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Non essere mai piaciuto a nessuna ragazza a 30 anni suonati.


Viandante

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Come da titolo non ho mai avuto una ragazza in 30 anni di vita. Sono brutto (non lo dico io,ma me lo dicono o fanno intendere gli altri sin dall'adolescenza),non so cosa significhi dare un bacio ad una ragazza,non so cosa significhi essere desiderato da una ragazza ed essere apprezzato. Ho un carattere molto forte, amici e una buona vita sociale.Sono laureato e ho un buon lavoro,ma con le donne sono sempre stato una frana a causa del mio aspetto esteriore e ho la certezza matematica che il mio problema sia quello perchè caratterialmente piaccio e dalle donne riesco a rimediare solo amicizia. Il problema è il viso, ho dei lineamenti sgradevoli, che solo la chirurgia plastica potrebbe correggere, ma non voglio sottopormi alla stessa. Vi dico che fino ad un anno fa non mi ponevo il problema,ma ora avverto come un vuoto che non riesco a colmare nonostante abbia hobby,lavoro ed interessi. So che i problemi reali sono altri e mi ritengo fortunato.

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ciao viandante

mi dispiace ma segondo me nessuno ci ha mai conosciuto veramente

x che segondo me la belezza sta nel cuore e nella mente

purtroppo la gente vede quello che gli piace vedere senza rendere conto di quello che veramente una persona sia

non lo so come sia tu fisicamente

ma segondo me dovresti cercare di dimostrare alle persone quello che sei dentro quello che hai nel cuore e nella mente

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Sei sicuro di non partire già col piede sbagliato? Magari ti sei talmente convinto di non piacere, che quando conosci una già ti poni come amico e basta, senza neanche provare ad intrigarla un po'.

Guarda, è vero che per alcuni l'aspetto è importante, ma non per tutti è così. Ho visto gente veramente brutta sposata o fidanzata, quindi qualcuno che non si ferma all'aspetto c'è. Possibile che tu, in 30 anni, non ne abbia incontrato nessuno?

Se fosse come dici tu, sarebbero in coppia solo i belli, ma per fortuna la realtà è un'altra!

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Come da titolo non ho mai avuto una ragazza in 30 anni di vita. Sono brutto (non lo dico io,ma me lo dicono o fanno intendere gli altri sin dall'adolescenza),non so cosa significhi dare un bacio ad una ragazza,non so cosa significhi essere desiderato da una ragazza ed essere apprezzato. Ho un carattere molto forte, amici e una buona vita sociale.Sono laureato e ho un buon lavoro,ma con le donne sono sempre stato una frana a causa del mio aspetto esteriore e ho la certezza matematica che il mio problema sia quello perchè caratterialmente piaccio e dalle donne riesco a rimediare solo amicizia. Il problema è il viso, ho dei lineamenti sgradevoli, che solo la chirurgia plastica potrebbe correggere, ma non voglio sottopormi alla stessa. Vi dico che fino ad un anno fa non mi ponevo il problema,ma ora avverto come un vuoto che non riesco a colmare nonostante abbia hobby,lavoro ed interessi. So che i problemi reali sono altri e mi ritengo fortunato.

Caro Viandante,

tante, quasi tutte le cose che dici di te sono degli ingredienti fondamentali per poter piacere a parecchi tipi di donne. Un buon lavoro, una vita sociale , hobbies e interessi.

Se ti metti nella predisposizione d'animo di poter dare e ricevere attenzioni da loro, stai certo del fatto che l'intuito femminile saprà cogliere e vedere TE.

Buttati, prova a corteggiare chi ti piace.

Prova a cambiare propettiva e cerca di porti nei loro confronti nell'ottica di un uomo che sta cercando una compagna, una donna, e non un'amica.

C'è una sottile, ma sostanziale differenza di intreccio d'anime, in questo.

Qualcuna, sicuramente, lo saprà vedere.

