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zazà

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ma detto questo... la vita non è terapia. e quando durante la vita qualcuno mi offende, io prendo provvedimenti in proposito. sinceramente il fatto che io sia in grado di autoanalizzarmi e di capire perchè un certo comportamento mi può turbare, non elimina le responsabilità personali di chi si comporta "da stronxo" e non evita un mia sacrosanta reazione in proposito.

perchè no? (la vita non è terapia).

cosi come una certa vita (intesa anche come stile di vita) può "incubare" una patologia, un altra certa vita (intesa anche come stile) potrebbe "terapeutizzarla", non trovi?

alla fine lo scopo della terapia (non farmacologica) non è sostanzialmente quello di modificare il proprio stile di vita in maniera più funzionale? (poi ogni terapia ha i suoi scopi particolari).

quindi nessuno auspica l'assenza di reazioni di fronte a un comportamento offensivo. però magari chiedersi perchè si attua una reazione piuttosto che un altra, e provare a capire quale delle due sia più idonea allo scopo (in un forum si presume sia quello di portare avanti la discussione e il confronto), potrebbe avere dei risvolti positivi. senza necessariamente paragonarli a effetti teraputici.

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impa

Però, Tex, tu hai scritto un sacco di volte che hai avuto parecchi problemi con tuo padre, che manco consideravi un padre (e lo ribadisci anche in questo post). Non credi che questo possa aver influito sui problemi che hai dovuto affrontare ed anche sul tuo scarso impegno scolastico, soprattutto riguardo alla condotta?

Per esempio, ho scritto che anch'io non ero un'alunna modello, però di problemi a casa non ne avevo ed infatti la mia era solo poca voglia di studiare, mai creato problemi in classe.

Anche le maestre di mio figlio, che ora è in terza elementare, non fanno altro che dirci quanto sono contente di questa classe, soprattutto dopo aver portato alla quinta i bambini che li hanno preceduti che, a detta loro, erano terribili e non si riusciva a fare lezione: hanno però anche detto che c'erano molti casi sociali in quella classe e che i primi a fregarsene erano i genitori, a cui non importava un accidente che il figlio disturbasse o non facesse i compiti. Quando un bambino cresce in questo modo e arriva alle medie in questo modo, come può la scuola cambiare le cose, se il disinteresse arriva per primo dalla famiglia.

ciao impa, si ho avuto tantissimi problemi ,mio padre li risolveva (almeno credeva)

gettando soldi sopra. eppure nei suoi affari era bravissimo a gestirli , era molto

colto e ci teneva ai nostri studi. ma se hai 5 figli e fra di loro 4 sono bravi e l'ultimo

ha gravi problemi comportamentali ,famigliari ecc ,io al suo posto invece di menare il figlio

con la cinghia, tagliare i capelli a zero ,mandarlo a scuola pieno di lividi,

avrei cercato le cause del suo comportamento in altri modi, eppoi anche le maestre

erano passive, mi vedevano in un certo stato ma nessuno ha mai fatto niente.

cmq, nn sto' dicendo che tutti i casi sono come i miei e credo che il mio sia minoritario .

in america anche se le scuole sino ad un certo livello sono uno schifo, (parlo di curriculum)

i bimbi sono prescreened dall'asilo da gente qualificata.

se hanno problemi psicologigi, fisici e cosi via, loro

cercano sempre di risolvere i problemi con tutti i mezzi possibili e nn badando a spese.

sanno bene che la prevenzione puo' ed e'molto efficace.....

nessuno e' tralasciato .ci sono classi speciali con addetti al lavoro molto qualificati.

poi ci sono i deans che sono li' per aiutare tutti altri alunni con altri problemi di minor entita' ma altrettando importanti.

in poche parole ci sono i soldi e la volonta' di fare tutto questo perche' vogliono vedere tutti

avere un futuro roseo , senza problemi ed evitare di sfilzare futuri sussidiati dello stato.

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ciao impa, si ho avuto tantissimi problemi ,mio padre li risolveva (almeno credeva)

gettando soldi sopra. eppure nei suoi affari era bravissimo a gestirli , era molto

colto e ci teneva ai nostri studi. ma se hai 5 figli e fra di loro 4 sono bravi e l'ultimo

ha gravi problemi comportamentali ,famigliari ecc ,io al suo posto invece di menare il figlio

con la cinghia, tagliare i capelli a zero ,mandarlo a scuola pieno di lividi,

avrei cercato le cause del suo comportamento in altri modi, eppoi anche le maestre

erano passive, mi vedevano in un certo stato ma nessuno ha mai fatto niente.

cmq, nn sto' dicendo che tutti i casi sono come i miei e credo che il mio sia minoritario .

