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Senso di solitudine e autostima azzerata


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Ciao a tutti,

mi sono appena iscritto a questo forum per ricevere qualche parere e consiglio sul profondo malessere che sto vivendo da quasi due anni e dal quale non riesco ad uscirne.

Dunque, non so da dove cominciare, anche perché le cose da dire sarebbero tante, per spiegare bene il mio problema, e rischierei di essere logorroico. Proverò ad essere sintetico, ma non so se ci riuscirò...

Ho 50 anni, da 5 anni sono vedovo, con un figlio adolescente. Nei primi tre anni dopo la morte di mia moglie (quasi 20 anni di matrimonio) ho vissuto serenamente, inizialmente anche soddisfatto e orgoglioso di mandare avanti da solo il figlio e la casa, con tutti gli annessi e connessi (problemi del figlio, lavori di casa). In questi primi tre anni non ho mai avvertito il bisogno di trovarmi una nuova compagna, avevo trovato un nuovo equilibrio, tuttavia se capitava la persona giusta non mi sarei tirato indietro. Premetto che sono sempre stato un tipo che stava molto bene anche da solo, amante della montagna e dei luoghi solitari, con ridotta vita sociale.

Poi, due estati fa, sono andato in crisi, improvvisamente ho cominciato a sentirmi solo (complice anche il figlio che, come tutti gli adolescenti, cominciava ad allontanarsi da me) e di colpo ho perso la passione per quelle cose che mi facevano star bene (escursione in montagna, passeggiate nei boschi, fotografia, TV, sport). Da allora è stato un crescendo di senso di solitudine e di vuoto. Gli amici di vecchia data li ho persi di vista o si sono sposati, conosco poche persone single con le quali uscire e questi magari vivono bene da soli ho hanno altri interessi. Fin da subito ho capito che dovevo cambiare, uscire e girare di più e conoscere nuove persone, sia per sentirmi meno solo che, magari, per trovare una nuova compagna. Inizialmente avevo fiducia ed ero ottimista, ma con il passare dei mesi le cose, oltre a non cambiare, tendevano a peggiorare ed ora sono il pessimismo e lo sconforto a dominare.

Sono diventato apatico, non riesco ad organizzarmi il tempo libero (vero incubo) e quando esco con qualcuno non "stacco la spina" e non mi diverto più di tanto. Un mio grosso problema è anche il forte calo dell'autostima. Sul fronte donne ho avuto una breve storia con una donna 10 anni più giovane, innamorata di me, ma io non sentivo nulla per lei, se non la riconoscenza di sopportare le mie paranoie.

Come previsto la sto tirando lunga, scusate...Per il momento concludo dicendo che sono andato 8-9 volte da una psicologa del consultorio familiare, 3 volte da uno psicologo professionista e una volta dallo psichiatra: tutti a confermare le mie tesi sulle cause e soluzioni del problema o che non ho bisogno di psicofarmaci (lo psichiatra ha detto che sono reattivo e dinamico, che non mi chiudo in me stesso).

Nel prossimo post vi parlerò di quelle cause che ho individuato e delle possibili (non facili) soluzioni.

Ciao!

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Come vi avevo "minacciato" vi spiego quali sono le cause e le possibili soluzioni al mio problema.

CAUSE: difficoltà di vivere nel "mondo normale" in cui ho deciso di traslocare, posto che fino a due anni fa vivevo in un mio mondo, in cui c'ero io con le mie semplici passioni e i miei interessi (che mi facevano vivere serenamente, anche se in modo non molto sociale) ma abitato anche dalle persone di cui mi ero circondato, anch'esse tranquille, semplici, con i miei stessi interessi. Se potessi tornerei volentieri nel mio mondo, visto la forte insofferenza che sto avvertendo ma lo troverei vuoto, senza le mie cose, le mie passioni.

SOLUZIONI:

a) conoscere persone nuove, fare in modo di entrare in un "giro" in cui chiamo e vengo chiamato, ma non solo per divertirmi, anche per dare una mano agli altri. Basterebbe trovare un amico, una persona di riferimento che ogni tanto posso chiamare senza avere la sensazione di rompere, che ogni tanto ti chiama per sapere come stai, per proporti di uscire il sabato sera, di andare da qualche parte la domenica. Ok, adesso qualche volta succede, soprattutto se chiamo io, ma diventa una fatto occasionale e quella persona con cui sono uscito una sera poi non si fa sentire per settimane.

