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in belgio assolto assassino


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è successo in belgio mi pare, che un ragazzo con il suo complice ha ucciso suo zio perchè da bambino lo ha molestato ripetutamente per anni;

tutti in famiglia sapevano ma mai nessuno ha parlato.

cmq il tribunale ha assolto il giovane perchè se lo zio non avesse commesso abusi su di lui il delitto non sarebbe avvenuto.

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brava chicca per aver aperto questo topic!

è un caso molto interessante. Il mio punto di vista và contro la linea della giustizia belga, sostengo che nessuno abbia il diritto di farsi giustizia da solo. Il nipote in fondo, compiendo l'assassinio, si è comportato come lo zio, non ha dimostrato alcun passo avanti in termini di civiltà!

A causa dell'abuso subito da bambino è crescito nell'ardore del riscatto, non è riuscito a trasformare questo sentimento in qualcosa di costruttivo, è rimasto vittima della sua debolezza: vendicarsi. Grave che la giustizia non abbia punito un atto barbarico come l'assassinio, come grave è parimenti il fatto che la giustizia talvolta è leggera nel punire gli abusi sui bambini, che oltre alla violenza diretta si caratterizzano per il fardello di violenza psicologica (più raffinata e meschina della prima) che continuerà a logorare l'anima dell'abusato.

Tuttavia sono un sostenirore del fatto che gli eventi drammatici delle ns vite debbano rappresentare motivo di profonda riflessione per diventare persone migliori.

saluti

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diciamo che le motivazioni dell'omicidio potrebbero anche essere comprese,ma è un precedente pericoloso.

farsi giustizia da soli, soprattutto in casi così drammatici, è una cosa di cui si può discutere, su cui si può argomentare, ma non è giustificabile

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diciamo che le motivazioni dell'omicidio potrebbero anche essere comprese' date='ma è un precedente pericoloso.

farsi giustizia da soli, soprattutto in casi così drammatici, è una cosa di cui si può discutere, su cui si può argomentare, ma non è giustificabile[/color']

WOW S , SIAMO IN PERFETTA SINTONIA :!: :wink: :ok2 :sunny

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sono d'accordo con voi, ormai siamo lontani dai tempi del codice di hammurabi, e se tutti cominciassero a farsi giustizia da soli sarebbe la fine..per me nessun atto di violenza è mai giustificato;

però questo è anche un sintomo della società malata in cui viviamo, in cui una persona non si sente più tutelata in alcun modo, nè dalle persone che ha vicino (familiari che tacevano)nè dalle leggi e questo dà da pensare...

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esatto chicca, è un sintomo, ovvero un sentore di un grave malessere che imperterrito angoscia e appesantisce l'aria che respiriamo.

Sostengo che la natura delle relazioni interpersonali possa estendersi a tutti i tipi di relazione che coinvolgono gruppi di persone, sino ad arrivare ai conflitti internazionali. In fondo l'ostinarsi a nn tendere la mano ad un ns familiare con cui si è in conflitto non è tanto diverso dal meschino piacere che una potenza mondiale deve provare nello schiacciare sotto il proprio contingente popolazioni più deboli. Chi ha più intelligenza la metta in campo...

ciao chicca

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Personalmente mi meraviglio di come i giudici belgi non si siano resi conto del precedente che adesso hanno creato.

Tanto varrebbe ora fare un referendum sulla pena di morte.

personalmente mi sento male solo al pensiero di una cosa del genere.

emiliano,interessante intervento...stavolta mi trovi d'accordo

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Personalmente mi meraviglio di come i giudici belgi non si siano resi conto del precedente che adesso hanno creato.

Tanto varrebbe ora fare un referendum sulla pena di morte.

personalmente mi sento male solo al pensiero di una cosa del genere.

emiliano' date='interessante intervento...stavolta mi trovi d'accordo[/color']

Intendevi del referendum?

