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Ancora incomprensioni e troppe apprensioni...


Nare

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E’ mai possibile che non riesca a lamentarmi con nessuno? In pratica non riesco a lamentarmi perché le persone che ho accanto non hanno la minima pazienza di ascoltarmi. A partire da mia madre che dovrebbe essere la prima ascoltatrice in assoluto. Ed invece no; quando provo a lamentarmi per una singola, stupida, cosa lei si fa venire un male…pensa che tutto sia rivolto verso di lei, che i miei lamenti siano per causa sua. Ma cosa c’entra lei se io mi lamento? Cosa c’entra lei nelle mie questioni? Ho capito che ha un senso di responsabilità assoluta verso di me, ma io non la incolpo di niente! Assolutamente! Poi con il carattere che ho, a maggior ragione, penso che tutto avvenga per una mia colpa. Mi porto dietro le colpe di tutto e di tutti. Lei pensa che se io mi stia lamentando, se stia “male” (poi non è detto che se io mi stia lamentando, allora stia per forza male…), sia per colpa sua. Io vorrei sapere perché si sente in debito con me? Perché? Crede di aver fallito in qualche modo? Poi questa sua delusione si riversa su di me…allora inizio a pensare che io abbia sbagliato in qualche cosa e che non le abbia mai regalato una soddisfazione, che io sia solo una delusione per lei, che io abbia sbagliato tutto nella mia vita. Mi fa sentire male! Se io mi lamento e non sto male, lei mi ci porta a far sentire. Mi fa sentire male porca miseria! E' mai possibile che non riesca ad ascoltarmi senza porsi delle responsabilità? Solo ascoltarmi… .Perchè deve addossarsi i miei “mali”, che poi in realtà per me non lo sono? E poi riversarli su di me come tali? Allora mi sento male! E’ lei che mi fa stare male, mi dispiace dirlo, ma è così. Se io non le dicessi niente, allora i fatti parlerebbero da soli e staremmo tutti molto meglio. Se a casa portassi un esame brillante, lei allora sarebbe soddisfatta e contenta…se io invece prima dell’esame le parlassi delle mie paure, angosce sullo svolgimento di quest’ultimo, allora sarebbe categorico che l’esame mi andasse male. Perché lei mi scoraggia, non fa altro che dirmi di tornare a casa, che se per me stare a Roma, da sola, a studiare sia un peso enorme, sarebbe meglio se tornassi a casa. Perché mi deve dire così? Perché deve dirmi che per me sia un peso? Non è assolutamente vero che se io mi stia lamentando per una qualche cosa, allora quella sia un peso per me! Se è un peso, te lo dico esplicitamente! Io non sono una di quelle persone che tramite i lamenti vogliono far capire qualcosa, che non parlano chiaramente (com’è mia madre che alcune volte pretende che noi, la famiglia, capissimo le sue cose, quando invece una persona in generale di noi non ci va proprio a pensare…ma se tu non le rendi note le tue problematiche, come faccio io a capire quali sono?), io piuttosto parlo chiaramente, sono sempre stata una persona schietta e le mie cose le rendo esplicite. Non faccio i rigiri. Se mi pesa te lo dico, che mi costa? Ma se io mi lamento è perché sento questo bisogno, voglio che tu mi rassicurassi, no che mi dicessi che sia meglio che io tornassi a casa perché non sia in grado di stare sola, perché non sia capace di fare niente, perché abbia lo stesso carattere dei miei zii... ma chi te lo dice? Perché mi fai sentire nullafacente, stupida, incapace! Perché mi butti tutta quest’insicurezza addosso! Allora forse mi fai capire che in realtà è una tua insicurezza; quella di lasciarmi in una città da sola, il fatto che di non poter avere il controllo su di me. La tua paura la rovesci su di me e la tua insicurezza diventa una mia insicurezza. La domanda principale sta quindi nel fatto del, perché mi faccio condizionare in questo modo? Purtroppo non ho ancora trovato la risposta: sono solo certa che non sia per il fatto che consideri mia madre importante, quindi la sua opinione se buona o negativa possa influenzarmi, perché questo condizionamento mi capita anche con le altre persone con cui sono a contatto. In pratica divento una spugna di negatività. Le persone si liberano, ed io assorbo. E guarda caso vicino a me ho solo persone di questo tipo…sono una specie di calamita per loro. Conosco solamente poche persone, e si possono contare sulle dita di una mano, che non m’iniettano nessuna negatività, ma che al contrario mi coinvolgono nella loro positività. Non riesco a capire il perché di tutto questo, ancora non riesco a capirlo.

