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Le sette


Ste

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no , non avevo capito bene se avessi fatto parte di un gruppo senza saperlo che era una specie di setta, o avessi fatto parte di un gruppo senza saperlo e basta! :shok: BoH non mi ricordo più!! :thumbdown: Raccontami no? :Batting Eyelashes:

In realtà non ho mai fatto parte di gruppi particolari... non ho nemmeno mai fatto un rito iniziatico in vita mia,

se si escludono i sacramenti cattolici. Mi è semplicemente capitato, vivendo semplicemente la mia vita, di

dovermi interrelazionare con più persone che a loro volta si interrelazionavano tra loro, e di scoprire poi che

questa "configurazione" veniva intesa come "gruppo"... con tutte le pretese conseguenti nei confronti dei suoi

componenti. Uno di questi l'ho anche un po' descritto qui:

http://www.psiconline.it/forum/index.php?showtopic=3857

Ma non è l'unico. Niente di particolare, comunque... non ho storie di sette santoniche dalle quali sono epicamente

e rocambolescamente sfuggito, magari salvando qualche leggiadra pulzella, ahimè... :8):

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cavolo ste, che roba!!! Si si si potrebbe definire come una setta questo tipo di "organizzazini aziendali"!!

A tal proposito mi hai fatto venire in mente una cosa che mi è capitata un mesotto fa, l'avevo rimossa!!! :Sick:

Fui contattata per un lavoro da ragioniera, e siccome ero in cerca ( e lo sono ancora!!! :excl: ), ne fui ben felice, ti premetto che sono pugliese e qui da noi fare un colloquio di lavoro come si deve è un miraggio!

Comunque il fantomatico lavoro era a Lecce, andai a fare il colloquio, il giorno dopo, il posto era in un palazzo, con diverse stanze, una delle quali adibite a questo. La ditta (nome non trovato su internet) dissero faceva import-export materiale elettrico, mi fecero aspettare in una stanza insieme ad altri candidati (?) di diverse età, mi fecero compilare un questionario e quando arrivò il mio turno mi portarono in una stanza dove c'era un ragazzo (ragazzo!!) ben incravattato che mi disse apunto che l'azienda era di nuova istituzione a Lecce e che aveva bisogno di reclutare personale nell'amministrazione, nella contabilità, il magazzino e il callcenter! Il colloquio si ridusse alla lettura da parte del "ragazzo", del questionario da me compilato, stile curriculum vitae, e alla fine mi fu chiesta la disponibilità che avevo e quali erano le mie doti relazionali. Va bò!

Qualche giorno dopo fui contattata dicendo che ero stata selezionata e che avrei potuto frequentare un corso di formazione "gratuito", nel quale avrei appreso qualcosa in più sull'azienda e insieme ai dirigenti avrei deciso (io?) che posto occupare.

A questo punto mi si era accesa la lampadina già da un pò, anche perchè appena si accennava al lavoro, rimanevano sul vago, ormai avevo fatto 30 e feci 31, andai il lunedì mattina e fuori c'era altra gente come me che aspettava, tra cui ragazzini e adulti sopra i 40.

All'ora stabilita (puntualissimi!) ci si fece accomodare in uno stanzome con delle sedie in fila (eravamo una 20ina), arrivò l'altro socio (uno era quello che ci aveva selezionati mi fu detto dopo), anche lui giovanissimo e cominciò afare l'appello salutando tutti uno per uno, e infine ci parlò del "lavoro"....per non portarla alla lunga era unadi quelle società (sostenute da multinazionali americane), che facevano la vendita porta a porta ma guai a chiamarli venditori erano "consulenti pubblicitari", ci trattavano come se fossimo tutti fratelli, disse che per loro non c'era distinzione fra laureati, diplomati o niente, e che si guadagnava tantissimo(???), con tutti gli allettanti esempi (anche personali)del caso...

Per non portrla alla lunga, a un certo punto mi alzai e me ne andai, per essere cortese, mi avvicinai dicendo che non era per questo che ero stata contattata e che per me questa era una fregatura bella e buona, mi avevano fatto perdere tempo e denaro e anche la pazienza, il ragazzino, cambiò faccia, mi mostrò una cattiveria mai vista e mi congedò freddamente, non facevo più parte della famiglia? comunque IL SISTEMA ERA LO STESSO O DENTRO O FUORI!!!! Meglio fuori naturalmente!!! Ne ho sentite tante su questo tipo di lavoro, da starne alla larga, quanto più posso!!!