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L'aspetto fisico ha la sua importanza, nasconderselo sarebbe da ipocriti. L'unica è rimediare con la simpatia, il buon carattere, il mostrarsi estroversi. Ci sono pure eccezioni, brutti che rimorchiano. Coraggio! Io ho trovato la mia prima ragazza a 37 anni, quella che adesso è mia moglie! :icon_biggrin:

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....

mi raccomando, non generalizziamo eh...

no no certo.

per alcune per ottenere quel risultato ci vogliono i bicipiti, per altre la tartaruga, pe altre il potere, pe altre una bella testa, per altre un bel carattere, per altre ancora la tenerezza, ecc ecc ecc

:ola (4):

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no no certo.

per alcune per ottenere quel risultato ci vogliono i bicipiti, per altre la tartaruga, pe altre il potere, pe altre una bella testa, per altre un bel carattere, per altre ancora la tenerezza, ecc ecc ecc

:ola (4):

quoto "tenerezza" e "bella testa"...

guardando invece l'azione e la reazione specifiche, ossia lo scambio delle "grazie" con l'anello o altro, a me capiterebbe il contrario...

Ossia se un uomo fosse reticente a concedersi in "quello", non accetterei l'anello...

sono strana?

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quoto "tenerezza" e "bella testa"...

guardando invece l'azione e la reazione specifiche, ossia lo scambio delle "grazie" con l'anello o altro, a me capiterebbe il contrario...

Ossia se un uomo fosse reticente a concedersi in "quello", non accetterei l'anello...

sono strana?

chi lo dice che sei strana? :huh:

ogni porta ha la sua specifica serratura e relativa chiave :ola (4):

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chi lo dice che sei strana? :huh:

ogni porta ha la sua specifica serratura e relativa chiave :ola (4):

...lo diceva Lui, prima che mi impegnassi a farmi una "pubblicità" migliore... Per Lui, la quasi totalità delle donne ha una serratura di tipo "materiale".

La cosa che mi conforta è comunque che, pur restando lui dell'idea che io sia una merce rara (in quanto ho una serratura che non comprende qualcosa di materiale) almeno mi apprezza per questo.

Strano meccanismo, ma è così.

A volte, però, sentirsi una merce "rara" non è poi così confortante...

Con questo tipo di "serratura" ti senti unica, ma se chi ti sta vicino è imprigionato inconsciamente dagli stereotipi sulle donne, alla fine non ti considera veramente TALE...

E non solo l'idea della donna che si "apre" con i gioielli, le macchine, il denaro... ma anche la donna che in realtà non ha bisogno di te, che ti snobba, che non te le dà per principio... e che per questo è FORTE, è più appetibile, dà meno problemi...

Paradossalmente mi sono sentita dire che è meno impegnativo regalarle qualcosa o "cercargliela", piuttosto che accontentare le sue richieste sessuali, che spesso vanno a braccetto con i suoi problemi.

Questo, almeno, è capitato a me.

Va da sè che se capita quel momento della vita in cui Lui è sommerso dal lavoro e si spreme così tanto che la sera crolla esausto sul letto (ergo, niente incontri "ravvicinati", e sesso "on-off")

il meccanismo della "donna che non te la dà" scatta inesorabile. E' come un meccanismo di difesa, per Lui, che si sentirebbe meglio se io non chiedessi.

Ed è una reazione a catena micidiale.

Stanchezza => niente sesso (questione di priorità energetica), ma anche niente attenzioni sessuali (che è l'atteggiamento che io chiamo "sesso on-off") => niente intimità => niente chiave per me, che non mi sento più fisicamente "donna" e che, sinceramente, mi sento più di vivere con un amico che con un marito.

Purtroppo l'idea che la chiave del cuore di una donna sia legata al sesso è molto stressante per un uomo (almeno, per il mio lo è). A maggior ragione se è legata all'equilibrio psicofisico della compagna. E' una responsabilità che molti non se la sentono di prendersi e preferiscono donne con chiavi "più facili".

O semplicemente preferiscono donne che sanno avere delle alternative al sesso e che non lo caricano di così tanti significati come faccio io.

Sesso =>amore=>unione con l'altro+sentirsi donna+sentirsi amata e apprezzata+autostima+desiderio di maternità

Troppa carne al fuoco forse?