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questo condizionamento mi capita anche con le altre persone con cui sono a contatto. In pratica divento una spugna di negatività. Le persone si liberano, ed io assorbo.

questo è anche il comportamento di tua madre no? Tu ti lamenti e lei assorbe pensando che sia un problema anche suo, magari fai così perchè hai visto per tutta la tua vita fare così a tua madre e inconsciamente hai acquisito questo suo modo di assorbire la negatività degli altri.

Credo che siccome ti rendi conto degli errori di tua madre, li conosci bene perchè ti fanno soffrire anchea te, dovresti cercare di modificare questa parte di te osservandoti ogni volta che lo fai.

questo assorbire il dolore degli altri non è un segno di sensibilità tutt'altro, ma di egoismo, perchè si fa proprio il dolore (o il semplice sfogo) degli altri.

Hai presente quelle persone a cui dici "ho mal di testa" e ti rispondono "anch'io"? Bè lo stesso meccanismo ma in modo diverso naturalmente, perchè in realtà lo si sente vramente ma così facendo non si lascia la possibilità agli altri di sfogarsi e addolorarsi senza che il loro dolore diventi il tuo....

Osservati quando succede e cerca di mantenere la distanza fra te e lo sfogo degli altri, tu sei tu loro sono loro, a volte quando ci si sfoga (lo dici anche tu!) lo si fa solo per sfogo appunto, non c'è per forza bisogno di lasciare un pò del nostro dolore o preoccupazione o quello che vuoi ad altri, a volte si ha bisogno di quel dolore, appropiarsi del dolore di altri è sbagliato e ingiusto sia per loro che per noi....

Tu non sei tua madre e lo sai bene visto che vedi questo suo difetto, cerca di corregerti e riguardo a lei evita di confidarti se sai che l'effetto che sortirai è negativo, tanto a che serve, capisco che sia tua madre ma credo tu non sia nemmeno più una bambina, quindi confidarti con lei non è necessario vero?

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Ciao Nare,

anche io sono un po come te, non riesco a sfogarmi con le persone che ho vicino, però mi carico delle loro negatività !

ed in questo periodo nemmeno io ho vicino delle persone che mi iniettano positività , anche perché non è che io faccia molta vita sociale ultimamente !

un altra cosa in comune è il fatto che anche mia madre ha il "potere" di farmi sentire una nullità, una che non è capace di fare niente ! anche se non lo dice a parole, lo dimostra con i fatti e lo conferma ogni volta che mi dice "non è un rimprovero, è solo che ti voglio insegnare a fare le cose !"

io le rispondo che non c'è solo un modo , il suo modo , di fare le cose, che ognuno deve essere indipendente e fare le sue scelte, anche sbagliando , perché si impara sbagliando e non avendo la mamma sempre con il fiato sul collo !

se non ho capito male dal tuo topic, anche tu come me vorresti un po distaccarti da lei , ma non ce la fai fino in fondo !

sono riuscita, soprattutto ora che vivo per conto mio, a liberarmi un po del peso dei suoi continui giudizi nei miei confronti, però alla fine è sempre mia madre e non si può rinunciare del tutto al rapporto con una madre !

Tu non sei tua madre e lo sai bene visto che vedi questo suo difetto, cerca di corregerti e riguardo a lei evita di confidarti se sai che l'effetto che sortirai è negativo, tanto a che serve, capisco che sia tua madre ma credo tu non sia nemmeno più una bambina, quindi confidarti con lei non è necessario vero?

Cito queste parole di Giusi per dire che non è così semplice correggere i propri difetti e non è nemmeno semplice smettere di confidarsi con la propria madre, anche se non si è più bambini !

leggendo il post di Nare, credo che anche per lei non sia così semplice fare queste cose !

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Il desiderio di avere avuto dei genitori perfetti ci sembra quasi un DIRITTO.

Basta pensare che loro sono esseri umani come tutti quanti, con pregi, difetti, difficoltà, problemi, pensieri, paure ecc.

Come anche loro devono capire che non ci può essere una vita perfetta per i figli.

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Tu non sei tua madre e lo sai bene visto che vedi questo suo difetto, cerca di corregerti e riguardo a lei evita di confidarti se sai che l'effetto che sortirai è negativo, tanto a che serve, capisco che sia tua madre ma credo tu non sia nemmeno più una bambina, quindi confidarti con lei non è necessario vero?