Io in quarta superiore ho iniziato a dare segni evidenti di depressione. Un'insegnante un giorno mi chiamò in disparte e mi chiese, nell'ordine, se per caso fossi incinta, se fossi innamorata anch'io di un determinato prof che a quanto pare riscuoteva ampi consensi. Ottenute risposte negative, ritenne risolto il problema. La prof. che si avvicinò di più al nocciolo della questione mi disse, di fronte a tutta la classe e con tono sprezzante "Ma tu hai dei problemi comportamentali". Ovvio che questo non migliorò né i miei rapporti con la classe né quello che in seguito è stato definito "narcisismo ferito".

Non so quanti anni abbia Tex né che tipo di problemi avesse di preciso ma ai miei tempi, una ventina di anni fa, non è che gli adulti in generale brillassero per sensibilità ai disagi psicologici.

Oggi almeno a parole la situazione sembra leggermente migliorata: le insegnanti di mio figlio, che fa la prima elementare, hanno se non altro osservato che è visibilmente sofferente (sofferenza che si esprime con pianti tragici al momento di entrare in classe e con una certa difficoltà - per lui insolita - a socializzare con i compagni) e però si sono limitate a dedurre che io e suo padre fossimo separati o in procinto di farlo. L'idea che il problema possa essere interno alla classe proprio non le sfiora. Malgrado l'insegnante prevalente sia stata trasferita da un'altra scuola per non meglio specificati problemi con la classe.

Dei dubbi sul ruolo e sulle capacità formative della scuola mi restano.

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Cioè lui piange al momento di entrare in classe?

Fa la prima elementare?

E' molto frequente, però.

A volte, sai, è l'ambiente un po' nuovo, non si è ancora fatto gli amici giusti, ecc.

Mi ricordo che un mio compagno, in prima elementare,non ne voleva sapere di entrare, e la mamma era disperata.

Allora successe che io bimbetta, non so come, me l'hanno sempre raccontato, lo presi per mano decisa, e dissi:"Andiamo, su, è ora"

Questo per incanto mi prese la manina, e mi venne dietro.

L'ho avuto tutti e cinque gli anni accanto di banco, adesso è un collega nella mia scuola.:) ( laureato in ingegneria, tra l'altro)

Così, a volte si trova un amico e tutto è più semplice.:))

Ce l'ha un bimbetto che gli piace, con cui potrebbe andare vicino,l'avete chiesto?

A volte anche una femminuccia, le bimbe sono in genere meno fifone, a quell'età, tranquillissime:)), e infondono sicurezza.

Io ho avuto due cicli completi, quindi due volte la prima elementare, e ricordo che i bimbini di prima si movimentano spesso quando hanno paura, es:vanno sotto i banchi, le sedie..:))

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Cioè lui piange al momento di entrare in classe?

Fa la prima elementare?

E' molto frequente, però.

A volte, sai, è l'ambiente un po' nuovo, non si è ancora fatto gli amici giusti, ecc.

"Piangere" è un eufemismo. In realtà aveva iniziato relativamente bene poi è andato tutto a rotoli al punto che io non ce lo accompagno più a scuola, è meglio che lo faccia mio marito che ha le spalle più solide. Ha anche ricominciato con la pipì a letto e, malgrado sia capitato in classe con due compagni di asilo con i quali giocava spesso, si sta isolando molto e parla di dispetti da parte dei compagni. Secondo le insegnanti nessun bambino lo maltratta; in questo caso è lui che mente e il fatto non mi consola per niente.

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Non so quanti anni abbia Tex né che tipo di problemi avesse di preciso ma ai miei tempi, una ventina di anni fa, non è che gli adulti in generale brillassero per sensibilità ai disagi psicologici

32 anni a febbraio!! :LOL::D:

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"Piangere" è un eufemismo. In realtà aveva iniziato relativamente bene poi è andato tutto a rotoli al punto che io non ce lo accompagno più a scuola, è meglio che lo faccia mio marito che ha le spalle più solide. Ha anche ricominciato con la pipì a letto e, malgrado sia capitato in classe con due compagni di asilo con i quali giocava spesso, si sta isolando molto e parla di dispetti da parte dei compagni. Secondo le insegnanti nessun bambino lo maltratta; in questo caso è lui che mente e il fatto non mi consola per niente.

