Ste 0 Autore Share Inserita: 6 aprile 2010 OK, ora che avete detto la vostra su tutto lo scibile e sulla mia persona, e che è stata presa in considerazione, si può tornare al tema che era più o meno questo? Sto pensando da qualche anno a come dire una cosa che ho provato in mille modi a dire, ma proprio non mi riesce. Vediamo se qualcuno riesce a trovare le parole giuste (così poi copincollo ) La cosa è più o meno questa: il problema di chi viene colpito da mobbing non è quello di non saper/voler andarsene ma di far cessare i tentativi (in malafede o in buonafede che siano) di spingerlo ad andarsene altrove. E' il contrario. Quello di non saper/voler andarsene è il problema di altre persone: quelli insoddisfatti, quelli che fanno un lavoro che non è il loro o non ne sono portati, quelli che ritengono di non essere pagati o rispettati abbastanza ma non ritengono di farlo presente (pensano di non esserne in grado, di non poterlo fare, che sia inutile...) ecc ecc. Come si fa a dire una cosa del genere? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 6 aprile 2010 se è troll che senso ha continuare ??? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 6 aprile 2010 se è troll... ... c'ha le ruot? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 6 aprile 2010 appunto . diciamo che oltre queste cose non si va con te,. quindi basta saperlo e uno si regola di conseguenza. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 6 aprile 2010 quindi basta saperlo e uno si regola di conseguenza. Che nella fattispecie, sarebbe? (Meglio se illustri con l'esempio). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 6 aprile 2010 ignorare .. è tutto quello che gli utenti possono fare. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 6 aprile 2010 L'esempio è a seguire, vero? Presterò attenzione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 6 aprile 2010 in effetti mi ero perso il topic di Mio " rapportarsi" . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 6 aprile 2010 Sarà perché ti concentri troppo su quelli che disprezzi (presumo... è solo un punto di vista, eh!). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 6 aprile 2010 Sarà perché ti concentri troppo su quelli che disprezzi (presumo... è solo un punto di vista, eh!). questa è una provocazione tipica del troller. te lo dico perchè cosi' anche tu capisci cosa stai facendo e dove stai sbagliando. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 6 aprile 2010 te lo dico perchè cosi' anche tu capisci cosa stai facendo e dove stai sbagliando. Sto aspettando l'esempio. Guarderò quello con molta attenzione, come t'ho già detto. Ora, se non ti dispiace, ho aperto questo topic in una sezione deserta per parlare di un altro argomento. Se l'argomento non è gradito, o se si vuole parlare d'altro, c'è tutto il resto del forum a disposizione (anzi... di internet ed oltre). Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 6 aprile 2010 Sto aspettando l'esempio. Guarderò quello con molta attenzione, come t'ho già detto. Ora, se non ti dispiace, ho aperto questo topic in una sezione deserta per parlare di un altro argomento. Se l'argomento non è gradito, o se si vuole parlare d'altro, c'è tutto il resto del forum a disposizione (anzi... di internet ed oltre). quando si cerca di parlare dell' argomento da te proposto fai trolling ... quindi cerca di metterti daccordo con te stesso. l' esempio è che alla tua provocazione sull' esempio io rispondo e cosi si crea un falme. io ti ignoro e il flame non si genera. perchè sei carta conosciuta.. pero' uno che non lo sa abbocca. se insisto pero' con te è perchè sono certo che non lo fai apposta .. magari capendo la smetti e migliori il tuo modo di rapportarti. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 6 aprile 2010 Ti ringrazio, ma non sono in cerca di lezioni in tal senso. Quando ne sentirò il bisogno, aprirò un topic in "Chi m'aiuta?". Si può tornare (anzi, iniziare) a parlare dell'argomento proposto, ora? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