Cito queste parole di Giusi per dire che non è così semplice correggere i propri difetti e non è nemmeno semplice smettere di confidarsi con la propria madre, anche se non si è più bambini !

leggendo il post di Nare, credo che anche per lei non sia così semplice fare queste cose !

ciao Rita non ho detto che sia semplice, anzi il contrario però per arrivare a cambiare a stare meglio con noi stessi bisogna anche saper mantenere le distanze con questi tipi di rapporti interdipendenti con le nostre madri....

Confidarsi con la propria madre è sacrosanto per carità ma, qualora questa confidenza diventa un arma che si rivolta contro di noi (naturalmente non per volere delle madri che ci riflettono il loro pessimismo inconsciamente) credo che sia inutile continuare a torturarsi...te lo dico con l'esperienza di chi ogni volta che dice alla propria madre che ha un problema o le racconta una cosa brutta che le è successo si sente dire "ma forse tu hai sbagliato qua...secondo me sei tu troppo(o troppo poco) così....ma perchè fai così....lascia perdere quest'altra cosa....ecc ecc." vede tutto nero e me lo dice in faccia facendomi sentire una nullità, per anni ho creduto di avere sempre torto io in qualunque situazione perchè lei è questo che mi diceva quando mi confidavo, così a poco a poco ho cominciato a raccontarle sempre meno le mie cose fino a trovare la mia indipendenza da lei, adesso se capita che le racconto qualcosa lei è sempre la stessa pessimista (altre che Leopardi mia madre lo supera e di gran lunga :innocent: ) e io ascolto ciò che dice ma con distacco, quando ne vale la pena controbatto senò le dico "vabene" ma non mi faccio infuenzare....quindi ti rispondo che non è facile distaccarsi ma è possibile cara Rita, certo manca qualcosa ma preferisco così....

Non ti nego che a volte mi sento un pò abbandonata ma se ci rifletto mi sentivo peggio quando le raccontavo le cose e mi sentivo "sbagliata"....qundi scelgo il male minore....ma noi possiamo essere diverse....

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ciao Rita non ho detto che sia semplice, anzi il contrario però per arrivare a cambiare a stare meglio con noi stessi bisogna anche saper mantenere le distanze con questi tipi di rapporti interdipendenti con le nostre madri....

Confidarsi con la propria madre è sacrosanto per carità ma, qualora questa confidenza diventa un arma che si rivolta contro di noi (naturalmente non per volere delle madri che ci riflettono il loro pessimismo inconsciamente) credo che sia inutile continuare a torturarsi...te lo dico con l'esperienza di chi ogni volta che dice alla propria madre che ha un problema o le racconta una cosa brutta che le è successo si sente dire "ma forse tu hai sbagliato qua...secondo me sei tu troppo(o troppo poco) così....ma perchè fai così....lascia perdere quest'altra cosa....ecc ecc." vede tutto nero e me lo dice in faccia facendomi sentire una nullità, per anni ho creduto di avere sempre torto io in qualunque situazione perchè lei è questo che mi diceva quando mi confidavo, così a poco a poco ho cominciato a raccontarle sempre meno le mie cose fino a trovare la mia indipendenza da lei, adesso se capita che le racconto qualcosa lei è sempre la stessa pessimista (altre che Leopardi mia madre lo supera e di gran lunga :Monkey: ) e io ascolto ciò che dice ma con distacco, quando ne vale la pena controbatto senò le dico "vabene" ma non mi faccio infuenzare....quindi ti rispondo che non è facile distaccarsi ma è possibile cara Rita, certo manca qualcosa ma preferisco così....

Non ti nego che a volte mi sento un pò abbandonata ma se ci rifletto mi sentivo peggio quando le raccontavo le cose e mi sentivo "sbagliata"....qundi scelgo il male minore....ma noi possiamo essere diverse....

anche mia madre è molto Leopardi a volte e, in tutti questi anni , mi ci ha fatto diventare un po anche a me !

molte mie insicurezze sono dovute anche a lei e al suo essere iperprotettiva e iperoppressiva a volte !

con lei era un incubo anche andare a fare shopping a volte, perché non gli andava mai bene quello che mi piaceva e che compravo ! dentro il negozio magari alla fine diceva che le piaceva, ma poi uscivamo e diceva magari "a me piaceva più la maglia dell'altro colore ! " Mi ha "smontato" molte cose comportandosi così !

Però alla fine è il suo carattere e non lo fa certo per cattiveria !

Invidio un po la tua "forza" di distaccarti da tua madre e di non confidarle quasi più niente !

per me è più difficile , anche perché adesso non ho amiche o amici con cui parlare o confidarmi, ma solo mio marito e alcuni amici con cui corrispondo via mail o lettera !

da quando mi sono sposata, le amicizie le ho un po perse di vista ed usciamo solo con altre coppie , con le quali ci vediamo poco, per cui non è che c'è tutta questa amicizia profonda !

per questo motivo, mia madre è rimasta un po il punto di riferimento se ho qualche problema !

