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DOVREI ESSERE FELICE EPPURE


marcovox

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Non ho mai scritto qui, ora vorrei capire se ho bisogno di un aiuto.

Sono sposato, ho 33 anni, e da un mese è nata la mia seconda figlia, la prima ha 19 mesi.

Sono sempre stato ottimista e legato al contatto con persone, amici o conoscenti, per certi versi il

giullare della compagnia, che cerca di essere attivo e propositivo sul "cosa fare stasera".

Certo la nascita delle mie figlie, naturalmente ha cambiato tutto cio, fatto sta che per vari motivi

non abbiamo piu una compagnia, e conosciamo veramente poca gente che ha figli.

Dovrei essere felice perche tutto va bene, pero mi manca tanto il contatto con persone esterne, per il bisogno di confronto

o semplicemente di notizie o cose su cui discutere poi anche casa con mia moglie.

Mia moglie sottovaluta tutto questo perchè lei queste esigenze non le sente, e poi è assorbita completamente dalla cura delle bimbe.

Io mi sento un po un egoista perchè penso a queste cose "leggere" mentre lei sta tutti i giorni con le bimbe, pero mi sento svogliato e alle volte nervoso

arrivo a casa e mi sembra di essere in catena di montaggio: cena, tv, letto senza interagire con nulla al di fuori del lavoro

sentendomi in colpa perche mi dicono che non aiuto abbastanza . il week lo attendo tanto per stare tranquillo e godermi la casa, arriva e non riesco a

concentrarmi perche vorrei fare tante cose e naturalmente gli orari, con due bimbe piccole non sono molto programmabili.

Allora torna Lunedi, ma anche al lavoro riparto male e per ritrovare un po di entusiasmo, arrivo quasi a giovedi ....

Mi sveglio alla mattina senza avere un po di grinta e voglia di affrontare la giornata.. come se fossi in perenne catalessi

alle volte penso di andare da uno psicologo, ma forse ho bisogno solo di essere ascoltato

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Non saprei se hai bisogno di uno psicologo, a me sembri solo molto stressato per la mancanza di spazi tuoi, forse basterebbe parlarne con tua moglie... lei è al corrente di questo tuo stato?

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lei lo sa perche gliene parlo, anche perche è l'unica persona con cui parlo visto che altri amici con cui parlare dalla nascita della prima figlia non ne ho avuti.

in un certo senso ci siamo rafforzati perche eravamo io, lei e la piccola però non mi sentivo in colpa come ora che ce ne sono due, cioè uscire alla sera un ora diventa difficile , anche se al momento , non saprei neanche con chi uscire, visto che i nostri ex amici, tutti un po ancora a casa con la mamma, non sanno neanche cosa sono tali difficolta.

da una parte sento di aver avuto sempre amicizie forse diverse siccome ora ho una famiglia (alcuni sono gay e lesb quindi il concetto di famiglia è diverso credo) dall'altra ho bisogno di relazionarmi per avere uno sfogo o semplicemente qualcosa in testa di diverso dal lavoro o dalla vita familiare.Lo so che non si puo avere tutto, ed ho gia molto , ma sento che per crescere , devo interagire ed in questo momento NON INTERAGISCO

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Ospite filotea

ciao Marco,

è normale rintanarsi in casa quando i figli sono piccoli...sopratutto allontanarsi dagli amici...i bambini ti portano via tanto tempo...

Ho vissuto la tua stessa situazione.devi avere pazienza e fra un po di tempo riuscirai a riprendere i vecchi contatti tranquillamente come un tempo ...adesso ti tocca fare il padre e ti garantisco che è un'esperienza indimenticabile...

essere genitore comporta tanti sacrifici ma vale la pena.

Potresti provare a ritagliare un po di tempo per te e tua moglie,chessò andare a fare una passeggiata lasciando i bimbi con i nonni o a chi ritieni opportuno.

Gli amici non sposati non comprendono ma cmq potresti coinvolgerli ...sai che spasso! Li comando sempre a sbrigare varie commissioni ...poi cmq anche loro hanno le proprie difficoltà...come quella di non essersi sposati,il desiderio di paternità,maternità...beh ognuno ha i suoi problemi.l'importante è guardare il lato positivo.

AUGURI!

