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Problemi genitori e figli


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BUongiorno a tutti,

è la prima volta che scrivo in un forum, e spero sinceramente di trovare aiuto per il problema che ora spiegherò.

Una mia amica ancora adolescente con una sorella di 3 anni in meno litiga continuamente con i suoi genitori, l'argomento? sempre lo stesso ( e penso sia un classico): la differenza di trattamento riservata a lei e a sua sorella.

La famiglia sta passando un periodo di problemi economici e non può più permettersi lo stile di vita di una volta. Le due figlie hanno caratteri completamente diversi: una è chiusa in se stessa, timida,ha pochi amici, risparmiatrice (non sperpera mai soldi, anzi, se non strettamente necessario non li spende mai; l'altra il contrario la tipica ragazza delle nuove generazioni, esce fino a tardi più volte la settimana, esce tutti i giorni (e anche più volte al giorno con gli amici), ha il bisogno di spendere soldi in vestiti borse e acessori. La prima è la maggiore mentre la seconda è la minore.

La prima che d'ora in poi chiamerò Valeria (nome inventato) si è confidata con me dicendo che sta soffrendo molto. I genitori continuano a dare molti soldi alla sorella mentre a lei, che se ne era messi via un pò sono stati requisiti per i bisogni familiari. La sorella continua a comprarsi vestiti nuovi mentre lei non compra niente per non pesare ai suoi. Ora a valeria si è rotto il pc e voleva comprarsene uno nuovo con i pochi soldi che gli sono rimasti, ma i genitori glielo vietano perchè i soldi potrebbero servire a loro. La sorella di valeria pretende ( e il termine pretende non è casuale. Rimane a letto a piangere e tiene il muso finche non ottiene ciò che vuole) uno smartphone di ultimissima generazione e tra i più cari in commercio e sta per essere accontentata. Alla richiesta di spiegazioni di Valeria la risposta è stata: avete due caretteri diversi, a lei il superfluo serve, tu riesci a farne a meno.

Le differenze di trattamento non finiscono qui. Quando Valeria esce con il ragazzo il termine massimo di rientro è mezzanotte (perchè sono in auto) mentre per la sorella che esce con gli amici (sempre in auto) torna dalle 3 alle 5 di mattina.

In casa i genitori giustamente pretendono una mano da Valeria, e giustamente pretendono la sveglia ad un'orario decente (8-9)altrimenti gli dicono parole. La sorella passa la giornata intera a letto senza che i genitori si lamentino.

Nell'ultimo litigio tra Valeria e i suoi genitori è saltata fuori questa frase: " tu sei solo gelosa di tua sorella, e se non ti sta bene cosi quella è la valigia e quella è la porta".

Ovviamente per quanto ho cercato di essere più obbiettivo possibile sono di parte. Secondo voi come dovrebbe comportarsi Valeria? Cosa dovrebbe dire ai suoi? Io da esterno è giusto che mi intrometta? e se si cosa posso fare?

Aspetto i vostri commenti.

Grazie

Giacobbe

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  • 2 months later...

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avete due caretteri diversi, a lei il superfluo serve, tu riesci a farne a meno.

Nell'ultimo litigio tra Valeria e i suoi genitori è saltata fuori questa frase: " tu sei solo gelosa di tua sorella, e se non ti sta bene cosi quella è la valigia e quella è la porta".

caro Giacobbe, io ho rotto con i miei genitori a 33 anni per lo stesso motivo. in casa non mi è stato mai fatto mancare nulla, ma mio fratello è sempre stato visto come più bisognoso. lui ha un carattere diverso, si dispera di fronte alla sola ipotesi di dover affrontare un probolema, e i miei si fanno in quattro (materialmente e economicamente) per risolverglielo senza che lui nemmeno provi a fare da se. io piuttosto che chiedere aiuto, potrei morire di fame...per fare un esempio. così, nel tempo si sono accumulate differenze, da loro sempre negate dietro un "ma se tu lo avessi chiesto, lo avremmo fatto anche per te, è che a te piace fare da sola" quindi in pratica la colpa era mia che non chiedevo. in tutto questo il comportamento di mio fratello, incapace di pulirsi il naso se non lo aiutava mamma, è sempre stato elogiato, a scapito mio che, per voler essere indipendente, ero quella che faceva dispiacere ai miei, perché non erano partecipi della mia vita. (quindi cornuta e mazziata!)

curioso come alla fine, anche i miei abbiano detto "tu sei solo gelosa di tuo fratello" quindi di nuovo pur di non ammettere che anche avendo buone intenzioni, HANNO SBAGLIATO a fare quello che hanno fatto (e stanno continuando a fare), danno la colpa a me.

io la valigia e la porta, le ho prese da sola. penso che, per quanto faccia male, sia l'unica soluzione possibile.

magari la tua amica, essendo ancora adolescente, può ancora farcela a fare cambiare prospettiva ai suoi...

