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INSONNIA e ANSIA


stanley78

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non riesco a dormire regolarmente.. ogni volta che mi metto al letto penso a duemila cose, penso a tutto cio' che devo fare e che non riusciro' a fare, penso alla mia vita che non mi piace, penso alla morte, penso a quale possa essere il senso della vita.. morale: non dormo.. ci sono giorni che mi addormento alle 10 di mattina e mi sveglio alle 17.. e la realtà mi sembra diversa.. vorrei dormire.. posto che non è che qui posso risolvere i problemi che non mi fanno dormire, avete un qualche consiglio pratico su come superare l'ansia , o semplicemente per addormentarsi.? ho provato con le respirazioni ma non serve..

grazie

(sono le 7:00 di mattina p er la cronaca...)

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L'ansia è una brutta compagnia , se si vuole riposare. Io agisco su due fronti: uno fisico e l'altro mentale.

Non mangio cibi pesanti la sera, un po' di ginnastica può aiutare e un bel bicchiere di latte tiepido prima di andare a letto funziona come calmante.

A volte la lettura di qualche libro o giornale rilassante... e soprattutto cerco di analizzare ciò che mi rende ansiosa, ...molto spesso le motivazioni si riducono a poco e vengono ridimensionate. Ad esempio , se sono preoccupata, per ciò che dovrei fare il giorno dopo, mi faccio una scaletta delle cose più urgenti e decido che svolgero solo quelle possibili, che non posso posticipare...per le altre c'è tempo..se il motivo è esistenziale, invece di pensare a ciò che mi disturba, faccio l'elenco di ciò che ho e che mi piace....e così via. Può anche aiutare cercando di rilassarsi fisicamente, concentrando la mente su immagini piacevoli e lasciando che le immagini fluiscano per conto loro, senza intervenire attivamente e rilassando il proprio corpo lentamente.

Se poi ancora non riesco a dormire , mi alzo e vado sul divano del soggiorno, che è molto comodo, di solito il cambiamento d'ambiente funziona, o mi appisolo un po' o mi stanco di più e così itorno a letto e dormo.

Una tisana alla melissa può anche facilitare il sonno.

Ciao e buon riposo...ma non dormire di giorno ...non è che hai paura del buio?

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In attesa che riprendessi nuovamente a lavorare, sono stato per diversi mesi a casa ad aspettare il nuovo impiego e ricordo che il quel periodo avevo degli orari sballatissimi, della serie che mi addormentavo alle 5 e mi svegliavo alle 14. ti comprendo benissimo, ci si sente fuori dal mondo ma per conto mio mi sono dato una spiegazione su quello che avveniva dentro di me: Dormivo quando gli altri si svegliavano e mi alzavo quando per la maggior parte delle persone avevano passato mezza giornata semplicemente perchè desideravo vivere quelle ore di veglia, morale della favola: depressione. A quanto mi sembra tu non soffri di insonnia ma semplicemente ti piace dormire quando si è fatto giorno.

Se posso darti un consiglio, io ho letto un libro divertente che allo stesso tempo, mi ha dato dei consigli per vivere meglio: COME SMETTERE DI FARSI LE SEGHE MENTALI, credimi io l'ho trovato una lettura interessante, illustra quattro metodi per appunto smettere di coltivare la nevrosi. :D

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Prima regola per smettere di farsi le seghe mentali:

Se ci facciamo le seghe mentali il nostro pensiero e messo all'angolo sul ring, nel senso che ci intestardiamo sempre su quelle cose in cui ci provocano ansia. L'ansia non possiamo eliminarla in quanto fa parte nel nostro comportamento e in tanti casi è utile per prepararci a delle future performance, ma se l'ansia è ingiustificata allora cosa fare, in poche parole bisogna deviare il proprio flusso di pensieri su un quanche cosa che non genera ansia, in poche parole per eliminare una nevrosi negativa dobbiamo prenderci una nevrosi neutra.

Spero che in quanche modo ti sono stato di aiuto

P.s. vuoi sapere gli altri consigli citari nel libro?

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Secondo consiglio su come smettere di farsi le seghe mentali:

Una vota abituatoci a disperdere la nosta energia nevrotica con una sega mentale neutra, vedi primo consiglio, bisogna lavorare su noi stessi con la presenza mentale, ad esempio dobbiamo sempre essere aderenti a quello che facciamo secondo per secondo, il libro cita questo esempio, quando mangiamo un manderino senza presenza mentale e come se una volta mangiato il manderino e come se per noi non fosse esistito, ma se prima di mangiarlo lo guardiamo e man mano che lo sbucciamo ne osserviamo i colori il profumo, assaporiamo uno spicchio alla volta sentendo il suo gusto e con calma lo mastichiamo, allora lo abbiamo assaporato fino in fondo e alla fine quando l'abbiamo mangiato il nutrimento non è stato solo fisico ma vi è stato una sorta di nutrimento mentale. Quidi: assaporiamo la vita con calma e con presenza, e questione di abitudine!

Se vuoi per il terzo consiglio devi rimborsarmi il denaro speso per avere comprato il libro; SCHERZO :D

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Anche io ti faccio tanti auguri di buona pasqua e comunque se vuoi ti dico gli altri consigli che cita il libro o preferisci scoprirli leggendolo? :D :D

p.s.ti devo ringraziare perchè mi hai stimolato a ripassare il citato libro.

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Terzo consiglio dell'ormai famoso e super citato libro, concentra la propria attenzione sul corpo ed essere sempre aderente ad esso, e come se il corpo fosse una macchina guidata da noi, so che è difficile da comprendere ma dobbiamo immagginare che la nostra mente sia staccato dal nostro corpo come se fossero due componenti diversi ed è il primo che guida il secondo. Per facilitare il compito per i primi giorni è utile concertrarsi sulla respirazione e tenere presente che essa non è un meccanismo spontaneo, pensare dentro di noi IL MIO CORPO RESPIRA.

