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Non dei delitti ma delle pene


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e certo non è la stessa cosa.. è uno strumento piu' sofisticato. ma lo scopo è lo stesso.

non c' è il coinvolgimento corporale.

solo quello.

pero' Alberto Stasi è stato esposto al pubblico giudizio di massa prima ancora di essere processato .

ora, anche se risulterà innocente la sua vita credo sarà pesantemente influenzata da questo processo " mediatico " .

quindi oggi ci sono due pene . da un lato vieni arrestato dall' altro esposto alla piazza .

l' unica novità è che in molti casi non ti è permesso lanciare le uova. ma dico, ci mancherebbe altro.

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dunque, visto che hai messo in mezzo cristo, esso si è sacrificato per una ragione se non sbaglio... cancellare il peccato originale a befenifico di tutta l'umanità, giusto?

Il peccato originale, la mela della conoscenza (LA RAGIONE)....vedi forse la vedeva come me.....

una metafora non capita....

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Eh, il progresso.... E' un tipo di gogna alla quale però non è messo il condannato, ma un "personaggio" col suo nome.

Il condannato inteso come "persona" è colpito solo solo se è strettamente collegato col suo "personaggio" pubblico...

se lo sputtanano alla tele ma ciò non incide sulla sua possibilità di proseguire la sua vita come niente fosse, il suo

personaggio si rivela essere un ottimo amico fittizio che si prende la pena al posto suo.

Non è sempre così, ovviamente, ma spesso si.

concordo.....

ma nel generale direi che ogni gogna la prende la nostra immagine, sempre che non ti lapidino in piazza.

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e certo non è la stessa cosa.. è uno strumento piu' sofisticato. ma lo scopo è lo stesso.

non c' è il coinvolgimento corporale.

solo quello.

pero' Alberto Stasi è stato esposto al pubblico giudizio di massa prima ancora di essere processato .

ora, anche se risulterà innocente la sua vita credo sarà pesantemente influenzata da questo processo " mediatico " .

Avevo pensato anche io a Stasi, paragonandolo tra me e me ad altri casi tipo ad esempio quelli dove sono coinvolti

personaggi pubblici.

Sicuramente la sua vita sarà influenzata, però visto dall'esterno (quindi con tutte le limitazioni del caso), l'impressione

è che abbia semplicemente deciso di lasciare il suo "personaggio" a vedersela con il tribunale della piazza mentre lui si

difendeva (o meglio, era difeso) nel tribunale propriamente detto e andava avanti con la sua vita.

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su questo ho i miei dubbi...voglio vedere come se la vive tranquilla la sua vita, con le gente (in università, al lavoro, in paese) che lo "addita" come assassino.

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Questo può essere, anche se non è automatico che la gente additi come assassino uno solo perché lo fanno i media, o

che questo abbia ricadute d'immagine negative.

Comunque io non ho detto "viveva tranquillamente la propria vita", bensì "andava avanti con la propria vita", intendendo

dire "andava avanti con la propria vita" e non "viveva tranquillamente la propria vita" (se avessi voluto dire che se la viveva

tranquilla, avrei detto "viveva tranquillamente la propria vita"... Ho tanti difetti ma so ancora usare le parole per dire ciò

che intendo dire e non qualcosa di diverso...).

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visto che non è morto è ovvio che stia andando avanti con la propria vita...

Devo davvero rispondere specificando cosa intendo con "andare avanti con la propria vita" o stai solo cercando scontri? :icon_rolleyes:

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bhè in questo discutere ho visto che una volta messi alla gogna si scappava con il pensiero per non soffrire con il corpo...

oggi il corpo è libero e integro ma il pensiero è la vittima della gogna....

il che porta colui che se ne fotte alla libertà completa.

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Devo davvero rispondere specificando cosa intendo con "andare avanti con la propria vita" o stai solo cercando scontri? :icon_rolleyes:

in realtà mi sembravano superflue le tue precisazioni.

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in realtà mi sembravano superflue le tue precisazioni.

Capito, stai solo cercando scontri.

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bhè in questo discutere ho visto che una volta messi alla gogna si scappava con il pensiero per non soffrire con il corpo...

oggi il corpo è libero e integro ma il pensiero è la vittima della gogna....

il che porta colui che se ne fotte alla libertà completa.