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BUongiorno a tutti,

Nell'ultimo litigio tra Valeria e i suoi genitori è saltata fuori questa frase: " tu sei solo gelosa di tua sorella, e se non ti sta bene cosi quella è la valigia e quella è la porta".

Ovviamente per quanto ho cercato di essere più obbiettivo possibile sono di parte. Secondo voi come dovrebbe comportarsi Valeria? Cosa dovrebbe dire ai suoi? Io da esterno è giusto che mi intrometta? e se si cosa posso fare?

Aspetto i vostri commenti.

Grazie

Giacobbe

secondo me dovrebbe aspettare sino a che abbia finito le scuole .

solo dopo aver trovato un lavoro ed indipendenza dovrebbe

cercare la porta e dire good bye.

nelle famiglia ci son sempre 2 pesi e 2 misure :icon_twisted: e la

sua nn e' cosi' differente dalle altre.

ps, dille di mai sperare nell'aiuto altrui al di fuor del nucleo

famigliare perche' sarebbe un grossissimo sbaglio.

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caro Giacobbe, io ho rotto con i miei genitori a 33 anni per lo stesso motivo.

oO

io son sparito a 14 anni e son passati tantissimi anni

con varie morti e passaggi di propieta':icon_nav1:

e nn ho ancora messo un'alluce nell'entrata di casa.:icon_nav1:

cmq, a 33 anni e lasciare la casa paterna

sara' stata veramente dura.:Drooling:

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cmq, a 33 anni e lasciare la casa paterna

sara' stata veramente dura.:Drooling:

la casa paterna fisicamente l'ho lasciata da un pezzo (dai 19 anni, università fuori sede e poi sono sempre rimasta per conto mio) ma psicologicamente...beh, la cosa più dura è stata capire e accettare che, nonostante facessi quella matura ed emancipata, in realtà dentro il cervello abitavo dentro a casa loro e alle loro regole!

guarda, è stata veramente dura. ma la vita ha assunto colori inimmaginabili!

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la casa paterna fisicamente l'ho lasciata da un pezzo (dai 19 anni, università fuori sede e poi sono sempre rimasta per conto mio) ma psicologicamente...beh, la cosa più dura è stata capire e accettare che, nonostante facessi quella matura ed emancipata, in realtà dentro il cervello abitavo dentro a casa loro e alle loro regole!

guarda, è stata veramente dura. ma la vita ha assunto colori inimmaginabili!

ti capisco molto bene e me dispiace.

cmq scherzavo.

ciao :abbr:

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  • 3 months later...

Caro Giacobbe,

La tua domanda è stata posta a un gruppo di donne anziane, ospiti di una casa di riposo, che nella loro attività di scrittura collettiva ti hanno voluto rispondere. Non metto la loro risposta in coda al tuo messaggio, perché fa parte della loro attività editoriale scrivere degli articoli su argomenti vari, la tua domanda era solo un 'pretesto' per dire la loro opinione su argomenti che tenevano a cuore. L'articolo puoi trovarlo qui:

http://federicoberti.wordpress.com/2012/02/17/sei-soltanto-gelosa-di-tuo-fratello/

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@GIACOBBE:

perché non proponi a "valeria" di scrivere i suoi stati d'animo su questo forum?

Confrontarsi con gli altri e con gli esperti potrebbe aiutarla a capire meglio

tante cose.

Saluti.

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... è stata veramente dura. ma la vita ha assunto colori inimmaginabili!

OFF TOPIC:

che genere di colori?

credo che prendere la decisione di andare a vivere da soli sia sempre dura

indipendentemente dal contesto familiare.

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OFF TOPIC:

che genere di colori?

credo che prendere la decisione di andare a vivere da soli sia sempre dura

indipendentemente dal contesto familiare.

il problema non è vivere da soli in generale, ma capire di essere soli rispetto alla famiglia; ci sono momenti in cui mi sento come un ubriaco in mezzo alla strada, che non riesce a seguire la linea di mezzeria. e qualcuno (i miei per primi) mi potrebbe dire che è una scelta mia, che questa lontananza è una cosa che mi sono autoinflitta... fisicamente è così, ma solo perché ho visto chiaramente che sono sempre stati distanti, anche quando ero in casa loro. ho amici, amiche che si sentono perfettamente a loro agio con la propria famiglia, al sicuro: io mi sono sempre sentita come se camminassi sulle uova... mai del tutto rilassata. come se dovessi sempre controllare quello che facevo e dicevo, per cercare di essere all'altezza. e non è che me lo chiedessero, non a parole: ma vedevo come guardavano mio fratello, e volevo che fosse così anche per me.

ora mi sento terribilmente spaesata, e stranita, ma anche più libera...i colori della vita sono quelli autentici, e non quelli dello spot del mulino bianco che dovevo sempre far finta di vedere.

