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buongiorno a tutti


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cercando qlc consiglio su come comportarmi con mio figlio, sono approdata in qst. bellissimo forum, spero non mi consideriate un'intrusa, ma avrei proprio bisogno di capirci qlcs.: sono divorziata da tempo, ho un figlio di 19 anni che ha smesso di studiare e sta cercando un lavoro. con me è sempre molto violento ed offensivo. ogni volta che andiamo d'accordo su qlcs. lui lo racconta a suo padre e a sua nonna che lo convincono a non ascoltarmi e puntualmente noi litighiamo, solo che il ragazzo mi mette le mani addosso e rompe le cose (poltrone, porte, armadi). l'ultimo episodio ieri sera: d'accordo col ragazzo gli ho aperto un conto corrente dove far accreditare il mantenimento che gli passa il padre, il conto è bloccato per i prelievi oltre una certa cifra (tanto x controllarlo visto che spende in modo esagerato). il padre, la nonna e lo zio gli hanno fatto aprire un altro conto e gli hanno dato in mano assegni e bancomat. solo che x adesso non gli hanno accreditato un bel niente e lui continua a chiedere i soldi a me, al mio rifiuto lui mi ha sbattuto una bottiglietta di coca cola in faccia (mi sono scansata appena in tempo). se gli spiego che i soldi li ha lasciati in mano a suo padre e deve prelevarli dal suo conto. mi dice che non lo capisco, che voglio solo controllarlo. (ha un processo penale in corso x guida in stato di ebbrezza). sto andando da uno psico ma nemmeno lui sa aiutarmi. io non cedo sulla questione soldi (x averli se li deve guadagnare e il lasciargli il mantenimento è già eccessivo). ma lui non capisce accusa me e solo me di tutti i suoi problemi.

io vivo nel terrore, non abbandono la borsetta mai un minuto in sua presenza xkè spariscono soldi chiavi della macchina e bancomat. sono allo stremo. (il mio ex marito è diffidato non mi può telef. nè parlare xkè è deleterio x la mia salute psichica e fisica). così si rifà su nostro figlio.

cosa posso fare? x aiutare me e mio figlio?

grazie a tutti e scusate la lunghezza del post :Talking Ear Off:

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rimandalo al mittente.

io ho avuto molti problemi con i miei e mai dico mai

mi son permesso di dire una parola fuori luogo

oppure minacciarli fisicamente.

ma cosa stai aspettando? chiama lo polizia alla

prossima minaccia ed ogni volta che ti senti in pericolo.

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Beh, la situazione è grave e penso che sia il ragazzo che abbia bisogno di uno psicologo, non tu (non lo dico in senso dispregiativo, ma è chiaro che tuo figlio ha bisogno di aiuto, lui se ne rende conto?).

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io ho avuto molti problemi con i miei e mai dico mai

mi son permesso di dire una parola fuori luogo

oppure minacciarli fisicamente.

ma cosa stai aspettando? chiama lo polizia alla

prossima minaccia ed ogni volta che ti senti in pericolo.

purtroppo tex non è così semplice... e lo so perchè ho visto situazioni simili da vicino.

con la legislazione italiana una madre non può buttare fuori di casa un figlio. neanche se è violento.

la polizia quando la chiami arriva, fa una chiaccheratina col figlio e poi se ne va. non può fare nulla.

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Si ma il figlio è maggiorenne e violento...una madre,anke se con molta pena,può denunciare il proprio figlio per violenza psicologica oltre ke fisica.E' terribile vivere nel terrore e tenere la propria borsetta sempre a vista d'occhio,non è libera e di sicuro l'ex marito e la nonna sono orribili...non hai mai pensato di farlo andare a vivere da loro?????legalmente hai l'affidamento congiunto o disgiunto?poi hai anke diffidato l'ex marito...situazione complicata...se non puoi farlo andare via,perkè non chiami l'assistente sociale per rieducarlo?loro possono esserti d'aiuto,tanto ormai è maggiorenne e il rischio ke ti portino via il figlio è vano...devi agire subito,con la forza!

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il mio discorso vale per i figli maggiorenni. conosco la storia di una famiglia in cui il figlio con problemi psichiatrici ha cercato di uccidere la madre. scontata la condanna, la famiglia è stata obbligata a riprenderselo in casa.

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E' una situazione molto brutta Jackie, ma mi chiedo come sia possibile che un figlio arrivi a questo punto. So che non sei un caso isolato, ma mi viene da pensare che gli sia stato un po' troppo concesso di fare quello che gli pare, in primis non rispettare i genitori ed ora rieducarlo è dura, data l'età.

