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lapina

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messaggi di lapina

  1. fare e nascondere le cose con il tradimento cosa ci azzeccano...

    hai le idee molto confuse.

    nasconderle a se stessi e agli altri,

    sorvolo sulla seconda frase, chiaro indice di chi non tollera il confronto

  2. no scusa il tradire.. è un altra cosa.

    perchè insisti con questo termine.. fuori luogo ?

    non è fuori luogo,

    cristina ha aperto questo topic proprio con questa premessa,

    avverte disagio per aver fatto e nascosto "una certa cosa" che ha messo in evidenza la sua debolezza.

    chiamala come vuoi ma il discorso sta girando attorno a questo

  3. religione. bigottismo..

    paura insicurezza.. nevrosi..

    queste le principali cause

    dal mio punto di vista queste cause sono delle giustificazioni a qualcosa che viene ancora prima..

    secondo me la questione è che se senti di tradire è perchè senti che qualcosa non va e usi una scorciatoia che forse può farti capire

    a posteriori ti rendi conto che sei stato debole e ti senti in colpa

  4. ma fanno anche tanto bene.. il fatto che facciano male è legato solo alla deviazione dei sensi di colpa..

    insomma tu dici cedere alla debolezza e non sentire senso di colpa...

    tu dici che il senso di colpa c'è perchè la società dice che tradire è "sbagliato"

    ma perchè la società dice che tradire è sbagliato?

  5. hai in parte ragione...

    ma non ha alternativa....

    conosce solo la speranza e non la "verità"....dovresti vederla sta cosa, tu.

    puoi anche vederla la verità ma siamo troppo abituati a usare il cervello.

    ci vorrebbero delle scuole per imparare a smettere di pensare,

    beati animali...

  6. capire perchè si fanno credo sia un ottimo inizio!

    anche cedere credo sia utile ma credo sia importante non ressegnarsi al fatto che il mondo è così e quindi contribuire a fare in modo che così continui ad essere

  7. in che senso fermarci. ?.. cedere alle debolezze è un enorme progresso rispetto all' idea imposta dalla società per cui il solo pensiero è tradimento.

    si tratta di una conquista personale. enorme.

    il secondo passo è sconfiggere i sensi di colpa .

    quindi riconoscere le proprie debolezze e tradire senza sentirsi in colpa?

  8. comunque volevo dire che non succede solo agli uomini questo..

    la masturbazione anale è comune anche nella donna. pur non avendo la prostata.

    o come dice Ego una prostata completa.

    esatto perchè comunque anche nella donna ci sono delle terminazioni nervose

    molto dipende dalla mente

    e non escludo che ad alcuni possa piacere proprio perchè è una cosa "proibita"

  9. perchè la società è intrisa di questi concetti erronei .. li passa in tv alla radio sui manifesti nei giornali ovunque... anche a scuola e a catechismo.

    e allora che facciamo eliminiamo la società?

    accettiamo il fatto che siamo deboli?

    non ho nulla contro il fatto che si ceda alle debolezze,

    ma vogliamo fermarci quì?

  10. ciao ragazzi,

    volevo parlare di una cosa.. io sono anni che quando mi masturbo mi piace infilarmi oggetti nell'ano.. mi eccita da morire, ma mi sento uno schifo dopo, sensi di colpa a gogò..

    ho 30 anni, una relazione e sono certo di non essere gay, però volevo sapere se anche altri ragazzi lo fanno e se è una cosa normale che mi piaccia molto o se mi devo preoccupare....

    grazie:)

    ci credo che ti piace.. stimoli la prostata e alcuni gangli nervosi..

    ti senti in colpa perchè l'educazione ti ha portato ad avere un'idea negativa della cosa

    tutto quì

    :)

  11. non capisco il rapporto tra videochat e tradimento .. : ?

    secondo me è tradimento comunque, anche solo col pensiero..

    dicendo questo non sto condannando,

    sto solo dicendo che siamo facile preda delle cose che sembrano semplificarci la vita e invece ce la complicano

  12. grazie lapina ma non sempre è per egoismo,almeno spero xkè tranne x qst episodi ho sempre dato il massimo x la coppia...secondo te non sono soddisfatta proprio della coppia?forse mi pongo anke troppi dubbi da quando abbiamo iniziato a progettare casa, è possibile avere così tanta paura di tutto questo?

    credo tu stia cercando di giustificare questo tuo comportamento... pensaci..

    premetto che non sto dicendo ne che hai fatto bene ne che hai fatto male..

    può essere che sia per tutti quei motivi che hai elencato ma alla base di tutti cosa c'è se non la necessità di cercare conforto..

    e che cos'è la ricerca di conforto se non egoismo?

    dobbiamo ammetterlo, tutti ne siamo artefici e vittime.

