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Non riesco a sincronizzare i miei desideri


Lis

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Ultimamente mi sono accorta di avere un problema, non riesco a sincronizzare i miei desideri.

Sono in casa e ho voglia di uscire, esco e mi viene voglia di rientrare in casa, sono a lavoro e ho voglia di dormire, vado a letto e subito dopo mi alzo per lavorare...se guardo un film mi viene voglia di ascoltare musica, se ascolto musica mi viene voglia di leggere ma subito dopo mi accorgo che non mi sto concentrando sulla lettura, addirittura mi è capitato di arrivare affamata ad un pasto e poi davanti al piatto non avevo più voglia di mangiare :huh:

Questa situazione va avanti da un mesetto ed è davvero snervante, oltretutto rende quello che faccio molto approssimativo, perdo un sacco di tempo per rientrare in sintonia con quello che sto facendo, non sono mai soddisfatta...

E' come se quando avete sonno qualcuno vi dice di svegliarvi e quando avete sete di mangiare e viceversa...per me è così solo che sono io stessa a dirmelo...vi è mai capitato? da cosa dipende?

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L'anima cerca se stessa e quando non la trova s'innervosisce... ;)

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L'anima cerca se stessa e quando non la trova s'innervosisce... ;)

Beh, la mia deve essere assai nervosa... :Just Kidding:

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Beh, la mia deve essere assai nervosa... :Just Kidding:

succede anche a me ......nn riesco mai a trovare pace , una volta la mia psi mi aveva spiegato il perchè accade .....ma nn me lo ricordo Straight%20Face.gif credo solo ansia e una specie di insoddisfazione condita con un pochino di agitazione .....insomma niente di che !Just%20Kidding.gif

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direi che è la mia condizione perenne:))

però ho trovato qualcosa che mi ferma, non mi annoia mai, ed è scrivere sui forum.

che sia pagina di blog, leggere anche i problemi altrui, mi piace tantissimo, oppure rassettare casa mia, riordinare, migliorare le cose del mio ambiente, ripitturare una stanza.

se trovo la cosa che mi piace, ci metto passione e va via l'inquietudine.

ovviamente rassettare, spostare, riordinare,sono tutte cose relative a casa mia, cioè alla mia anima.

per me casa simboleggia il mio interno.

come diceva poc'anzi il sergio, la ricerca perenne di se stessi.:)

bellissimo quando sognavo di fare un gioco di carte, le rimettevo a posto, le riordinavo, un solitario, e il mio psicologo era l'insegnante che ci faceva fare questo gioco sul banco.

Un gioco di quand'ero bambina, mi piacevano tanto i solitari:)

secondo me questo stato d'inquietudine deriva dal non saper cogliere ciò che siamo bravi a fare, anche nell'uscire, nel lavoro, in qualsiasi luogo siamo.

anche nel tempo libero, tutto può trasformarsi in meglio.

Ho vegliato una persona in agonia, una notte, su una poltrona,in ospedale, sola, e se rileggo quella notte terribile,conclusasi con la morte, fatta di emorragie, di tamponi, di sofferenza, trovo che ero lì affaticata e atterrita di fronte al coma, ma se l'avessi presa giusta, non l'avrei vissuta in quel modo.

La vita è corta, e noi siamo comparse in molti luoghi, in molti ambienti, e ogni situazione è occasione per pensare, quando sarete più anziane, come me, penserete all'ultimo cucchiaio di omogeneizzato di frutta dato a vostro padre, magari, e avrete voluto cogliere l'attimo, farlo durare di più, che vi riconoscesse per l'ultima volta, e vi chiamasse con un sospiro e un filo di voce "ah, sei la Giovannina", come mi chiamava da bambina.

ebbi la sensazione che mi vedesse, ma bambina, perchè giovannina non mi chiamava più da vent'anni.

Un attimo, una tenerezza.

CARPE DIEM, ragazze.

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direi che è la mia condizione perenne:))

però ho trovato qualcosa che mi ferma, non mi annoia mai, ed è scrivere sui forum.

che sia pagina di blog, leggere anche i problemi altrui, mi piace tantissimo, oppure rassettare casa mia, riordinare, migliorare le cose del mio ambiente, ripitturare una stanza.

se trovo la cosa che mi piace, ci metto passione e va via l'inquietudine.

ovviamente rassettare, spostare, riordinare,sono tutte cose relative a casa mia, cioè alla mia anima.

per me casa simboleggia il mio interno.

come diceva poc'anzi il sergio, la ricerca perenne di se stessi.:)

bellissimo quando sognavo di fare un gioco di carte, le rimettevo a posto, le riordinavo, un solitario, e il mio psicologo era l'insegnante che ci faceva fare questo gioco sul banco.