Forse è una questione di "vie d'uscita" per i momenti di crisi, ma il messaggio generale è sempre quello che "non sei una vera donna desiderabile se non hai la capacità di SOSTITUIRE il sesso con qualcos altro quando io non te lo posso dare"

"Il sesso non è importante", il sesso nella coppia non è "fondamentale"... ma se sommiamo tutti i significati che io gli attribuisco... allora IO non sono fondamentale nella coppia? Il ragionamento logico al quale arrivo è questo.

A volte ho persino pensato che una chiave come questa, gli uomini invece di invogliarli ad avvicinarsi, li fa scappare.

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...lo diceva Lui, prima che mi impegnassi a farmi una "pubblicità" migliore... Per Lui, la quasi totalità delle donne ha una serratura di tipo "materiale".

ehm... che intendi con "pubblicità" migliore?

Sesso =>amore=>unione con l'altro+sentirsi donna+sentirsi amata e apprezzata+autostima+desiderio di maternità

Troppa carne al fuoco forse?

Forse è una questione di "vie d'uscita" per i momenti di crisi, ma il messaggio generale è sempre quello che "non sei una vera donna desiderabile se non hai la capacità di SOSTITUIRE il sesso con qualcos altro quando io non te lo posso dare"

"Il sesso non è importante", il sesso nella coppia non è "fondamentale"... ma se sommiamo tutti i significati che io gli attribuisco... allora IO non sono fondamentale nella coppia? Il ragionamento logico al quale arrivo è questo.

A volte ho persino pensato che una chiave come questa, gli uomini invece di invogliarli ad avvicinarsi, li fa scappare.

quei significati sono in ordine di importanza per te? se non lo sono ce li puoi mettere?

con la tua deduzione finale poi tu dai per scontato che il tuo partner sia a conoscenza di tutti quei significati che attribuisci all'atto sessuale (ma questo va inteso con la semplice penetrazione o con tutto il contorno -preliminari coccole e giochetti vari-? e il raggiungimento dell'orgasmo è considerato o è indifferente? perchè non ne hai parlato...).

è cosi? (cioè il tuo partner ha avuto modo di recepire il discorso che hai riportato qui?).

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Forse è una questione di "vie d'uscita" per i momenti di crisi, ma il messaggio generale è sempre quello che "non sei una vera donna desiderabile se non hai la capacità di SOSTITUIRE il sesso con qualcos altro quando io non te lo posso dare"

"Il sesso non è importante", il sesso nella coppia non è "fondamentale"...

Forse ti sei solo sposata un uomo che non ha le tue stesse priorità. Il sesso non ha la stessa importanza per tutti: per me, ad esempio, è fondamentale e non potrei neanche iniziare una storia con uno che lo considera solo un "contorno", un qualcosa in più da fare ogni tanto. Ma conosco persone che dicono che per loro non è così importante, si sta bene anche senza e non ho motivo di dubitare della loro sincerità: sono semplicemente diversi. I problemi, però, arrivano quando ad essere diversi sono gli elementi di una stessa coppia: se il sesso è importante per entrambi, non ci sono problemi, se non è importante per entrambi, non ci sono problemi, ma se per uno è importante e per l'altro no, allora i problemi ci sono eccome! Per questo ho sempre pensato che l'intesa sessuale sia un aspetto fondamentale per la coppia (e per intesa intendo anche, magari, aver voglia di farlo una volta al mese): se manca, è difficile superare il problema, perchè è un aspetto troppo importante della nostra vita.

Ma lui era così anche quando eravate fidanzati o è cambiato dopo il matrimonio?

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quei significati sono in ordine di importanza per te? se non lo sono ce li puoi mettere?

con la tua deduzione finale poi tu dai per scontato che il tuo partner sia a conoscenza di tutti quei significati che attribuisci all'atto sessuale (ma questo va inteso con la semplice penetrazione o con tutto il contorno -preliminari coccole e giochetti vari-? e il raggiungimento dell'orgasmo è considerato o è indifferente? perchè non ne hai parlato...).

è cosi? (cioè il tuo partner ha avuto modo di recepire il discorso che hai riportato qui?).

quei significati sono in ordine di importanza per te? se non lo sono ce li puoi mettere?