No, ma non è detto, quello che per le insegnanti può apparire niente, magari per lui è un problema, i bambini non mentono mai.

Però noi possiamo tenerli vicini e rassicurarli, ascoltandoli con attenzione.

Lui racconta, però, sì?

E racconta anche alle maestre, questi dispetti, o solo a casa?

Magari se lo possono tenere un po' vicino, con sè, per un po'...hanno provato?

Non avranno tutti che piangono, immagino.

Fa l'antimeridiano, spero, non il tempo pieno?

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Non so quanti anni abbia Tex né che tipo di problemi avesse di preciso ma ai miei tempi, una ventina di anni fa, non è che gli adulti in generale brillassero per sensibilità ai disagi psicologici

32 anni a febbraio!! :LOL::D:

E coda, si si dice da noi!

Era melllio!!! :Chicken::Chicken:

Raddoppia, vai.

E che la vecchia sono solo io?

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quindi nessuno auspica l'assenza di reazioni di fronte a un comportamento offensivo. però magari chiedersi perchè si attua una reazione piuttosto che un altra, e provare a capire quale delle due sia più idonea allo scopo (in un forum si presume sia quello di portare avanti la discussione e il confronto), potrebbe avere dei risvolti positivi. senza necessariamente paragonarli a effetti teraputici.

se io mi faccio queste domande...non è detto che debba condividere con te le considerazioni che ne scaturiscono.

onestamente ho valutato che il nuovo modo che ho di reagire a certe provocazioni è molto più funzionale.

tu lo contesti, ma sinceramente non mi interessa la tua approvazione. :pardon:

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32 anni a febbraio!! :LOL::D:

Non dire così, che mi fai passare per pedofila! :o:

:teasin1125tc:

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Non dire così, che mi fai passare per pedofila! :o:

:teasin1125tc:

e' il tuo fascino innato, cara, vedi, che conquista anche i giovincelli!! :icon_biggrin:

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Non so quanti anni abbia Tex né che tipo di problemi avesse di preciso ma ai miei tempi, una ventina di anni fa, non è che gli adulti in generale brillassero per sensibilità ai disagi psicologici

32 anni a febbraio!! :LOL::D:

Yes, era quello che sospettavo: 32 di permanenza negli USA... :Batting Eyelashes:

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No, ma non è detto, quello che per le insegnanti può apparire niente, magari per lui è un problema, i bambini non mentono mai.

Però noi possiamo tenerli vicini e rassicurarli, ascoltandoli con attenzione.

Lui racconta, però, sì?

E racconta anche alle maestre, questi dispetti, o solo a casa?

Magari se lo possono tenere un po' vicino, con sè, per un po'...hanno provato?

Non avranno tutti che piangono, immagino.

Fa l'antimeridiano, spero, non il tempo pieno?

Fa il tempo pieno e non racconta molto, dice sempre che non ricorda. Quando dice qualcosa di sua spontanea volontà è roba del tipo "Mi sento strano, non mi sento me stesso" :o:

Oppure, alla domanda "Perché non vai volentieri a scuola" tira fuori motivazioni che sinceramente mi sembrano studiate ad arte per chiudere il discorso. Però l'altra mattina, sul lettone, senza che gli avessi chiesto niente, mi ha rivelato che la maestra gli ha detto che dovrebbe vergognarsi perché non aveva incollato le schede sul quaderno :icon_confused:

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light

E coda, si si dice da noi!

Era melllio!!! Chicken.gif Chicken.gif

Raddoppia, vai.

E che la vecchia sono solo io?

ma light ho solo pigiato il numero sbagliato.

cmq sono 42 a febbraio. :o:

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zaza'

Non dire così, che mi fai passare per pedofila

poupe'e ,per dire la verita' mi sono sentito seviziato

MA E' STATO BELLO PERO'!! :complimenti::65::new_lips::p:

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muchacal

Yes, era quello che sospettavo: 32 di permanenza negli USA... Batting Eyelashes.gif

Oo come e' passato il tempo.

ero un giovincello allora...........adesso pero' mi sento come allora

eppoi i numeri nn fanno differenza. :cray:

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muchacal

Yes, era quello che sospettavo: 32 di permanenza negli USA... Batting Eyelashes.gif

Oo come e' passato il tempo.

ero un giovincello allora...........adesso pero' e' come se mi sentissi come allora

eppoi i numeri nn fanno differenza. :cray:

ushhhh :Batting Eyelashes:

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ma light ho solo pigiato il numero sbagliato.