Un gioco di quand'ero bambina, mi piacevano tanto i solitari:)

secondo me questo stato d'inquietudine deriva dal non saper cogliere ciò che siamo bravi a fare, anche nell'uscire, nel lavoro, in qualsiasi luogo siamo.

anche nel tempo libero, tutto può trasformarsi in meglio.

Ho vegliato una persona in agonia, una notte, su una poltrona,in ospedale, sola, e se rileggo quella notte terribile,conclusasi con la morte, fatta di emorragie, di tamponi, di sofferenza, trovo che ero lì affaticata e atterrita di fronte al coma, ma se l'avessi presa giusta, non l'avrei vissuta in quel modo.

certo che fa bene tenersi occupati , ti fa scaricare tutte le energie , io infatti forse sto meglio quando lavoro scarico tantissimo ....anche se al lavoro ho molti momenti di super agitazione Straight%20Face.gif a volte sembra che mi abbiano dato la corda come i bambocci che vanno a pile e le mie colleghe nn mancano di farmelo notare dry.gif

secondo me ho i nervi a pezzi sleep.gif e nn c'è cura che riesca a rilassarmi sad.gif a parte i tranquillanti

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chissà, forse hai moltissime energie da scaricare, e la condizione di donna super agitata ti serve, anch'io al lavoro sono sempre stata troppo tesa, troppo preoccupata di dare tutto, di fare il meglio, senza dosare, senza equilibrio.

e' allora che ho dato il peggio, perchè non guardavo gli altri, troppo concentrata in me stessa.

Magari dipende dal tipo di lavoro, il mio è un lavoro in cui non dovrei essere autistica, ma guardarmi attorno costantemente.

che bella discussione:))

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chissà, forse hai moltissime energie da scaricare, e la condizione di donna super agitata ti serve, anch'io al lavoro sono sempre stata troppo tesa, troppo preoccupata di dare tutto, di fare il meglio, senza dosare, senza equilibrio.

e' allora che ho dato il peggio, perchè non guardavo gli altri, troppo concentrata in me stessa.

Magari dipende dal tipo di lavoro, il mio è un lavoro in cui non dovrei essere autistica, ma guardarmi attorno costantemente.

che bella discussione:))

il mio è un lavoro in parte manuale e li scarico e in parte di ritmi frenetici e qui che cominciano i dolori .....mentre le altre riescono cmq a mantenere equilibrio e controllo io partoooo e via come un bamboccio ....l'agitazione prende il sopravento e nn riesco più a fermarmi Shame%20On%20You.gif

io nn capisco tutta questa energia ( nn positiva ) da dove arriva , perchè abbiamo questa perdita del controllo ?

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succede anche a me ......nn riesco mai a trovare pace , una volta la mia psi mi aveva spiegato il perchè accade .....ma nn me lo ricordo Straight%20Face.gif

Accipicchia che sfiga :Just Kidding: comunque penso non fosse nulla di significativo altrimenti non l'avresti scordato.

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se trovo la cosa che mi piace, ci metto passione e va via l'inquietudine.

Anche per me di solito è così...peccato che sia sempre più difficile far quello che ci piace anziché quello che si deve, perlomeno per me.

Un gioco di quand'ero bambina, mi piacevano tanto i solitari:)

Anche a me piacciono i solitari ma non hanno a che vedere con le carte :LOL:

Ho vegliato una persona in agonia, una notte, su una poltrona,in ospedale, sola, e se rileggo quella notte terribile,conclusasi con la morte, fatta di emorragie, di tamponi, di sofferenza, trovo che ero lì affaticata e atterrita di fronte al coma, ma se l'avessi presa giusta, non l'avrei vissuta in quel modo.

