PAURA DELL ' ABBANDONO

[coccynella 0]

Voglio rendervi partecipi della mia principale paura di questo periodo della vita.La paura di essere abbandonata .Un po' da tutti.da.i figli,dagli amici,sopratutto dal mio compagno che non ci pensa proprio..Da piccola ho vissuto dei traumi di questo tipo e, superficialmente potrei dare a loro la responsabilità del mio stare male.In realtà approfondendo il dialogo con me stessa e restando un po' da sola ,mi sono ricordata come in un flash...che durante il mio primo matrimonio circa un anno prima di separarmi vivevo l'angoscia di ...rimanere vedova! Pensavo sempre che a mio marito potesse capitare qualcoasa ed ero in perenne preoccupazione.Poi con un lavoro di analisi ho scoperto che a darmi l'angoscia era il mio desiderio di essere libera.In altre parole mi sentivo talmente in colpa che

proiettavo tutta l'angoscia fuori di me sul mal capitato marito...Ovviamente dalla presa di coscienza alla separazione c'è voluto un po' ,ma poi ho vissuto un periodo in cui mi sono sentita rinata e che mi ha reso forte e indi pendente ,abbandonando una vita che non sentivo mia.Sono stati anni di solitudine ,amici,viaggi e mille interessi .Poi quattro anni fa il nuovo amore, difficile perchè con 4 figli,ma intenso.

Ora mi chiedo ci risiamo? Sto malissimo ... e di nuovo nonostante il lavoro fatto tutta la rabbia e l'angoscia le butto addosso a lui...mettendo in crisi le sue certezze.

Forse non sono fatta per la coppia? o forse stavolta è diverso...e magari non è un campanello d allarme. Che ne pensate?

[Verbena 0]

La mia impressione è che tu abbia paura di ....essere troppo felice...può succedere, quando le cose vanno bene si pensa inconsciamente di non meritarsele e, per evitare di essere delusi, si fa di tutto per rovinare il rapporto.

Più semplicemente hai bisogno di trascorre un periodo da sola, senza essere pressata dai doveri verso i figli e tuo marito...l'isola deserta dei nostri sogni.

Non so che età abbiano i tuoi ragazzi, ma qualche volta non puoi affidarli ai nonni, parenti...e prenderti un giorno di vacanza tutto per te? o per te e tuo marito da soli?

[coccynella 0]

Infatti stiamo per partire....Ma non so se si risolverà,io sento che c'è di piu, non so mi sembra una soluzione provvisoria

[Verbena 0]

La vita di coppia e familiare è spesso poco soddisfacente, però continua e riesce a sopravvivere alle dfficoltà solo se si vuole, se si decide di farla funzionare, anche quando l'entusiasmo iniziale si è come depositato.

In pratica sta a te decidere cosa vuoi : una vita libera da legami, in cui l'unicopensiero è il tuo benessere, o una vita più impegnativa, in cui tu dai a volte molto di più di quanto ti sembra di ricevere e viceversa.

Ci sono i pro e i contro in ogni scelta, ma fai attenzione a non lasciarti trascinare solo dalle sensazioni del momento...è una questione di maturità.

[coccynella 0]

é che mi sono chiesta ad un certo punto della mia vita se la coppia non sia un illusione. Se sia naturale stare in coppia o ,se a lungo andare non generi nevrosi ....Io non credo di essere immatura è che cosi spesso i bisogni di due esseri non collimano . E poi penso che non necessariamente non avere un partner voglia dire pensare solo al proprio benessere..Si puo' pensare ad un sacco di gente.

[turbociclo 0]

é che mi sono chiesta ad un certo punto della mia vita se la coppia non sia un illusione. Se sia naturale stare in coppia o ,se a lungo andare non generi nevrosi ....Io non credo di essere immatura è che cosi spesso i bisogni di due esseri non collimano . E poi penso che non necessariamente non avere un partner voglia dire pensare solo al proprio benessere..Si puo' pensare ad un sacco di gente.

Nel PICCOLO PRINCIPE è contenuta questa frasetta che apre un intero orizzonte di significato:

"E il tempo che hai speso per la tua rosa che ha reso la tua rosa così importante".

Il TEMPO crea e rafforza il legame, più delle affinità psicologiche. La struttura interiore dell'essere umano tende all'abitudine

e all'attaccamento, il tempo passato insieme al partner rinsalda abitudine e attaccamento. E' naturale vivere in coppia? Risponderei di sì, ma lo è solo in base all'insicurezza atavica dell'essere umano, che non sa perché vive ed è costretto a crearsi mille artifici esistenziali per dare un senso alla vita stessa. La nostra insoddisfazione può essere coperta solo in parte dal rapporto di coppia. Essa nasce da qualcosa di molto profondo, che tendiamo a negare, a sublimare. Ma non possiamo fare a meno di avvertirla, che scava nell'inconscio e porta l'infelicità.

