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lapina

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messaggi di lapina

  1. credo di aver già scritto qualche mese fa in proposito..

    ribadisco

    secondo me dio è un'immagine che l'uomo ha creato per sentirsi più sicuro..

    l'uomo non crede in se stesso e non crede di essere capace di cose grandi

    dunque...

    delega a un'entità superiore.

    tutto ciò che è scritto sui testi sacri è scritto da uomini "illuminati"

    da dove scaturisca questa illuminazione non ci è dato a sapersi,

    ma io credo che scaturisca dall'uomo stesso..

    dubito che questi messaggi sarebbero arrivati a noi con la stessa forza

    se non fossero stati attribuiti a qualcosa di superiore..

    il concetto di gesù come dio fatto uomo non è altro che il messaggio

    che l'uomo è capace di grandi cose.

  2. Ciao a tutti.

    Oggi vi scrivo per chiedervi consigli, aiuto o anche semplice incoraggiamento in una situazione sicuramente comune a molti. Sto cercando di ripartire con la mia vita, senza avere nessun punto fisso di riferimento.

    Ho già scritto in un altro thread la mia storia ma la ripeto brevemente qui.

    Sono un ragazzo di 28 anni, quasi sempre stato solo e in attesa della persona giusta. 8 mesi fa, ho incontrato quella persona. I dettagli non sono importanti, ma il riassunto è che lei ha inizialmente accettato di uscire con me, e per tutti questi mesi ho dato tutto me stesso per lei ma alla fine ha deciso di non approfondire il nostro rapporto.

    E' stata un'esperienza impegnativa a causa del suo passato che l'ha fatta soffrire, e che mi sono proposto, fallendo, di compensare. 8 mesi in cui ho lasciato crescere senza freni i miei sentimenti, per pagarne infine le conseguenze.

    Adesso mi ritrovo solo, convinto che l'occasione della mia vita mi è passata sotto il naso. Perché, al di là dell'ovvia distorsione della realtà causata dall'amore, una donna così ideale per me sono sicurissimo di non ritrovarla mai. Razionalmente, sicuro. E anche lei è rimasta sola, forse perché io non le piacevo abbastanza (spero sia così), ma forse perché io non sono stato capace di farle superare il suo passato.

    Non ho molti amici. Ho alcuni conoscenti, che ormai vedo un paio di volte al mese, e forse uno o due veri amici. Tutti gli interessi che ho sono irrisori rispetto a quello che ho sognato di avere. Non ho uno scopo nella vita, e non mi basta più vivere per me stesso.

    Inoltre, io rimarrò in contatto con questa persona ancora per molto tempo, vedendola almeno una volta a settimana.

    Eppure, devo andare avanti, o la mia mente finirà per cedere.

    Non so cosa fare, perché non ho più un sogno da inseguire, né un motivo per affrontare la giornata. Vado avanti per inerzia, da solo.

    hai trovato una persona intelligente che se l'è data a gambe prima di bruciarsi malamente.

    prima sistemati per bene poi pensa all'amore!

  3. non posso essere in alcun modo di aiuto ma solo partecipare a tutto questo.

    il motivo per cui accadono queste cose?

    NON SI DEVE STARE INSIEME AD UNA PERSONA SE PRIMA NON SI STA BENE CON SE STESSI

    lo sappiamo, lo vediamo, ma non diciamo di no,

    ci da troppo piacere e pensiamo anzi che una cosa del genere può solo aiutarci.

    facciamo l'errore peggiore, vediamo che tutto il resto scompare e rimane solo quell'attaccamento vitale

    e quind la cosa si fa ancora più complicata.

    allora ti chiedi.. ma perchè succede...

    -essere innamorati fa quell'effetto e uno e più innamorato dell'altro?

    -non star bene con se stessi porta ad innamorarsi?

    -si innamora solo chi non sta bene con se stesso?

    -la storia non finisce solo se entrambi ci guadagnano qualcosa?

    qualunque cosa arrivi a capire lo capisci troppo tardi..

    ma a qualcosa servirà..