La vita è corta, e noi siamo comparse in molti luoghi, in molti ambienti, e ogni situazione è occasione per pensare, quando sarete più anziane, come me, penserete all'ultimo cucchiaio di omogeneizzato di frutta dato a vostro padre, magari, e avrete voluto cogliere l'attimo, farlo durare di più, che vi riconoscesse per l'ultima volta, e vi chiamasse con un sospiro e un filo di voce "ah, sei la Giovannina", come mi chiamava da bambina.

ebbi la sensazione che mi vedesse, ma bambina, perchè giovannina non mi chiamava più da vent'anni.

Un attimo, una tenerezza.

CARPE DIEM, ragazze.

Veder morire qualcuno è un'esperienza molto profonda e molto intima sia per chi resta che per chi va...

Io vorrei morire in solitudine come del resto ho sempre vissuto...questione di abitudine immagino.

Mi spiace per tuo padre...forse il dolore che proviamo per una persona cara quando muore è il prezzo da pagare per averla amata...la vita è peggio di un esattore delle tasse, non da nulla senza pretendere in cambio qualcosa, e spesso quello che la vita ci da non vale il prezzo che lo paghiamo...

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da cosa dipende?

disadattamento :Nerd:

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disadattamento :Nerd:

nn credo Ste Shame%20On%20You.gif è più un problema di nn stare bene con noi stessi in nessun luogo .....anime in pena che nn trovano mai pace :(

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Mi spiace per tuo padre...forse il dolore che proviamo per una persona cara quando muore è il prezzo da pagare per averla amata...

...questa sarà una sofferenza che mi verrà risparmiata... (Ma preferirei il contrario...)

la vita è peggio di un esattore delle tasse, non da nulla senza pretendere in cambio qualcosa, e spesso quello che la vita ci da non vale il prezzo che lo paghiamo...

Quan'è vero... Ancor più vera la seconda, per me...

Ma per alcuni non è così. Privilegiati? Non lo so... Chi non se la suda non ne conoscerà mai il valore.... Ma anche questo sarà un prezzo da pagare, no?

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adattarsi?

mai, per me sarebbe omologarsi, omologarsi a una società che ti vuole in un certo modo, efficiente, competente, ligio ai canoni, produttivo, ecc.

Confessa,Ste, :D: era una provocazione, e ben riuscita anche :D:

Un mio amico analista ( non il mio) mi ha illuminato invece, così: sapere quali sono i propri desideri, le proprie passioni, non essere razionali,cancellare la logica, e conoscersi.:))

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:Shame On You: ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne possa contemplare il tuo te ipsum
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nn credo Ste Shame%20On%20You.gif è più un problema di nn stare bene con noi stessi in nessun luogo .....anime in pena che nn trovano mai pace :(

allora è dislisadattamento? :unsure:

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:Shame On You: ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne possa contemplare il tuo te ipsum

no, diceva la tua filosofia, nun me stravolge Gugliermo. :D:

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...questa sarà una sofferenza che mi verrà risparmiata... (Ma preferirei il contrario...)

Anche a me immagino...ma chi può dirlo con certezza? certo però che il contrario sarebbe una vera beffa...

Quan'è vero... Ancor più vera la seconda, per me...

Ma per alcuni non è così. Privilegiati? Non lo so... Chi non se la suda non ne conoscerà mai il valore.... Ma anche questo sarà un prezzo da pagare, no?

Non lo so...comunque ti posso dire che di persone che non hanno sofferto ancora non ne ho conosciute, chi più chi meno tutti paghiamo il pedaggio...

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allora è dislisadattamento? :unsure:

:Just Kidding:

...mi incuriosisce questa cosa...parli di adattamento all'esterno o all'interno?

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:Just Kidding:

...mi incuriosisce questa cosa...parli di adattamento all'esterno o all'interno?

all'interno, sennò avrebbe scritto lisdisadattamento o adattamentodislis :Hmmmph:

come so pesa, nun ci fate caso, mi annoio, oggi :Silly: vi è toccata :sweat:

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all'interno, c'ho il PC in casa. E poi fuori si sta pure rannuvolando!

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all'interno, c'ho il PC in casa. E poi fuori si sta pure rannuvolando!

prego ???? Rolling%20Eyes.gif

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all'interno, c'ho il PC in casa. E poi fuori si sta pure rannuvolando!

nn capisco cosa vuoi dire ......e cosa centra con la discussione ???

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e che ne so io?! m'ha chiesto se parlavo all'interno o all'esterno, ed educatamente ho risposto!

(ho pensato... "c'avrà le sue ragioni...")

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