è un po brutto a 30 anni essere ancora influenzati dalla propria madre, a volte mi sento debole e un po stupida ... ma piano piano sto cercando di distaccarmi di più da lei !

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anche mia madre è molto Leopardi a volte e, in tutti questi anni , mi ci ha fatto diventare un po anche a me !

molte mie insicurezze sono dovute anche a lei e al suo essere iperprotettiva e iperoppressiva a volte !

con lei era un incubo anche andare a fare shopping a volte, perché non gli andava mai bene quello che mi piaceva e che compravo ! dentro il negozio magari alla fine diceva che le piaceva, ma poi uscivamo e diceva magari "a me piaceva più la maglia dell'altro colore ! " Mi ha "smontato" molte cose comportandosi così !

Però alla fine è il suo carattere e non lo fa certo per cattiveria !

Invidio un po la tua "forza" di distaccarti da tua madre e di non confidarle quasi più niente !

per me è più difficile , anche perché adesso non ho amiche o amici con cui parlare o confidarmi, ma solo mio marito e alcuni amici con cui corrispondo via mail o lettera !

da quando mi sono sposata, le amicizie le ho un po perse di vista ed usciamo solo con altre coppie , con le quali ci vediamo poco, per cui non è che c'è tutta questa amicizia profonda !

per questo motivo, mia madre è rimasta un po il punto di riferimento se ho qualche problema !

è un po brutto a 30 anni essere ancora influenzati dalla propria madre, a volte mi sento debole e un po stupida ... ma piano piano sto cercando di distaccarmi di più da lei !

bè forse un motivo c'è per cui io ho trvato qusta "forza", perchè da come me ne parli tu, tua madre nonostante il pessimismo c'è, ti consiglia, ti opprime....mia madre invece non c'è mai stata, solo quando io le chiedevo qualcosa mi rispondeva con la totale mancanza di fiducia in me (mio padre mooolto simile), se andavamo a far spese a lei piaceva tutto (non quello che prendevo io, tutto il negozio) e me la dovevo vedere da sola e quando tornavamo a casa e magari non ero convinta di qualcosa mi diceva che non sapeva, forse era meglio se avessi preso quell'altra cosa, insomma mi lasciava sola nel dubbio....così con tutte le mie scelte...e poi non parliamo dell'affetto, quello potevo scordarmelo!!!!

se poi era una scelta per cui la gente poteva parlare allora lì scattava l'opera di annientamento dei miei pensieri "adesso non ti rendi conto", "sei ancora piccola", "quano diventerai madre" ecc ecc.....cercavano di farmi il lavaggio del cervello e io all'inizio cedevo costellando la mia vita di un'infinità di scelte per essere "accettata" da loro (parlo di loro perchè i miei sono molto uniti, la pensano uguale, due contro una praticamente!), poi col tempo dopo il matrimonio ho cercato di staccarmi da loro e credo di esserci riuscita abbastanza, certo alcune cose fanno male, a volte ci ricasco, ma nel complesso va moooolto ma mooolto meglio ora, e una cosa principalmente l'ho capita:SE DEVO FARE UNA SELTA IMPORTANTE I MIEI LO SAPRANNO SOLO QUANDO è GIà STATA FATTA IN MODO IRREVOCABILE....

Spero io sia una madre migliore....

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bè forse un motivo c'è per cui io ho trvato qusta "forza", perchè da come me ne parli tu, tua madre nonostante il pessimismo c'è, ti consiglia, ti opprime....mia madre invece non c'è mai stata, solo quando io le chiedevo qualcosa mi rispondeva con la totale mancanza di fiducia in me (mio padre mooolto simile), se andavamo a far spese a lei piaceva tutto (non quello che prendevo io, tutto il negozio) e me la dovevo vedere da sola e quando tornavamo a casa e magari non ero convinta di qualcosa mi diceva che non sapeva, forse era meglio se avessi preso quell'altra cosa, insomma mi lasciava sola nel dubbio....così con tutte le mie scelte...e poi non parliamo dell'affetto, quello potevo scordarmelo!!!!

se poi era una scelta per cui la gente poteva parlare allora lì scattava l'opera di annientamento dei miei pensieri "adesso non ti rendi conto", "sei ancora piccola", "quano diventerai madre" ecc ecc.....cercavano di farmi il lavaggio del cervello e io all'inizio cedevo costellando la mia vita di un'infinità di scelte per essere "accettata" da loro (parlo di loro perchè i miei sono molto uniti, la pensano uguale, due contro una praticamente!), poi col tempo dopo il matrimonio ho cercato di staccarmi da loro e credo di esserci riuscita abbastanza, certo alcune cose fanno male, a volte ci ricasco, ma nel complesso va moooolto ma mooolto meglio ora, e una cosa principalmente l'ho capita:SE DEVO FARE UNA SELTA IMPORTANTE I MIEI LO SAPRANNO SOLO QUANDO è GIà STATA FATTA IN MODO IRREVOCABILE....