  4. Ciao a tutti. Ho 40 anni e qualche anno fa mio marito mori' improvvisamente. Cinque anni fa conobbi il mio attuale compagno dal quale ho avuto un figlio. Lui ha sempre sofferto di ansia e attacchi di panico. Inizialmente questi "eventi" sembravano essere scomparsi, forse grazie anche alla mia presenza. Ad ogni modo, per evitare di fargli fare dei tragitti in macchina (impossibili per lui per via degli attacchi), decisi di trasfermi nel suo paese lasciando il lavoro (cose per le quali lui insisteva un pò ed io erroneamente mi sono lasciata convincere). Ad ogni modo questo trasferimento, la perdita del lavoro, la nascita di nostro figlio e la solitudine mi avevano fatto cadere in depressione. I primi anni, dunque, non accettavo niente e mi chiudevo sempre di più in me stessa esprimendo molta rabbia nei suoi confronti. Dall'anno scorso lui ha iniziato ad avere nuovamente problemi di ansia e attacchi di panico, legati, oltretutto, all'accettazione di un incarico lavorativo distante da casa. E' sempre più rabbioso e inalza un muro tra di noi che vede, oltretutto, una dinamica di litigio dove lui "scappa" ed io cerco spiegazioni (in modo pacato). Nel frattempo io riesco a riottenre il mio equilibrio psico-fisico. Lui no.... in casa è sempre più rabbioso, non sopporta i rumori, si altera sempre, è sempre deluso, infastidito e non gli va mai bene niente. Riesce a dire persino che non sopporta più nostro figlio. Ultimo litigio: sabato sera. In me cambia qualcosa. Non sopporto più lui e i suoi attacchi di rabbia e nervosismo. Non sopporto più questo eterno pessimismo, queste sue fughe da spiegazioni e discussioni che permetterebbero, anche a mente serana, di riequlibrare il rapporto. Non sopporto più l'attacamento alla madre (cosa a sentire gli psicologi causa dei suoi attacchi di panico) e di questa sua continua rivalità che continua (senza accorgesene) a instaurare tra me e lei. Dove abitiamo? Attaccati (non vicini).... attaccati a casa sua.

    Sono arrivata al punto di pensare di mollare tutto. Cercare un lavoro, tornare nel mio paese. Da sola.... con un figlio..........

    so che vuol dire prendere una decisione del genere e subire una decisione del genere.

    non importa a che livello.. conta solo che entrambi non riescono più a impegnarsi e mollano.

    credo si tratti di istinto di sopravvivenza,

    quando cominci a sentire che la tua persona sta sparendo si innesca un meccanismo di allarme

    che porta te a mollare o l'altro ad essere mollato.

    si può ricominciare? chi lo sa

  5. Salve a tutti da giorni giro fra le pagine del sito alla ricerca di aiuto..... certo sembra strano ma da un pò di tempo tutto quello che avevo costruito sullla educazione dei miei figli mi si sta scretolando e rivoltanto contro con uno di essi,e cercando risposte e notizie su internet mi sono imbatutta qui. Sono sposata da 28 anni e con tre figli a cui credevo di aver dato tanto ma tanto amore, invece scopro che per mio figlio maggiore io e suo padre abbiamo dato solo disperazione. Abbiamo cercato sempre di essere dei bravi genitori al chè e molto impossibile è normale di sbagli ne abbiamo potuto fare tanti pensando di essere nel giusto per il suo bene,ma non credevamo di essere stati io e il padre così cattivi.Ora ci sentiamo accusati di tante cose ,di tutto quello che abbiamo fatto nulla è positivo e siamo noi la causa della sua depressione. Lui è cosi lontano da noi che non sappiamo come farci capire ad ogni telefonata ci accusa e ci rimprovera di essere fonte di dolore, ma sapendo quello che sta passando non so più come poter interagire con lui.Sto cercando di comprendere il suo stato ,ma non vorrei lasciarlo solo..... e allora non so come fare.... chiamarlo e farlo sfogare senza poter dire nulla di quello che penso io o lasciarlo affrontare tutto da solo. MI sento così disperata che tutto mi lascia nella disperazione,ho un burrone davanti e penso di cadere ogni giorno più in basso.

