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ransie

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  1. ransie

    Il cambiamento

    Magari dipende dalle contingenze. Certo che metterla giù in questi termini di questi tempi... beh, complimenti per la perseveranza!
  2. ransie

    Il cambiamento

    per quanto mi riguarda, ad un certo punto, ho capito che c' erano cose che non dipendevano da me e me ne sono fatta una ragione, dedicandomi a quelle che invece ero in grado di determinare. Poi pare sian venute meno anche quelle...
  3. ransie

    Il cambiamento

    Battuta a parte, ho la stessa sensazione anch' io... in realtà direi più una constatazione, ormai. Dieci anni fa, pensavo che le cose per me sarebbero cambiate in meglio, un po' alla volta, lavorandoci il giusto. Non avevo mai messo in conto che nell' attesa di un futuro diverso, mi sarebbero passati davanti gli anni migliori che potessi ottenere. E non son stati certo anni così entusiasmanti.... Ma ora, a prospettiva invertita, ho la netta sensazione che il meglio sia già venuto e verrebbe voglia solo di andarmene a dormire. Per fortuna sono una persona pigra che si distrae facilmente.
  4. ransie

    Il cambiamento

    Per fortuna di Ste no. Poi, potessi essere qualcun altro, anche a caso, m' andrebbe anche bene perché di me mi sono già abbastanza rotta le palle.
  5. ransie

    Il cambiamento

    non è un' impressione...
  6. sì ho presente... succede anche a me. Quando mi capita vado avanti e leggendo ingrano, poi riprendo il pezzo che m' ero persa. Se non dovesse funzionare neanche così, c' è sempre l' opzione di chiudere tutto e dedicarsi ad altro... qualche lavoretto manuale, magari.
  7. potresti provare col cominciare dalle piccole cose... se ti piace studiare, fallo, indipendentemente dalle finalità, organizzati la giornata con delle cose che magari a te piace fare, chessò, dal leggere un libro al fare qualche lavoretto in casa, per esempio. Anche se ti sembra di non averne voglia... magari hai bisogno di un periodo di "pausa", potrebbe esserti necessario, l' importante è che non ti lasci andare e che ti occupi di te stessa. Col tempo, recuperate un po' di energie, magari andrà meglio...
  8. divide et impera?

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    2. sea
    3. sea

      sea

      hai ragione, mi garbano i germanici, touchèè:)))

    4. stefano.or

      stefano.or

      Unisci e ama?

  9. era per la storia degli Addams... ( che è poi come chiamo io la mia, di famiglia... lol). Dai, andrà tutto bene, cerca di vederla così, magari se parti col piglio di chi è nel suo legittimamente, si sentiranno meno propensi a zappettarti sulle balle...
  10. Francy, per carità, quando ci vai a parlare, niente colori pastello!
  11. Quando me ne sono andata sapevo che doveva rientrare normalmente... poi non ho più avuto notizie. Non credo l' abbiano boicottata perché pare fosse una ragazza capace e sgobbona... infatti mentre sbraitavano non sono riusciti neanche a sostituirla. Quindi, musi a parte, credo che in realtà il rientro sia stato più utile per loro...
  12. ransie

    Distortopic...

