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il funzionamento psicologico!


oxibi

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funzionare al contrario vuol dire es:se uno chiede un informazione ad un tuo vicino ,e tu pensi che dovresti solo tu a chiederle !

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funzionare al contrario vuol dire es:se uno chiede un informazione ad un tuo vicino ,e tu pensi che dovresti solo tu a chiederle !

vedi, ci siamo arrivati: tu chiedevi a noi, ed al *contrario* ci hai detto tu di cosa si tratta...lo dicevo io che non era un problema e che gli opposti coincidono...

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funzionare al contrario vuol dire es:se uno chiede un informazione ad un tuo vicino ,e tu pensi che dovresti solo tu a chiederle !

Credo derivi da una qualche diificoltà - più o meno forte - nel mettersi nei panni degli altri...

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è quasi un anno che cerco di dirti una cosa...ma vedo che le mie capacità di comunicartela sono insufficienti...( o forse no? chissà...)

ho già risposto...

qui a Nola è nato Giordano Bruno che parlava di "coincidentia oppositorum"...la psicologia non è la matematica...ed ha delle sue leggi...

infatti dicevo a oxibi di non preoccuparsi...non è il verso/direzione che cambia il valore assoluto ( toh...la fisica/meccanica :) )

Ma cosa intendiamo , in ambito psicologico , non meramente filosofico , quando diciamo che gli opposti coincidono?

Non possiamo certo ricondurre tutta la psicologia alla matematica. Ma possiamo forse usare la matematica per comprendere la psicologia? e davvero il verso direzione non infuenzano il valore assoluto? L'odio e l'amore sono identici , a livelli di "stimolazione emotiva" , cambia il verso...o forse si tratta di cose simili nel livello di attivazione , ma con un substrato biologico e psicologico sufficentemente di verso da renderle effettivamente due espressioni di due diversi valori assoluti?...mah...queste sono , in fondo , domande eccessivamente metafisiche...

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Aio, se permetti, ci metti troppi concetti nei post: rendi difficile rispondere

senza essere dispersivi. Tralascio i commenti sulla ragazza, probabilmente

aveva capito tutto di me e sapeva dov'era il punto giusto da mirare, senza

per questo doverle attribuire desideri non suoi (era una psicologa in gamba).

Si, ma anche le lancette che vanno giuste vanno ugualmente al *contrario* di quelle antiorarie…

vanno cioè tutte e due  al *contrario*  sebbene in direzioni opposte…

Esattamente. Quindi non è la stessa cosa andare in senso orario o in

senso antiorario. Al massimo può portare allo stesso punto (estremo

stabilito convenzionalmente 0=12, o 1=13...). Poi si può dire che *alla

fine* è la stessa cosa a patto che le lancette, una volta *arrivate* allo

stesso estremo, si fermino lì e non si smuovano nemmeno con i metodi

magici di Uri Geller. Poi che sia meglio un senso che un altro è un'altro

discorso, che richiede altre informazioni, un contesto, degli obbiettivi,

per poter essere affrontato.

Altro esempio di contrari ed estremi: tratta ferroviaria Roma-Napoli.

Roma e Napoli sono i due estremi, tu vuoi tornare a Napoli dopo un

viaggio di piacere, e alla stazione dei treni ti danno un biglietto da

Napoli per Roma. :shock: Protesti educatamente e ti rispondono che

dovresti studiare psicologia e Giordano Bruno, e non c'è più verso di

fargliela capire che non c'entra na ceppa. Che fai?

Io gli staccherei le orecchie a morsi :cry:

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Caro Stefano,

capisco quanto sia radicato in te il tuo modo di vedere le cose in maniera manichea e quanto evidenti, per chi ha modo di intendere quello che ti ho fin qui detto, siano le tue resistenze a voler sondare il discorso psicologico...non è per fortuna, che se lo decidi tu , il mio discorso smette di avere il senso che ha o che vengano a modificarsi principi unanimemente condivisi della disciplina psicologica, che ha molto a che fare con quello che dici, anche se tu proprio non vuoi/puoi vederlo; quindi non prolungherò ulteriormente il mio sforzo, in quanto quello che a me interessava era esporre certi concetti non solo a te ma, devo dire, principalmente a chi legge, in tema col topic, ovvero sulla non problematicità degli opposti. Credo che il desiderio che avevo non ha più ragione di esistere in quanto evidentemente l'ho realizzato e quello che avevoda dire in proposito l'ho detto, ivi compreso l'inutilità della sola analisi logica nei processi umani, storici ,politici, sociai, legali e psicologici.

Chi vorrà rifletterà sui concetti che ho espresso, chi non lo farà, ha ben il diritto di non farlo...io posso solo farmi una mia idea personale sul perchè non lo voglia/possa fare...ma evidentemente non penso questa volta che sia utile comunicartela.

