagliata, dal tipo di coca, etc... Quindi.. se chi lo fa ci sta particolarmente attento può anche fare in modo che gli altri non se ne accorgano... Ma se ci stati tanto insieme.. probabilmente ti sei spaventata per niente, meglio così.. :D
  3. Tanya

    Assistenza psicologica

    No... io non avevo aspettato per niente. Avevo chiamato e mi avevano detto di passare quando volevo quando volevo per parlare con un operatore.. alla fine non ero più andato. Poi in un momento di crisi assoluta mi ci sono precipitata e ho aspettato appena un quarto d'ora che si liberasse il primo operatore disponibile.. e abito in una grande città, nella parte ad alto tasso d'utenza ( per dire... non in paesino ) forse dipende da come sono organizzati. Io cmq, al di là della possibilità economica mi trovo meglio li, mi sento più assistita, fosse sono perchè hanno aggangi con l'ospedale e il reparto di psichiatria ( di cui ho avuto bisogno diverse volte )... Sono andata per tanto tempo anche privatamente.. ma alla fine era la stessa cosa.
  4. Tanya

    Assistenza psicologica

    Fai una cosa.. prendi semplicemente l'elenco telefonico e sotto la voce a.s.l. cerca Centro di salute mentale ( o Centro di igene mentale, è la medesima cosa ) poi telefona e chiedi come fare per parlare con un operatore. Funziona che tu vai, in genere è meglio prendere un appuntamento prima ( anche se io per esempio ero andata improvvisamente in un giorno particolarmente difficile e non mi hanno negato il colloquio ). Quando vai la prima volta fai il collo qui con un operatore "generico", illustri i tuoi problemi, la tua situazione, etc... gli dici tutto quello che vuoi, poi loro ti ricontattano entro qualche giorno e ti dicono quando andare a parlare con il professore a cui ti hanno assegnato. In pratica funziona che settimanalmente facciano una riunione interna nella quale discutono sui casi interni e poi sui nuovi pazienti che hanno richiesto assistenza.. in base a quello che tu hai detto all'operatore con il quale hai parlato ( e per questo ti conviene raccotargli più cose che puoi.. anche se la prima volta è difficile buttare tutto fuori così di botto con una persona con la quale non si ha la minima confidenza.. ma funziona così ) e loro ti assegnano al medico più adatto, psichiatra o psicologo che sia... nei casi più seri ( come avevano fatto con me ) viene assegnato a tutti e due. Ogni dipartimento della a.s.l. ha un c.s.m. quindi non dovrebbe neanche essere troppo lontano da casa. Io mi sono sempre trovata benissimo e i medici sono tanto bravi quanto quelli privato, è un luogo comune che i pazienti vengano trattati con più leggerezza.... anzi... con la psicologa privata avevo la brutta sensazione che lei stesse li ad ascoltarmi sono perchè la pagavo... invece li.. no, è tutto completamente gratuito. E poi c'è il vantaggio che essendo professori interni della a.s.l. ti permettono un mucchio di agevolazioni. Per esempio a me danno tutti i farmaci che mi servono senza andare in farmacia ( e alcuni non costano certo poco ).. me li danno contati, di settimana in settimana, ma questo lo fanno per evitare che non abbia accumulo a casa di troppe pastiglie varei ( ho fatto un po' di casini in passato ), mi fanno fare gli esami del sangue completi spesso per controllare il fegato, qualche volta che sono stata male e sono andata all'ospedale dopo 2 minuti hanno chiamato le stesse dottoresse che mi seguivano al c.s.m. . Insomma, io mi trovo bene. L'unica cosa negativa è che puo andare incontro ad aventuali trasferimenti dei medici... e non puoi farci niente, perchè non puoi seguire il medico in un altro c.s.m. ( a me che tu non faccia un cambio di residenza ) perchè devi andare per forza in quello che copra la zona dove abiti.... Bho ora non mi viene in mente altro e devo uscire, il fidanzato mi aspetta.. Se hai bisogno dimmi pure.. vado li da anni e credo che a livello nazionale le a.s.l siano organizzate allo stesso modo indipendentemente dalla città. Baci :ciao