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Ospite filotea
da una parte sento di aver avuto sempre amicizie forse diverse siccome ora ho una famiglia (alcuni sono gay e lesb quindi il concetto di famiglia è diverso credo)

Tutti nutriamo il desiderio di famiglia...cosa c'entra essere lesb e gay!

Forse sei tu che non hai voglia di coinvolgerli.

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lei lo sa perche gliene parlo, anche perche è l'unica persona con cui parlo visto che altri amici con cui parlare dalla nascita della prima figlia non ne ho avuti.

in un certo senso ci siamo rafforzati perche eravamo io, lei e la piccola però non mi sentivo in colpa come ora che ce ne sono due, cioè uscire alla sera un ora diventa difficile , anche se al momento , non saprei neanche con chi uscire, visto che i nostri ex amici, tutti un po ancora a casa con la mamma, non sanno neanche cosa sono tali difficolta.

da una parte sento di aver avuto sempre amicizie forse diverse siccome ora ho una famiglia (alcuni sono gay e lesb quindi il concetto di famiglia è diverso credo) dall'altra ho bisogno di relazionarmi per avere uno sfogo o semplicemente qualcosa in testa di diverso dal lavoro o dalla vita familiare.Lo so che non si puo avere tutto, ed ho gia molto , ma sento che per crescere , devo interagire ed in questo momento NON INTERAGISCO

Anch'io, come Filotea, non ho sentito il peso della situazione che stai vivendo che, credimi, è comune un po' a tutti quelli che hanno bimbi piccoli, però ogni tanto, ad esempio, chiamiamo gli amici a casa, in modo che riusciamo a fare 4 chiacchiere in tranquillità mentre i bambini dormono. Voi avete questa possibilità? Certo, non è come uscire, ma ti assicuro che anche solo vedere gli amici e rilassarsi con loro ti dà una bella carica.

Non ti devi sentire in colpa, è normale avere esigenze per sé che esulino dal lavoro e dalla famiglia, l'importante è trovare un equilibrio, ritagliarsi un spazio, anche piccolo, che non pesi troppo sulla famiglia ma dia modo a te di sentirti meglio.

E se tua moglie è al corrente di questo tuo stato d'animo, potresti cercare con lei un modo che ti faccia stare meglio, magari contrattare un'uscita alla settimana con gli amici, anche per poco tempo, se lei non vuole proponile di vederli insieme o di chiamarli a casa... insomma, parlandone insieme dovreste riuscire ad arrivare ad un compromesso, anche perchè penso che lei capisca che non l'aiuta di sicuro avere un marito che si sente in colpa perchè vuole uno spazio per sé.

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ringrazio per le risposte.

uno dei problemi sostanziali è anche che i rapporti con gli amici si sono incrinati perchè essi, con la nascita della prima, non sono piu venuti da noi

(non è che prima si facevano bagordi, ci si trovava da qualcuno, ma con la nascita della prima ci hanno "tagliato fuori").

Ora anche io, che sarei il piu duttile dei due, nutro dei rancori verso loro perche ci hanno veramente "ghettizzato". Conclusione: da noi non viene piu nessuno di loro . Sicuramente avevo delle compagnie pessime con cui ho "perso" molto tempo ed ora che magari ne avrei piu bisogno per distrarmi mi ritrovo senza alcuna VALVOLA di sfogo. La cosa migliore sarebbe averne di nuove e piu simili anoi MA NON e' FACILE un po perche manca il tempo un po perche sento di non potermi fidare

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Ospite filotea

Dopo l'allontanamento degli amici è normale essere diffidenti...ma anche essi hanno i loro impegni...

Hai hobby?

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suono in un complesso e/o faccio serate per feste ecc, una delle amiche suonava con me qquando eravamo in duo, ora non suoniamo piu insieme. In media faccio una prova ogni due settimane ma con le serate siamo un po fermi

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Ospite filotea

..infatti questo periodo è sempre un po fermo per le serate,matrimoni e cerimonie varie...

Non lasciare il tuo hobby!

A mio parere diventare genitore è una svolta..produce moltissimi cambiamenti...Marco ,ti devi rilassare e accettare il cambiamento...

