quintessenza

...dunque, fisicamente ho sempre avuto un riscontro esterno in generale "positivo" nonostante le mie insicurezze (come ho capito succede anche a te che ti percepisci grassa etc, mentre le altre persone non ti vedono così come ti vedi "negativamente" tu), ma il riscontro esterno, a me personalmente, non bastava (credo neanche a te forse), proprio perché la mia non-accettazione originava da "dentro", quello che mi rimandavano gli altri di me stessa, soltanto soffermandosi all'esteriorità, non mi toccava a livello interiore... ho capito (o suppongo) che la svolta sia avvenuta soprattutto attraverso i rapporti "virtuali"... attraverso internet... lo so, può sembrare strano forse, ma sai, quando per tutta la vita gli altri si soffermano sul tuo corpo e poco o niente sul suo "contenuto", alla fine può succedere anche questo (le vie del Signore sono infinite)... così navigando in internet sono riuscita a comunicare con gli altri tramite la mia interiorità e non con la mia forma corporea, e questo mi ha permesso di stabilire dei rapporti profondi basati, all'inizio, esclusivamente sulla scrittura, sul "dentro"... rapporti in cui mi è stato trasmesso tanto affetto, tanto amore, per quello che ero veramente e non per quello che apparivo... così, quando queste persone le ho incontrate anche fisicamente, allora ho potuto "essere me stessa totalmente dentro e fuori"... mi hanno compresa e accolta nella globalità della mia persona, ciò mi ha permesso di accogliermi a mia volta... e questo, pensa, è avvenuto in un arco di tempo abbastanza breve... un anno fà ancora brancolavo in una sofferenza profonda... non ci credo neanch'io a come sono "cambiata"... certo ogni persona è unica e particolare, quindi ciò che ha provocato un cambiamento in me forse a te non farebbe lo stesso effetto... ma magari la mia esperienza può rafforzare la speranza che c'è una (propria) "chiave" per "sbloccarsi" da qualche parte... tu la stai cercando, ci stai lavorando, e prima o poi la trovi di sicuro

...no, a me non crea problema alcuno oggi, anzi... l'unica cosa che un pò mi spiace forse è arrivare a trascurare qualcosa, che per quel che sono io, considero un dono di Dio... ...comunque posso un pò capire il tuo stato interiore e psicologico, perché quando ero più giovane, a causa di vari condizionamenti protratti nel tempo da parte di persone che avevano una cospicua rilevanza psicologica per me (soprattutto ex-partner), ero arrivata al punto di vestirmi quasi a "comando"... nel senso che per essere accettata dalla persona che "pensavo" di amare, modulavo la cura e l'esposizione del mio corpo secondo i suoi gusti e desideri... ero talmente insicura e autolesionista, e mi ritenevo talmente inaccettabile come essere umano, che ero disposta anche a respirare a comando per poter ricevere un pò di affetto... ora guardandomi indietro mi guardo con un sorriso... oggi riesco ad amarmi, finalmente... ...io non ti conosco, ma spero che riuscirai a stabilire un rapporto armonioso con il tuo corpo... ho letto alcune cose che hai scritto, e posso dirti, basandomi su queste, che dentro sei "bella", e sicuramente le persone che ci "vedono" bene lo percepiscono anche "fuori"...

...l'erba del vicino è sempre più verde...

E' una cosa molto difficile per me star dietro ai ritmi del mio corpo, anche se, ovviamente, lo ritengo il sacro tempio dello Spirito... ...ho difficoltà a ricordarmi di averlo, di essere "anche" corpo... alcune volte, a me sembra, che la mia mentre viaggi ad una velocità talmente alta, che il corpo, non riuscendo a fare altrettanto, è costretto a rimanergli dietro quasi abbandonato a sé stesso... poi, magari, succede che mi rendo conto tutto d'un colpo che non sono solo "il dentro", ma anche "il fuori" (l'apparenza fisica)...così, dopo essermi accorta di aver messo da parte questo "strumento" che mi "rappresenta" per l'ennesima volta, allora cerco di concentrarmi su di esso... cerco di recuperare andando a fare jogging, staccandomi dai libri, guardandomi un pò di più allo specchio, etc... ma tutto questo dura poco... non riesco a dare (forse la giusta?) importanza all'esteriorità fisica...