  13. Sono nuova qui, ma vorrei avere un consiglio o vorrei sapere se c'è qualcuno che ha mai vissuto questa situazione...

    Ho una storia da 6 anni con un ragazzo, come sempre ci sono stati alti e bassi e ci sono stati diversi problemi, tra cui la gelosia da parte mia e la troppa apertura vs gli altri che x la coppia da parte sua...La ns storia è un pò complicata oggi, stiamo progettando una vita insieme e c'è il progetto di una casa che si realizzerà presto ed è qui che inizia tutto.lui è spesso fuori per mesi per via del suo lavoro, va in missione almeno una volta l'anno e in più anche se lui lavora a 100km da me,torna il fine settimana, ma qsto x me è stata sempre un pò fonte di paura x il ns rapporto. Nonostante abbia molta fiducia in lui ho paura di essere tradita, ho paura di lasciarmi andare del tutto e lui lo sa.

    Ma qsto non giustifica il mio comportamento lo so, è passato un pò di tempo dall ultima volta ke è successo ma mentre lui era fuori in missione, ho avuto il bisogno di entrare nelle videochat,forse x mancanza o xkè lui è sempre fuori e mi sentivo trascurata da lui e dalle sue amicizie ke mi tiene nascoste nonostante tutto, mi sento come di averlo tradito virtualmente... di solito qui,in questi forum ho visto, è sempre la parte ferita a scrivere ma questa volta è la parte ke ferisce ke scrive... E' possibile secondo voi considerarlo un tradimento quando è stato qualcosa di virtuale?solo x bisogno senza pensare alle conseguenze,ho avuto il bisogno di sentirmi desiderata e nonostante ho cercato la sua attenzione tante di quelle volte, non mi sentivo gratificata lo stesso anke se andavo in queste videochat... ditemi voi,scusate la confusione delle mie parole ma è difficile anke spiegare come ci si sente oltre ke agli avvenimenti.

    ciao cristina,

    quando una situazione la vedi dall'esterno è tutto semplice ma spesso sappiamo noi per primi cosa ci sta succedendo ma non riusciamo a venirne fuori.

    purtroppo siamo egoisti e sentiamo l'esigenza di avere continue conferme, sembra che da soli proprio non ci bastiamo; la dipendenza da qualcosa che ci rassicuriè sempre dietro l'angolo.

    reprimere questo tuo bisogno di cercare conferme, che sia in chat, che sia con un tradimento classico o solo con il pensiero non serve a nulla.

    hai detto tu stessa perchè lo fai, gratificazione.

    questa è solo una delle sue molteplici espressioni ma è sempre lui, l'egoismo.

    dovremo imparare a bastarci perchè in noi c'è già tutto quello che serve ma proprio non ci riusciamo.

  14. un'enterna partenza....continua partenza direi...

    forse la vare e unica partenza e capire cosa non siamo....

    dire , pensare e agire...direi che sono proprio ai lati opposti dell'esistenza....

    ciao ragazza saggia dolce e carina! :icon_biggrin:

    partenza per arrivare dove alla fine? da nessuna parte.. perchè tanto siamo già quì

    capire che non c'era niente da capire..

    il pensiero mi uccide ma continuo ad usarlo,

    realizzo che non esistono certezze ma continuo a cercarle.

    continuo a ingripparmi sempre li, capisco e basta

    ciao mio! sempre grande!

  15. Ora mi chiedo possibile che quando ho una cosa la metto in discussione e quando non ce la ho più mi manca?è frutto di insicurezza?o come si può definire il mio comportamento?Grazie.

    io lo definirei eccessivamente riflessivo..

    prova lasciarti andare, viverti il momento e fregartene del poi :)

  16. 1

    università, ho scelto ingegneria, perchè scegliere ingegneria...................l'ho fatto perchè ho un immensa paura del futuro, il mondo e quello che ho intorno non mi aiuta: o si fa qualcosa di utile oppure non si lavora...........

    il mio problema è che mi sono fatta prendere:

    dall'ansia di non riuscire

    dalla paura di non aver scelto la cosa giusta

    dal rimorso di non aver fatto una cosa che mi sarebbe risultata più semplice... i

    io volevo impegnarmi..........

    adesso mi sento così debole e incapace che non so nemmeno più da dove ricominciare.

    non dici che non ti piace... sei solo un pò sconfortata perchè finora non ci sono stati dei risultati che ti hanno per così dire dato coraggio.. ti dirò è lodevole il ragionamento che hai fatto a monte, non tutti hanno l'intelligenza di valutare così accuratamente la scelta della facoltà... se hai fatto è perchè lo sentivi e non c'è giusto o sbagliato, è semplicemente il tuo percorso, perchè dunque aver paura di non aver fatto la cosa giusta?

    poi se la tua propensione è quella umanisca nulla vieta che resti una passione che puoi coltivare extra studio, le passioni ti arricchiscono e ti completano perchè ti fanno esprimere al massimo e ti regalano tante piccole soddisfazioni che contribuiscono a renderci più sicuri di noi.