    ciao, ti parlo dalla controparte,

    ti posso dire che tutto sembrava perduto e invece adesso va tutto bene,

    le cose fanno il loro corso e poi trovano il loro incastro.

    io ero come tuo figlio e non ho fatto sconti,

    lui incolpa voi perchè non ce la fa da solo, è la cosa più semplice ed immediata

    chissà quando, ma si accorgerà che dare la colpa a qualcuno non serve a nulla.

    starci appresso non serve a nulla..

    si può solo aspettare e l'unica via da percorrere è la solitudine e la sofferenza..

    possiamo cercare tutte le scorciatoie che vogliamo ma finiamo solo per rallentare quel processo che deve unicamente andare così.

    è la vita e non ci possiamo fare nulla,

    un abbraccio

  6. a differenza degli animali (per esempio gli uccelli )dopo aver imparato

    come cibarsi e volare ,dopo un po' spicca in volo e si allontana per sempre.

    noi umani siamo diversi , anche se la corda 'ombellicale e' stata tagliata da tempo

    abbiamo bisogno per molto tempo delle cure ed imparare il percorso

    della vita dai nostri genitori. e' un percorso molto lungo e per questo,

    i genitori hanno o danno quel senso di pressing e dominio constante.

    ricordati che per loro il figlio maggiore e' quello che deve dare il buon esempio

    ai fratelli minori e di consequenza il soggetto (tu in sto' caso) hai maggior responsabilita'.

    ci sono soggetti che coprono sto' ruolo senza problemi ed in molti altri casi sto' ruolo

    diventa' un macigno molto pesante , difficile da gestire.

    secondo me ci si deve cambiare reciprocamente accettando i propi ruoli

    gradualmente e nn con un taglio netto.

    http://www.youtube.c...h?v=1j6avX7ebkM

    sono d'accordo su tutto ma a volte per il cambiamento il taglio netto è necessario ..

    come si dice... finchè non si ha l'acqua alla gola...

  7. Buondì. Mio figlio, oggi 21enne, alle scuole elementari ha avuto una maestra che ha voluto contrastare il suo mancinismo con la "complicità passiva" di mia moglie. In quel periodo ero sempre fuori per lavoro e mi accorsi del fattaccio solo a danno fatto. Molti problemi sono stati superati anche grazie a un buon carattere di adattamento del ragazzo oggi valente Allievo Ufficiale in Accademia. Il danno maggiore, purtroppo irrisolto e che continua a dargli problemi, è una scrittura kriptica (sembrano tanti scarabocchi). A volte è oggetto di forti scontri con gli insegnanti che, oggettivamente, non riescono a leggere,cosa difficilissima anche per me. Si è adattato ad una scrittura a stampatello ma ne soffre molto. Come possiamo aiutarlo? Grazie.

    sono stata vittima della stessa "violenza" e forse la calligrafia non è stata l'unica a risentirne.

    per esempio ti risulta che tuo figlio abbia problemi a distinguere la destra dalla sinistra?

    ho sempre cercato informazioni a riguardo ma non ho mai trovato nulla..

    anche se non c'è soluzione vorrei almeno sapere se c'è un nesso tra questo "saggio" accorgimento del passato e tanti piccoli problemi :)