Spero io sia una madre migliore....

sì, è vero, mia madre c'è e c'è sempre stata, a volte anche troppo !

ti ripeto, non credo abbia mai fatto niente per cattiveria nei miei confronti, però a volte ha avuto dei comportamenti eccessivi, dettati forse dal suo carattere troppo apprensivo e pessimista ed oppressivo, sia nei confronti miei che nei confronti di mio padre

loro due sono totalmente diversi a differenza dei tuoi genitori, e certe volte mi chiedo come i miei riescano a stare insieme .

fai bene a fare le tue scelte e poi comunicarle ai tuoi e per le scelte veramente importanti e fondamentali per me , anche io faccio come te.

Per quanto riguarda te, il tuo essere mamma, io credo che sarai sicuramente una buona madre, perché hai la ferma volontà di esserla !

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Digi79 hai capito alla perfezione la mia condizione...però come dice Eufrasia77 è molto difficile distanziarsi da una madre. Lei è sempre presente nella mia vita, a volte è anche invadente...quando qualcuno mi chiama, oppure quando mi arriva un semplice sms, lei mi chiede continuamente chi è, fino a quando non le rispondo...forse il fatto è che, a differenza di mio fratello, una persona molto indipendente, io ho sempre detto tutto a mia madre, tutto nel vero senso della parola, ho parlato con lei anche di cose di cui mi vergognavo... In pratica da me è stata sempre abituata in questo modo, a sapere tutto. Ma ultimamente le cose sono cambiate, da quando sono andata a vivere da sola, ho iniziato a pensare per conto mio, a fare le cose senza il suo aiuto, ed ho trovato un mio perfetto modo di organizzarmi. Alcune volte non mi andava di dirle le mie cose, perchè, non so, forse la trovavo estranea da tutto quello che mi circondava. So che lei si rende conto del fatto che non le parlo più come prima e questo la fa soffrire, però se inizio a parlarle allora lei trova sempre una scusa per dirmi: "torna a casa, non sei capace di stare sola!". Secondo me lei vorrebbe che io fossi indipendente ma allo stesso momento vorrebbe che fossi per sempre la sua bimba. Ha bisogno di sapere che io posso avere altri confidenti al di fuori di lei...il fatto è che con le mie "pseudo" amiche non posso proprio confidarmi, quindi ci ricasco ogni volta e alla fine vado sempre a parlare a mia madre che in realtà mi capisce meglio di chiunque altro...anche se a volte confidarmi con lei risulta controproducente e non concordo sui suoi consigli (come ad esempio quello di andare a lavorare ed abbandonare l'università...), ecco allora che mi fa sentire male. Forse dovrò trovare qualcuno con cui potermi confidare prima di poter riuscire a staccarmi da mia madre.

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Digi79 hai capito alla perfezione la mia condizione...però come dice Eufrasia77 è molto difficile distanziarsi da una madre. Lei è sempre presente nella mia vita, a volte è anche invadente...quando qualcuno mi chiama, oppure quando mi arriva un semplice sms, lei mi chiede continuamente chi è, fino a quando non le rispondo...forse il fatto è che, a differenza di mio fratello, una persona molto indipendente, io ho sempre detto tutto a mia madre, tutto nel vero senso della parola, ho parlato con lei anche di cose di cui mi vergognavo... In pratica da me è stata sempre abituata in questo modo, a sapere tutto. Ma ultimamente le cose sono cambiate, da quando sono andata a vivere da sola, ho iniziato a pensare per conto mio, a fare le cose senza il suo aiuto, ed ho trovato un mio perfetto modo di organizzarmi. Alcune volte non mi andava di dirle le mie cose, perchè, non so, forse la trovavo estranea da tutto quello che mi circondava. So che lei si rende conto del fatto che non le parlo più come prima e questo la fa soffrire, però se inizio a parlarle allora lei trova sempre una scusa per dirmi: "torna a casa, non sei capace di stare sola!". Secondo me lei vorrebbe che io fossi indipendente ma allo stesso momento vorrebbe che fossi per sempre la sua bimba. Ha bisogno di sapere che io posso avere altri confidenti al di fuori di lei...il fatto è che con le mie "pseudo" amiche non posso proprio confidarmi, quindi ci ricasco ogni volta e alla fine vado sempre a parlare a mia madre che in realtà mi capisce meglio di chiunque altro...anche se a volte confidarmi con lei risulta controproducente e non concordo sui suoi consigli (come ad esempio quello di andare a lavorare ed abbandonare l'università...), ecco allora che mi fa sentire male. Forse dovrò trovare qualcuno con cui potermi confidare prima di poter riuscire a staccarmi da mia madre.