Sì, sono in ordine di importanza.

Ci riflettevo stanotte. Il sesso è solo lo strumento per esprimere una parte molto importante della mia personalità, quella istintiva, irrazionale, impulsiva, "naturale", se vogliamo. Il rifiutarsi o lo sminuire questo aspetto equivale a sminuire o rifiutare una buona parte di me in quanto donna, mentre l'accettarlo e l'accoglierlo, ovviamente, lo valorizzano e di conseguenza scatta in me quella "tensione" verso l'altro che io identifico con l'amore e che genera automaticamente il desiderio di tutto il resto (unione con l'altro+sentirsi donna+sentirsi amata e apprezzata+autostima+desiderio di maternità). Perchè mi sono resa conto che per me non è sufficiente sentirmi amata senza la componente "fisica", non mi sento amata completamente.

con la tua deduzione finale poi tu dai per scontato che il tuo partner sia a conoscenza di tutti quei significati che attribuisci all'atto sessuale (ma questo va inteso con la semplice penetrazione o con tutto il contorno -preliminari coccole e giochetti vari-? e il raggiungimento dell'orgasmo è considerato o è indifferente? perchè non ne hai parlato...).

è cosi? (cioè il tuo partner ha avuto modo di recepire il discorso che hai riportato qui?).

Sì, ho la furtuna di avere un uomo che per natura è portato ad ascoltarmi e a comprendermi.

Per questo gli ho sempre parlato di questa mia sensazione di mancanza.

Sono circa tre anni che ne parliamo in vario modo e che tentiamo varie strade, facendo lo "slalom" tra i problemi della vita (le nostre famiglie d'origine, il lavoro...). E questo non è facile, si sa.

L'importante per me non è tanto il raggiungimento dell'orgasmo, quanto il raggiungimento di quella "simbiosi fisica" e di quella capacità di dialogo del corpo (e quindi coccole, carezze e giochetti vari) che non è altrettanto sviluppata quanto quella che abbiamo con la parola.

Diciamo pure che nel rapporto di coppia siamo più bravi a parole.

Delle mie esperienze amorose, questa è quella nella quale trovo più difficoltà a trovare il modo ed i momenti per esprimere QUEL lato di me.

La risposta di Lui all'inizio era molto semplice: "sono fatto così, non riesco a spiegarmi perchè dopo tot tempo che sto con una donna mi passa la voglia", cui si aggiungeva anche:"non puoi dare così tanta importanza al sesso, le cose importanti sono altre, è più importante volersi bene".

Gli rispondevo sempre che anche gli amici si vogliono bene e che io non desideravo fondare la mia convivenza soltanto sull'affetto e sulla stima.

Poi con il tempo siamo andati più a fondo nella cosa e abbiamo capito che le nostre nature sono molto diverse.

Mi ha fatto capire che il problema della mancanza di desiderio è legato al fatto che Lui si lascia sempre sopraffare dagli altri problemi della vita (la casa, il lavoro). Alla ricerca continua della perfezione in ogni cosa, non gli restano più energie da dedicare a "quello".

Per questo credo che "quello" per lui abbia meno importanza. In questo modo ha un problema in meno da affrontare.

Io, purtroppo, mi rendo conto di essere molto esigente e di soffrire terribilmente per la mancanza di simbiosi. Di non poter nè sfogare nè ricevere completamente conferme per le mie insicurezze personali.

E di ricercare continuamente un uomo che sappia "contenermi".

Quello che stiamo cercando in questo momento di fare è questo: io cerco di essere meno insicura e di supportarlo nelle sue battaglie quotidiane, caricandolo il meno possibile della "responsabilità" della mia salute psicofisica, lui cerca, per amore, di mettersi nelle condizioni di staccare la spina e di ricevere quel nutrimento che posso dargli senza averne paura.

E' molto difficile per me riuscire a non "consumarlo"...