  8. buongiorno a tutti, vorrei condividere una situazione: da un po di tempo mi frequento con una ragazza narcisista e, sebbene lei si stia impegnando per arginare questa suo modo di essere, a volte lo stare insieme diviene assolutamente impossibile. preciso che lei sta con un altro, che sebbene dica di voler lasciare non lascia... nei periodi "tranquilli" è una persona splendida, ma, nei momenti di insicurezza vuole focalizzare tutte le attenzioni, tutte le persone che ha intorno devono soltanto celebrare il suo io ed entra in conflitto, anche con modalità forti con chi non lo fa. qualunque cosa io le racconti non ha importanza, perchè lei trova immediatamente lo spunto per portare il discorso su di sé. Sulla sua vita, su tutte le tragedie alle quali è sopravvissuta grazie al suo essere forte e speciale. Lei è sempre un passo oltre e le sue storie non possono mai essere paragonate a niente altro. il problema sta nel fatto che mi sento oppresso, ho come l'impressione che non ci sia spazio per me, perchè lo spazio è e deve essere tutto occupato dal suo io, oltre che manipolato, spesso interpreto le sue lusinghe, complimenti, dichiarazioni d'amore, il suo supporto emotivo come il mero mezzo per legarmi a sé, cercando di sviluppare una sorta di dipendenza affettiva o psicologica... sono assolutamente spaventato! le ho parlato di questa paura, ma lei è andata su tutte le furie,dicendomi che sono un bastardo e via discorrendo. le ho detto che non ci dobbiamo + sentire e vedere, tanto lei non lascerà mai l'altro perchè ha bisogno dell'approvazione di tutti, ma lei mi bombarda di chiamate e messaggi a cui, a volte fatico a non rispondere, ma x il momento tengo duro... mi sento in parte in colpa, vorrei quindi sapere il vostro parere sulla situazione

    Grazie mille

    F

    mi sembra di capire che ci vedi molto chiaro...

    smetti di assecondarla e smetterà di guardare solo a se stessa..

    non sentirti in colpa, anche perchè una storia basata su ricerca di gratificazione o possesso e non sulla felicità di dare non ha senso...

  9. può anche essere che se fuggi passi nel dimenticatoio...

    e poi di certo c'è che interessa a te quindi basta con queste storie che dev'essere l'uomo a corteggiare!

    ho visto donne andare avanti per anni aspettando la manna dal cielo..

    magari a qualcuna piace così.. ma io personalmente morirei di noia..

    meglio una testata oggi che un illusione per i prossimi sei mesi..

    ciaooo

  10. topic lungo come ai vecchi tempi..

    e come ai vecchi tempi dico la mia senza pretendere che sia vero..

    e a tal proposito comincio quotando la seguente frase:

    perché invece che interpellare questo o quell'altro non si prova anche a ragionare sulle cose? :Confused:

    Alla fine anche Popper, Einstein e Feynman erano solo uomini... usavano strumenti... non chiedevano solo consulti...

    mi è sembrato di capire che tutto sia scaturito dalla solita questione che ormai aleggia da anni su questo forum (se sbaglio correggetemi):

    la psicologia è scienza?

    e quindi vi siete dibattuti sul principio di popper che demarca il limite tra scienza e non scienza.

    dunque..

    è scientifico ciò che è falsificabile.

    sembra una contraddizione perchè siamo abituati a sentire che la scienza è vera e dimostrabile.

    ma come si arriva a questo? mettendo in dubbio.

    quindi ciò che mi viene a mente subito è che un esperimento scientifico è un ipotesi che deve essere dimostrata.

    mettiamo che questa ipotesi è dimostrata, quindi ok, che è vera possiamo dirlo ora ma domani potrebbe benissimo uscire una nuova pubblicazione che dimostra un'altra cosa.. una ragione banale può essere quella che la tecnologia avanza e ci sono strumentazioni che possono fare analisi più approfondite.

    quindi che posso dire?

    che secondo me tutto è scienza a parte la fede.

  11. tutti comunichiamo e tutti discutiamo...

    perchè lo fate?

    io credo che il motivo dovrebbe essere capire quello che un altro vuol dire e cercare di far capire cosa vogliamo noi comunicare se è quando e presente l'interesse...

    perchè di solito invece ognuno parla da solo avendo come uno scopo quello di marchiare la discussione con le sue ragioni come se questo lo liberi dalla rabbia che la stessa spesso produce....??

    mah!

    se produce rabbia forse è perchè la propria tesi viene messa in crisi oppure perchè l'interlocutore cerca di imporre la propria idea come se fosse verità assoluta.

    quindi o è per scarsa predisposizione alla comunicazione o per intolleranza nei confronti di chi non sa comunicare.