...per la tua gentilezza:

Biancaneve

Anch'io stavo riflettendo su questo punto ieri: cosa rappresenta il ciclista? Forse può rappresentare il riconoscimeto all'origine, e successivo sviluppo, delle potenzialità umane in termini di "energia"... .. è vero che il rapporto meccanico della bicicletta simboleggia nei suoi elementi costitutivi (ruote dentate+catena) i protagonisti di una relazione (elastica)... allora il riconoscimento del potenziale energetico attuato nella pratica del pedalare alimenta l'esplicarsi del rapporto, il quale potenziale conseguentemente, a sua volta, riemerge trasformato in qualcos'altro da tale relazione-rapporto... ad es: se potenzialmente, all'origine, siamo predisposti ad andare in bicicletta, questo sia ci motiverà ad andarci (immettere energia originaria), sia, poi, questo andarci, ci motiverà a continuare ad andarci per ciò che ne è scaturito (altro es: l'energia originaria applicata ai pedali etc, ci ha permesso di andare dove volevamo, allora questo ci incentiverà ad immettere energia anche successivamente per lo stesso motivo = andare ancora più lontano)... ...questo per dire (riallacciandomi al mio post precedente) che al momento, secondo me, la predisposizione umana è l'incentivo ad iniziare un coinvolgimento in un rapporto... ma che tuttavia se in tale coinvolgimento c'è un riconoscimento diverso dei propri potenziali questo potrebbe costituire un ostacolo all'andare lontano (es: io mi relaziono con una persona a livello spirituale mentre lei allo stesso tempo si relaziona con me a livello psicologico questo, riconoscendolo, potrebbe costituire un limite per il rapporto per entrambi i protagonisti)... se invece il riconoscimento dei propri potenziali andrà a risultare "simile" probabilmente il "viaggio" potrà portare entrambi i protagonisti molto lontano... nella stessa direzione... ...forse ho fatto un pò di confusione (anche oggi vado di fretta) ... mi fermo qui... che è meglio...

Si, si, lo so... avevo detto che me ne dovevo andare, ma mi è venuta in mente una cosa... ...metti una bicicletta che è il top delle biciclette (superaccessoriata, magari da corsa, etc) nelle mani di un ciclista dilettantissimo, pigro, etc... e metti una esile graziella nelle mani di un grande ciclista... ...ecco questi due casi che ho riportato, secondo me, potrebbero essere i casi in cui sicuramente non si potrà andare molto lontano... ...magari poi lo sviluppo meglio questo pensiero... anche con il vostro aiuto... ...dal mio puntino di vista, potrei dire che, per riuscire in questa cosa che hai evidenziato, forse l'"esperienza" (o meglio la metabolizzazione dell'"esperienza), sotto tutti i punti di vista (mental-psicologico, spirituale, etc), gioca un ruolo molto importante... ...per questo motivo, per quanto mi riguarda almeno, suppongo che l'espansione mentale a 360 gradi (o quasi) possa aiutare le persone ad affrontare l'esistenza in modo (più) armonioso ed equilibrato... Ok, adesso vado davvero... Abbraccio :)

Certo... non è una caratteristica che "appartiene" a tutte le biciclette... questa "elasticità" strutturale... avrei da aggiungere altre cosine, ma, causa forze maggiori, per oggi dovrò sospendere sia l'approfondimento su questo tema... sia, di conseguenza, come direbbe mio, questa "vera" comunicazione... ...buona giornata a voi... ... ...