  5. Ciao Sassolina.... intanto come stai? Mi dirai che stai male immagine e lo posso capire benissimo. Volevo scriverti in privato perchè di alcune cose faccio un po' fatica a parlare, ma alla fine è lo stesso. Io ho provato 3 volte a togliermi la vita ( senza riuscirci ovviamente ) di cui 2 in modo anche serie, soprattutto l'ultima volta mi hanno praticamente preso per i capelli... Bhe tu sei sicuramente più adulta di me.. io la prima volta che l'ho fatto avevo solo 17 anni e poi le altre di conseguenza.. In effetti ti capisco perchè tutte le volte sono stata convinta di quello che facevo, e cmq anche se ero relativamente ragazzine per tutta una serie di motivi sono cresciuta così in fretta che questo è secondario... davvero.. Però vedi, ora, a mente fredda ti posso dire che per tanto ne fossi convinta non ero cosciente... perchè quando si soffre così tanto non si può avere la lucidà necessaria per poter prendere una decisione così definitiva. Secondo me non è giusto.... Hai scritto nell'altro messaggio che hai il sogno di prenderti quella bella moto... Certo che se crolli adesso non la prenderai mai. Lascia passare questo periodo in cui non sei certamente in grado di decidere, magari fatti aiutare, parla con qualcuno, sfogati, tira fuori tutto quello che riesci. Bhè certo sarà difficile e le ore ti sembreranno interminabili.. ma passa.. sembra impossibile ma alla fine passa tutto.. anche la cosa più terribile e poi di colpo ti accorgi che piano piano inizia a fare un po' meno male e quel punto riesci a guardare da un'altra parte e ad attaccarti a qualcos'altro. Se non mi avessero salvata, me ne rendo conto, avrei perduto troppe cose... per esempio, in primo luogo, non avrei conosciuto il ragazzo con cui sto adesso.. e poi in effetti è stato lui a salvarmi.. non i medici, non il pronto soccorso, psichiatri e psicologi vari, non lavanda gastrica o vari "antidoti" a tutto quello che mi ero messa in corpo... Bhè sono in terapia ancora adesso ( non che sia passato poi così tanto ).. ma ci sono anche tutta una serie di altri problemi.. Tanti baci.. scrivimi quando vuoi se ti fa piacere. :all :ciao
  6. Anche io mi portavo i vestiti per cambiarmi se dovevo uscire di sera... in effetti l'ho fatto fino a non tanto tempo fa.. ora ho risolto tenedo la maggior parte dei vestiti più "strani" che uso per uscire a casa del mio ragazzo... quindi se lui mi viene a prendere da qualche parte basta fare una volata veloce da lui e mi cambio.. per fortuna abita in centro.. e per fortuna gli appuntamente con gli altri sono sempre abbastanza tardi e invece io mi faccio venire a prendere da lui presto ( anche solo per uscire da casa il più presto possibile ). poi ultimamente ci sono davvero poco a casa... passo giorni e giorni da lui, poi ogni 3 o 4 giorni passo una notte a casa... giusto per farmi vedere... meno male che lui non abita con la famiglia ( chissà che fine ha fatto la sua famiglia... ), prima era tutto moooolto più complicato...
  7. Dovrei riuscire a connettermi un lunedì sera... La sera in cui è forse un po' più raro che non sia in giro è la domenica ( mi devo riprende dal venerdì e dal sabato sera ) ma a volte sostituisco con il lundì... sicuramente lo dove fare prima che inizi l'estate... perchè è poi è facile che non passerò più neanche na sera a settimana a casa, soprattutto quando a fine mese finiscono le lezioni all'uni... Speriamo di riuscire, mi farebbe piacere.