Mi sembra anche che sia molto influenzato dal padre e dalla nonna, altrimenti non si spiega perchè si sfoghi così su di te, ma sinceramente non so quanto tu possa fare, a questo punto. E' grande, non puoi certo punirlo o rimandargliele indietro, la ribellione sarebbe ancora più pesante.

Comunque puoi sempre provare a denunciarlo, tanto per fargli capire che ha superato il limite e che anche se è tuo figlio non tutto gli è concesso, tanto meno menarti.

Forse la soluzione migliore sarebbe mandarlo a vivere da suo padre, visto che si diverte tanto a mettertelo contro, anche se, essendo madre, posso capire benissimo se dici che non ci riesci.

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sinceramente la fate troppo facile, con questo discorso della denuncia.

a parte che le conseguenze legali sarebbero minime... non credete che un denuncia servirebbe solo a peggiorare le cose e a distruggere un rapporto già compromesso. dal fuori è facile dire: denuncia.

ma sono pur sempre madre e figlio...

cercare di coinvolgerlo in un percorso psicoterapeutico familiare?

a 19 anni è ancora "salvabile"...sicuramente ci sono problemi psicologici alla base di questa aggressività.

denunciarlo significherebbe considerarlo un caso perso.

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purtroppo tex non è così semplice... e lo so perchè ho visto situazioni simili da vicino.

con la legislazione italiana una madre non può buttare fuori di casa un figlio. neanche se è violento.

la polizia quando la chiami arriva, fa una chiaccheratina col figlio e poi se ne va. non può fare nulla.

ciao jud,

e se e' maggiorenne ? a proposito a che eta' si e' maggiorenni in italia a 18 o 21 anni?

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sinceramente la fate troppo facile, con questo discorso della denuncia.

a parte che le conseguenze legali sarebbero minime... non credete che un denuncia servirebbe solo a peggiorare le cose e a distruggere un rapporto già compromesso. dal fuori è facile dire: denuncia.

ma sono pur sempre madre e figlio...

cercare di coinvolgerlo in un percorso psicoterapeutico familiare?

a 19 anni è ancora "salvabile"...sicuramente ci sono problemi psicologici alla base di questa aggressività.

denunciarlo significherebbe considerarlo un caso perso.

se ha problemi psicologici dovrebbe far il violento con tutti almeno credo.

forse e molto probabilmente abusa della madre per mancanza del capo

della famiglia....il padre.

se ha problemi psicologici ,il padre dovrebbe far qualcosa invece

di aizzarlo.

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ciao e benvenuta nel forum.

da quanto ho capito non credo tu tema per la tua incolumità nonostante il "ragazzo" abbia delle reazioni violente e parlo di reazioni a qualcosa a meno che non decida di alzarsi al mattino e far fuori porte e finestre per sport. Stai parlando del problema che tu hai nei suoi confronti rispetto alla borsetta ma non hai spiegato quali siano i problemi che ha questo ragazzo. Non lo voglio giustificare e non mi metto di certo nella condizione di giudicare neanche te, ci mancherebbe però stai parlando di tuo figlio, hai una grossa responsabilità nei suoi confronti, devi cercare di capire qual è il problema, quando e per quale motivo ha iniziato a comportarsi così e magari farti dare una mano dal padre o viceversa estrometterlo nel caso risulti dannoso. Insomma per riuscire ad aiutarlo dovrai prima imparare a conoscerlo, e detto in tutta sincerità, scansata la probabilità di un imminente pericolo di morte, l’ idea di denunciare un figlio, così come ho rilevato in alcuni post, è davvero spregevole. Se ti interessa veramente aiutarlo mettici del tuo, se sei preoccupata per te, la borsetta, il bancomat… ecc… e vuoi sbarazzartene allora non so cosa dirti.

P.s. Ma tutti quei soldi, a tuo figlio, tu sai a cosa servono?

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purtroppo tex non è così semplice... e lo so perchè ho visto situazioni simili da vicino.

con la legislazione italiana una madre non può buttare fuori di casa un figlio. neanche se è violento.

la polizia quando la chiami arriva, fa una chiaccheratina col figlio e poi se ne va. non può fare nulla.

E' verissimo quello che dici, infatti lo scopo della denuncia (o la minaccia di farla) non sarebbe quello di farlo finire in galera, ma semplicemente di mandargli un segnale: lei è sua madre e lui ha superato il limite.