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Vi ho letto tutti e mi sono ritrovata catapultata nel mio passato.Ho avuto una madre che non si è mai curata di me dice lei, perchè io non ne avevo bisogno.Ero forte e quindi sapevo cavarmela sempre. Poi avevo un marito che mi aiuta.Mentre mia sorella no, era debole, fragilina, con un marito che è na gran testa di c....Non ricordo un'abbraccio, un bacio, un complimento, un elogio da parte di mia madre. Adesso sono madre ,totalmente analfabeta sentimentalmente, però col piffero che non mi spupazzo mio figlio. Non farò mai lo stesso sbaglio suo.Mio figlio mi avrà sempre come punto di riferimento e qualunque sbaglio potrà fare nella vita, mai e poi mai gli chiuderò la porta. Nel bene e nel male io ci sarò in silenzio o in modo chiassozo.Ma farò tutto ciò che un figlio possa aspettarsi da un genitore. Amo mio figlio è un bel pupo, elegante, educato,civile , intelligente.Ha solo un difetto è un pò tirchio ma lo adoro ahahahhahha.

Quando litigavo con mia madre mi diceva ''vedrai quando sarai

madre'' in effetti ho visto, e ho visto che aveva torto come pensavo ai tempi. Io sono MAMMA , lei non lo è mai stato.Era un peso per lei e adesso lo so con certezza.La cosa strana e che non ricordavo bene questo rapporto,mi è uscito stasera leggendovi,l'avevo quasi rimosso, che strano. Sono quasi scioccata rileggendomi

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Vi ho letto tutti e mi sono ritrovata catapultata nel mio passato.Ho avuto una madre che non si è mai curata di me dice lei, perchè io non ne avevo bisogno.Ero forte e quindi sapevo cavarmela sempre. Poi avevo un marito che mi aiuta.Mentre mia sorella no, era debole, fragilina, con un marito che è na gran testa di c....Non ricordo un'abbraccio, un bacio, un complimento, un elogio da parte di mia madre. Adesso sono madre ,totalmente analfabeta sentimentalmente, però col piffero che non mi spupazzo mio figlio. Non farò mai lo stesso sbaglio suo.Mio figlio mi avrà sempre come punto di riferimento e qualunque sbaglio potrà fare nella vita, mai e poi mai gli chiuderò la porta. Nel bene e nel male io ci sarò in silenzio o in modo chiassozo.Ma farò tutto ciò che un figlio possa aspettarsi da un genitore. Amo mio figlio è un bel pupo, elegante, educato,civile , intelligente.Ha solo un difetto è un pò tirchio ma lo adoro ahahahhahha.

Quando litigavo con mia madre mi diceva ''vedrai quando sarai

madre'' in effetti ho visto, e ho visto che aveva torto come pensavo ai tempi. Io sono MAMMA , lei non lo è mai stato.Era un peso per lei e adesso lo so con certezza.La cosa strana e che non ricordavo bene questo rapporto,mi è uscito stasera leggendovi,l'avevo quasi rimosso, che strano. Sono quasi scioccata rileggendomi

ho evidenziato le parti che più mi hanno colpito... perché mi aiutano a convincermi che non sono io, quella sbagliata. nel mio caso, oltre al fatto che ho ricevuto meno "considerazione" perché ero forte e sapevo cavarmela, si è aggiunta anche la beffa che, quando mi sono lamentata di questa differenza di tratatamento, la risposta è stata "è colpa tua che vuoi fare tutto da sola"... quindi anche per me, mai una volta che il mio essere indipendente sia stao elogiato, o almeno, mai in rapporto all'essere "dipendente" di mio fratello. perché lui, bisognoso, è stato quello che le ha permesso di mettere in pratica la maternità come lei voleva, io non ero come si aspettava e non sapeva cosa fare...quindi mi ha messo lì, senza farsi troppe domande su cosa pensassi.

la cosa peggiore è che per buona parte della mia vita ho inseguito il suo affetto e la sua attenzione, senza riuscire mai a fare la cosa giusta...

anche a me mia madre dice "vedrai quando sarai madre" e io (che ancora non lo sono) penso solo che quando sarò madre, capirò ancora meglio il male che mi ha fatto, sentirmi "esclusa" dall'affetto dei genitori.

la cosa strana è che sono sempre stata io schiva nei suoi confronti, quando lei invece, in vecchiaia, mi vorrebbe più affettuosa...e mi sono chiesta spesso "cavolo, ma perché deve sembrarmi così forzato abbracciare la mia mamma?" solo che ripensandoci, nemmeno io ricordo gesti affettivi palesi, come abbracci, baci, carezze, almeno da piccola... credo che questa cosa mi abbia segnato molto...

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