    2

    problema con le persone

    adesso penso che sia degno di attenzione: non ho voglia di stare con le persone,

    grazie al cielo ho un fidanzato e una famiglia che mi vogliono bene...ma al di fuori di loro non ho interesse a stare ne conoscere nessuno... è come se le persone non mi piacessero più di tanto.

    pensa per un attimo di non avere più il fidanzato e una famiglia, non fraintendermi, non voglio esser cattiva ma solo darti spunti di riflessione.. avresti interesse a stare con altra gente?

    3

    nn riesco ad andare a fare sport, anche perchè non so cosa fare...

    o forse perchè non ne senti l'esigenza...

    ecco l'altro problema, mi sento apatica e spassionata... non so cosa mi piace ne cosa mi piacerebbe ne cosa non mi piace... non so scegliere, anzi ho paura di scegliere,

    sempre mangiata dai rimorsi... in preda alla preoccupazione di non aver atto la cosa migliore.

    sento di essere in aperta sfida con me stessa...

    io direi "ecco il problema" non l'altro problema..

    apatica e spassionata... chissà perchè..

    in primis perchè non hai fiducia in te stessa,

    la sfiducia ti porta a precluderti tutto

    e quindi perchè non rinchiudersi in quelle 2-3 sicurezze?

    io credo che dentro di te ci sia un mondo chiuso dentro la gabbietta dell'autocontrollo e della ricerca di sicurezze..

    è il caso che parli con uno psicologo, o posso farcela da sola?

    se senti l'esigenza di consultare uno psicologo è bene che tu lo faccia, la preoccupazione dei tuoi non sarà di certo un ostacolo, basta che parli loro di questa esigenza e ti aiuteranno senz'altro a trovarne uno.

    ma non smettere mai di analizzarti come già stai facendo: tieni conto che questi momentacci che hai avuto anche in passato sono la chiave della rinascita.

    un abbraccio.

  17. Buona serata a tutti... :ola:

    ..non so davvero come impostare nel modo giusto la domanda :icon_confused: , per cui la butto fuori come mi viene, sperando che qualcuno possa esprimere il suo punto di vista in merito... dunque, vorrei sapere se secondo voi una persona che ha un forte disagio a livello psicologico può sostenere una relazione affettiva, come ad esempio un rapporto di coppia, in modo costruttivo o quantomeno non distruttivo... di solito si usa dire che, se una persona non vuole bene a sé stessa, non può riuscire ad amare neanche l'altro... ecco, io mi sono un pò persa in questa cosa.. nel senso che certo si può voler bene, si può amare tantissimo un altra persona ma se questa non ha gli strumenti per interagire con noi nel modo psico-affettivamente "adatto" al rapporto stesso, su cosa si stanno costruendo le fondamenta di quella relazione? Sul nulla?

    Bisogna aver superato prima i propri disagi interiori per poter soltanto dopo coinvolgesi in un "impegno" relazionale verso un'altro essere umano?

    Non ci capisco più nulla... e mi sa che ho fatto un casino! :Raised Eyebrow:

    ..grazie a chi vorrà dirmi la sua! :im Not Worthy:

    ciao quintessenza,

    non mi sembra affatto che ti sia persa.. anzi ci vedi benissimo e questo non è poco.

    dunque, credo che ciò che dici sia vero perchè se si hanno dei disagi interiori ci sono come delle interferenze, nel senso che magari ci si accorge che una certa relazione "serve" per colmare delle carenze.

    in un mondo ideale dovremo essere sereni e felici a prescindere e non sentire "l'esigenza" di qualcosa; questa sarebbe la condizione ideale per relazionarsi, non ci sarebbe nessuna interferenza.

    ma che dire... basta saperlo, capire quanto conta questa interferenza nei nostri rapporti e cercare sempre di migliorarsi.

    un abbraccio

  18. Ciao a tutti, vi scrivo questa storia e spero che mi diate un consiglio sincero.

    Sono Marco ho 30 anni e sono sposato da 3, al tempo il mio matrimonio è stato praticamente quasi preteso a causa della ristretta mentalità della famiglia di lei.

    Tuttavia sono sposato e lavoro nel settore dell'elettronica.

    Un giorno per sbaglio su FaceBook ho aggiunto una ragazza credendo che fosse una mia amica di infanzia anche perchè aveva la mia stessa età.