Questa soluzione però ho capito, con il passare dei mesi, che è difficilissima, vuoi per il mio carattere un po' introverso e non espansivo, vuoi per l'età che non aiuta a farsi amici partendo da zero.

b) trovarmi una nuova compagna, una persona giusta, che dia importanza alle poche qualità che ho (semplicità, bontà, onestà, fedeltà). Se una donna cerca il tipo figo, sicuro di sè, che fa ridere e divertire una donna, che sa arrabbiarsi quando serve, beh se cerca questo di sicuro non faccio al caso suo. Considerate queste cose, la mia attuale bassa autostima e la ridotta vita sociale che conduco (nonostante la mia buona volontà di cambiare) anche questa opzione è difficile da realizzarsi.

Bene, questa è la situazione (vabbè sarebbero tante le altre cose da dire...).

Cosa ne dite? Consigli? Pareri?

Grazie mille

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Sadness non so bene cosa risponderti.Io mi sento anche cosi, pur essendo sposata e con figlio. Però ti posso raccontare di un mio parente.A 45 VIENE MOLLATO DALLA MOGLIE che si mise col suo capo. Il parente è sempre stato una persona molto introversa per certi versi anche noiosetto. è sempre andato nei posti da solo, sia al ristorante che al cinema ecc.....cose che io personalemnte non riuscirei a fare se fossi da sola. Insomma lui basta a se stesso, ma c'era solitudine attorno a lui. Di fatti un giorno gli scappò di dire '' certo che è brutto alla mia età, tornare a casa e non trovare nessuno''. Una volta andò al teatro, sempre da solo, vide un musichall dove si ballava tango e se ne innamorò cosi tanto che decise di iscriversi ad un corso. La sua vità cambiò totlamente,anche se il suo carattere era sempre quello. Cam bia spesso donne, ma non è affatto un latin lover,anzi, tutt'altro. Però è un buono, colto e intelligente e forse questo lo aiuta non saprei.Morale della favola sono passati dieci anni, lui è fidanzato e sembra socialmente realizzato, ciò che non aveva mai fatto in vita sua,neanche da ragazzino.

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Come vi avevo "minacciato" vi spiego quali sono le cause e le possibili soluzioni al mio problema.

CAUSE:

SOLUZIONI:

e perchè non provare a prendere 2 piccioni con una fava?

fare nuove conoscenze dedicandosi alle proprie passioni, ad es.

i rapporti costruiti su una base comune risultano anche più solidi, poi cè l'esperienza riportata da Vi@letta che ti indica pure buone probabilità di successo :;):

quali sono le cose che ti piace fare, tanto per cominciare?

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Sadness non so bene cosa risponderti.Io mi sento anche cosi, pur essendo sposata e con figlio. Però ti posso raccontare di un mio parente.A 45 VIENE MOLLATO DALLA MOGLIE che si mise col suo capo. Il parente è sempre stato una persona molto introversa per certi versi anche noiosetto. è sempre andato nei posti da solo, sia al ristorante che al cinema ecc.....cose che io personalemnte non riuscirei a fare se fossi da sola. Insomma lui basta a se stesso, ma c'era solitudine attorno a lui. Di fatti un giorno gli scappò di dire '' certo che è brutto alla mia età, tornare a casa e non trovare nessuno''. Una volta andò al teatro, sempre da solo, vide un musichall dove si ballava tango e se ne innamorò cosi tanto che decise di iscriversi ad un corso. La sua vità cambiò totlamente,anche se il suo carattere era sempre quello. Cam bia spesso donne, ma non è affatto un latin lover,anzi, tutt'altro. Però è un buono, colto e intelligente e forse questo lo aiuta non saprei.Morale della favola sono passati dieci anni, lui è fidanzato e sembra socialmente realizzato, ciò che non aveva mai fatto in vita sua,neanche da ragazzino.

Grazie Vi@letta, in effetti mi hanno già consigliato di fare cose del genere (corsi di ballo o altri tipi di corsi) ma io, sinceramente, fare un corso di un'attività che non mi interessa (mai avuta la passione di ballare, ad esempio) non me la sento, la vedrei come una forzatura, estranea alla mia personalità. Poi bisogna essere predisposti ad entrare in sintonia con gli altri, non che io sia scontroso e antipatico, anzi, ma ho fatto sempre un po' fatica a "legare" con una persona, non so perché...Evidentemente quel tuo parente, senza saperlo, era predisposto in tal senso e fatte le nuove conoscenze è poi cambiato tutto.