Parla con il tuo corpo e senti quei segnali che lui ti manda, ti dice che è stanco, o che è caldo, freddo, stressato, impara ad avere un dialogo con il tuo corpo.

Cavolo questo è il terzo consiglio, mi resta l'ultimo e poi l'oblio?

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Quarto ed ultimo consiglio di come smettere di farsi le seghe mentali:

Si deve orientare la nostra attenzione sul nostro modo di pensare, avere una sorta di discussione dei nostri pensieri in poche parole autoeducarci. Voi direte bella cosa ma come ci riesco a dire al mio cervello di smettere di farmi le seghe mentali semplicemente discutendo con il mio pensiero? Questo non lo so spiegare, ammetto che in questo momento dopo diversi anni che ho letto il libro sono arrivato ad esercitare il terzo consiglio, magari quando avrò imparato ad esercitare il controllo sul mio corpo poi successivamente riuscirò ad esercitare il quarto punto ossia quello di controllare il pensiero.

Sicuramente direte: che finale di M..... :wink:

Adesso miai cari non mi resta altro che salutarti e farvi tanti auguri,

P.s. >Verbena fammi sapere quando leggerai questo libro, ciao.

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Ok.

Il quarto consiglio, da come lo esponi tu, è , forse, in altri termini, il dialogo con la propria coscienza...trattare i propri pensieri come se fossero espessi da un altro e metterli in discussione...

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Effettivamente non ho mai preso in considerazione il fatto di mettere i miei pensieri in discussione come se fossero di un'altra persona, ritengo che questa tua osservazione è molto intelligente e la terrò in considerazione per quando mi cimenterò a mettere in pratica il quarto consiglio.

Adesso mi viene il dubbio sul fatto che sono preso così tanto dai miei pensieri da non riuscire a prendere in considerazione il fatto di metterli in discussione appunto come tu consigli, ti posso fare una domanda, secondo la tua sensazione o percezione, ti sembro una persona narcisista?

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Mi sembri una persona riflessiva, che vuole conoscersi e capire se stesso...molto analitica ed è proprio questo che ti rende difficile rilassarti veramente e vivere con serenità...prova ad accettare qualche volta di essere così come sei, senza troppi perchè..

Posso, naturalmente non aver colto nel segno, ma è questa l'impressione che mi fai.

Ps. ho ordinato il libro.

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Grazie della tua risposta, in parte mi rispecchio su quello che dici e in parte no, credimi sono abbastanza rilassato nella vita, forse lo sono un poco meno su questo sito, nel senso che tendo a proiettare verso l'esterno e soprattutto in questo forum tutti i miei pensieri, ogni volta che mi collego su questo sito e un poco come sedersi dalla sedia dell'analista solo che dall'altra parte anziche il professionista, vi sono persone che come me e come te siamo attratti dalla psicologia. Trovo veramente bello l'atmosfera che si crea in questo forum, si ha la possibilità di conoscere altre realtà condividere le proprie esperienze e soprattutto interagire e trarre delle risposte hai quesiti che si pongono di volta in volta.

Domanda: quando pensi che ti arrivi il libro? cosi man mano che lo leggi, lo commentiamo insieme!

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Come avevo previsto, dopo avere detto il quarto consiglio, l'oblio, ma questo oblio è proprio senza vita :?: :D

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Cari amici, vi confesso una cosa, di recente da circa due settimane ho deciso di assumere meno farmaci da quello che mi sono prescritti, e voi vi direte ma per quale motivo no ne parli con il tuo terapeuta, questo magari ve lo dico al prossimo intervento. Da quello che percepisco in un primo impatto mi sembra di essere più portato al movimento, sento un nuovo impulso nell'uscire di casa e socializzare insomma come un desiderio nel sottopormi ad una maggiore stimolazione sensoriale. Da quello che avverto non mi sembra di andare incontro ad una ricaduta seppur ho paura di questo, persisto nella decisione di avere ridotto la terapia. Voi ritenete che in un certo qual modo non sono leale con il mio terapeuta del fatto che non gli dico che adesso assumo meno farmaci di quanti prescritti?

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Cari amici, vi confesso una cosa, di recente da circa due settimane ho deciso di assumere meno farmaci da quello che mi sono prescritti, e voi vi direte ma per quale motivo no ne parli con il tuo terapeuta, questo magari ve lo dico al prossimo intervento. Da quello che percepisco in un primo impatto mi sembra di essere più portato al movimento, sento un nuovo impulso nell'uscire di casa e socializzare insomma come un desiderio nel sottopormi ad una maggiore stimolazione sensoriale.

scusa giovani , ma da dove credi dipende questo tuo nuovo impulso ?

ti senti meglio ? e se ti senti meglio quale' il motivo?

Da quello che avverto non mi sembra di andare incontro ad una ricaduta seppur ho paura di questo, persisto nella decisione di avere ridotto la terapia. Voi ritenete che in un certo qual modo non sono leale con il mio terapeuta del fatto che non gli dico che adesso assumo meno farmaci di quanti prescritti?

per esperienza devo dirti che stai facendo male. quando ci si sente meglio

automaticamente si assume che tutto sia passato , che si e' quariti.

io parlerei col medico e solo lui puo' decidere (dipende dalla prognosi)

cosa fare. col terapeuta devi avere un rapporto di fiducia , lui ascolta te

e solo basandosi sui tuoi commenti puo' capire il progresso .

cmq se decidi di tagliarli ,fallo un po' alla volta o vedrai l'inferno!!!

buona fortuna

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