  12. vuoi sapere qual'è soluzione?

    chiudersi in se stessi..

    ma siccome in queste condizioni una cosa del genere deprime ancora di più

    esiste un sotterfuglio: riempirsi la vita di cose da fare:

    palestra, tiro a segno, lezioni di sub, ballo, arti marziali, yoga....

    esistono molte palestre in cui è possibile fare decine di cose tutti i giorni a tutte le ore.

    in bocca al lupo!

  13. ma se le lusinghe non arrivano? forse non te le meriti e devi fare qualcosa di speciale per meritartele... forse quando sei

    solo, triste e non piaci a nessuno è perchè non ci sono motivi perchè sia il contrario...e quando le persone che hai intorno passano il tempo a moritificarti e a

    dirti che sbagli? viene da pensare che,evidentemente, quello che fai non è mai abbastanza. Non so...mi mancano anche le parole per dire cosa vorrei.

    Mi manca...quel senso di calore, di accoglienza di...non so...quel senso di "qualcosa" che provi quando sei in gruppo di persone che ti vogliono bene.

    Non so, sentire che qualcuno ti vuol bene e ti viene a cercare per il semplice fatto che esisti e non perchè fai qualcosa di speciale o di particolare grazie al quale

    ti guadagni l'amicizia e l'amore degli altri e senza il quale perderesti tutto. Cioè è triste. Viene da chiedersi "perchè così come sono non piaccio a nessuno ma

    devo sempre fare qualcosa di speciale?"...guarda, io vorrei scrivere qualcosa di più sulla mia vita, anche per far capire meglio magari, ma ho paura che

    verrebbe fuori la solita lunga lista di recriminazioni di chi pensa che oramai non c'è più niente da fare e tutto è perduto...

    ribadisco che secondo me parte tutto da te.

    sei tu il primo che vuole essere perfezionista.

    se tu per primo non ti vuoi bene gli altri lo vedono.

    ti faccio una metafora semplice semplice che mi ha aiutato tantissimo:

    sei un mercante e non sei convinto neppure tu del valore della tua merce... venderai mai quella merce?

    Cmq...so che detta così può sembrare incompresibile, ma ora il motivo per cui mi sento sbagliato è che non ho avuto un bel passato ...... per farla breve sto imputando al mio passato e a come mi hanno trattato i miei genitori il fallimento di un rapporto di amicia e di amore

    che vedevo come l'inizio della mia nuova vita "migliore".......

    anche io mi sono sentita nella tua stessa situazione,

    spiccicata identica,

    ero molto creativa ma mi hanno sempre messo il bastone tra le ruote,

    mi hanno impedito di uscire,

    mi hanno riempito di insicurezze,

    e pure io aspettavo il giorno giusto per cominciare da zero.

    proprio quando ho smesso di aspettare quel momento quel giorno è arrivato...

    e solo dopo ho capito che quel passato non era poi così insignificante come pensavo..

  14. ciao lapo,

    benvenuto.

    se hai bisogno di chiuderti in te stesso fallo senza problemi, ne uscirai rinnovato.

    capirai che non serve a nulla avere mille persone intorno e capirai che chi conta veramente resterà.

    nessuno sa cos'è giusto e cosa è sbagliato,

    esistono solo persone convinte e persone insicure,

    persone disponibili come te e persone menefreghiste.

    non devi cambiare e diventare egoista ma semplicemente prendere coscienza di ciò che sei.

    e studia!

    lo fai per te stesso, per un lavoro che faccia stare bene te non per ricevere l'ammirazione degli altri..

    hai mai pensato che forse sei tu quello che ha bisogno delle lusinghe piuttosto che gli altri che vogliono che tu sia perfetto?

  15. ciao e benvenuto.

    anzittutto dovresti riflettere e capire se "ami" lei perchè è lei o perchè è l'unica che sei riuscito ad "acchiappare"

    non è piacevole da considerare ma io son fatta così,

    se voglio risolvere un problema penso anche alle cose più scomode e difficili da accettare.

    da ciò che racconti mi sembri un pò uomo tappettino.

    personalmente io non mi innamoro di uomini così,

    ma se ferradini ha scritto "theorema" credo sia per via di una tendenza comune.

    ma è anche vero che quando si ama si da in modo incondizionato.

    qualunque sia il motivo resta il fatto che tu stai soffrendo.

    parla con questa donna e sii molto chiaro,

    ma intanto arricchisci la tua vita e cerca di conoscere nuove persone.