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Forse ti sei solo sposata un uomo che non ha le tue stesse priorità. Il sesso non ha la stessa importanza per tutti: per me, ad esempio, è fondamentale e non potrei neanche iniziare una storia con uno che lo considera solo un "contorno", un qualcosa in più da fare ogni tanto. Ma conosco persone che dicono che per loro non è così importante, si sta bene anche senza e non ho motivo di dubitare della loro sincerità: sono semplicemente diversi. I problemi, però, arrivano quando ad essere diversi sono gli elementi di una stessa coppia: se il sesso è importante per entrambi, non ci sono problemi, se non è importante per entrambi, non ci sono problemi, ma se per uno è importante e per l'altro no, allora i problemi ci sono eccome! Per questo ho sempre pensato che l'intesa sessuale sia un aspetto fondamentale per la coppia (e per intesa intendo anche, magari, aver voglia di farlo una volta al mese): se manca, è difficile superare il problema, perchè è un aspetto troppo importante della nostra vita.

Ma lui era così anche quando eravate fidanzati o è cambiato dopo il matrimonio?

Purtroppo è cambiato molto negli ultimi due anni, prima era molto più sereno.

Ma credo che il fatto della "priorità" ci sia sempre stato, solo che io non volevo vederlo, pensavo solo fosse timido.

Diciamo che la maturità lo ha molto schiacciato del peso delle responsabilità.

Quando eravamo più giovani le priorità erano altre, chiaramente.

tuttavia, non riesco a capacitarmi di come anche l'aspetto sessuale dell'amore non possa raggiungere una dimensione più matura.

Io personalmente so molto bene che cosa desidero e non mi sembra di desiderarlo in maniera "infantile".

Il sesso non è soltanto una roba da adolescenti... e questo putroppo dovrò dirglielo.

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Purtroppo è cambiato molto negli ultimi due anni, prima era molto più sereno.

Ma credo che il fatto della "priorità" ci sia sempre stato, solo che io non volevo vederlo, pensavo solo fosse timido.

Però, scusa, non è molto chiaro. Prima dici che è cambiato molto, poi che è sempre stato così? :huh:

Se è veramente cambiato, credo sia un brutto segno. Significa che lui vive la vostra storia in modo diverso (il perchè poi lo dovrai scoprire tu), in un modo che lo ha portato ad allontanarsi da te fisicamente.

Se invece è sempre stato così, temo che tu abbia sottovalutato un aspetto che poi si è rivelato importante. A 'sto punto, però, non credo tu possa fare molto: non puoi cambiarlo, ed è difficile che cambi pure tu...

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Però, scusa, non è molto chiaro. Prima dici che è cambiato molto, poi che è sempre stato così? :huh:

Se è veramente cambiato, credo sia un brutto segno. Significa che lui vive la vostra storia in modo diverso (il perchè poi lo dovrai scoprire tu), in un modo che lo ha portato ad allontanarsi da te fisicamente.

Se invece è sempre stato così, temo che tu abbia sottovalutato un aspetto che poi si è rivelato importante. A 'sto punto, però, non credo tu possa fare molto: non puoi cambiarlo, ed è difficile che cambi pure tu...

Mi spiego meglio: lui è sempre stato diverso da me in quanto a "entusiasmo", ma questo non è mai stato un problema, fino a un paio d'anni fa. Fino ad allora avevo sempre saputo avere argomenti convincenti e avevamo sicuramente meno problemi da affrontare.

Con il passare del tempo, putroppo ho capito che eravamo diversi quanto ai "significati" del sesso e al modo di gestirlo. Quando sono arrivate le diffficoltà, la prima cosa che lui ha accantonato è stata quella, che è passata dietro al lavoro, alla famiglia, alla casa e al sonno. Invece io, nei momenti di difficoltà, lo passavoo tra le priorità.

E per questo mi sono sentita come se mi avessero segato le gambe.

C'è stato quindi un progressivo allontanamento che mi ha portato a cercare altrove la comprensione che non sentivo di avere più. La sensazione di fastidio e di rifiuto che lui mi trasmetteva mi mandava in depressione.

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Mi spiego meglio: lui è sempre stato diverso da me in quanto a "entusiasmo", ma questo non è mai stato un problema, fino a un paio d'anni fa. Fino ad allora avevo sempre saputo avere argomenti convincenti e avevamo sicuramente meno problemi da affrontare.