Caramelle non ne voglio più... :cry:

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P.S.: la cosa più interessante che trovo nel tuo discorso, dal mio punto di vista, è quando dici che mi staccheresti le orecchie a morsi...

ma tanto saremmo al punto di partenza...

ti auguro una bella giornata... :)

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Ma vedi Aio, principi unanimemente condivisi non ne potrebbero

esistere proprio in base alle cose che dici, anche se le cose che

dici fossero davvero *unanimemente* condivise.

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è quasi un anno che cerco di dirti una cosa...ma vedo che le mie capacità di comunicartela sono insufficienti...( o forse no? chissà...)

ho già risposto...

qui a Nola è nato Giordano Bruno che parlava di "coincidentia oppositorum"...la psicologia non è la matematica...ed ha delle sue leggi...

infatti dicevo a oxibi di non preoccuparsi...non è il verso/direzione che cambia il valore assoluto ( toh...la fisica/meccanica :) )

Ma cosa intendiamo , in ambito psicologico , non meramente filosofico , quando diciamo che gli opposti coincidono?

Non possiamo certo ricondurre tutta la psicologia alla matematica. Ma possiamo forse usare la matematica per comprendere la psicologia? e davvero il verso direzione non infuenzano il valore assoluto? L'odio e l'amore sono identici , a livelli di "stimolazione emotiva" , cambia il verso...o forse si tratta di cose simili nel livello di attivazione , ma con un substrato biologico e psicologico sufficentemente di verso da renderle effettivamente due espressioni di due diversi valori assoluti?...mah...queste sono , in fondo , domande eccessivamente metafisiche...

queste sono domande, che possono sembrare troppo "filosofiche", ma che da un punto di vista estremamente pratico, fanno la differenza tra il risolvere un caso in psicoterapia e non risolverlo, restando invischiati nei propri processi etici, e proiettandoli sul malcapitato cliente...

Ti assicuro...

Per esperienza diretta...

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Ma vedi Aio, principi unanimemente condivisi non ne potrebbero

esistere proprio in base alle cose che dici, anche se le cose che  

dici fossero davvero *unanimemente* condivise.

questa è ancora logica...

il discorso si fa mettendo insieme gli opposti, evitando giudizi etici, e comprendendo solo il "neutro" senso vero delle cose...

infatti non ho detto che la logica non ha valore, ma solo che non ha valore da sola...nel campo umano...poi in quello matematico ci sarebbe da discutere...

mettere insieme gli opposti non si fa quindi solo con la logica, c'è bisogno della psicologia, ovvero di *altro*...

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Che la logica da sola non abbia valore, e soprattutto in campo umano

è una cosa che condivido pienamente. Il punto è che acluni problemi

vanno risolti con la psicologia applicata, altri per i quali è sufficiente un

po' di logica, altri per i quali serve il diritto, altri per i quali basta un

abbraccio. Spesso servono combinazioni di tutte queste cose assieme,

spesso no.

La vita è troppo breve per complicarla.

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tenendo presente che la si può complicare anche semplificandola troppo...

ora, ovviamente, ad ognuno la discrezionalità di giudizio...cioè quanto allargare o restringere il campo di una ricerca... ( magari un abbraccio significa talmente tante cose....)

io noto che molti ambiti classici ( leggi, rapporti umani, filoni etici, etc...) risentono di un nefasto restringimento del campo di indagine, causa di tanti "omicidi bianchi"...viceversa diresti tu si parla tanto a sproposito...

e siamo sempre lì...vediamo come mettere insieme questi due opposti...rendendosi conto che in effetti esistono tante posizioni intermedie e mai le posizioni assolute...quale, in ogni caso, non intende banalmente essere la mia...

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No, ma vedi, quando io faccio un esempio tipo quello del cane o

quello dell'orologio, o quello dell biglietto Roma-Napoli, non è mica

per semplificare il mondo riducendolo a opposti. So benissimo che

prendendo solo le poche informazioni contenute nell'aneddoto del

cane non si può arrivare a stabilire un giudizio per cui se picchio il

cane ho torto e/o sono malato e se picchio il ladro ho ragione e/o

sono sano. E' solo per ancorarsi un po' a qualche cosa di oggettivo,

senza necessariamente esprimere giudizi, prima di partire in quinta

ad applicare millenni di valida conoscenza umana e fare un minestrone

nel quale tutto è e tutto non è e tu dici la tua io dico la mia e se non

abbiamo motivi di conflitto son baci e abbracci e alla prima occasione

di scontro vince quello che urla di più oggi tu domani io. Insomma... :?

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:cry:

PS: Il morso all'orecchio mi è stato ispirato da una notizia di cronaca.

Son partiti tutti in quarta a *stigmatizzare* senza approfondire per

verificare se dietro il gesto (sicuramente da condannare) non c'era,

però, magari anche una dose di esasperazione indotta da disservizi

e prese in giro, o altro.

Troppa fretta...