Si, la prima differenza tra l'essere messi fisicamente alla gogna e l'essere messi mediaticamente alla gogna è proprio

il fatto che nella prima sei fisicamente legato. Ma non ridurrei il tutto al "fottersene", nel senso che anche se te ne fotti,

quando sei messo alla gogna fisicamente devi stare lì. Non sei libero di andare a farti un giro nei boschi, di andare in

bagno quando ti scappa, di proseguire la tua vita e le tue attività secondo le tue scelte... al massimo il "fottertene" può

servire come scudo di protezione psicologica per sopportare la condizione ma la tua libertà viene comunque limitata

drasticamente: che te ne fotta oppure no, sei costretto a muoverti nell'ambito al quale la pena ti costringe e con i mezzi

che la pena ti lascia.

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bhè in questo discutere ho visto che una volta messi alla gogna si scappava con il pensiero per non soffrire con il corpo...

oggi il corpo è libero e integro ma il pensiero è la vittima della gogna....

il che porta colui che se ne fotte alla libertà completa.

io la considero una doppia pena.

quella del carcere e quella del' esposizione pubblica.

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Si, la prima differenza tra l'essere messi fisicamente alla gogna e l'essere messi mediaticamente alla gogna è proprio

il fatto che nella prima sei fisicamente legato. Ma non ridurrei il tutto al "fottersene", nel senso che anche se te ne fotti,

quando sei messo alla gogna fisicamente devi stare lì. Non sei libero di andare a farti un giro nei boschi, di andare in

bagno quando ti scappa, di proseguire la tua vita e le tue attività secondo le tue scelte... al massimo il "fottertene" può

servire come scudo di protezione psicologica per sopportare la condizione ma la tua libertà viene comunque limitata

drasticamente: che te ne fotta oppure no, sei costretto a muoverti nell'ambito al quale la pena ti costringe e con i mezzi

che la pena ti lascia.

forse mi sono spiegato male...

chi è fisicamente punito ( carcere, croce, lapidazione, ecc..ecc...) non ha vie di fuga diverse dal suo pensiero....

chi è punito mediaticamente invece ha come unica punizione un suo pensiero, ma se non si sente offeso, se se ne frega degli altri...non è punito in realtà...

credo che siamo daccordo,,,,,è ovvio che chi è punito anche fisicamente con restrizioni tipo (domiciliari, ecc..ecc..) ha delle limitazioni....sempre più facilmente superabili di un carcere tipo 1600 o simili.

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io la considero una doppia pena.

quella del carcere e quella del' esposizione pubblica.

certo se c'è il carcere....io intendevo solo attacchi mediatici ....(giusti) tipo verso Mastella , il premier e simili.-

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chi è punito mediaticamente invece ha come unica punizione un suo pensiero, ma se non si sente offeso, se se ne frega degli altri...non è punito in realtà...

Beh, no... Punito lo è comunque, semmai lo è di più o di meno a seconda di quanto questa pena applicata all''immagine si riesce

a trasferire alla persona traducendosi in limitazioni più o meno gravi. Cosa che non dipende solo dal pensiero del 'condannato'.

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Beh, no... Punito lo è comunque, semmai lo è di più o di meno a seconda di quanto questa pena applicata all''immagine si riesce

a trasferire alla persona traducendosi in limitazioni più o meno gravi. Cosa che non dipende solo dal pensiero del 'condannato'.

e da cosa?

faccio un esempio ---

violento una ragazza...

sono incensurato......7 anni.....rito abbreviato 3.5 anni.....condizionale 1.5....indulto....sono fuori dal 1 giorno.

la gente mi giudica, mi insulta....

ma io sono un tipo che non esce...se ferga della gente, penso che siano delle merde, degli inetti, godo del fatto che mi odino...

in cosa sono condannato.....non pago ne fisicamente ne mentalmente.

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e da cosa?

faccio un esempio ---

violento una ragazza...

sono incensurato......7 anni.....rito abbreviato 3.5 anni.....condizionale 1.5....indulto....sono fuori dal 1 giorno.

la gente mi giudica, mi insulta....

ma io sono un tipo che non esce...se ferga della gente, penso che siano delle merde, degli inetti, godo del fatto che mi odino...

in cosa sono condannato.....non pago ne fisicamente ne mentalmente.

