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Silviag78

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  1. seduta emozionantissima. la più bella fin'ora...

    1. senzapadroni
    2. Silviag78

      Silviag78

      in realtà c'è ben poco da raccontare... il fatto è che mi sono sentita diversa, in totale contatto con la terapeuta, aperta. Ho avuto la sensazione che parte delle mie difese stanno cedendo, mi sono sentita libera e ho provato per la prima volta nella vita una sincera fiducia verso un altro essere umano. Alla fine ci siamo strette la mano forte come se anche per lei in quella seduta io avessi raggiunto un importante traguardo. E' stato emozionante.

  2. Ieri sono andata a vedere l'ultimo film di Polanski. L'ho trovato meraviglioso!! Qualcuno di voi l'ha visto?
  3. Ho sognato che la mia psycho moriva. Mi sono svegliata col cuore in gola.

    1. Visualizza i commenti precedenti  2 altro
    2. zazà

      zazà

      e quindi forse ti sei sognata la tua dipendenza!

      Io all'inizio avevo una paura matta che lui morisse. Pura dipendenza.

    3. Silviag78

      Silviag78

      è proprio così zazà. cmq questa sensazione di totale dipendenza mi fa sentire terribilmente fragile e piccola. Passerà prima o poi?

    4. zazà

      zazà

      Sì, passerà....o se non altro si affievolirà abbastanza, credimi! ;-)

  4. mi manca la psicoterapeuta. uffa! devo aspettare mercoledì. :(

  5. Credo di essere stata fraintesa. Io non volevo dare giudizi assoluti (non conosco a fondo la sua storia né conosco Roberta). Ho espresso una mia opinione sulla base dei pochi dati a mia disposizione. L'ipotesi del danno non è, ovviamente, da scartare a priori. Ma penso anche che nei confronti di una persona con tratti di dipendenza affettiva sia più corretto un atteggiamento che non vada a fomentare la dipendenza stessa. La psicoterapia dovrebbe mirare all'autonomia del paziente non a legare il paziente al terapeuta. Quello che bisogna considerare è se c'è stata abbastanza attenzione nel cercare di elaborare o risolvere il transfert di Roberta. Speriamo che Roby trovi una persona valida con la quale affrontare tutto questo.
  6. depressa fino all'osso

    1. Stauffenberg

      Stauffenberg

      mi spiace, possiamo fare qualcosa?

    2. Silviag78

      Silviag78

      mi sono trascinata fuori dal letto e sono andata a pattinare. mi sento un po' meglio. ;)

  7. Brava! Hai capito il senso!
  8. Sarebbe un sollievo momentaneo. Precipiteresti poi in una sofferenza più grande di quella di adesso. Trova una nuova psi che ti ispira fiducia e apriti a lei con sincerità. Cerca di capire che la tua ex psi rifiutandoti ti sta curando. Uno psi serio non cederebbe mai alle ossessioni di un paziente perché non farebbe altro che aumentarle. La tua ex psi mi sembra molto professionale. Rielabora questa sofferenza con una nuova psicologa. Fidati.
  9. Scusa se mi intrometto ma credo che se ti concedesse un appuntamento ti farebbe soltanto del male, ti danneggerebbe. Solo il tempo e il rifiuto da parte sua potranno permetterti di liberarti da questa patologica dipendenza. Un abbraccio
  10. mi manca l'aria. ansia incontrollabile.

    1. Laraa

      Laraa

      capisco cosa stai provando...mi spiace .un abbraccio

  11. Silviag78

    transfert

    sai l'orientamento della psicoterapia che stai facendo? te lo dico perchè in quella psicodinamica lo psicanalista non è affatto neutrale e freddo ma partecipa emotivamente e esterna le sue emozioni. Forse questo tipo di psicoterapia non fa per te. Forse dovresti semplicemente cambiare medico! Un abbraccio
  12. seduta psycho tra 2 ore. ansia da prestazione...

  13. stanchezza cronica

    1. Stauffenberg

      Stauffenberg

      ci credo non dormi mai!

    2. Silviag78

      Silviag78

      e quando dormo è terribile perché mi sveglio di soprassalto in preda alla tachicardia...

  14. Silviag78

    transfert

    Scusa Acqua, sono stata in viaggio. Adesso sono molto stanca. Ti rispondo domani con calma. Un abbraccio. Silvia
  15. beh comunque alla prima seduta mi ha chiesto se mi dava fastidio e se poteva fumare durante le sedute. Non mi è sembrato poco professionale. Poi non so.
  16. Il mio lo stesso: un banco, 2 sedie + 2 quadri orrendi e tristissimi.
  17. Silviag78

    transfert

    Ma non pensi che se avessimo a disposizione il nostro medico 24h su 24 forse peggioreremmo? Io ho sofferto tanto quest'estate per la lontananza dalla mia terapeuta, ma quella sofferenza mi ha dato modo di osservarmi con occhi diversi, accorgermi di certe modalità patologiche che ho di rapportarmi agli altri, valutare il mio grado di dipendenza dall'analista, ripensare al percorso fin'ora intrapreso. Credo che il fatto di rispettare il setting, l'interruzione delle sedute, le regole circa le telefonate, non siano espressione di menefreghismo del medico quanto piuttosto elementi indispensabili alla cura stessa. Non c'è psicanalisi altrimenti. E' ovvio che poi ognuno percepisce il medico più o meno freddo e distaccato, ognuno se lo sceglie in base ai propri gusti possibilmente. Ma da qui a dire che l'analista dovrebbe essere una specie di dama di compagnia ne passa! Cosa lo distinguerebbe dunque da un amico? Per te fare psicoterapia ha lo stesso significato di fare 4 chiacchiere con un amico? Spiegami meglio. Un abbraccio
  18. Silviag78

    transfert

    "un pastiglia e vedi di non disturbarmi se non è previsto il colloquio. viva il cuore degli medici italiani , l'onorario" Scusa acqua, ma che dovrebbero fare i medici allora??? Rafforzare le nostre dipendenze malate? O accompagnarci in un percorso di autonomia? E poi immagina che inferno sarebbe la loro vita se dovessero interessarsi ogni giorno e fuori dell'orario delle sedute di tutti i loro pazienti! Non avrebbero più la lucidità e il distacco per prendersi cura di noi! Gli psicoterapeuti non possono diventare amici o consiglieri, ci danneggerebbero!
  19. Lo psicostudio non mi è mai sembrato tanto brutto quanto ieri.
  20. anche io la pensavo come te. quando poi ho scoperto la malattia ho capito che lo spirito di sopravvivenza è più forte. La malattia è un'occasione, una spinta, uno strattone. La malattia ti porta a voler capire, combattere, vivere insomma. Prima ero ipocondriaca, adesso non più. Il corpo ci parla e noi non lo ascoltiamo, lo maltrattiamo e basta. (La cosa che mi fa più paura è che possa accadere qualcosa di brutto ai miei figli.)
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