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quali sono le cose che ti piace fare, tanto per cominciare?

Attualmente, da solo, non c'è nulla che mi piace fare, che mi diverta o che mi rilassi (altrimenti non sarei in queste pietose condizioni). Non mi piace più andare in montagna (prima adoravo fare escursioni, spesso anche da solo), andare a funghi, andare in bici, fare foto. Ho perso anche la passione per il lavoro (sono uno dei fortunati che aveva tramutato l'hobby in lavoro). Mi piacerebbe invece fare e vedere cose nuove, lontano dalle montagne e dai boschi, che ora mi danno un senso di angoscia. Sto avendo una sorta di rigetto per quelle cose che mi piacevano e che potrebbero essere la causa della grave situazione che sto vivendo (ovvero, se prima di sposarmi avessi condotto una vita un po' più normale, più sociale, ora farei meno fatica ad uscirne).

Vorrei fare cose nuove, visitare luoghi mai visti, ma non da solo, ecco il punto, sento la necessità di farlo assieme ad altri. Cosa che ho fatto per molto tempo, chiedendo a parenti o conoscenti di andare qua e là, di fare questo o quello, ma poi, alla lunga, questa continua richiesta e ricerca ha finito per stancarmi (mi sembrava di chiedere l'elemosina), visto che poi dagli altri non arrivavano simili proposte.

Da poco, assieme al marito di mia cugina, mi sono iscritto ad un corso di spinning (mai e poi mai avrei pensato di fare questa cosa!). Eppure in questo momento preferisco pedalare e far fatica assieme ad altra gente, con la musica, piuttosto che pedalare da solo, in mezzo ai prati e all'aria pulita (incredibile!).

Ma questo corso, per me, ha principalmente la funzione di riempire un paio d'ore del mio tempo libero e purtroppo la palestra è chiusa la domenica...

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Caro sadness

dalle sue parole scorgo una voglia incredibile di diventare una <<persona nuova>>.

L'anima è come un prisma con molte sfaccettature: molto probabilmente questa sua apatia esistenziale viene per scuoterla da una situazione di stallo che si protrae ormai da troppo tempo.

Il fatto che si sia segnato a un corso di spinning (che è veramente tutt'altra cosa rispetto alle passeggiate in montagna in solitduine) dimostra il fatto che la voglia di cambiare atteggiamento nei confronti della vita è tanta.

Dobbiamo capire che noi non siamo solo questo o quello ma siamo sia questo che quello: ovvero abbiamo lati della nostra personalità a noi sconosciuti che vogliono venire fuori.

Quando ci incastoniamo in un personaggio scontato l'anima si ribella.

<< Io sono quello buono>> << Io sono quello bravo>> << Io sono quello che sta bene per conto suo>> eccetera, sono solo dei personaggi creati dalle nostre parole: e siccome le parole sono azioni ripetersi molte volte queste frasi non fa altro che radicare in noi personaggi che in realtà non ci appartengono.

La nostra personalità è molto più varia di quanto pensiamo.

Saluti.

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Non capisco quale possa essere il tuo problema, mi sembri cosi sano sano mentalmente. Forse non hai più stimoli per nulla, per cui qualsiasi cosa per te non è adatto. nENAHCE IL MIO PARENTE POTEVA IMMAGINARSI CHE AVREBBE DANZATO NELLA SUA VITA. e SINCERAMENTE manco noi,tanto è che ridevamo tutti all'inizio , sapere che lui ma proprio lui ballava , impossibile........eppure.

Credo QUESTO PUNTO CHE NON DOVRESTI PIù PENSARE SE una cosa ti piace o meno, ma agire e basta , essere severo con te stesso e fare le cose quasi meccanicamente , almeno all'inizio. Forse prenderti meno sul serio e prendere la vita con più superficialità ti aiuterà per un inizio.

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Grazie per le belle parole e per l'incoraggiamento stefano.or

Si, la voglia di cambiamento è tanta, sin da quando ho avvertito questo dannato senso di solitudine e di vuoto (estate 2010).