E' il mio modo di essere Porto con me il mio modo di essere dovunque vada, nel caso io possa aver bisogno di proteggermi, affinché il vero ME STESSO non si veda. Ho tanta paura di mostrarti ME STESSO, paura di quello che farai. Potresti ridere di ME, o dire cose cattive... O magari potrei perderti. Vorrei riporre il mio modo di essere, lasciare che tu guardi ME. Voglio che tu cerchi di capirMI, ti prego, che tu ami quello che vedi. Quindi, se sarai paziente e chiuderai gli occhi, me lo toglierò di dosso molto lentamente. Per favore, cerca di capire quanto è doloroso mostrarti il mio vero ME STESSO. Ora il mio modo di essere non c'è più. Mi sento nudo! Spoglio! Ho tanto freddo! Se tu ami ancora tutto quello che vedi, tu sei mio amico, puro come l'oro. Io voglio salvare il mio modo di essere, tenerlo in mano. Ho bisogno di tenerlo a portata di mano nel caso qualcuno non capisca. Ti prego proteggiMI, mio nuovo amico. Grazie di amarMi sinceramente. Ma per favore, lasciami tenere il mio modo di essere fin quando anch'io non amerò ME STESSO. -da "Aggiungi un pizzico di zucchero"-

Che poi alla fine, in un certo senso, coinciderebbe con il primo, soltanto un pò ritoccato... furbone! Uhmm... il discorso prende una piega sempre più complessa, a quanto vedo... io in questo caso valuterei anche il fatto che tanto più si va verso la complessità, tanto più l'andazzo-bicicletta richiede maggior investimento di energie... estrinsecata in qualche forma... Ma per non svalvolare troppo su questo punto, direi semplicemente che questa libertà che diamo ai due elementi in gioco, ci permetterà di ottenere una certa performance anch'essa sempre più complessa... mi viene in mente la parola "evoluzione"... chissà perché? Evolve il rapporto (giusto per restare nel tema del topic), evolvono gli elementi costitutivi, evolve (anche) tutto ciò a cui si va incontro... con la bicicletta... suppongo... X mio= bello quanto hai scritto: "adesso ciò che sento mentre scrivo è vero, un rapporto vero"

Le Iene

Good Night and Good Luck

Che meraviglia... ecco che la sintesi viene incontro all'analisi... che bel viaggio... ...sembra che tutto s'incastri... ed è, oserei dire, "Perfetto"... ...grazie Ste per gli input che mi hai trasmesso... clicca ...

no Alpitur?

che dolor

...a me sembra che a questo punto stiamo anche noi (qui riuniti) approssimandoci alla discesa, e che quindi ci stiamo scambiando energia... comunque si, immaginiamo pure questa corsa della bici in discesa... chissà cosa ci aspetta alla fine della discesa?! Ma forse è OT?

Potresti essere anche tu... c'è un piccolo "costruttore di biciclette" anche dentro di te...

Forse in discesa il ciclista deve modularsi sull'andamento della bici... questo mi fa rimuginare ancora di più... questo topic sta diventanto un circolo vizioso...

Uno che sapeva il fatto suo... tu che dici?

Comunque, secondo me, qualcuno lì ce l'ha messa...

Ci sarà mica arrivata da sola la bici all'inizio della discesa?

Si, al momento mi ritrovavo solo quella... ma c'era un sorriso su quella faccina Ant, ed era tutto per te! ...io, sinceramente penso che lo Yoga debba essere sperimentato direttamente dalla persona interessata... certo qui si possono dare degli input, delle informazioni, come ho provato a trasmettere anch'io... ma non renderanno mai l'idea di cosa è davvero questo tipo di approccio... oltre a dire: respira, assumi questa posizione, cerca di stare così o cosà... cosa si può virtualmente fare? Io direi: sperimentare direttamente, con un maestro... poi ovvio è solo un'altro input questo, niente di meno e niente di più... Se poi vuoi dire tu cosa intendevi con: OK, adesso vogliamo passare a qualcosa di più FORTE!!! ...io sono qui ad ascoltare volentieri...

Ehi, lo stavo per scrivere (troooppo lento questo PC)... ma secondo te il fatto che l'energia iniziale sia apportata dal ciclista non è altrettanto simbolico?! Il ciclista io lo vedo come la "fonte"... proprio perché, senza lui, a che serve la bici?