Sai Nare,

io penso che tua madre sia un po spiazzata da questa tua voglia di indipendenza nei suoi confronti. Era abituata a sapere sempre tutto di te ed ora, il fatto di essere messa da parte , di non essere messa al corrente di tutto quello che ti riguarda, la sorprende, oltre che farla soffrire !

anche mia madre ha risentito del fatto che io, da quando mi sono sposata, molte volte non è che le dico tutto quello che mi riguarda !

A volte sembra che anche lei voglia che io torni ad essere la sua bambina, per potermi di nuovo controllare e per dirmi tutto quello che devo fare !

adesso si è molto calmata rispetto a qualche anno fa, però a volte torna in tutto e per tutto quella di sempre !

l'altro giorno ad esempio , era a casa mia ,ha iniziato ad aprire tutti gli sportelli dell'armadio e a dire che era un caos, poi è andata sul balcone e ha detto che faceva schifo e che, se quella fosse casa sua , si vergognerebbe se venisse qualcuno a trovarla !

Abbiamo fatto una litigata colossale ed io le ho detto che non avevo ancora avuto tempo di mettere in ordine e di solito la casa non è così, soprattutto quando viene qualcuno a trovarmi !

e poi casa sua non è molto meglio della mia in quanto ad ordine certe volte !

Lei si è zittita, poi ha ricominciato per la sua strada e deve avere sempre l'ultima parola, e soprattutto deve avere ragione !

comunque, tornando a te, lo penso anche io che dovresti trovare qualcuno con cui confidarti e qualcuno di cui ti fidi !

io, anche se non ci conosciamo di persona e ci siamo scambiate solo qualche messaggio sul forum , quando vuoi sfogarti per qualcosa, sono qua ! :D:

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ciao ragazze vi comprendo anche se mia madre a quanto pare è l'opposto delle vostre (pessimismo a parte) lei si occupa di me quanto meno possibile, si è vero l'invadenza non le appartiene ma nemmeno la preoccupazione per me, se sto bene, se ho bisogno di qualcosa, devo chiedere se voglio altrimenti niente di niente!

Considerate che ho cresciuto mio figlio che non drmiva giorno e notte e mo marito era fuori, quindi a volte mi alzavo la mattina che non avevo chiuso occhio e le citofonavo (visto che abitiamo una sull'altra) per chiederle se poteva tenersi il bambino e farmi riposare un pò, la risposta era quasi sempre "ho da fare" e se se lo teneva mi chiamava dopo un'ora (svegliandomi) per sapere se stavo per riprendermi il bambino....Da lì poi ho avuto anche la depressione, mi sentivo sola, specialmente quando le persone dicevano "tanto tu hai tua madre" e lei diceva "si spesso me lo porta a casa", una volta ci litigai per questo e sia lei che mio padre mi dissero che non potevo pretendere niente e che era già tropo ciò che facevano!!!

Adesso le cose vanno meglio ma non gli chiedo mai niente e a loro va bene così....

Scusate non c'entrava niente ma sentivo il bisogno di dirlo....

Staccatevi pian piano, avete bisogno della vostra autonomia, mia madre è inesistente ma non so se sopporterei una madre apprensiva visto il carattere autonomo che ho!

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ciao ragazze vi comprendo anche se mia madre a quanto pare è l'opposto delle vostre (pessimismo a parte) lei si occupa di me quanto meno possibile, si è vero l'invadenza non le appartiene ma nemmeno la preoccupazione per me, se sto bene, se ho bisogno di qualcosa, devo chiedere se voglio altrimenti niente di niente!