  8. Io ho a casa la bibliografia completa di Paulo Coelho e li ho letti tutti, ovviamente è uno dei miei autori preferiti.. per come scrive, per come pensa, per la sua biografia, per una serie di cose... Oltre a Veronika, che è stupendo, posso consigliarti anche "Sulla sfonda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto"... poi secondo me tutti sono belli... anche "L'Alchimista".. il primo che ho letto... etc... etc.. Baci
  9. ... cerca di non prendere male il fatto che lei vada da uno psicologo e che prende psicofarmaci, antidepressivi o altro. Intanto per chiarire la cosa uno psicologo non è un medico, pertanto non è nel modo più assoluto abilitato a prescrivere nessun tipo di farmaco, quindi... o le sono stati prescritti dal medico di casa ( ma so che prescrivono, solitamente una leggera cura iniziale, poi tendenzialmente consigliano di andare da uno specialista.. che cmq la cosa migliore da fare ) oppure il terapeuta che vede non è uno psucologo ma uno psichiatra, oppure vede anche uno psichiatra. Una psicoterapia completa e fatta bene dovrebbe comprendere sia colloqui con lo psicologo sia con lo psichiatra, come per esempio faccio io... Vedi, è positivo il fatto che lei abbia deciso di farsi aiutare per i problemi che può avere, dovresti essere più arrabbiato se accadesse il contrario. Riguardo ai farmaci il discorso è delicato però quando servono servono, e 'è poco da fare... secondo me bisogna un po' sfatare la falsa credenza che gli psichiatri si divertano e riempire di psicofarmaci i loro pazienti e quindi prescrivano cose a destra e a sinistra, almeno nella maggior parte dei casi ( è chiaro che i medici non degni di questo nome ce ne sono ). Di solito vengono dati quando veramente la situazione ne giustifica l'assunzione. Non so da quanto tempo la tua mamma prende il farmaco antidepressivo ma considera che soprattutto se lo prendere per la prima volta ci vuole un po' di tempo prima che ristabilizzi i livelli di serotonina e quindi faccia un po' calare la depressione, a volte anche 2 mesi... dipende da tante cose. Cerca di starle vicino, perchè non è facile affrontare tutto un perdiodo del genere, soprattutto, credo, se hai la responsabilità di una famiglia, figli, etc, magari il senso di colpa per avervi fatto subire il trauma di un divorzio ( bhè certo che piuttosto che verderli scannarsi tutto il giorno... però non è facile lo stesso ) e magari mille altre cose che non so, sicuramente, e che forse non sai neanche tu... Considera che se le fai capire che non accetti questa cosa della terapia, cosa della quale lei magari ha veramente bisogno, la metti ancora più in crisi... magari le chiedi di rinunciare perchè tu non approvi ( ne hai parlato con tua sorella? lei come la vede? cosa ne pensa? ) e magari lei lo fa perchè è suo figlio a chiedergliolo, e chi cosa non farebbe una madre per i suoi figli?, però alla fine se questo percorso che lei sta facendo può aiutarla e può portare ad un risultato positivo facendola stare meglio perchè farla rinunciare? perchè privarla di stare meglio? Tu puoi anche non approvare, ma se lei ha deciso di andare vuol dire che ne sente la necessità e che si sente aiutata ( altrimenti non lo farebbe.. se la cosa la facesse stare male, non è certo autolesionista e non va li per perdere tempo ) e allora? Perchè complicarle le cose e farle capire che in questo ha anche il figlio contro? Non so se mi sono spiegata... purtroppo ora devo andare che il mio fidanzato mi aspetta... ma se hai bisogno sono qui.. ok? :ciao