    Lei accettò la mia amicizia, mi scrisse se ci conoscevamo ed a quel punto mi resi conto dell'errore e le dissi di no, nonostante tutto continuammo a chattare,

    lei mi parlò della sua vita ed io della mia, mi disse che anche lei era sposata, ma da 8 anni, e che anche lei non amava più suo marito, che aveva due figlie una di 6 anni ed una di 2 e che restava con suo marito solo per amore delle figlie.

    Non so come è andata, ma abbiamo cominciato a chattare sempre più spesso, finchè insieme abbiamo deciso di accendere la webcam.

    Non mi crederete, ma è stato bellissimo, siamo rimasti bloccati a guardarci in viso per 3 minuti e nessuno dei due riusciva ad aprire bocca.

    Ci siamo piaciuti, è stato il così detto colpo di fulmine a prima vista.

    Per due giorni abbiamo continuato a vederci in cam ed a parlare di tutte le cose possibili, senza doppi fini da parte di nessuno dei due.

    Ad un certo punto arrivò suo marito, il quale si arrabbio moltissimo, e la conversazione finì li.

    Le diedi il mio numero di telefono e lei il giorno dopo mi mandò un SMS e da allora continuammo a sentirci sia per telefono che per chat e ci siamo innamorati l'uno dell'altra.

    Lei non riesce a stare senza di me e ne io senza lei. Insomma un amore praticamente perfetto. Ci scriviamo continuamente sms quando lei è a lavoro e quando possibile ci sentiamo per telefono.

    Lei adesso ha paura di comunicare tutto questo alla sua famiglia, sia per la paura di dare un dolore che per la paura di perdere le figlie.

    Le ho detto che per me non ci sarebbe stato nessun problema se lei avesse deciso di portare le figlie con se e così ho visto i suoi occhi sorridere, lo dico sul serio, e poi sarebbe un'ingiustizia separare le figlie dalla propria mamma. Le ho detto che avrei voluto un figlio anche io e lei è stata felice di dirmi di si.

    Però rimangono i problemi legati alla sua famiglia. In tanti, dopo che lei ha raccontato in confidenza l'evolversi delle cose, le hanno detto di cercare di ricostruire il suo matrimonio, anche io le ho consigliato la stessa cosa per paura che un giorno potesse dirmi "non me la sento perchè amo mio marito". Ma lei è sicura di non amare più suo marito.

    Lei dice di volere solo me, e non vi nascondo che la cosa mi riempie di gioia. Intendiamoci, non c'è stato sesso, anche perchè ci siamo visti solo innanzi ad un monitor, ma siamo identici, e ciò che è ancora più bello ci amiamo.

    Tra qualche giorno ci vedremo anche perchè non stiamo vicini e le situazioni familiari di entrambi non sono favorevoli.

    Il mio problema è questo, cosa mi conviene fare?

    Andare, sapendo già che tutto questo è solo un sogno e tale resterà o lasciar perdere tutto?

    Logicamente ne ho parlato con lei e lei dice di volermi prima vedere, perchè ha paura che quando la vedrò non mi piacerà, io già so che è tutto il contrario, perchè ho sentito la sua voce, l'ho vista ci ho parlato a lungo, ci siamo mandati tanti sms, insomma, ho visto lei e valutato il suo carattere ed il fatto che sia leggermente robusta per me non è una condizione di esclusione.

    Io già so che quando ci vedremo, seppur per poche ore tutto sarà bellissimo, la mia paura è il dopo.

    Se dopo tutto questo lei continuerà ad aver paura di mettere al corrente gli altri di tutto, cosa succederà?

    Soffriremo in due molto più di quanto stiamo soffrendo ora?

    Cosa mi consigliate di fare?

    Grazie in anticipo del vostro sicuro supporto.

    marco

    si vive una volta sola e se viviamo male vivono male anche coloro che ci stanno intorno:

    se gli occhi vedono altro e non solo per umano apprezzamento vuol dire che qualcosa nel rapporto si è irribediabilmente incrinato e far finta di nulla non è possibile o è ipocrita.

    non c'è niente di peggio che essere la moglie di uno che ha la testa da un'altra parte, quindi cerca di capire perchè guardi da un'altra parte, perchè hai guardato da un'altra parte, inutile che lo neghi.

    solo dopo aver risposto a questa domanda viene lei, la donna di facebook; se non fossi stato predisposto non saresti arrivato a scoprire quanto siete simili.

    le cose accadono perchè vogliamo che accadano e non c'è nulla di male in questo.

    ora tu rifletti se sia il caso o meno di conoscerla o meno perchè credi di essere sulla linea di partenza, perchè vedi la malizia solo nel contatto reale, ma la virtualità non è diversa dalla realtà quando c'è di mezzo l'interesse, la linea di partenza l'hai già oltrepassata da un bel pò, nel momento in cui ti sei messo a guardare da un'altra parte, prima di conoscer lei.

    a questo punto continua, non c'è altra soluzione.

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