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si hai ragione, solo che "rilassandomi" troppo tendo a diventare un AMEBA da divano, se non prendo l'iniziativa perdo ogni interesse. E' come dire: non mangiare troppo perche ingrassi, PERO'

- mangiare NO

- fumare NO (ho smesso quando è nata la prima e stavo quasi per riprendere)

- bere NO

- tv NO

- ciullare NO

- computer NO

che devo fare la casalinga??!!

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Ospite filotea

ah ah ...sei divertente!

se non mangiamo,non fumiamo,non beviamo ecc. allora che campiamo a fare?

Accettare non vuol dire rassegnarsi.

però fare il casalingo a tua moglie non dispiacerà :) poi è un' esperienza nuova.

Aiuti tua moglie?

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Quello che tu stai vivendo,io lo ho vissuto in modo spintissimo alla mia prima figlia a 18 anni! La donna giustamente comincia a pensare dsolamente alla figlia con il sisultato che magari noi uomoini ci sentiamo nn calcolati o di seconda fila,con il risultato che cominciamo a risentire un'po' di tutto.

Ti consiglio di parlarne con tua moglie in modo tale che o trovate tempo per i vostri spazi oppure all'imite tu trovi i tuoi,altrimenti il botto e' assicurato prima o poi,perche' la cosa nn passera' e tu ne risentirai sempre di piu'.

Pensa bene quello che ti farebbe stare bene,e cerca di farti capire o assecondare,che ci sia in casa un padre ma nn presente perche' apatizzato nn e' un bene ne per te ne per tutto il resto della famiglia,e farsi scorrere le cose nn servira' perche' poi sara' peggio prima o poi.

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mia moglie la aiuto in casa, faccio la cucina o la sala a seconda del tempo, l'unica cosa che non faccio è stirare... pero per me fare qualcosa in casa vuol dire un ora, due al massimo .. non tutto il giorno a pulire se no che azz di vita è ??

testafusa capisce, per la donna non è un esigenza forte come per noi maschietti, alle volte mezz'ora di libertà (anche in casa) ti danno una carica che ti mette un po di buon umore (alla fine a me basta anche un giro con una bella giornata di sole come oggi) . Questo per far capire che non è che ho bisogno di cose super, ma esigenze normali

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Màh, mica vero che per le donne è un'esigenza meno spinta. Un conto è se si parla di mantenere la propria libertà come se i figli non ci fossero, un conto è se si parla di una mezz'ora per sé: mentre la prima è segno di immaturità e irresponsabilità, della seconda ne abbiamo bisogno tutti! Per questo ti dico che non sei un alieno e non ti devi sentire in colpa, è più che normale che tu abbia voglia di fare altro.

Però mi sembra di capire che vi siate trovati isolati più per colpa degli amici, che dei figli. I figli li abbiamo tutti, ma continuiamo comunque a tenere i contatti con gli amici, voi invece siete stati abbandonati e, lasciamelo dire, non so quanto fossero amici, a 'sto punto.

Perchè non proponi una cena ai genitori dei compagni dei tuoi figli? Da noi le fanno spesso, io ammetto che non ci vado mai, però sento che si divertono e fanno anche amicizia. Almeno frequenteresti gente con figli come te, con qui avresti qualcosa in comune.

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le mie figlie non vanno ancora all'asilo comunque io non intendo dire che non so stare da solo con mia moglie, nel senso che se trovo un amico solo perche ha figli, rischio di chiudermi di piu visto che l'unico argomento sono i filgli. Sarà un utopia, pero credo che un amicizia vada al di la di questo. Comunque in quezsti gg vedo uno dei miei ex amici per spiegargli il mio disagio, anche se penso che se uno non lo sente da solo vuol dire che non gliene frega un azz... quindi come dire tu che hai figli non puoi fare parte piu della nostra compa ... ALLA FACCIA DELLA MODERNITA ED APERTURA MENTALE....

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guarda che capita spesso che gli amici si allontanino appena cambiano le necessità, in realtà probabilmente i tuoi non erano amici ma compagni di serate.

questa cosa ti aiuterà a capire che l'amico è un'altra cosa, è uno che pur di fare due chiacchiere con te accetta di vederti in orari strampalati (se hai un "buco" per allentare coi figli) o viene a trovarti a casa, o anche ti dà una mano!!

comunque se ho capito bene i tuoi figli non vanno all'asilo, quindi è un enorme impegno tenerne due così piccoli dalla mattina alla sera!! io ci sono passata, i bimbi piccoli ti risucchiano ogni forza, a me sembrava di vivere in un tunnel senza uscita.. per fortuna in poco tempo crescono e il lavoro diminuisce, e ritrovi il tuo equilibrio personale e di coppia.

tieni duro!!