  10. .....stesse identiche cose anche io e più o meno stessa situazione. Anche io ho iniziato a non tornare di sabato, a volte anche di venerdì, dall'età di 13/14 anni, inventadomi ( cioè non inventandomi amiche perchè quelle c'erano davvero ) dicendo che dormivo da loro per poter avere tutta la notte a disposizione... E' capitato ovviamente qualche volta che al posto di rientrare alle 10/11 o 12 rientrassi alle 7.30/8.00 e loro, che si svegliano con le galline anche di sabato o domenica mi hanno sempre sgamato... e allora partiva la mia fervida fantasia con lite dell'ultimo momento con l'amica di turno, o cugino che arrivava improvvisamente con il treno e allora doveva andare a prenderlo in stazione, o rientro improvviso dei genitori, o mille altre cose... Ora loro non chiedono più, rientro all'ora che voglio e non ho più bisogno di inventare con loro mille cose... Ma le amiche di mammina che mi vedevano in giro con i miei amici che avevano "certe faccie, capelli strani, piercing e tatuaggi" e provavano un certo perverso piacere a dirlo a mia madre per farla vergognare di me, cosa che lei ha imparato a fare prestissimo... L'unica differenza è che non si danno la colpa di niente. Non è per colpa del loro poco controllo e della troppa libertà che mi hanno sempre lasciato se sono diventata così, se ho avuto tante brutte esperienze, alcune loro neanche le immaginano, se ora soffro di attacchi di panico, ansia e ho tutta una serie di altri problemi... Loro non c'entrano nulla ( poi magari non c'entrano davvero nulla.. ma se mi avessero seguita un po'.. bho ), ho fatto tutto da sola, anzi.... sono una bimba cattiva e non ho mai dato loro neanche una soddisfazione in tutta la vita e loro per questo hanno la vita rovinata per colpa mia e deono vergognarsi davanti a parenti e amici... Non voglio e non mi interessa neanche sapere che cosa si sia inventata mia madre durante qualche ricovero in psichiatra che ho avuto, 4 volte se non ricordo male, 2 per un motivo e 2 per l'altro.... Io so solo che appena mi abbassavano i calmanti ed tornavo in grado di esprimere una frase di senso compiuto mi attaccavo al telefono a chiamare amica e ragazzo ( quello che avevo al momento.. ora per fortuna sto con uno fisso da anni e quella cosa l'abbiamo risolta ).... Riguardo alle soddisfazioni che non ho mai dato... bho.. non so cosa intendano loro per soddisfazioni, probabilmente non rientrano nella categoria i voti che ho sempre avuto a scuola e che ho ora all'università ( per fortuna mi è sempre piaciuto studiare e non ho mai dato problemi in questo senso ) non rientrano i concerti di pianoforte che ho fatto quando studiavo in Conservatorio, dove alcuni non riecono ad entrare neanche dopo anni di tentativi, e neanche i balletti che ho fatto con anche ruoli da solista e variazioni varie sia di danza classica che contemporanea, moderna, etc... Fin'ora, visto che la mia vita è anche tutto sommato ancora abbastanza breve e spero di avere ancora un bel po' di anni davanti sono riuscita a fare questo... Ma dopo un 30 ad un esame la risposta solita non è mai stata "Brava, che bello, sono contenta" no.. mai! dalla prima elementare ad adesso è sempre stata "Bhè.. hai solo fatto il tuo dovere!"... non è che chiedo tanto, ma un po' di calore.. ogni tanto.. E poi alla fine credo di essere il frutto di quello che loro hanno creato, dovrei parlare della mia infanzia ( ma non finirei mai più ) per "giustificare" ( è la parola sbagliata ma non me vengono altre ) le kazzate che ho fatto dopo....Tra le altre cose mi ha fatto una cosa che davvero non le potrò mai perdonare, mi ha obbligato ad uccidere il mio bambino ( :bimbo ), io ero minorenne e nessuno mi ha mai voluto ascoltare, apparte una psicologa mai visto in ospedale ( una psicologa legale o forense o qualcosa del genere ) che era una strega, mi ha fatto stare ancora più male di quanto non stessi,avendo superato i 16 anni avevo almeno il diritto di esprimere opinione contraria a questa atrocità, e lei mi ha detto che se almeno fossi andata al colloqui con il "padre" si sarebbe potuto fare un discorso diverso, ma ero sola e la decisione spettava ai miei genitori, ma non era colpa mia se questo "padre" mi ha scaraventato giù dalla macchina lasciandomi da sola in una strada deserta sotto il diluvio universale quando gli ho detto come stavano le cose, e non sapevo neanche che uno stabilizzante dell'umore che stavo prendendo neutralizzava l'effetto della pillola da mesi, come se non la prendessi ( poi ho cambiato farmaco )... ma lei mi ha rovinato la vita, la coscienza, l'anima... tutto... poi sono io che faccio soffrire loro Vabbhè, lasciamo perdere, mi viene il nervoso e basta....