cmq sono 42 a febbraio. :o:

staff_pinocchio.gif

mi sa che hai ancora sbagliato a pigiare :He He:

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Fa il tempo pieno e non racconta molto, dice sempre che non ricorda. Quando dice qualcosa di sua spontanea volontà è roba del tipo "Mi sento strano, non mi sento me stesso" :o:

Oppure, alla domanda "Perché non vai volentieri a scuola" tira fuori motivazioni che sinceramente mi sembrano studiate ad arte per chiudere il discorso. Però l'altra mattina, sul lettone, senza che gli avessi chiesto niente, mi ha rivelato che la maestra gli ha detto che dovrebbe vergognarsi perché non aveva incollato le schede sul quaderno :icon_confused:

Secondo me, muchacha, non sono segnali da sottovalutare. Sono d'accordo con light, i bambini non mentono mai, al massimo ti raccontano una realtà a modo loro, condendola in vari modi, rimane comunque la loro realtà, quello che stanno vivendo dentro.

A mio figlio era successo qualcosa di simile al tuo, anche se non era arrivato a piangere o farsi la pipì addosso. Però era triste, la scuola non gli piaceva, diceva di essere stato preso di mira da un bullo. Risolto il problema "bullo" (che poi non era un bullo, ma un bimbo un po' aggressivo che ce l'aveva con tutti), lui continuava a lamentarsi, a non trovarsi bene, a sentirsi vittima di tutti, maestre e bambini. Ne ho parlato con le insegnanti che, come è successo a te, mi hanno detto che non era assolutamente vero. Però mio figlio non stava inventando: lui si sentiva realmente così. Allora, d'accordo con le maestre, abbiamo fatto un colloquio con lui presente, dove gli sono stati spiegati i perchè di certi atteggiamenti che lui poteva fraintendere e, visto che ha detto di non avere il coraggio di dire niente alla maestra durante la lezione, si sono accordati in questo modo: avrebbero messo a sua disposizione una scatolina dove lui, ogni volta che se la sentiva, poteva scrivere un biglietto alle maestre dove diceva tutto ciò che gli era parsa un'ingiustizia. E' stata un'idea fantastica e ha funzionato alla grande! Lui si è sentito rassicurato perchè aveva un modo per farsi valere senza esporsi troppo e alla fine la scatolina non l'ha nemmeno mai usata. Ha però iniziato a leggere gli atteggiamenti delle maestre per quello che erano, e cioè non solo attacchi gratuiti, ma spesso interventi educativi nei suoi confronti e nei confronti della classe. Il cambiamento è stato velocissimo e incredibile!

Questo per dirti che, se tuo figlio è a disagio, non è detto che lo sia perchè gli fanno qualcosa, ma potrebbe esserlo perchè lui interpreta la realtà a modo suo e lo fa soffrire. Un chiarimento con chi ritiene fonte delle sue ingiustizie per me potrebbe aiutarlo, perchè potrebbe fargli capire che le cose non stanno come pensa lui.

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se io mi faccio queste domande...non è detto che debba condividere con te le considerazioni che ne scaturiscono.

onestamente ho valutato che il nuovo modo che ho di reagire a certe provocazioni è molto più funzionale.

tu lo contesti, ma sinceramente non mi interessa la tua approvazione. :pardon:

ma naturalmente :Big Grin:

la funzione dei tappi alle orecchie è proprio quella di non sentire cio che avviene all'esterno e di conseguenza stroncare sul nascere le reazioni provocate all'interno.

se questo è lo scopo, nulla è piu funzionale dei tappi alle orecchie :ola (4):

curioso che questo scopo venga anche esteso alla partecipazione ad un forum pubblico (in questo caso) tuttavia :Thinking:

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i bambini non mentono mai.

:Shocked:

secondo me è da ingenui affermare una cosa del genere (e lo dico con tenerezza, assolutamente con tono dispregiativo!).

appena il bambino avrà modo di constatare questa ingenuità nel proprio genitore o nell'adulto di riferimeno, quest'ultimo sarà fottuto :Big Grin:

al massimo si può dire che i bambini non si fanno scrupoli (poichè ancora non hanno ben chiaro il concetto di bene e male) e agiscono in sintonia con i loro bisogni, ma dire che non mentono mai... :Hypnotized:

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Ohiohi, che palle fai venire, non dicevo in quel senso, dicevo che i bambini non hanno gli strumenti per capire ciò che li circonda come un adulto, quindi si può provare a rassicurarli.

Se ti avevo a scuola, giuro, ti strangolavo.:)))))

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