  16. L' idea l' ha avuta lui, ed abbiamo deciso entrambi ovviamente....

    la scenata comunque non sarebbe secondo me una scelta giusta e concordo con juditta e nemmeno ne potrei trarre vantaggio. Una volta fatta una cosa del genere per far in modo che si lascino, non farebbe contento lui...anzi lui mi ripudierebbe.

    be allora sei felice così..

    non sembrava dal primo post..

    sicuramente ho capito male io..

  17. Ciao a tutti, capitavo di qui per caso e ho visto che è un posto abbastanza frequentato perciò ho pensato di raccontarvi la mia storia per cercare di trovare un po' di aiuto da parte vostra...

    Sono un ragazzo di 28 anni, all'apparenza posso sembrare una persona come tutte le altre ma in realtà mi rendo conto di avere qualche disagio di tipo psicologico.

    Vi racconto brevemente la mia vita, nasco in un paese di provincia e vi resto fino all'età di 16 anni. All'età di 10 anni mentre tornavamo a casa da una visita dai parenti, mio padre viene investito mentre attraversava una strada. Le mie due sorelle, mia madre ed io vediamo cose agghiaccianti che non posso nemmeno scrivere che è meglio. Cresco senza essere aiutato da nessuno, ho avuto un discreto giro di amicizie e conoscenze che mi sono stati vicino all'inizio e quindi sono riuscito a superarlo ma diciamo che non ho avuto quella figura paterna che ti aiuta a crescere.

    Mi trasferisco quindi nella provincia e cambio tutto, a cominciare dalle amicizie che ho lasciato e la scuola che ho voluto interrompere bruscamente per iniziare a lavorare come operaio. Durante la mia esperienza lavorativa ho capito un sacco di cose tra cui quanto possa essere importante studiare, decido di iscrivermi a un corso serale per ottenere il diploma continuando a lavorare. Ho passato 3 anni duri ma in fondo sono riuscito a raggiungere l'obiettivo. Ho preso anche una laurea che mi ha permesso di trovare un ottimo lavoro nel settore bancario. All'età di 25 anni succede un altra sciagura, mia sorella due anni piu' grande di me viene a mancare tragicamente in un incidente, e da quel momento la mia vita è cambiata. Adesso faccio fatica a essere felice, o meglio ho degli sbalzi di euforia seguiti da momenti di depressione e solitudine.

    Si mi sento solo, ho pochissime amicizie, non riesco a relazionarmi piu' di tanto.

    In campo affettivo sono stato fidanzato per sei anni con una ragazza e ho deciso di lasciarla perchè non era giusto che stesse con me in quanto in fondo non riuscivo ad esternare il mio amore per lei anche se magari le volevo bene. Dopo di lei ho avuto altre storielle che sono durate qualche mese in cui mi si faceva notare questo mio carattere troppo freddo nei loro confronti e quindi la storia non poteva che terminare ma io non ci stavo male...

    Alcune persone mi hanno consigliato di rivolgermi ad uno psicologo / psichiatra ma sono sicuro che sarebbe solo una gran perdita di soldi... mi manca la motivazione.

    Ora frequento una ragazza che mi piace ma sento che dalla sua parte ancora non c'è molto, proverò a sforzarmi di piu' perchè in fondo sono convinto che dipenda tutto da me.

    Apparentemente sembra che io non abbia alcun problema,bellezza, soldi, poche amicizie ma sincere, un lavoro che tanti vorrebbero, e invece mi sento così male.

    Aiutatemi a uscirne, grazie!

    ciao dan,

    forse hai costantemente paura di perdere ciò che ami quindi scegli di essere freddo per evitare eventuali sofferenze.

    prova a parlarne con uno psicologo,

    secondo me ti basta veramente un pelino per essere felice.

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