Considerate che ho cresciuto mio figlio che non drmiva giorno e notte e mo marito era fuori, quindi a volte mi alzavo la mattina che non avevo chiuso occhio e le citofonavo (visto che abitiamo una sull'altra) per chiederle se poteva tenersi il bambino e farmi riposare un pò, la risposta era quasi sempre "ho da fare" e se se lo teneva mi chiamava dopo un'ora (svegliandomi) per sapere se stavo per riprendermi il bambino....Da lì poi ho avuto anche la depressione, mi sentivo sola, specialmente quando le persone dicevano "tanto tu hai tua madre" e lei diceva "si spesso me lo porta a casa", una volta ci litigai per questo e sia lei che mio padre mi dissero che non potevo pretendere niente e che era già tropo ciò che facevano!!!

Adesso le cose vanno meglio ma non gli chiedo mai niente e a loro va bene così....

Scusate non c'entrava niente ma sentivo il bisogno di dirlo....

Staccatevi pian piano, avete bisogno della vostra autonomia, mia madre è inesistente ma non so se sopporterei una madre apprensiva visto il carattere autonomo che ho!

scusami se te lo chiedo, non voglio essere invadente , ma come mai tua madre è così assente con te?

è stata sempre così o c'è stato qualcosa che ha fatto scaturire in lei questo comportamento ?

la tua depressione a causa dei tuoi problemi con i tuoi è comprensibile !

anche io quando ero adolescente ho avuto parecchi problemi, oltre che con mia madre, con mio padre ed ho sfiorato più volte la depressione .

la depressione è una malattia molto presente nella mia famiglia ... ed io sto cercando con tutte le mie forze di condurre una vita sempre di più all'insegna dell'ottimismo e del buonumore per questo motivo !

a volte è difficile, altre un po meno, ma vado avanti ed è da moltissimo tempo che non mi prende uno dei miei soliti momenti BUI, in cui vedo tutto nero per fortuna !

sono andata un po fuori tema, spero che Nare ci perdonerà !

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scusami se te lo chiedo, non voglio essere invadente , ma come mai tua madre è così assente con te?

è stata sempre così o c'è stato qualcosa che ha fatto scaturire in lei questo comportamento ?

la tua depressione a causa dei tuoi problemi con i tuoi è comprensibile !

anche io quando ero adolescente ho avuto parecchi problemi, oltre che con mia madre, con mio padre ed ho sfiorato più volte la depressione .

la depressione è una malattia molto presente nella mia famiglia ... ed io sto cercando con tutte le mie forze di condurre una vita sempre di più all'insegna dell'ottimismo e del buonumore per questo motivo !

a volte è difficile, altre un po meno, ma vado avanti ed è da moltissimo tempo che non mi prende uno dei miei soliti momenti BUI, in cui vedo tutto nero per fortuna !

sono andata un po fuori tema, spero che Nare ci perdonerà !

mia madre è così e io sto cominciando a farmene una ragione, lei mi vuole bene a modo suo e quando vuole me lo dimostra ma per la maggiorparte del tempo è così!

La depressione è stato lo straripamento di tutte le mie paure, angoscie, incomprensioni, rancori ecc. mai sfogati del tutto, sempre repressi con la speranza che non sarebbero più tornati, ma si sa i figli ci mettono di fronte allo specchio,e qusndo è nato mio figlio tutte le cose che avevo cercato di seppellire (passando per quei periodi bui come li chiami tu!) sono venute fuori con una violenza inimmaginabile...così la depressione e poi anche la bulimia sono state lo scatenarsi delle mie emozioni che non volevano più essere represse che chiedevano di essere vissute, osservate e analizzate....

Mia madre è sempre mia madre, le voglio bene, e adesso che sono madre anch'io capisco tante cose ma ormai ho innalzato il muro del'indipendenza affettiva, non posso più pretendere niente e non volgio più soffrire...

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mia madre è così e io sto cominciando a farmene una ragione, lei mi vuole bene a modo suo e quando vuole me lo dimostra ma per la maggiorparte del tempo è così!

La depressione è stato lo straripamento di tutte le mie paure, angoscie, incomprensioni, rancori ecc. mai sfogati del tutto, sempre repressi con la speranza che non sarebbero più tornati, ma si sa i figli ci mettono di fronte allo specchio,e qusndo è nato mio figlio tutte le cose che avevo cercato di seppellire (passando per quei periodi bui come li chiami tu!) sono venute fuori con una violenza inimmaginabile...così la depressione e poi anche la bulimia sono state lo scatenarsi delle mie emozioni che non volevano più essere represse che chiedevano di essere vissute, osservate e analizzate....