Ma, sinceramente, non sono molto ottimista in casi come questo. Sono cresciuta in un quartiere popolare dove una situazione come quella di Jackie era forse fra le migliori e non mi vengono in mente casi di redenzione, né da parte dei genitori, né da parte dei figli. E se suo figlio è come i miei amici, non credo andrà mai da uno psicologo e allo stesso modo non credo che la denuncia lo possa far tornare sui suoi passi, però forse potrebbe cominciare a stare un po' più alle regole.

Certo, la soluzione ideale sarebbe parlare, parlare, parlare, ma ragazzi così solitamente non hanno tanta voglia di farlo...

Spero per lei comunque che le cose le vadano meglio, glielo auguro con tutto il cuore!

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forse sei un po' troppo influenzata dalla tua esperienza personale. stai esprimento un sacco di giudizi su una persona della quale non sai nulla...

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forse sei un po' troppo influenzata dalla tua esperienza personale. stai esprimento un sacco di giudizi su una persona della quale non sai nulla...

Sicuramente quello che ho visto coi miei occhi influenza la mia opinione, ma non ho espresso giudizi, ho solo ipotizzato delle possibilità:

"E se suo figlio è come i miei amici, non credo andrà mai da uno psicologo e allo stesso modo non credo che la denuncia lo possa far tornare sui suoi passi, però forse potrebbe cominciare a stare un po' più alle regole.

Certo, la soluzione ideale sarebbe parlare, parlare, parlare, ma ragazzi così solitamente non hanno tanta voglia di farlo".

In fondo, lei ci ha chiesto un'opinione ed ognuno se la fa in base a quello che ha vissuto. Sicuramente nessuno possiede la verità, però intanto sono considerazioni da cui partire.

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sono comunque giudizi... se poi vuoi dire di no...

tra parentesi, come sono esattamente i "ragazzi così" ?

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a dire il vero la faccenda del " ragazzo così" non è stata contestualizzata opportunamente dalla mamma quindi ci stiamo accingendo un po' tutti a commentare qualcosa di non precisato se non nel comportamento inusuale e alquanto violento...

tra l' altro noto che non ha mai più risposto ...

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Sicuramente quello che ho visto coi miei occhi influenza la mia opinione, ma non ho espresso giudizi, ho solo ipotizzato delle possibilità:

"E se suo figlio è come i miei amici, non credo andrà mai da uno psicologo e allo stesso modo non credo che la denuncia lo possa far tornare sui suoi passi, però forse potrebbe cominciare a stare un po' più alle regole.

Certo, la soluzione ideale sarebbe parlare, parlare, parlare, ma ragazzi così solitamente non hanno tanta voglia di farlo".

In fondo, lei ci ha chiesto un'opinione ed ognuno se la fa in base a quello che ha vissuto. Sicuramente nessuno possiede la verità, però intanto sono considerazioni da cui partire.

secondo me invece ci vorrebbe un po' di umiltà...

stiamo parlando di una storia di sofferenza. proponete con una facilità disarmante una soluzione che probabilmente devasterebbe un rapporto genitore- figlio...

ho riletto bene il messaggio

tra l'altro dice che il marito di lei è diffidato, non la può chiamare ne avvicinare... questo mi fa pensare che siano successe delle cose non belle. forse anche mentre erano sposati sono successe "cose non belle"

non lo sappiamo ma può essere che questo ragazzo sia cresciuto in un clima di violenza. da quello che leggete vi sembra la descrizione di un ragazzo felice? ruba soldi... e se avesse un problema di droga? sarebbe anche una spiegazione agli scatti d'ira...

stiamo parlando di un ragazzo di 19 anni. un genitore non può abdicare così al suo ruolo.

innanzitutto se ha cresciuto il figlio in un clima di violenza una parte di responsabilità nella situazione attuale ce l'ha pure la madre (e non lo dico a mo' di condanna, però è innegabile)

se il figlio ha un disagio psicologico o un problema di droga...un genitore dovrebbe cercare in tutti i modi di aiutarlo.

anche se non è per niente facile.

certo la madre potrebbe mandare il figlio dal padre...che a quanto ne sappiamo ha una pessima influenza sul figlio, e gli da soldi in abbondanza, fregandosene di come il figlio li usa.

certo sarebbe una soluzione semplice...ma sarebbe la scelta migliore dal punto di vista educativo?

secondo me l'unica cosa che potrebbe aiutare questa madre e questo figlio sarebbero dei colloqui dallo psicologo. il figlio non può essere obbligato, però non so... forse dovrebbe chiedere al suo psi qualche consiglio su come convincere il figlio. potrebbe minacciare di chiudere i rubinetti se lui non accetta (non è il massimo lo so, però è una situazione difficile....)

insomma, ci sono molte altre strade da tentare prima della denuncia.