Con il passare del tempo, putroppo ho capito che eravamo diversi quanto ai "significati" del sesso e al modo di gestirlo. Quando sono arrivate le diffficoltà, la prima cosa che lui ha accantonato è stata quella, che è passata dietro al lavoro, alla famiglia, alla casa e al sonno. Invece io, nei momenti di difficoltà, lo passavoo tra le priorità.

E per questo mi sono sentita come se mi avessero segato le gambe.

C'è stato quindi un progressivo allontanamento che mi ha portato a cercare altrove la comprensione che non sentivo di avere più. La sensazione di fastidio e di rifiuto che lui mi trasmetteva mi mandava in depressione.

Ora è più chiaro. E ti capisco anche, non dev'essere facile andare avanti quando manca un aspetto così importante.

Ma con lui ne hai parlato? Voglio dire, ti sei accontentata della sua spiegazione (il sesso non è importante) o gli hai spiegato che invece per te lo è molto e non puoi rinunciare ad una vita sessuale appagante?

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Ora è più chiaro. E ti capisco anche, non dev'essere facile andare avanti quando manca un aspetto così importante.

Ma con lui ne hai parlato? Voglio dire, ti sei accontentata della sua spiegazione (il sesso non è importante) o gli hai spiegato che invece per te lo è molto e non puoi rinunciare ad una vita sessuale appagante?

Guarda, gliene ho parlato ma non è stato per niente facile trovare le parole e soprattutto l'atteggiamento giusto per farmi capire... :mellow:

All'inizio ero così depressa (andavo dalla psi una volta la settimana) che l'unica reazione che avevo era quella di essere terribilmente triste.

Con un uomo che già ha poca voglia, presentarsi depressa, non lo invoglia per niente a "consolarti" in quel modo...

Chissà perchè, ma con lui era così, con altri non lo era.

In quei momenti ero molto insicura dell'importanza che il sesso poteva avere per me, e non capivo che era una cosa che davvero mi faceva stare meglio.

Però alla fine ho capito che per me era importantissimo :), perchè ne potevo direttamente testare le conseguenze :;):

E allora gli ho spiegato con molta franchezza e con molta decisione (e questo solo qualche mese fa) quello di cui avevo bisogno per poter essere felice insieme a lui e non tanto il "quanto" farlo, ma il "come" farlo, il modo in cui desideravo essere avvicinata.

Sembrava che ci fosse un muro che non riuscivo a scalfire, ma se mi mostravo più convinta dell'importanza della cosa, questo passava anche a lui, che lo percepiva come veramente importante per me.

Il risultato che ho ottenuto al momento è ancora incerto e molto fragile. Ci sono momenti in cui lui si allontana ancora e momenti in cui lo sento più vicino.

So bene che non ho cambiato le sue priorità fisiche, tuttavia, spero di averlo fatto maturare (mi si consenta di dire questo) anche da questo punto di vista .

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Erin, ma chi te lo ha detto (o dice) che sei depressa? :huh:

una caratteristica molto importante (per non dire fondamentale) della depressione è l'anedonia, ovvero la non capacità di provare piacere.

un depresso al sesso neanche ci pensa, proprio non ha modo di contemplarlo neanche; te invece ne fai il fulcro del tuo rapporto di coppia e la chiave che apre il tuo mondo (il che non significa assolutamente che sia sbagliato eh, è solo un osservaione).

ora, al di la della poca importanza che dici di attribuire all'orgsmo (che è cmq la massima espressione di piacere in un rapporto sessuale), non penso che quando questo (il rapporto sessuale) accade (o accadeva), con tutto quello che ne consegue, te non provi o provavi sensazioni di piacere, o si?

cè una bella differenza tra una profonda sensazione di tristezza di uno che ha perso lavoro moglie e figlio in una settimana (per dire), rispetto alla depressione clinica.

detto questo, forse, più che dare peso alle razionalizzazioni di tuo marito, o più che auto-incolparti a causa della depressione, potrebbe essere più utile chiederti e capire come mai è solamente attraverso il sesso che tu riesci a provare tutte quelle sensazioni che hai elencato in ordine di importanza... (il che ripeto, non significa che sia sbagliato).

ad esempio, quando è che ti sei accorta che quello era l'unico modo?