Se invece non sei uno psicopatico e di uscire e di non essere odiato te ne importa il giusto, oppure se lo sei ma per 'non uscire' ti

tocca recuperare quel tot per pagare almeno l'affitto del posto dove stai rintanato, magari te ne fotti anche... ma eccome se paghi.

Cioè... una cosa è il semplice giudizio degli altri nei tuoi confronti, che puoi benissimo schermare col menefreghismo e che comunque

è una cosa con cui siamo tutti costretti a farci i conti anche senza gogne (non si può piacere e stare simpatici a tutti)... altra cosa è

la condotta conseguente, che può essere più o meno pervasiva e più o meno incidente sulla tua vita indipendentemente da quanto

te ne fotti.

Con un parallelismo si potrebbe dire che nel tribunale di piazza il giudizio degli altri non è la pena ma è la sentenza: come nel tribunale

propriamente detto, puoi essere giudicato severamente ma poi punito con un buffetto o addirittura premiato, o viceversa.

PS: Pardon... intendevo dire sociopatico, non psicopatico.

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Se invece non sei uno psicopatico e di uscire e di non essere odiato te ne importa il giusto, oppure se lo sei ma per 'non uscire' ti

tocca recuperare quel tot per pagare almeno l'affitto del posto dove stai rintanato, magari te ne fotti anche... ma eccome se paghi.

Cioè... una cosa è il semplice giudizio degli altri nei tuoi confronti, che puoi benissimo schermare col menefreghismo e che comunque

è una cosa con cui siamo tutti costretti a farci i conti anche senza gogne (non si può piacere e stare simpatici a tutti)... altra cosa è

la condotta conseguente, che può essere più o meno pervasiva e più o meno incidente sulla tua vita indipendentemente da quanto

te ne fotti.

Con un parallelismo si potrebbe dire che nel tribunale di piazza il giudizio degli altri non è la pena ma è la sentenza: come nel tribunale

propriamente detto, puoi essere giudicato severamente ma poi punito con un buffetto o addirittura premiato, o viceversa.

PS: Pardon... intendevo dire sociopatico, non psicopatico.

concordo ....cio che dici è corretto. Anche se la società di oggi se trova convenienza in un soggetto (anche se spregevole moralmente) spesso punta al suo vantaggio e meno alla valutazione morale.

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concordo ....cio che dici è corretto. Anche se la società di oggi se trova convenienza in un soggetto (anche se spregevole moralmente) spesso punta al suo vantaggio e meno alla valutazione morale.

Mmmhhh.. non pensavo tanto agli aspetti "morali" dell'argomento "pena" quanto a quelli sostanziali, funzionali, se vuoi...

(quelli morali li lascio ai preti.... io che sono ingegnere sono più interessato a come funzionano le cose... a ognuno il suo!).

Comunque mi sembra che ci siamo capiti... possiamo andare avanti col soddisfacimento del nostro sadismo intellettuale...

L'esempio dello stupratore m'ha fatto venire in mente un'altra pena d'altri tempi, che per certi versi somiglia alla gogna e per

altri è antitetica: l'ostracismo.

http://it.wikipedia.org/wiki/Ostracismo

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a proposito di gogna mediatica avete visto il caso Marrazzo

E' ancora poco chiaro se si tratta di gogna mediatica o cos'altro... sempre che non sia stata una messinscena fatta per incastrarlo

(cosa che va chiarita ma non si può dare per scontata) se si è fatto incastrare lui si merita di essere messo politicamente da parte

perché è del cavolo che mentre l'opposizione cerca di alzare i temi dei comportamenti privati di chi ha cariche pubbliche, i suoi

esponenti fanno festa a base di coca e prostituzione fottendosene del rischio di mettere a repentaglio la credibilità della parte che

rappresentano (che già non è che ne abbia tanta di suo...). Non per una questione di moralismo ma di serietà...

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Nessuno è indispensabile. Si è dimesso (o meglio... "sospeso") da una carica pubblica, non per

esempio dal lavoro. Può benissimo fare come Stasi, e altri potrebbero fare come lui.

Eravamo passati alla pena dell'ostracismo... parliamo di quella? O di altre?

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