  11. Guarda se c'è una che ti può capire sono io... Anche mia madre si vergogna a morte della figlia che ha e soprattutto davanti ai parenti e alle sue sedicenti amiche che vengono a prendere il the con lei... ma anche davanti a sua sorella, o suo fratello.. che sono i miei zii e con i quali avrei, teoricamente, la libertà e il diritto di parlare di qualsiasi cosa io voglia ( dal momento che sono bella grandicella e non devo chiedere il permesso a nessuno prima di aprire bocca, non sono cretina, etc ).. Cmq guai se davanti mi scappasse mai dalla bocca che prendo farmaci, faccio psicoterapie e argomenti del genere, per non parlare dei problemi che ho, segreto di Stato ( tornassi indietro non ne parlerei neanche con mammina e papino.. ma ormai e andata così.. pazienza ). L'altro giorno, per farti un esempio tra i mille, non mi ricordo come è venuto il discorso... in pratica anni fa, io ero davvero una bambina, poco lontano da casa mia c'era un centro serT dove distruibivano terapia ( metadone e altre cose ) si poteva parlare con psichiatri e medici, fare esami del sangue e tutto il resto, poi lo hanno chiuso, infatti adesso devo andare in quello del quartiere vicino che prende una zona più vasta perchè nel frattempo ne è stato chiuso un altro nel quartiere dopo.. vabbhe.. cmq.. mi è scappato di dirle "Bhè.. ora che sono in terapia li sarebbe comodo averlo vicino a casa, potrei andarci a piedi quando sono in giro con il cane.. invece ora devo prendere 2 autobus o la macchina ".. è diventata bianca come il marmo e mi ha detto secca " Eh si! Proprio brava! Così ti tutti avrebbero visto mentre andavi li.. immagina che tragedia!!" ( come se il quartiere si mettesse davanti al serT a fare gli appostamenti per vedere chi c'è, apparte che il suo giro di parenti e amicizie ai tempi in cui c'era prendeva addirittura un altro autobus per non passsarci davanti e vedere "quelli che vanno a prendere il metadone"... guai.. ti mangiano ..cmq a quanto ricordo ne stavano bene alla larga, ma vabbhe ) apparte che io penso che le tragedia siano ben altre e non che l'amica o la sorella sappiano che la figlia vede una psichiatra, e allora? dov è il problema? ( che non voglia parlare del serT posso anche capirlo e sarei la prima io a non dirlo.. ma dire di essere in terapia è diverso ), ma sinceramente non mi ci metto neanche più a discutere con lei per farmi andare il sangue al cervello, farmi venire un fegato così ( che già fa schifo poverino... ) per non concludere niente e per non arrivare da nessuna parte, l'Altra mattina avevo appuntamente alle 8 così dopo avevo tempo di andare all'università e non saltare la lezione, e sono andata giù con lei che andava al lavoro e di solito va con mia zia prima, siccome per andare al lavoro passano molto vicino all'uni, e io scendevo prima per andare prima a prendere la terapia, mi ha chiesto di invetarmi tutta una storia di un'amica che abitava li e che doveva darmi degli appunti e che dopo sarei andata a lezione con lei, storia da rifilare a mia zia, la quale poverina magari non si sarebbe neanche impicciata di chiedermi dove stessi andando, ma questa è una cavoltata.. ma ti fa sempre inadeguata, non accettata, non voluta... E ora torno a studiare, così ci do una botta con l'università a vado a vivere fissa dal mio ragazzo lasciando questa "famigliola felice e perfetta"... che poi sono più da lui che quì.. Guarda la casualità, quando sono da