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Beh si Juditta,hai ragione sul fatto ke non possiamo sapere di preciso cosa sia successo tra marito e moglie,cosa ha passato il figlio...se si droghi o meno...se gli scatti d'ira sono dovuti dalla droga o da quello ke ha passato in famiglia...so per certo ke un figlio che ha sofferto (e quello ke conosco io non si droga affatto)ha tantissima ira dentro,nascosta bene ma radicata benissimo, che può sbottare all'improvviso e in una maniera violentissima.Io credo che una possibilità potrebbe essere quella di chiamare i servizi sociali,come ho detto in post precedenti...cosa ne pensate?potrebbero essere d'aiuto,secondo me.

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sono comunque giudizi... se poi vuoi dire di no...

tra parentesi, come sono esattamente i "ragazzi così" ?

Per "ragazzi così" intendevo i miei amici, all'inizio del post avevo scritto "Se lui è come i miei amici...".

Non so lui, ma loro avevano situazioni familiari veramente disastrose, fatte di violenza quotidiana fisica e psicologica. Padri violenti, che picchiavano sistematicamente le mogli (anche mandandole all'ospedale) e i figli (uno in particolare è venuto in cortile più di una volta con lividi e braccia rotte). Le madri o erano violente a loro volta, o completamente succubi del marito e incapaci di difendere i figli, che erano allo sbando più totale. Credimi, Juditta, quando cresci in questo modo, senza nessuno che ti aiuti finché sei piccolo, dopo non è facile recuperare. Vieni su incattivito, arrabbiato e spesso disinteressato a te stesso. Non è facile far ragionare gente che non ha conosciuto altro che violenza. Ricordo che il dialogo era quasi impossibile e loro non si mettevano in discussione, neanche ci pensavano allo psicologo e alle opportunità che si negavano, pensavano solo a sfogare la loro rabbia.

Io non ho idea di cosa stia passando Jackie, però il fatto che il marito sia diffidato, il figlio così violento e la paura con cui descrive il tutto, mi ha fatto pensare che lei abbia subìto molto senza riuscire ad imporsi, subendone ancora oggi le conseguenze.

Poi, è chiaro, è un'associazione che ho fatto io in base alle mie esperienze, potrei sbagliarmi benissimo, anzi, lo spero proprio!

secondo me invece ci vorrebbe un po' di umiltà...

stiamo parlando di una storia di sofferenza. proponete con una facilità disarmante una soluzione che probabilmente devasterebbe un rapporto genitore- figlio...

stiamo parlando di un ragazzo di 19 anni. un genitore non può abdicare così al suo ruolo.

innanzitutto se ha cresciuto il figlio in un clima di violenza una parte di responsabilità nella situazione attuale ce l'ha pure la madre (e non lo dico a mo' di condanna, però è innegabile)

se il figlio ha un disagio psicologico o un problema di droga...un genitore dovrebbe cercare in tutti i modi di aiutarlo.

anche se non è per niente facile.

certo la madre potrebbe mandare il figlio dal padre...che a quanto ne sappiamo ha una pessima influenza sul figlio, e gli da soldi in abbondanza, fregandosene di come il figlio li usa.

certo sarebbe una soluzione semplice...ma sarebbe la scelta migliore dal punto di vista educativo?

secondo me l'unica cosa che potrebbe aiutare questa madre e questo figlio sarebbero dei colloqui dallo psicologo. il figlio non può essere obbligato, però non so... forse dovrebbe chiedere al suo psi qualche consiglio su come convincere il figlio. potrebbe minacciare di chiudere i rubinetti se lui non accetta (non è il massimo lo so, però è una situazione difficile....)

insomma, ci sono molte altre strade da tentare prima della denuncia.

Quello che dici è giustissimo, tutto quanto, se però la situazione è quella che temiamo, non credo sia risolvibile facilmente. Dovrebbe essere il figlio a fare il primo passo, ad ammettere che c'è qualcosa che non va e volere affrontare i problemi, ma al momento il figlio mi sembra più occupato a farla pagare ai genitori. C'è di bello che Jackie ha la volontà di aiutarlo, cosa che in effetti le madri dei miei amici non hanno mai avuto...

Chissà, forse hai ragione, io sono così pessimista perchè mi lascio influenzare troppo da quello che ho visto, magari lei col dialogo riesce a recuperarlo, a convincerlo ad andare da uno psicologo... in effetti ha detto molto poco, con la mente sono andata subito alle mie conoscenze, ma non avevo gli elementi per farlo e non è detto che lei stia vivendo la stessa cosa.

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