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Ormai sto raggiungendo il punto limite...


Decadicum

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Buonasera a voi (anche se per me nessun giorno ormai è più "buon")

Non mi dilungherò a raccontare quali sono i miei disagi psicologici dato che l'avevo già fatto anni fa in un post...quello che voglio fare con questo post è più che altro uno sfogo, nulla più, anche perchè ormai ho imparato quanto la gente se  ne freghi degli altri quando si tratta di aiutare veramente fatta eccezione se tale aiuto non abbia un secondo fine che sia in denaro o per appagare il proprio ego. Preciso che non sono un troll come qualcuno potrebbe pensare, ma semplicemente indignato dalla società e dalla vita la quale sinceramente mi ha anche stancato. Immagino che non risponderà nessuno o se lo faranno saranno sempre in pochi, tuttavia in questo momento mi sento la necessità di dovermi sfogare in tal modo.

Sono un trentenne fallito che nonostante abbia cercato disperatamente un lavoro sono riuscito a trovarne uno che mi dà poco e quel poco sono costretto a dividerlo con mia madre la quale a sua volta mantiene un completo nullafacente come il mio patrigno (che se ha un lavoro, egli lo perde inventandosi la qualunque scusa poichè in verità non ha voglia di lavorare; l'ho invitato a voler ritornare a lavorare da me e con mia madre, e la sua risposta è stata proprio il silenzio di cui se l'è pure presa perchè è un tipo che se non sei d'accordo con lui se la prende con te e non ti parla per settimane); a sua volta odio il fatto di essere troppo buono e di non riuscire a sfogare la mia rabbia con la paura di doverci andare troppo pesante e quindi di nuocere al prossimo; mi fa rabbia che mia madre ora che ne abbiamo bisogno ha gettato via migliaia di euro per darli ad una truffatrice con la quale continua ad avere ottimi rapporti sociali quando meritasse di essere denunciata; sono stanco della maleducazione e dell'insensibilità delle persone; sono stanco di vivere una vita precaria sia socialmente parlando con la gente che mi discrimina sia dal punto di vista economico. Quanto vorrei andarmene via se solo avessi i soldi od un appoggio, il quale in teoria avrei attraverso amici fidati ma il problema è che tale appoggio dal punto di vista concreto chissà se si applicherà mai o se effettivamente andandomene via le cose dovessero migliorare, poichè anche altri problemi mi attanagliano, ma almeno fino a 2 anni e mezzo all'anno scorso, grazie ai miei "surrogati di felicità" riuscivo a tenere a freno il mio esistenziale problema, ma adesso con sti nuovi problemi collegati principalmente a mia madre, non so se riuscirò più a farcela... quello che io chiamo "decadicum" (ovvero il punto di non ritorno), me lo sento molto vicino...le amicizie quelle poche che ho sicuramente aiutano molto, ma di sicuro ho perso le speranze con le relazioni sentimentali con una ragazza...nemmeno un'amicizia femminile ho poichè quelle che ho avuto sono durate tutte poche poichè non hanno mai mostrato un interesse per me...nemmeno in amicizia...non so nemmeno io perchè ho sentito la necessità di doverlo scrivere così pubblicamente dato che non mi aspetto un aiuto (che come ho già accennato secondo me finirà per essere semplicemente visto con qualche rispostina così e nulla più), forse perchè sono ormai disperato? Un giorno forse "esploderò", anche se per fortuna/sfortuna sono molto riflessivo e penso troppo alle conseguenze che possono accadere, cercando di evitare il più possibile quelle negative per quanto alla fine esse sembrano ricadermi addosso come una matassa di escrementi. Vorrei morire...peccato che non abbiamo un pulsante che uno lo preme e muore in automatico, altrimenti lo avrei premuto da molto tempo...non posso neanche suicidarmi poichè significherebbe arrendersi ed io per quanto sto male non sono arrivato ancora al punto da considerarla l'unica scelta possibile...

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Ciao decadicum,

Tu ti definisci fallito ma non lo sei:

  • Porti i soldi a casa e li dividi con tua mamma;
  • Hai pazienza col tuo patrigno sanguisuga;
  • Sopporti vedere tua mamma truffata.
  • Hai affrontato tante difficoltà e pur provato stai andando avanti 

Che sogno hai nel cassetto? Hai mai pensato di seguire qualche corso finanziato dall'Unione Europea, così che tu possa avere qualche possibilità in più per cambiare lavoro?

Quando la vita ti presenta duri colpi è difficile mantenere il sorriso e non perdere la speranza. Però vedrai che con la perseveranza e un pizzico di fortuna riuscirai a superare queste difficoltà.