    Qualche tocco di stucco
  13. Non so se sia questione di essere buoni o cattivi e non credo neppure riguardi "solo" quelli che hanno proprietà, grossi conti in banca... o l' autorità per... che da qualcuno deve pur essere stata conferita per poter essere anche esercitata, dico io. E forse, è un po' per questo che quando ci si imbatte in certe situazioni, si è fatti passare o ci si sente "giustizieri"...
  14. Ho lavorato di recente in uno studio ( da parenti, lol) per fare un po' di esperienza... ('n' altra che mi mancava...) comunque... assisto a quanto vi riporto sinteticamente. Il proprietario di una panetteria in cui lavorano lui, la mugliera e una ragazza rumena, giovanissima, riceve il certificato medico della mutua di quest' ultima. Provano a chiamarla e lei non risponde. Si incazzano entrambe i coniugi. "Non ha mai fatto così da tanto tempo che è con noi", " che stronzaa!". La consulenta " sì, eh, 'sti dipendenti...", "ora le facciamo una lettera di richiamo". Io " emh... ha mandato il foglio della mutua entro i tempi, non zi può... a meno che non vogliate richiamarla per essersi messa in mutua" ( ih, ih,). Il panettiere " eh, questo è il ringraziamento, l' abbiamo trattata come una figlia, ora che torna faremo i conti!". Io " si pure i duchi e i marchesi... poi vi chiedete perchè non risponde..." Arriva un secondo certificato medico... maternità a rischio, dunque anticipata. Quindi il coro-coniugi, consulenta e astanti- " ma è uno schifo, non si può, lei è una stronza ingrata, un po' bagascia anche eppoi anche 'sti medici di melma che danno 'sti certificati, ecco perché va male l' Italia...( più altre trascurabili amenità)". Io " ma guardate che..." , voce fuori campo " comunista!" Dopodichè, il panettiere veniva a frignare un giorno sì e l' altro pure perché doveva pagare per il periodo di maternità e perché non gli stava bene che lo stato gli facesse scontare i contributi della dipendente facendosene carico. Povero... Della ragazza non voleva più saperne e licenziarla al ritorno dalla maternità mentre prometteva che non avrebbe mai più assunto nessuno in vita sua regolarmente... in più era periodo di dichiarazioni e pretendeva di rivedere la contabilità perché aveva dichiarato troppo e non gli stava bene pagare tutte quelle tasse, figurarsi... con tutte le spese che aveva per pagarsi il suv, i vizi dei pargoli e le vacanze... Poverino! E la consulenta a spiegargli che era necessario perché altrimenti poteva incorrere in grane, sudando sette camicie per cercare di convincerlo mentre lui se la prendeva con lei come se fosse una sua responsabilità.... (ROTFL) Nel mentre, la ragazza perde il bambino. Coro - " povero bambino!" A quel punto, non mi sono fatta scappare l' occasione... Tanto rispetto per qualcuno che non è ancora venuto al mondo quando è stato così facile denigrare chi l' aveva concepito, esattamente per quel motivo.Ora che lo racconto, mi rendo conto che non m' è ancora passata l' incazzatura. Tra l'altro, la ragazza mi aveva fatto vedere il foglio che le avevano dato in ospedale. C' erano due voci da barrare di cui una era uno spietato "regolare". In tutto questo, mi sono seriamente chiesta se non abbia sbagliato percorso... E' quasi una certezza in realtà. Salvo poi, rimpatriare e a colloquio con altra gente, sentire gli stessi discorsi da quelli che paradossalmente, sono subordinati allo stesso modo all' arbitrarietà di qualcuno che disconosce diritti e doveri e di cui probabilmente neanche loro hanno coscienza. Cioè... persone che calpesterebbero i diritti degli altri perché non riconoscono neanche i propri, limiti compresi. Quindi, prima di intavolare qualunque genere di discorso, glieli dovresti prima spiegare... (???!!!???) A volte mi verrebbe veramente di passare al lato oscuro! Oh, scusate se sono andata Ot e ho rubacchiato un po' della discussione...
  15. Balle che raccontano... se ne servono all' occorrenza per farsene scudo. Se avessero davvero considerato "famiglia" le persone che c' erano prima di te, non le avrebbero messe alla porta così come hanno fatto. Ti pare? La parabola della famiglia la tirano fuori a random quando torna comodo... ma sono chiacchierelle... Loro lo sanno benissimo qual è la famigghia, cioè quella che si ritrova compatta nel dare un calcio in culo all' intruso.
  16. in bocca al lupo Francyy :) facci sapere.
  17. wow, sono stata molto utile allora! no, non sei complicata... però pure quando ti dicono "cosa vuoi che sia", secondo me l' implicito è " cosa te ne frega di come la prendono". comunque... visto che sono una cattiva persona....(scusa). Il fatto di spostare il problema su se stessi ( sono io che ingigantisco, ho bisogno di approvazione, sono sbagliata) è una sorta di meccanismo di difesa perverso. Tu puoi determinare ( o cercare di farlo) i tuoi comportamenti, non quelli degli altri. E' un modo per dirsi di avere il controllo della situazione. Solo che, (almeno, da come la vedo io e per mia esperienza) più ti colpevolizzi e cerchi di analizzare il tuo lato sbagliato e meno ne esci fuori. C' è il rischio di rimanerne invischiati... ( un altro conto è fare dell' autocritica...) Puoi prenderla come un' opportunità di emancipazione personale... o piuttosto un gioco... poi valuta l' effetto che avrà, cambiare "schema"... facendo nascere prima la gallina. Le tue preoccupazioni sono fondate, se avessero dato una pacca sulle spalle invece che un calcio in c.ulo alle altre, non le avvertiresti. Però,puoi provare a ridimensionare l' importanza che dai alle considerazioni dei tuoi interlocutori. La prendono male, amen. Non è una tua responsabilità. Ci rimani male? Amen, sei una persona. Hai la tua emotività che se fosse qualcosa che si può controllare o pilotare avrebbe un altro nome... La vita va avanti, è la tua e non puoi accontentare tutti... non si può, neanche volendo.
  18. ok... beh, almeno te ne rendi conto. Ci sono persone che adeguano i loro comportamenti alle presunte aspettative degli altri e ci si passano la vita. Comunque... metti che non "approvino", cosa accadrebbe?
  19. Francyy, scusa se mi permetto... magari sbaglierò, però ho la sensazione che la cosa che ti preoccupi di più, al di là di tutto quanto il resto, sia ricevere la loro "approvazione"...
  20. volevo ridimensionarlo... non è una bella circostanza ma, dovesse verificarsi, secondo me, meglio mantenere il punto " non ho voglia di andare d' accordo, ho voglia di andare. D' accordo?!!"
  21. però... in questo caso, non credo che a Francyy interessi far valere una ragione, anzi, proprio meglio non metterla in quel modo e non dar loro lo spazio per farlo... ( non devi autorizzare le mie scelte per permettermi di andarmene). Ed il coltello dalla parte del manico, in fondo, ce lo ha lei... Qualunque cosa dicano, il risultato sarà che Francyy se ne andrà per la sua strada.
  22. cerca di tenere bene a mente, prima di ricordarlo a loro, che non stai chiedendo il permesso di ma li stai mettendo al corrente che... e per di più con largo anticipo per far loro un favore. Punta su un discorso breve con informazioni essenziali. Se dovessero farti altre domande, tu rispondi sempre le stesse cose, si stancheranno. Poi Francyy, so che i precedenti non sono molto incoraggianti ma non puoi sapere come andrà, né puoi calcolare tutti gli scenari possibili e trovare una qualche possibile soluzione, né sarà il discorso da cui dipenderà la tua vita. Non è così importante come la prenderanno... né la loro opinione, non trovi? Se dovessero prendere a comportarsi in maniera scorretta dopo, valuterai il da farsi.
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