Impa 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Cioè... magari c'è un pochino di "realtà delle cose" per vedere la quale l'osservazione serve ma non basta, serve il contributo del pensiero, di un po' di conoscenza accumulata nel passato, e anche di qualche sano pre-giudizio... non so se ho reso l'idea... Se ho capito ciò che intendi, dovrebbe essere lo stesso discorso che ho fatto qui: E' quello che temo anch'io: stiamo parlando di due tipi di pensiero diversi. Tu evidentemente ti riferisci solo al pensiero logico, mentre io mi riferisco anche al pensiero inconscio, automatico, al semplice uso della mente per attingere alle informazioni che ha immagazinato durante la vita in modo da riconoscere le cose. Perchè senza questo tipo di pensiero, non si può neanche sapere se quello che si sta guardando è un fiore o un lago o una casa o chissà che altro. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Più o meno, si, anche se non intendevo solo il pensiero inconscio ma anche quello conscio. Ad esempio nel caso del semaforo nel deserto per "vedere" che lì c'è una strada che mi può portare fuori, oppure (nella variante di Ransie) per "vedere" che in realtà è una duna e che ho avuto un'llucinazione, mi torna utile di tutto un po'... Forse anzi in un esempio come questo il solo pensiero inconscio è più propenso a lasciarsi ingannare dalle apparenze, perché temo che l'inconscio sia più adatto ai ragionamenti "in automatico"... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Impa 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Più o meno, si, anche se non intendevo solo il pensiero inconscio ma anche quello conscio. Ad esempio nel caso del semaforo nel deserto per "vedere" che lì c'è una strada che mi può portare fuori, oppure (nella variante di Ransie) per "vedere" che in realtà è una duna e che ho avuto un'llucinazione, mi torna utile di tutto un po'... Forse anzi in un esempio come questo il solo pensiero inconscio è più propenso a lasciarsi ingannare dalle apparenze, perché temo che l'inconscio sia più adatto ai ragionamenti "in automatico"... Credo anch'io sia così. Io infatti mi riferivo proprio al pensiero automatico, quello che in realtà guida gran parte delle nostre azioni (adesso non ricordo bene il dato, ma mi sembra che addirittura il 90% delle nostre azioni sia guidato dal pensiero automatico) che però, per essere utile, deve poi essere analizzato dal pensiero logico, altrimenti si rischia poi di prendere dei bei granchi! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 sì ma un po' di automazione serve per avere se non altro i riflessi pronti, semmai va un po' allenata. mh... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 sì ma un po' di automazione serve per avere se non altro i riflessi pronti, semmai va un po' allenata. mh... Un bel po', ne serve! Ma appunto come dice Impa.... Credo anch'io sia così. Io infatti mi riferivo proprio al pensiero automatico, quello che in realtà guida gran parte delle nostre azioni (adesso non ricordo bene il dato, ma mi sembra che addirittura il 90% delle nostre azioni sia guidato dal pensiero automatico) che però, per essere utile, deve poi essere analizzato dal pensiero logico, altrimenti si rischia poi di prendere dei bei granchi! ... quello che si guadagna con gli automatismi, può diventare un trappola nelle situazioni che escono dall'ordinario dove vengono meno gli assunti (esperienze ecc) sulla base dei quali gli automatismi si sono sviluppati. Cioè, se io guidando in città vedo un semaforo, normalmente la fase in cui mi chiedo se è vero o se è un'allucinazione la salto, o meglio, la faccio in automatico e passo a vedere di che colore è, altrimenti filosofeggiando creo un ingorgo... ma lì nel deserto magari era meglio usare il manual mode... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Un bel po', ne serve! Ma appunto come dice Impa.... ... quello che si guadagna con gli automatismi, può diventare un trappola nelle situazioni che escono dall'ordinario dove vengono meno gli assunti (esperienze ecc) sulla base dei quali gli automatismi si sono sviluppati. Cioè, se io guidando in città vedo un semaforo, normalmente la fase in cui mi chiedo se è vero o se è un'allucinazione la salto, o meglio, la faccio in automatico e passo a vedere di che colore è, altrimenti filosofeggiando creo un ingorgo... ma lì nel deserto magari era meglio usare il manual mode... ehhhhhhhhhhhhhh? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 ehhhhhhhhhhhhhh? tipo... i riflessi pavloviani... hai presente? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 tipo... i riflessi pavloviani... hai presente? letto mai nulla di più chiaro eeeeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Un bel po', ne serve! Ma appunto come dice Impa.... ... quello che si guadagna con gli automatismi, può diventare un trappola nelle situazioni che escono dall'ordinario dove vengono meno gli assunti (esperienze ecc) sulla base dei quali gli automatismi si sono sviluppati. Cioè, se io guidando in città vedo un semaforo, normalmente la fase in cui mi chiedo se è vero o se è un'allucinazione la salto, o meglio, la faccio in automatico e passo a vedere di che colore è, altrimenti filosofeggiando creo un ingorgo... ma lì nel deserto magari era meglio usare il manual mode... doppio eeeeeeehhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Dovrebbe esserci ancora da qualche parte il "topic dei sospiri", se vuoi... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Dovrebbe esserci ancora da qualche parte il "topic dei sospiri", se vuoi... il problema è che mi vengono qui......................... ahhhhhhhhh Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 il problema è che mi vengono qui......................... ahhhhhhhhh Eh. beh... allora basta farli dove vengono... Trattenere troppo non fa bene! Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Eh. beh... allora basta farli dove vengono... Trattenere troppo non fa bene! però questo l'hai scritto comprensibile. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 però questo l'hai scritto comprensibile. Ho usato la modalità "target=italiano medio". Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 Ho usato la modalità "target=italiano medio". bene allora visto che usi lo stile italiano medio ti pongo io una domanda da italiano medio 1+1 cosa fa? sembra facile ma non credo che tu me lo sappai dire con assoluta precisione....se ce la fai riconosco la tua intelligenza a presto ..................................... riflettici non avere fretta è molto più difficile di quanto tu non creda Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 26 agosto 2010 bene allora visto che usi lo stile italiano medio ti pongo io una domanda da italiano medio 1+1 cosa fa? sembra facile ma non credo che tu me lo sappai dire con assoluta precisione....se ce la fai riconosco la tua intelligenza a presto ..................................... riflettici non avere fretta è molto più difficile di quanto tu non creda Non ci perderò nemmeno un secondo, visto che:la risposta dipende da cosa intendi con quell'espressione (se la intendi come espressione aritmetica, accoppiamento zoologico o altro). e ciò che intendi lo puoi cambiare arbitrariamente a seconda della risposta. Ti piace l'arbitrarietà, eh? Piace a tutti i prepotenti, del resto. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 27 agosto 2010 Non ci perderò nemmeno un secondo, visto che:la risposta dipende da cosa intendi con quell'espressione (se la intendi come espressione aritmetica, accoppiamento zoologico o altro). e ciò che intendi lo puoi cambiare arbitrariamente a seconda della risposta. Ti piace l'arbitrarietà, eh? Piace a tutti i prepotenti, del resto. Vedi che vuoi fissare sempre e regole! è un brutto segno sai che non sai stare al gioco tu ti senti moltop vulnerabile e non ti prestri al gioco.... ma questo non era un gioco era una domandina semplice 1+1 cosa fa? FA quello che è! La matematica, l'aritmetica non trasforma tutto come la filosofia o la predominaza culturale. Anche tu appartieni ad un modello valutabile matematicamente.... sapevo già che non avresti risposto. Comunque è un espressione di valore senza equivalenza, senza = quindi è già un risultato (diciamo così per esemplificare)..... Sei stato prevedibile ed hai mostrato scarsa attitutidine a rischiare......non sei un buon attaccante. Sei uno che difende il potere costituito pensando di essere innovativo mettendoti all'oppoasizione....quante cose mi hai detto con questa deblachhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh VAI MITICO STE nei prati degli olivi a sentire il gallo che canta.......... Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 27 agosto 2010 Vedi che vuoi fissare sempre e regole! è un brutto segno sai che non sai stare al gioco Oh, bella! E che gioco sarebbe quello di cui vorrei "fissare le regole"? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 27 agosto 2010 Oh, bella! E che gioco sarebbe quello di cui vorrei "fissare le regole"? In fondo ci contrastiamo ma siamo in parte funzionali L'esempio del giochino stupido anzi della domanda stupidina è quello che in matematica (per esemplificare) non è necessario sempre arrivare ad un fattore riassuntivo. Il fattore riassuntivo spesso è per lo più plurimo così come le opinioni. Il gioco di cui vorresti fissare le regole, ovviamente in buona fede e giustamente perc Te, non è il gioco è la comunicazione......... Ciao. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 27 agosto 2010 Aaaaaaaah...! ( ) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
nello 0 Share Inserita: 27 agosto 2010 Aaaaaaaah...! ( ) Saluti dai 7 Nani Silvio è troppo impegnato. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Autore Share Inserita: 2 settembre 2010 Ecco, sono più d'accordo con questa seconda visione. Il mio discorso non era relativo alla pratica di tutti i giorni. E' ovvio che, per vivere ed interagire con gli altri e l'ambiente, devi basarti su cose oggettive per te e per il sistema in cui sei inserito, altrimenti non sarebbe più possibile fare niente. Anche se penso, in effetti, che le cose non siano veramente oggettive, ma noi per convenzione le consideriamo tali. Se poi l'oggettività la si vuole inserire in un discorso più filosofico tipo quello di Mio, allora per me l'oggettività non ci è possibile percepirla. Mi spiego: noi percepiamo il semaforo rosso e, per convenzione, stabiliamo che quello E' rosso e ci dobbiamo fermare. Va benissimo, dobbiamo fare così, altrimenti non ci è più possibile stabilire alcuna regola, diventerebbe impossibile non solo vivere in società, cosa per l'uomo indispensabile, essendo un animale sociale, ma sarebbe impossibile anche per l'ape succhiare il nettare dalla margherita blu, se non fosse più in grado di vederla "oggettivamente" come una margherita. Se però cominciamo a dire che, vivendo il presente e osservando liberi da pregiudizi il semaforo, quello che vediamo è la realtà delle cose, allora contesto: il semaforo lo vediamo così perchè la luce, filtrata dall'atmosfera, lo colpisce in un certo modo, che a sua volta interagisce col nostro occhio e col nostro cervello in un altro modo e quindi non ci è possibile dire che quello che vediamo è il semaforo "vero". Se fossimo su Marte, che ha un altro tipo di atmosfera, lo vedremmo diverso e, allo stesso modo, se potessimo vedere l'ultravioletto o l'infrarosso, lo vedremmo ancora diverso. Quindi per noi quello è il semaforo oggettivo, ma non può essere considerato oggettivo in senso universale. scusate ma non sono io a fare filosofia ...questa è filosofia... semaforo o termometro....esempi assurdi....ma forse uno l'ho pure iniziato io! esiste un susseguirsi di fatti ed esiste il nostro rapportarci con essi, questo rapporto (che è cio che noi essenzialmente siamo) può essere genuino , ossia secondo nostra natura o falsato secondo quanto noi crediamo di essere. nel primo caso il risultato è una vita in armonia, nel secondo è una vita dove la sensazione di incompletezza domina, dove manca semper un qualcosa, dove alla fine manca il punto di partenza, perchè noi, cio che crediamo di essere non esiste nemmeno..