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sì.

un referendum su una cosa del genere sarebbe un passo indietro immenso,irrecuperabile.

forse ho anche paura di ciò che le persone potrebbero votare

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sì.

un referendum su una cosa del genere sarebbe un passo indietro immenso' date='irrecuperabile.

forse ho anche paura di ciò che le persone potrebbero votare[/color']

Anche io sono fermamente contraria alla pena di morte, ma ora in Belgio è stata la stessa attività giudiziaria a creare un precedente pericolosissimo.

La mia era una polemica verso la giustizia Belga nel senso di dire visto che avete permesso una cosa del genere potevate pure fare un referendum sulla pena di morte...

Pensa a tutte le persone che si sentono o sono effettivamente maltrattate, adesso crederanno che uccidendo otterranno giustizia proprio perchè la giustizia ha "legalizzato" questo omicidio.

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sono d'accordo con te. anche io ho fatto una riflessione sul precedente, che secondo me è una cosa enormemente grave, molto più dell'assoluzione in sè e per sè

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E se fosse stato un vostro parente o peggio figlio ad essere stato molestato?

Personalmente, diventerei un assassina.

State valutando la parte psicologica di questa storia o la parte della giustizia?

In non sono psicologa e mi"inchino" verso chi lo è, ed ascolto in silenzio e le mie risposte sono sempre dettate da mie esperienze ma se avreste davanti questo "ragazzo" , cosa gli direste? non è giusto, non si fà?

Un saluto,Lorella.

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E se fosse stato un vostro parente o peggio figlio ad essere stato molestato?

Personalmente, diventerei un assassina.

State valutando la parte psicologica di questa storia o la parte della giustizia?  

In non sono psicologa e mi"inchino" verso chi lo è, ed ascolto in silenzio e le mie risposte sono sempre dettate da mie esperienze  ma se avreste davanti  questo "ragazzo" , cosa gli direste? non  è giusto, non si fà?  

Un saluto,Lorella.

Ciao Lorella,

dal punto di vista etico e giuridico non possiamo farci giustizia da soli.

Che ci piaccia o meno questo è l'insegnamento che dovremmo dare ai nostri figli.

Ed è anche il prezzo da pagare per definire la nostra una società civile.

Ciao :wink:

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Cm al solito la mia posizione su questi argomenti è la solita.... giusto condannare ma se fossi stato diretto protagonista molto probabilmente mi sarei fatto giustizia da solo...

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E se fosse stato un vostro parente o peggio figlio ad essere stato molestato?

Personalmente, diventerei un assassina.

State valutando la parte psicologica di questa storia o la parte della giustizia?  

In non sono psicologa e mi"inchino" verso chi lo è, ed ascolto in silenzio e le mie risposte sono sempre dettate da mie esperienze  ma se avreste davanti  questo "ragazzo" , cosa gli direste? non  è giusto, non si fà?  

Un saluto,Lorella.

più che altro stiamo valutando la sentenza :wink:

la cosa preoccupante è la conseguenza che questo episodio può portare, il fatto che farci giustizia da soli può essere "legale" e giustificabile...e aggiungerei anche i danni che l'omertà può comportare....

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E se fosse stato un vostro parente o peggio figlio ad essere stato molestato?

Personalmente, diventerei un assassina.

State valutando la parte psicologica di questa storia o la parte della giustizia?  

In non sono psicologa e mi"inchino" verso chi lo è, ed ascolto in silenzio e le mie risposte sono sempre dettate da mie esperienze  ma se avreste davanti  questo "ragazzo" , cosa gli direste? non  è giusto, non si fà?  

Un saluto,Lorella.

mi piace lo spunto che hai dato,Lorella.

credo che il punto di vista rispetto a questa cosa cambi a seconda del ruolo dal quale la si vede.

personalmente, da cittadina, riterrei comprensibile il gesto di questo ragazzo, ma non giustificabile,e non sarei d'accordo con un'assoluzione in tribunale.

da psicologa, se me lo trovassi di fronte, non starei lì a fargli la morale, cercherei di capire le motivazioni che lo hanno portato a questo gesto, lavorare sulle emozioni connesse.

il mio pensiero a riguardo però rimane identico quale che sia il ruolo che assumo

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E se fosse stato un vostro parente o peggio figlio ad essere stato molestato?