Ma nel mio caso è tutto maledettamente difficile, più di quanto uno si immagini. In effetti non sarò mica l'unico al mondo rimasto da solo con un figlio(vedovo o separato)??? Eppure so di molti che si sono rialzati e hanno ricominciato a vivere, trovandosi una nuova compagna dopo magari 6 mesi o un anno...boh!

Spero tanto di essere mentalmente sano, Vi@letta. Eppure di fronte a certi tormenti interni che mi prendono sempre più frequentemente comincio a dubitare :Thinking: Ti faccio l'esempio dello scorso fine settimana, che per me inizia il venerdì pomeriggio visto che smetto di lavorare (ahimè...) il venerdì alle ore 13. Arrivo a casa, senza sapere cosa fare, fuori pioviggina, mio figlio sul divano che guarda un film. Tv? no..., computer? no...leggere un libro? no...Fare qualche lavoretto in casa o in garage? Non c'è niente di urgente, quindi..no...Dopo meno di un'ora non ce la faccio più e vado a trovare un conoscente, giusto per fare quattro parole e far passare il tempo. Poi torno per l'ora di cena, faccio da mangiare, lavo i piatti e mi guardo un film (da solo, perchè mio figlio è davanti al PC). Sabato, il mio incubo, inizia con la colazione assieme a mio figlio, poi lui va a scuola ed io me ne torno a letto, ma senza riuscire a dormire. Mi giro e rigiro, guardo l'orario della radiosveglia che trascorre lento, troppo lento. Vorrei addormentarmi e svegliarmi a mezzogiorno, giusto per preparare il pranzo, con mio figlio che torna da scuola. Alle 9.45 mi alzo e faccio qualcosa sul PC (mi iscrivo a questo forum...) e intanto arriva mezzogiorno. Il pomeriggio è tutto dedicato alle faccende domestiche, lavatrice, aspirapolvere, rifare i letti, pulire il bagno. Fino a due anni fa lo facevo serenamente, fischiettando,con la radio accesa, ora lo faccio brontolando, con la radio spenta (anche sentire i dj che scherzano mi fa star male). Alla sera esco con un conoscente (dovrei dire amico, ma non lo è) per una specie di sagra paesana ad una trentina di km dal mio paese. Mi va bene perchè così non rimango a casa da solo ma non mi diverto un granché. Per la domenica (piovosa) avevo invitato a pranzo una coppia di amici con due figli + i miei genitori (che era da tanto tempo che non venivano a mangiare). L'ho fatto soprattutto per avere qualcosa da fare, da pensare, quasi contento di avere poi da lavare una montagna di piatti, pentole, bicchieri, ecc, così avevo qualcosa da fare nel pomeriggio! Ma ho finito troppo presto e allora verso le 17 sono andato a trovare una persona cui era morto suo padre una settimana prima; non c'era e sono tornato a casa. La serata è andata un po' meglio e l'abbiamo passata mangiando qualcosa assieme ad una vicina di casa, molto simpatica, e suo figlio. Insomma un week-end che non finiva più, lunghissimo e a tratti molto duro. Il fatto è che probabilmente ci saranno ancora dei week-end in futuro, più qualche festa infra-settimanale, per non parlare delle ferie estive(ahahaaaaaa).

Grazie Vi@letta per i consigli pratici, ne farò tesoro.

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o mamma mia sadness ma sei senza uscita , la giri la rigiri e finisce che stai depresso. Hai avuto l'idea di invitare , sei andato alla sagra, sei andato dall'amico in lutto. Quindi in un fine settimana hai trovato cose da fare.Il problema è che fai tutto senza entusiasmo. Non esci con tuo figlio? che so, cinema?, pallone? bicicletta?. Sei demotivato in tutto,perchè?. Cosa vorresti? chivorresti essere?. quale tipo di vita sogni?. Sei cosi lucido nei tuoi ragionamenti che di sicuro non seipuoi essere una persona noiosa, ma una compagnia interessante. La cosa che mi stupisce è che anche davanti a tuo figlio non hai motivazione per andare avanti nelle cose. Mi sembrano sintomi di depressione, dico sembrano perchè io non mi è molto chiara questa parola depressione. Non dare questo esempio a tuo figlio, sii positivo anche stando seduto a vedere un film insieme a lui. :Batting Eyelashes:

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Secondo lo psichiatra non ho (almeno per adesso) i sintomi della depressione, quindi niente farmaci. Nel fine settimana ho trovato qualcosa da fare ma era solo per fuggire dalle paranoie che mi assalgono stando a casa, apatico. Va così da più di un anno e alla fine, credimi, queste "fughe" stancano. Quelle volte che decido di non organizzare niente, che qualcosa dovrà pur succedere, che qualcuno dovrà pur chiamare, va ancora peggio, non succede proprio nulla. Mi capita di trascorrere un sabato e una domenica senza che nessuno chiami al telefono, senza che nessuno suoni alla mia porta. Tre telefonate sul cellulare negli ultimi 15 gg, due sms nell'ultima settimana, ti sembra normale? D'accordo, sembro un adolescente che si lamenta che nessuno lo cerca, ma questa è la realtà dei fatti, ripeto, ti sembra normale per uno che negli ultimi due anni ha cercato spesso i pochissimi amici, conoscenti, parenti, proponendo di fare, di andare? E' fuor di dubbio che in passato mi sono circondato di persone simili a me, tranquille, che non avevano bisogno di fa chissà che per divertirsi, inoltre queste si sono sposate o vivono serenamente la loro vita di single, ma continuo a dire che mi pare strano.

Uscire con mio figlio? Ma scherzi? A 17-18 anni è normale che evitino di andare in giro con i genitori. Fa eccezione un concerto di Jovanotti che ci siamo visti assieme un paio di mesi fa. Il problema è che anche in casa non parliamo molto, ma anche questo dicono che sia normale (magari nei film è diverso...), fatto sta che mi sento solo anche quando sono in casa. Per fortuna qualche film ce lo guardiamo assieme, comunque.

Non dovrei essere noioso? Mah, una delle miei convinzioni è di essere invece noioso, di non saper ridere e scherzare, di non saper parlare per ore del più e del meno, di non saper cazzeggiare. E questo sia con gli uomini che con le donne. Eppure le persone cui confido queste cose stentano a crederlo e dicono: "Ma come, sei ancora un bell'uomo, hai un bel fisico, sei una persona brava e onesta, sei dolce e simpatico, e dici di non riuscire a "legare" con le persone?"

Mi chiedi cosa vorrei, chi vorrei essere, che vita vorrei fare? Guarda, non penso di chiedere la luna dicendo che mi basterebbe avere un amico vero con cui passare il tempo, oppure un gruppo di persone/amici che mi contattino frequentemente, oppure, soluzione ideale, una donna, ma non la prima che passa, una che piaccia a me e che apprezzi come sono. Basterebbe una di queste cose e secondo me "guarirei" da un giorno all'altro, alla faccia della sospetta depressione.

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due sms in 15 giorni??? anche io, se non fosse per mio figlio che ha bisogno del suo teletrasporto(IO) :Just Kidding: ALTRIMENTI COL PIFFERO CHE AVREI MESSAGGI, MA NON ME NE CREO UN PROBLEMA. Anche io ho avuto periodi come i tuoi, adesso sono nel periodo positivo, ma torneranno anche quelli negativi. Credo faccia parte del mio modo di vivere, qualcosa di radicato in me. Avvolte anche io vorrei essere circondata da persone che mi cercano, ma io sono troppo impegnativa, ho pochi amici ma buoni. Dificilissimo che mi si possa capire, credo troppo in certi ideali e sono cosi semplice che agli occhi della gente sembro contorta,strana, impenetrabile, perchè la gente non sa più cosa vuol dire la semplicità..Spesso mi sento fuori posto , ma è una condizione interiore e non si vede. Odio l'idea e dico odio percepire minimamente il poter essere di troppo.Vedi quante paranoie che mi faccio :Just Kidding: Ma la prendo anche a ridere, ironizzo molto sul mio modo di essere , prendermi troppo sul serio non mi aiuterebbe,ma non per questo che non veda nei miei ideali ,nel mio modo di affrontare la vita senza compromessi una specie di handicapp,anzi, ne vado fiera, pure se spesso ne pago le conseguenze. Ma poi mi sorrido e mi rialzo........... giusto il tempo di scrollare le spalle ma sono sempre ripartita. ti possiamo dare tutte le dritte, tutti i consigli su come approdare nella società, ma le sai bene anche tu. Non è questo il problema, ma la tua apatia.E quella che non capisco e non so come potresti buttarla via. I tuoi genitori, tuo figlio COSA ti dicno?.

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