Forse non c'entrava molto ma mi è veuto in mente e volevo dirlo! :pardon:

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Niente affatto... secondo me c'entra abbastanza... :excl:

Nel database del topic potremmo catalogare il tuo racconto alle voci "strategie di arpionamento"...

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Niente affatto... secondo me c'entra abbastanza... :pardon:

Nel database del topic potremmo catalogare il tuo racconto alle voci "strategie di arpionamento"...

brutti str****!!! scusa ma ogni volta che ci penso!!!!!! :Thinking:

comunque ritornando al nostro argomento se tiva, perchè secondo te, usare questo tipo di strategie organizzative e come dici tu di arpionamento in ambito lavorativo? Perchè creare una setta di programmatori, o di ingegieri o di venditori ecc., perchè?

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brutti str****!!! scusa ma ogni volta che ci penso!!!!!! :Thinking:

comunque ritornando al nostro argomento se tiva, perchè secondo te, usare questo tipo di strategie organizzative e come dici tu di arpionamento in ambito lavorativo? Perchè creare una setta di programmatori, o di ingegieri o di venditori ecc., perchè?

Secondo me di solito non c'è un perché... nel senso che la creazione della setta è, per usare un parolone rubato al legalese....

preterintenzionale, cioè è un effetto che va oltre le intenzioni di chi mette in atto strategie "settogene". Pensa ad esempio alle

tecniche di "fidelizzazione" dei dipendenti... lo scopo può benissimo essere semplicemente quello di favorire un rapporto di

fedeltà, ma le tecniche usate e gli effetti possono sfuggire di mano...

Poi penso che gruppi settari (o comunque tendenzialmente settari) si vengano a creare anche in modo spontaneo, senza una

vera decisione presa da qualcuno.

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Secondo me di solito non c'è un perché... nel senso che la creazione della setta è, per usare un parolone rubato al legalese....

preterintenzionale, cioè è un effetto che va oltre le intenzioni di chi mette in atto strategie "settogene". Pensa ad esempio alle

tecniche di "fidelizzazione" dei dipendenti... lo scopo può benissimo essere semplicemente quello di favorire un rapporto di

fedeltà, ma le tecniche usate e gli effetti possono sfuggire di mano...

Poi penso che gruppi settari (o comunque tendenzialmente settari) si vengano a creare anche in modo spontaneo, senza una

vera decisione presa da qualcuno.

si questo è vero non credo che nel formasi ci sia realmente l'intenzione di diventare setta, però col tempo tendono ad esasperare il concetto, di fedeltà, fiducia, questo (fastidioso) senzo di famiglia, che deve perforza regnare fra colleghi ecc.

Per me alla base c'è un lavoro sgradevole da fare che per essere fatto abbisogna di qualche zolletta di dolcificante!!! Non sempre ma almeno in quello che ho visto io si!!!

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si questo è vero non credo che nel formasi ci sia realmente l'intenzione di diventare setta, però col tempo tendono ad esasperare il concetto, di fedeltà, fiducia, questo (fastidioso) senzo di famiglia, che deve perforza regnare fra colleghi ecc.

Per me alla base c'è un lavoro sgradevole da fare che per essere fatto abbisogna di qualche zolletta di dolcificante!!! Non sempre ma almeno in quello che ho visto io si!!!

Alla lunga la macchina prende il sopravvento sull'uomo. Se all'inizio la zolletta di zucchero viene usata in modo

strategico, alla lunga viene usata perché "è giusto"... a prescindere... per principio.

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Alla lunga la macchina prende il sopravvento sull'uomo. Se all'inizio la zolletta di zucchero viene usata in modo

strategico, alla lunga viene usata perché "è giusto"... a prescindere... per principio.

"amara" realtà!!!!

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"amara" realtà!!!!

Ma anche punto debole.

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MA PER CHI? PER CHI NE FA PARTE O PER LA "SETTA" STESSA? :carnevale

Per entrambi. A tirar dritti sempre e comunque... prima o poi...

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...capita la sbandata! :shok:

... il problema vero è riuscire a spostarsi per non essere tirati sotto, nel frattempo... :shok:

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Credo fondamentalmente per senso di appartenenza, bisogno di avere conferme, anche in qualche caso affetto o per i ragazzi ad esempio mancanze di ideali, comunque una setta nel senso negativo del termine, attrae sempre gente psicologicamente più fragile!

straquoto :italian_flag:

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Credo fondamentalmente per senso di appartenenza, bisogno di avere conferme, anche in qualche caso affetto o per i ragazzi ad esempio mancanze di ideali, comunque una setta nel senso negativo del termine, attrae sempre gente psicologicamente più fragile!

straquoto :icon_mrgreen:

:italian_flag::Peace:

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