Non è più un "dovere" alla fine... ovvero per chi è ancora ad un certo punto del cammino sicuramente lo recepisce come un dovere, ed è una cosa comprensibilmente umana anche questa... ma per chi invece già ha raggiunto un notevole stadio di "realizzazione" spirituale (tipo i ben conosciuti "realizzati" orientali), tale atteggiamento sarà ormai intrinseco al "proprio" approccio in questo piano di esistenza... se guardiamo il Dalai Lama (certo è un caso estremo, ma lo uso giusto per fare un esempio) egli non agisce in modo compassionevole perché "pensa di dover" agire in quel modo... egli E' la Compassione... come E' anche la Gentilezza... etc... non c'è sforzo o dovere ma semplice "fluire"...
...l'oscurità che percepiamo in chi ci sta dinanzi è (anche) la nostra oscurità, se cadiamo nel giudizio o nell'imposizione del nostro ego... quando Tu Sei Luce Tutto E' Luce... puntare il dito si, ma verso noi stessi e non verso l'apparente Altro... ovvero, anche qualora lo puntassimo umanamente verso l'Altro, recepire alla fine che lo stiamo puntando verso di Noi...
...i muri sono solo superficie, se andiamo oltre la mente egoica essi non (ci) sono... quando si coincide con la Luce svaniscono i conflitti di qualsiasi sorta (le separazioni sono stabilite dalla mente)... e neanche ci si "crea" il "problema apparente" dell'oscurità" altrui, perché i problemi non (ci) sono...
...solo quando nulla ci toccherà coincideremo con la Luce ed essa si diffonderà indifferentemente e incondizionatamente... nell'Uno questo già E', ma nell'apparenza dei nostri corpi materiali pensiamo di incontrare troppi ostacoli alla "realizzazione" di Tutto ciò che E'...
...comunque ho compreso l'essenza del tuo pensiero, mio... al di là del fatto che le parole sono sempre riduttive, che le interpretazioni possono variare da persona a persona etc... posso dirti che ti "seguo" e che leggendoti ho potuto capire un pò la tua predisposizione di Cuore... probabile che stiamo andando nella stessa direzione... anche se, al momento, non conosco le tue esperienze "dirette" con il (cosiddetto) Trascendente... le cose che cerco "strampalatamente" di scrivere, ovviamente sono solo uno sviluppo del mio percorso... e comunicare con te mi mette (anche) a contatto con una comprensione più profonda di me stessa... e questo mi dà Gioia... un "realizzato" (lui non si auto-definisce "realizzato" ma la sua vita parla per lui) mi disse (e continua a dirmi) che un incontro non avviene mai "per caso"...
Devo scappare (e ho parlato anche troppo per oggi )... grazie mio!