LEFTFIELD 0 Share Inserita: 6 aprile 2010 Ti ringrazio, ma non sono in cerca di lezioni in tal senso. Quando ne sentirò il bisogno, aprirò un topic in "Chi m'aiuta?". Si può tornare (anzi, iniziare) a parlare dell'argomento proposto, ora? secondo me l' argomento è solo una trappola. per cui ti lascio. poi figurati.. io lo dicevo solo per te. a me non me ne viene molto . Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 6 aprile 2010 Sto pensando da qualche anno a come dire una cosa che ho provato in mille modi a dire, ma proprio non mi riesce. Vediamo se qualcuno riesce a trovare le parole giuste (così poi copincollo ) La cosa è più o meno questa: il problema di chi viene colpito da mobbing non è quello di non saper/voler andarsene ma di far cessare i tentativi (in malafede o in buonafede che siano) di spingerlo ad andarsene altrove. E' il contrario. Quello di non saper/voler andarsene è il problema di altre persone: quelli insoddisfatti, quelli che fanno un lavoro che non è il loro o non ne sono portati, quelli che ritengono di non essere pagati o rispettati abbastanza ma non ritengono di farlo presente (pensano di non esserne in grado, di non poterlo fare, che sia inutile...) ecc ecc. Come si fa a dire una cosa del genere? secondo me l' argomento è solo una trappola. Un ottimo spunto di riflessione, grazie. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 7 aprile 2010 Però… a un certo momento, mi chiedo…ma non sarebbe il caso di mettere in discussione il secondo “gruppo” più che il primo? cioè spostare la questione... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 7 aprile 2010 Però… a un certo momento, mi chiedo…ma non sarebbe il caso di mettere in discussione il secondo “gruppo” più che il primo? cioè spostare la questione... Per il fatto di non saper/voler andarsene? Boh? A voler essere sincero non lo penso davvero che qualcuno possa avere un problema del genere... ... avrei dovuto scrivere "presumo che sia un problema loro...", ma non è che mi interessi molto sapere se è vero o no! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 7 aprile 2010 ma non si era detto che il comportamento dei secondi è causa dello "stato" dei primi? Allora, mi chiedo, non sarà il caso che si parli di quello o anche... che parlino di quello? Poi ci potrebbe stare un bel punto e un c.v.d. che non so che vuol dire ma va bene uguale... a me viene ci vediamo dopo Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 7 aprile 2010 Vuol dire "c.ome v.olevasi d.imostrare." Si, ma metti che sia davvero causa dello stato dei primi, oppure metti che non lo sia... il punto è: ma con tutte le cose interessanti e utili di cui si può parlare in ambito di lavoro (ma anche fuori) avendo il dono della "comunicatività"... ma davvero bisogna star lì a discutere se tizio o caio hanno il problema di non saper o non voler andarsene? Vojo dì... capisco se fossimo nel Comaryland.... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 7 aprile 2010 non lo so... mi sembra un cane che si morde la coda... potrebbe essere che partendo dal riconoscere nel proprio disagio ( è diffuso, o almeno così sembra) delle motivazioni oggettive, determinate da una scarsa comunicatività all' interno del proprio ambito, si possa cominciare a muovere qualche passo in altra direzione. Insomma, far crollare quella sorta di tabù che inibisce la comunicazione e restringe drasticamente l' ambito delle proprie responsabilità che vengono rimandate ad imprecisate deleghe a compartimenti stagni... (non mi cazziare!) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 7 aprile 2010 Giro troppo lungo... "Che stamo a fa'? Ci si occupa del lavoro o si fa le comari?" mi sembra più che sufficiente. Cioè... se anche per dire queste cose bisogna scrivere un trattato sociopsicologico... che tra l'altro ho il sospetto che rientrino tra le cose meno lette e capite tra quelle scritte dagli esseri umani... poi hai voglia che la gente non si capisce! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 7 aprile 2010 Giro troppo lungo... "Che stamo a fa'? Ci si occupa del lavoro o si fa le comari?" mi sembra più che sufficiente. va be'... ma se è così semplice ... allora? Non lo so. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 7 aprile 2010 Ho detto "mi sembra"... ! Ovvio che non lo è... se lo fosse... lo sarebbe! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 7 aprile 2010 appunto... e quindi? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Autore Share Inserita: 7 aprile 2010 Quindi... forse è vero che la questione è una trappola. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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