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le mie figlie non vanno ancora all'asilo comunque io non intendo dire che non so stare da solo con mia moglie, nel senso che se trovo un amico solo perche ha figli, rischio di chiudermi di piu visto che l'unico argomento sono i filgli. Sarà un utopia, pero credo che un amicizia vada al di la di questo. Comunque in quezsti gg vedo uno dei miei ex amici per spiegargli il mio disagio, anche se penso che se uno non lo sente da solo vuol dire che non gliene frega un azz... quindi come dire tu che hai figli non puoi fare parte piu della nostra compa ... ALLA FACCIA DELLA MODERNITA ED APERTURA MENTALE....

Credo che tu mi abbia fraintesa: non ho mai detto che non sai stare da solo con tua moglie, ma solo che è umano aver voglia di vedere qualcun'altro ogni tanto. Questo non significa certo non saper stare con la propria compagna, cosa c'entra?

Inoltre, mi sembra che tu parta un po' prevenuto verso gli altri e questo sicuramente non ti aiuterà a conoscere gente nuova. Ad esempio, frequentare gente con figli non implica poi parlare solo dei figli, anzi, mi sembra che ne parlino tutti molto poco. E' ovvio che si parla di tutto e magari si scopre che qualcuno è pure simpatico, inoltre ci sarebbe il vantaggio che avresti contatti con gente che capisce la tua situazione e non si scandalizza se hai poco tempo libero o orari assurdi. Comunque, se le tue figlie non vanno all'asilo, è inutile anche starne a parlare.

Fai bene invece a parlarne con il tuo amico e speriamo che questo sblocchi la situazione.

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sto meglio perchè parlando col mio amico (che è tra l'altro padrino di battesimo della mia prima figlia) ho capito che sono degli egoisti a cui non interessa minimamente di stare con noi tantomeno con le bambine. Io volevo solo che mia figlia riconoscesse i miei amici ed invece ci hanno escluso senza ammettere minimamente alcunchè. Naturalmente mi sento ancora un po solo , pero credo che cerchero di farmi nuovi amici o creare altre situazioni per divertirmi , nel rispetto delle esigenze della mia famiglia. confido un po nella primavera, un po nella semplicita delle persone, che quasi non esiste piu

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Ospite filotea

marco,io non ti capisco perchè te la prendi con i tuoi amici?

L'EGOISMO è tuttaltro. cmq fai bene a farti nuovi amici,più si hanno e più vantaggi ci sono ma non per questo criticare i vecchi amici.

ti racconto un'esperienza.

alla nascita del secondo figlio mi sono vista rinuciare a tante cose come alla vecchie amicizie.durante una vaqcanza insieme ad una coppia di amici sono successe molte cose...abbiamo litigato e non ci siamo frequentati per molto tempo...io davo la colpa a loro che non capivano le mie esigenze di mamma e loro a me perchè troppo legata ai bimbi e niente più distrazioni.oggi a distanza di anni ci

rifrequentiamo e siamo più amici di prima rispettando i propri spazi....adirittura ci capita di ridere su quanto stupidi siamo stati.

marco,le amicizie servono a tante cose....venirsi incontro,essere comprensivi è il primo passo...fuggire non serve.

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TI DO RAGIONE probabilb serve anche del tempo ,pero voglio solo dire che io dei passi verso di loro li ho fatti, essi in quest'occasione mai verso di me, per il resto condivido quello che dici, spero di fare come te

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marco,le amicizie servono a tante cose....venirsi incontro,essere comprensivi è il primo passo...fuggire non serve.

Non sono molto d'accordo con la prima affermazione... non si costruisce un'amicizia per potersene servire.

Secondo me Marco ha perfettamente ragione ad essere dispiaciuto per il comportamento di questi pseudoamici: se si sono allontanati, vuol dire che l'amicizia non era così forte. Ma se lui non chiarisce con queste persone, non potrà mai sapere i motivi che li hanno spinti a comportarsi in questo modo.

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Ospite filotea

@renee Le amicizie servono,loro sevono a te e tu a loro.

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