lui, anche di notte, riesco a non avere attacchi di panico, quando invece dormo a casa mia passo delle notti di merda fra incubi su incubi attacchi di panico che non finiscono mai tremori e mille altre cose... in periodi particolarmente brutti è capitato anche da lui, ma siamo nello stesso letto, se sto male se ne accorge, e non so come diavolo fa ma riesce a farmi calmare... quando sto male qui sono da sola, anche se ci sono loro, anzi se ci sono loro sono ancora più sola.. Ps: riguardo allo stupro che hai subito mi dispiace davvero, credimi... e anche in merito a questo ti posso capire mooolto bene, nel senso che.... vabbhè, diciamo che so cosa si passa, però non sono ancora mai riuscita a parlarne, neanche con la dottoressa... e più passa il tempo e più.... bho.. non riesco a dirti niente di confortante perchè non riesco a parlare di questa cosa... ma se hai bisogno sono qua, come riesco quanto meno.. però ci sono. Baci
  12. Come mai? Sarebbe un discorso veramente lunghissimo da fare, lungo tutta la vita ( e purtroppo fra poco esco :) ) Cmq con lei, apparte una naturale e normalissima incopatibilità di carattere ( nel senso che devo relazionare in qualche modo perchè è mia madre e le devo qualcosa... se fosse la mia vicina probabilmente neanche la considererei... oppure il contrario, perchè la conoscerei in modo superficiali e mi sembrerebbe simpatica.. ma non so ), odio tante cose di lei... il fatto che mi avrebbe potute evitare tantissime "cose" e non lo ha mai fatto, fa la parte della mammina perfetta davanti e psicologi e psichiatri e poi mi fa cagare tutto in separata sede nei modi più assurdi..... tanto che io arrivo a capire i medici che con me non ci capiscono una sega - e scusate ma alcuni argomenti mi fanno dimenticare tutti i miei studi di scrittura elegante- perchè lei dice che va tutto bene e io dico che va tutto male... alla fine a chi credere? Soprattutto da quando una dottoressa non ha rispettato il segreto professionale su alcune cose che le avevo raccontato le cose sono degenerate.... finchè si rimane in rapporti superficiali alla fine ci si sopporta... ma lei avrebbe tanto voluto una figlia diversa, io dopo una vita di "non mi sento e non sono accettata per come sono" mi sono rotta le palle e dopo innumerevoli tentativi ( solo da parte mia, sia ben chiaro ) di costruire un rapporto decento... cercando di spiegarle come sono fatta e finendo sempre a litigare perchè a lei fa schifo come sono fatta ho rinunciato e rimbalzo tra periodi di completa indiffernza quando sto un po' meglio... a periodi di odio quando sto un po' più male... e siccome questo è un bel periodo di m...da ..... bhe.. la conclusione è scontata... Ma poi ci sarebbero mille cose da dire e raccontare per far capire meglio la situazione... ma meno ci penso e forse...Ora vado... altra serata in giro a fare xxxxxxx... e vabbhè..
  13. Tanya

    questionario per ragazzi

    Ogni tanto al serT e o c.i.m. mi fermano le ragazze/i che studiano psicologia o per assistente sociale (alcune sono anche tirocinanti )con questi test e mi chiedono se ho voglia di farlo, che è anonimo, etc.... dovrei farmi venire in mente qualche domanda..ora non mi vengono ma se hai bisogno mi spremo un po' le meningi :D
  14. Tanya

    un amicizia che si è spenta

    .... è possibile si, è possibile tutto purtroppo me ne sto rendendo conto sempre di più.
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