Quando pensi di essere un fallito pensa a quali sono le tue qualità e parlati come se fossi la persona per te più cara 🙂

 

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Visto che tua madre spreca i soldi con gentaglia, prendi i soldi tuoi e vattene. 

Vai dagli amici, almeno fai una prova. Ma staccati da questa famiglia ingrata e distruttiva. 

Le ragazze che hai conosciuto forse ambivano ai tuoi soldi enonnall'amicizia, e siccome ne guadagni pochi sono sparite. 

Se tu avessi voluto davvero morire non saresti qua. 

 

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Beh, mi spiace dirlo ma non sei solo.

42 anni, "fallito" e pure invalido.

Una madre distruttiva tanto da limitare ogni mio tentativo di trovarmi un lavoro o guadagnare qualcosa, già infinitamente difficile data la mia invalidità.

Certo ci si deprime, si sfocia nell'impotenza e quindi nella disperazione.
Ti capisco, anche se sono cose troppo personali per essere davvero comprese.

Anche io ho trovato nello sfogo l'unico modo per tirare avanti, per non esplodere, per non fare gesti estremi.
Ho aperto dei blog, ho iniziato a scrivere giorno per giorno il mio male e cosa mi passa per la testa a causa di questo male.

Come te anche io ho cercato nella amicizie un aiuto, ma la mia situazione purtroppo è degenerata e le amicizie o sono scomparse o mi si sono rivoltate contro puntando il dito.
Perché ovviamente se non riesci ad uscire dal tuo male, è colpa tua se non ci riesci!

Dunque mi sono isolato del tutto, anche se c'è l'amore no? L'amore che tutto può, che dona la forza di fare follie!
Niente, anche lì.. sono stato riempito di bugie e mi sono ritrovato in un'altra città, in un'altra regione, da solo e in casa di una che alzava le mani e aveva delle crisi di personalità da farmi seriamente preoccupare della mia vita.

Tutto, pur di scappare da quella vita che non cambia mai, da quella famiglia che non cambia mai.

E invece ci son dovuto ritornare, con il quadruplo dei problemi.

Pensa che ad oggi, quando dico di non voler più relazioni e che di donne annoiate che mi usano come un giocattolo ne faccio volentieri a meno, mi marchiano come misogino.
Quando dico che sto davvero male, che mia madre aggrava la situazione rendendola insostenibile e soprattutto facendomi ricadere addosso tanto di quello stress e malessere da essere depresso e tendente al suicidio, mi dicono che esagero.
Quando disperato ho chiesto aiuto alle istituzioni, pur di uscire da questo contesto tossico... mi è stato risposto che "c'è chi sta peggio" portando come esempio i profughi Ucraini.

Quindi l'unica cosa che posso consigliarti è di farti bene i tuoi conti, e andare via.
Almeno tu puoi, fallo e non pensarci neanche troppo.

Non è facile, non ci si può fidare di nessuno ma ripeto: fai bene i tuoi conti. Affidati a te stesso, fai in modo di essere aiutato e per questo fidati ma non affidarti a nessuno.

 

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Sono d'accordo pure io, riuscire ad abbondare il nido ti farebbe solo bene 🙂

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  • 3 weeks later...

Il rapporto conflittuale con i genitori non è che sia poi questa novità. Considera che la differenza non è soltanto anagrafica ma anche generazionale e di conseguenza stili di vita e modi di pensare.

Madre apprensiva e padre "libertino" sono un classico che purtroppo tiene da una buona cinquantina di anni.

Il fallito nel senso tecnico, è colui che ha provato a fare una qualsiasi cosa e non vi è riuscito. 
Il fallito nel senso etico o spirituale è colui che nemmeno ci prova. 

Madre o padre? Dovrai scegliere e fare una scelta moralmente dura. A meno che tu non voglia passare tutta la vita a fare il badante. 

Gli amici non esistono salvo rarissimi casi. Esistono invece molti soci mascherati da amici, i quali quest'ultimi sono presenti soltanto quando c'è da dividere gli utili, poi nel momento del bisogno, sconforto, paura, si volatilizzano. 

Hai dei problemi da risolvere? Bene! Non ti servono amici e parenti perché sei solo tu a poter risolvere, punto. 

Io ho impiegato un buon decennio per ritrovare me stesso e arrivare ad un punto zero decente, ed in regalo la vita mi ha restituito la mamma malata terminale alla quale a breve dovrò dire addio. 

Cosa faccio? Vado avanti cercando di non farle mancare niente per il più che posso e poi quando sarò ancora più solo ricomincerò per l'ennesima volta da zero. Intanto questa parentesi di dolore mi insegnerà qualcosa, mi darà nuovi valori. 
 

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