Personalmente' date=' diventerei un assassina.

State valutando la parte psicologica di questa storia o la parte della giustizia?

In non sono psicologa e mi"inchino" verso chi lo è, ed ascolto in silenzio e le mie risposte sono sempre dettate da mie esperienze ma se avreste davanti questo "ragazzo" , cosa gli direste? non è giusto, non si fà?

Un saluto,Lorella.[/quote']

mi piace lo spunto che hai dato,Lorella.

credo che il punto di vista rispetto a questa cosa cambi a seconda del ruolo dal quale la si vede.

personalmente, da cittadina, riterrei comprensibile il gesto di questo ragazzo, ma non giustificabile,e non sarei d'accordo con un'assoluzione in tribunale.

da psicologa, se me lo trovassi di fronte, non starei lì a fargli la morale, cercherei di capire le motivazioni che lo hanno portato a questo gesto, lavorare sulle emozioni connesse.

il mio pensiero a riguardo però rimane identico quale che sia il ruolo che assumo

Cara s., come ho ben capito e come spesso a me capita, si pensa una cosa ma poi ci si comporta esattamente in un'altra maniera. Credi anche tu che succeda questo?

Un abbraccio, Lorella.

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come ho ben capito e come spesso a me capita, si pensa una cosa ma poi ci si comporta esattamente in un'altra maniera

Bè il comportamento non è sempre dettato dal pensiero e dalla razionalità anzi.... ed è meglio cosi sennò saremmo tutti robot..

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non proprio.se ho un pensiero,cerco di comportarmi coerentemente con esso.

ma se una persona viene a chiedermi aiuto, non ha senso fargli la morale.in una situazione simile, non nasconderei la mia posizione, ma comunque cercherei di occuparmi della persona che ho di fronte

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non proprio.se ho un pensiero,cerco di comportarmi coerentemente con esso.  

 

Perche' S ? I pensieri possono essere frutto di diverse situazioni... Se penso che non valgo niente non credo che devo comportarmi in maniera coerente con questo pensiero.... meglio usare l'istinto di sopravvivenza.... tu come la vedi?
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non proprio.se ho un pensiero,cerco di comportarmi coerentemente con esso.  

 

Perche' S ? I pensieri possono essere frutto di diverse situazioni... Se penso che non valgo niente non credo che devo comportarmi in maniera coerente con questo pensiero.... meglio usare l'istinto di sopravvivenza.... tu come la vedi?

dipende dalle situazioni, credo.

se penso che la violenza sia sbagliata, non prendo a mazzate la prima persona che mi infastidisce,anche se il mio istinto sarebbe quello

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A me questa storia fa venire in mente che la giustizia ha fallito due volte.

la prima quando non è riuscita ad ascoltare il dramma di chi è stato molestato, la scuola, i diversi contesti sociali non hanno percepito il dolore di questo bambino e...

chiamiamola la difficoltà di questa famiglia...

passatemi il termine.

il ragazzo non si è sentito tutelato dalla giustizia e quindi si è fatto giustizia da solo...

Poi la giustizia e la società hanno fallito una seconda volta, non riuscendo a separare il crimine - l'omicidio - dalle sue cause.

Lorella tu fai bene a dire che in una situazione del genere avresti cercato vendetta..

credo che sia coerente con un vissuto di rabbia e dolore che porta una storia del genere..

ma la giustizia non è "psicologica" la giustizia è inumana in un certo senso perchè tende a privileggiare il rispetto di norme generali piuttosto che il singolo..

è un prezzo da pagare perchè queste norme rimangano... stabili.

In questo caso come dicevo.. le norme sono state applicate in modo tardivo.. il molestatore è stato considerato un mostro e non un essere umano che per quanto riprovevole ha comunque diritto alla vita, quanto il ragazzo.

per lui non c'è stato un giusto processo, un processo che doveva mostrare a lui ed alla comunità l'errore e la punizione correlata a questo..

in un paese poi.. ancora ferito da storie orribili di pedofilia intrecciata con la politica ed il denaro....

uno sfacelo a mio avviso..

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