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So bene che non ho cambiato le sue priorità fisiche, tuttavia, spero di averlo fatto maturare (mi si consenta di dire questo) anche da questo punto di vista .

Le sue priorità fisiche non credo che le cambierai perchè fanno parte di lui e non sarebbe neanche giusto cercare di cambiarle. Però, già il fatto che lui ti capisca e magari muova qualche passo per venirti incontro, secondo me è già un modo per abbattere il muro fra di voi. :;):

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Erin, ma chi te lo ha detto (o dice) che sei depressa? :huh:

una caratteristica molto importante (per non dire fondamentale) della depressione è l'anedonia, ovvero la non capacità di provare piacere.

un depresso al sesso neanche ci pensa, proprio non ha modo di contemplarlo neanche; te invece ne fai il fulcro del tuo rapporto di coppia e la chiave che apre il tuo mondo (il che non significa assolutamente che sia sbagliato eh, è solo un osservaione).

ora, al di la della poca importanza che dici di attribuire all'orgsmo (che è cmq la massima espressione di piacere in un rapporto sessuale), non penso che quando questo (il rapporto sessuale) accade (o accadeva), con tutto quello che ne consegue, te non provi o provavi sensazioni di piacere, o si?

cè una bella differenza tra una profonda sensazione di tristezza di uno che ha perso lavoro moglie e figlio in una settimana (per dire), rispetto alla depressione clinica.

detto questo, forse, più che dare peso alle razionalizzazioni di tuo marito, o più che auto-incolparti a causa della depressione, potrebbe essere più utile chiederti e capire come mai è solamente attraverso il sesso che tu riesci a provare tutte quelle sensazioni che hai elencato in ordine di importanza... (il che ripeto, non significa che sia sbagliato).

ad esempio, quando è che ti sei accorta che quello era l'unico modo?

anch'io ero convinta di questo...ma poi leggendo un po' il forum mi era venuto il dubbio che fosse una convinzione errata, leggendo di depressi che non hanno mai perso il desiderio sessuale. tu ora me lo riconfermi... boh, forse erano diagnosi errate o "autodiagnosi"...

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anch'io ero convinta di questo...ma poi leggendo un po' il forum mi era venuto il dubbio che fosse una convinzione errata, leggendo di depressi che non hanno mai perso il desiderio sessuale. tu ora me lo riconfermi... boh, forse erano diagnosi errate o "autodiagnosi"...

cosa ti avrei riconfermato io? :huh:

tutti noi in un momento particolarmente buio o triste, ci siamo ritrovati a dire o pensare "so depresso".

non a caso ho riportato la situazione estrema di quello che perde moglie e figlio in una settimana.

sfido chiunque, in una situazione del genere (che nessuno augura a nessun'altro), a non ritrovarsi poi abbattuto, profondamente triste, a non mangiare piu, a "guidare a fari spenti nella notte per vedere se poi è tanto difficile morire" e simili.

questa non è necessariamente una malattia però. anzi direi che è una reazione normale, se non auspicabile, per superare quel trauma terribile. con il necessario "periodo fisilogico" e magari con il dovuto supporto emotivo, questa persona tornerà a svolgere le sue funzioni normali, seppure, per forza di cose, sarà una persona diversa.

la malattia della depressione è un altra cosa. anzitutto perchè quasi mai è conseguente a cause esterne scatenanti: essa priva gradualmente l'individuo di riosorse mentali e fisiche. il malato di depressione non riesce a svolgere alcuna attività proprio perchè mancano le energie e le risorse base. se non ha la forza di mangiare, figurarsi per trombare, soprattutto se non è in più in grado di ricavarne piacere, da nulla tra l'altro. poi un malato di depressione neanche sa o dice di esserlo: lui si sente cosi e è cosi. senza definizioni o alternative. figurati queindi se viene anche a scriverlo su un forum.

questo cmq non vuol dire assolutamente che anche se una persona non è malata di depressione, questa non soffra veramente e profondamente.

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