(l'io) Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Autore Share Inserita: 2 settembre 2010 Un bel po', ne serve! Ma appunto come dice Impa.... ... quello che si guadagna con gli automatismi, può diventare un trappola nelle situazioni che escono dall'ordinario dove vengono meno gli assunti (esperienze ecc) sulla base dei quali gli automatismi si sono sviluppati. Cioè, se io guidando in città vedo un semaforo, normalmente la fase in cui mi chiedo se è vero o se è un'allucinazione la salto, o meglio, la faccio in automatico e passo a vedere di che colore è, altrimenti filosofeggiando creo un ingorgo... ma lì nel deserto magari era meglio usare il manual mode... troppa filosofia... il pregiudizio è giudicare un uomo di colore inferiore, o un meridionale cafone... il pregiudizio è considerare un mussulmano terrorista... il pregiudizio è vedere una torta è avere fame di conseguenza anche se non è vero il pregiudizio è vedere un fallo a tuo modo perchè quello e la tua squadra il pregiudizio è vedere tuo figlio più giusto, bravo e bello degli altri il pregiudizio è dire amo mia moglie, solo perchè è mia moglie il pregiudizio è dire " è una xxxxxxx perchè la scritta mio" il pregiudizio è quel pensiero che nasce non dal rapporto reale tra te e cosa hai difronte, ma tra cio che hai difronte e le tue precedenti esperienze, è quel pensiero stupido che non considera che ogni fatto è un fatto nuovo e che il rapporto con esso è nuovo, e non intendo dire che devo inventare un ponte ad ogni fiume che incontro, ma certamente devo vivere la costruzione di quel ponte in maniera presente assaporando ogni attimo senza che questo sia condizionato dai giorni impiegati a costruire il ponte precedente, ma attenzione.....questo è comunque cio che accade, il reale , il tempo presente è comunque, è il nostro rapporto che è eventulmente sbagliato portando a noi quello stato dell'essere angoscioso, incompleto ed infelice.....uno stato dovuto al rapporto tra noi e cio che non esiste a livello mentale, un rapporto che poi non collima con cio che realmente accade. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ste 0 Share Inserita: 2 settembre 2010 troppa filosofia... il pregiudizio è giudicare un uomo di colore inferiore, o un meridionale cafone... il pregiudizio è considerare un mussulmano terrorista... il pregiudizio è vedere una torta è avere fame di conseguenza anche se non è vero il pregiudizio è vedere un fallo a tuo modo perchè quello e la tua squadra il pregiudizio è vedere tuo figlio più giusto, bravo e bello degli altri il pregiudizio è dire amo mia moglie, solo perchè è mia moglie il pregiudizio è dire " è una xxxxxxx perchè la scritta mio" il pregiudizio è quel pensiero che nasce non dal rapporto reale tra te e cosa hai difronte, ma tra cio che hai difronte e le tue precedenti esperienze, è quel pensiero stupido che non considera che ogni fatto è un fatto nuovo e che il rapporto con esso è nuovo, e non intendo dire che devo inventare un ponte ad ogni fiume che incontro, ma certamente devo vivere la costruzione di quel ponte in maniera presente assaporando ogni attimo senza che questo sia condizionato dai giorni impiegati a costruire il ponte precedente, ma attenzione.....questo è comunque cio che accade, il reale , il tempo presente è comunque, è il nostro rapporto che è eventulmente sbagliato portando a noi quello stato dell'essere angoscioso, incompleto ed infelice.....uno stato dovuto al rapporto tra noi e cio che non esiste a livello mentale, un rapporto che poi non collima con cio che realmente accade. Troppa morale moralisticheggiante. Anche non scendere dall'auto per toccare il semaforo e sincerarsi che è davvero reale, ma darlo per reale, è un pre-giudizio, Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
mio 0 Autore Share Inserita: 2 settembre 2010 credo dovresti cercare di capire senza pre-giudizi ed eventualmente rispondere su quanto asserito... ma ovviamente fa come meglio credi Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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