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No, ma vedi, quando io faccio un esempio tipo quello del cane o

quello dell'orologio, o quello dell biglietto Roma-Napoli, non è mica

per semplificare il mondo riducendolo a opposti. So benissimo che

prendendo solo le poche informazioni contenute nell'aneddoto del

cane non si può arrivare a stabilire un giudizio per cui se picchio il

cane ho torto e/o sono malato e se picchio il ladro ho ragione e/o

sono sano. E' solo per ancorarsi un po' a qualche cosa di oggettivo,

senza necessariamente esprimere giudizi, prima di partire in quinta  

ad applicare millenni di valida conoscenza umana e fare un minestrone

nel quale tutto è e tutto non è e tu dici la tua io dico la mia e se non

abbiamo motivi di conflitto son baci e abbracci e alla prima occasione

di scontro vince quello che urla di più oggi tu domani io. Insomma...  :?

Credo che il nodo centrale della questione stia nel fatto che in psicologia nn possiamo realmente permetterci di classificare in modo netto e preciso alcun chè. Senza arrivare ai tentativi fallimentari di definire il BUONO/CATTIVO o il GIUSTO/SBAGLIATO...pensiamo alla difficoltà di separare la cognizione dall'emozione...questo moo di procedere tente di fare della psicologia non una scienza e un'arte , ma una matematica , e cioè una scienza astraibile e incasellabile in paletti e costrutti logici e /o linguistici ( vedi Lacan , Bion ecc. )

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dino velvet  detto velvet goldmine come mai la foto nel forum?

Mi piace pensare che le altre persone sappiano vagamente con chi stanno chiaccherando...e nn mi piace , al contrario - per restare IT - che qualcuno parli con me e abbia modo di immaginarsi liberamente la mia faccia a partire dalle mie sole parole. Il mio muso è questo , mi rappresenta più di qualsiasi avatar al momento , o di qualsiasi non-avatar ( tanto anche un non-avatar , quando si è in un forum , diventa in pratica un avatar... 8) ) , e quindi ve lo beccate!! :winner:evil:

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No, ma vedi, quando io faccio un esempio tipo quello del cane o

quello dell'orologio, o quello dell biglietto Roma-Napoli, non è mica

per semplificare il mondo riducendolo a opposti. So benissimo che

prendendo solo le poche informazioni contenute nell'aneddoto del

cane non si può arrivare a stabilire un giudizio per cui se picchio il

cane ho torto e/o sono malato e se picchio il ladro ho ragione e/o

sono sano. E' solo per ancorarsi un po' a qualche cosa di oggettivo,

senza necessariamente esprimere giudizi, prima di partire in quinta  

ad applicare millenni di valida conoscenza umana e fare un minestrone

nel quale tutto è e tutto non è e tu dici la tua io dico la mia e se non

abbiamo motivi di conflitto son baci e abbracci e alla prima occasione

di scontro vince quello che urla di più oggi tu domani io. Insomma...  :?

Credo che il nodo centrale della questione stia nel fatto che in psicologia nn possiamo realmente permetterci di classificare in modo netto e preciso alcun chè. Senza arrivare ai tentativi fallimentari di definire il BUONO/CATTIVO o il GIUSTO/SBAGLIATO...pensiamo alla difficoltà di separare la cognizione dall'emozione...questo moo di procedere tente di fare della psicologia non una scienza e un'arte , ma una matematica , e cioè una scienza astraibile e incasellabile in paletti e costrutti logici e /o linguistici ( vedi Lacan , Bion ecc. )

Beh, no. Anche in psicologia come in qualsiasi altra disciplina (e forse

più che in altre) è necessario tenere qualche ancora agganciata alla

c.d. realtà oggettiva, che è fatta anche (non *solo*) di veri/falsi e di

qualche giusto/sbagliato.

E necessario verificare se uno fuma e chiedergli se vuole smettere,

prima di applicargli una terapia per farlo smettere, per esempio.

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Certo , ma dobbiamo essere pronti a ridisegnare tutto senza farci bloccare da valutazioni abitudinarie , di comodo , intuitive ecc....tutto deve essere messo "sotto sonda" , anche ciò che appare più ovvio e scontato...per questo molti psicologi e neuroscienziati fanno esperimenti in cui dimostrano cose che noi reputiamo ovvie..."A che serve dimostrare queste cose??" mi sento dire a volte "E' perfettamente inutile! Lo sapevamo già che le cose stavano così!!". Sbagliato. Lo supponevamo , ora ne siamo certi. Le persone tendono a dimenticare quante "ovvietà" vengano poi totalmente smentite , se vagliate scientificamente. I giusti e i sbagliati vanno espresso con grande cautela e esclusivamente in relazione a ciò che sappiamo connotarli come *giusti* e *sbagliati*. Per esempio , è assolutamente indiscutibile che fumare sia sbagliato per la salute. E' altrettanto facile dire che fumare sia sbagliato da un punto di vista morale , per esempio??

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Si, son d'accordo con quello che dici, Velvet. Quando sostengo che è

necessario mantenersi agganciati alla realtà oggettiva lo faccio con

esempi triviali per semplicità di discussione, ma sono anche conscio

delle problematiche legate alla sua identificazione quando l'oggetto

di studio si complica un po' (e quando si complica l'osservatore :? ).

Magari potrebbe essere interessante parlarne di queste problematiche

e delle trappole connesse.

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