[coccynella 0]

Grazie Turbo,ho "sentito" molto la frase che mi citi. E anche il resto ,quella paura di smarrirsi propria di ogni essere.Forse in questa fase della mia vita sto nel mezzo.E poi ,se considero obiettivamente la situazione ...è un po' sbilanciata a causa dei suoi 4 figli che assorbono tante nostre energie.Forse ho sopravvalutato le mie forze,forse avrei bisogno di un po' di incentivi da parte sua ...Fatto sta che col tempo si è creata l'abitudine e un maggior legame,si ,ma anche un senso di esaurimento di energia..

[Verbena 0]

Non intendevo dire che non eri matura...Certo che sei stata coraggiosa e generosa ad accettare di dividere la tua vita con un uomo che ha 4 figli, che richiedono tutta la tua energia. Non sono molti quelli che lo avrebbero fatto. Per approfondire il discorso e capire meglio la situazione sarebbe necessario conoscere alcune cose: come è organizzato il menage familiare, se lui e i ragazzi ti aiutano, se siete sposati, cosa c'è che non ti sembra funzioni, cosa vorresti cambiare....ma forse è chiedere troppo...e mi scuso.

[coccynella 0]

non hai niente di cui chiedere scusa,ciò che chiedi è importante per capire.La nostra è una storia complessa.Vivevamo a 40 km di distanza io con mia figlia,lui con i suoi.Dopo un periodo di fidanzamento sono stata io che ho proposto di convivere,mi sentivo stufa di fare la fidanzatina con 5 figli!Avevo proposto di andare a vivere da me.Avevo unarete di amici e parenti che ci avrebberro aiutato,Lui all'inizio mi ha seguito nell'idea,poi,visto il tentennamento dei figli si è tirato indietroall'improvviso .Cosi abbiamo passato un altro anno pendolando,dopodiche la soluzione piu semplice è stata quella del trasferimento mio e di mia figlia.40 km a noi paiono pochi e riusciamo benissimo a mantenere i contatti con tuttti.In piu questa zona ci piace molto..Ora viviamo insieme da un anno,e i nostri caratteri si sono rivelati poco amalgamabili.siamo un po' leader entrambi .io amerei molto avere un po' di spazio decisionale ,visto che comunque sento di essere quella che ha investito di piu .Invece mi sento poco compresa,come se tutto fosse dato per scontato.Forse ho dato troppo,ma so che tutto questo lo voleva anche lui.Ora mi sento vuota dentro.L'entusiasmo lo provo per il mio lavoro,con gli amici ai concerti .Con lui faccio fatica a confrontarmi.Lo conosco bene ,mi ascolta ,parliamo,ma poi tutto resta uguale.Parlo con sincerità ,forse quando era all'inizio dell'innamoramento aveva attenzioni per me che rendevano speciale e leggera anche una famiglia come la sua.Ora ,pur volendo bene ai ragazzi non sento il supporto emotivo necessario.Ho cercato di essere breve,spero che avrai capito il nocciolo della questione.

[turbociclo 0]

Grazie Turbo,ho "sentito" molto la frase che mi citi. E anche il resto ,quella paura di smarrirsi propria di ogni essere.Forse in questa fase della mia vita sto nel mezzo.E poi ,se considero obiettivamente la situazione ...è un po' sbilanciata a causa dei suoi 4 figli che assorbono tante nostre energie.Forse ho sopravvalutato le mie forze,forse avrei bisogno di un po' di incentivi da parte sua ...Fatto sta che col tempo si è creata l'abitudine e un maggior legame,si ,ma anche un senso di esaurimento di energia..

Questi ragazzi sono piuttosto piccoli? Probabilmente almeno qualcuno di loro...Per quanto amore si possa dare, è difficile SENTIRE i figli altrui come propri figli. Scordarsi per loro della propria vita privata, del tempo libero, quel poco che ti resta...L'amore comincia a decadere quando si comincia ad avvertire il sacrificio. Sacrificarsi è per me una brutta parola. Ciò che si fa spontaneamente per gli altri non è mai sacrificio. E' amore che si esprime. Ma non siamo santi, siamo esseri umani con tutte le nostre debolezze. E il nostro sacrosanto egoismo, che entro certi limiti è SANO egoismo e deve essere difeso. Un caro saluto, Coccy, mi ha fatto piacere sapere che sei collega! Cosa insegni? Maurizio

[coccynella 0]

insegno inglese alle elementari Mi piace molto !!! Ciao da Anna lisa

[Verbena 0]

Insegnare è bellissimo, vero? Ma richiede un'attenzione continua ai bisogni dei ragazzi, un continuo autocontrollo e la capacità-possibilità di dimenticare,quando sei in classe, tutto ciò che è al di fuori....Non è un lavoro facile, anzi psicologicamente può stancare molto....checchè ne pensi la gente.

Il desiderio di staccare è normale...spero che le vacanze ridiano sprint a te e alla tua famiglia.

Un abbraccio!