Mia madre è sempre mia madre, le voglio bene, e adesso che sono madre anch'io capisco tante cose ma ormai ho innalzato il muro del'indipendenza affettiva, non posso più pretendere niente e non volgio più soffrire...

anche io sto cercando di farmene una ragione sul fatto che i miei sono così, ma non sempre ci riesco, a volte mi arrabbio ancora con loro e soprattutto con me stessa.

io a differenza di te, non ho mai tirato fuori totalmente le mie sofferenze e le mie ansie . ci sono sempre andata vicino, ma non sono mai venute fuori totalmente !

ho avuto molto periodi bui, molti momenti in cui ho fatto un po "a schiaffi con li cibo", ma mai vera e propria depressione o bulimia o anoressia !

non avrei il carattere adatto per uscirne penso , non sono mai stata forte e , anche se a volte mi illudo di esserlo diventata, c'è sempre qualcosa che mi fa ricadere nelle mie insicurezze !

per tornare all'argomento del topic, spero un giorno anche io di poter affermare come te di essere indipendente affettivamente, e di poter contare finalmente solo su me stessa !

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anche io sto cercando di farmene una ragione sul fatto che i miei sono così, ma non sempre ci riesco, a volte mi arrabbio ancora con loro e soprattutto con me stessa.

io a differenza di te, non ho mai tirato fuori totalmente le mie sofferenze e le mie ansie . ci sono sempre andata vicino, ma non sono mai venute fuori totalmente !

ho avuto molto periodi bui, molti momenti in cui ho fatto un po "a schiaffi con li cibo", ma mai vera e propria depressione o bulimia o anoressia !

non avrei il carattere adatto per uscirne penso , non sono mai stata forte e , anche se a volte mi illudo di esserlo diventata, c'è sempre qualcosa che mi fa ricadere nelle mie insicurezze !

per tornare all'argomento del topic, spero un giorno anche io di poter affermare come te di essere indipendente affettivamente, e di poter contare finalmente solo su me stessa !

volere è potere!!!! Ce la farai.... :;):

Solo una precisazione: io non ho tirato fuori le mie sofferenze, sono venute fuori quando non avevano più spazio per stare dentro....ma essere venute fuori non vuol dire che gli latri hanno capito quanto soffrivo semplicemente che ero satura e avevo bisogno di smaltire un pò il fardello che mi portavo addosso e la psicoterapia mi ha aiutato in questo.....il carattere se ce l'hai te ne accorgi solo al momento credimi....io ho scoperto di avere una forza di volontà incredibile che se me lo avessero detto prima avrei detto che non era possibile che si trattava di me....invece....

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volere è potere!!!! Ce la farai.... :;):

Solo una precisazione: io non ho tirato fuori le mie sofferenze, sono venute fuori quando non avevano più spazio per stare dentro....ma essere venute fuori non vuol dire che gli latri hanno capito quanto soffrivo semplicemente che ero satura e avevo bisogno di smaltire un pò il fardello che mi portavo addosso e la psicoterapia mi ha aiutato in questo.....il carattere se ce l'hai te ne accorgi solo al momento credimi....io ho scoperto di avere una forza di volontà incredibile che se me lo avessero detto prima avrei detto che non era possibile che si trattava di me....invece....

Grazie per l'incoraggiamento ! Spero di farcela a tirare fuori un po di carattere prima o poi ! :abbr:

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l'altro giorno ad esempio , era a casa mia ,ha iniziato ad aprire tutti gli sportelli dell'armadio e a dire che era un caos, poi è andata sul balcone e ha detto che faceva schifo e che, se quella fosse casa sua , si vergognerebbe se venisse qualcuno a trovarla !

Abbiamo fatto una litigata colossale ed io le ho detto che non avevo ancora avuto tempo di mettere in ordine e di solito la casa non è così, soprattutto quando viene qualcuno a trovarmi !

Ricordo una tecnica che suggerì un celebre psicoterapeuta in un caso proprio simile. Riporto a memoria, pardon...

I coniugi erano esasperati dall'invadenza della mamma di lei. Consigliò loro di lasciare la casa ancora più in disordine di prima. Apposta. Così fecero, ma dopo una settimana le cose peggiorarono e tornarono dal consulente per protestare.

- tutto previsto - rispose. - Continuate a fare così ancora per un bel pò -

Così fecero. Per un periodo la casa fu piena piatti sporchi a pile intere, armadi lasciati aperti, polvere sotto i tappeti, indumenti sparsi, vetri sporchi, ecc. La mamma era tutta soddisfatta di poter finalmente dimostrare "la sua utilità", e la "immaturità" dei due sposini. La cosa andò avanti per un bel pò... i ragazzi erano esaperati e riprotestarono col consulente che gli aveva suggerito di fare così.

- abbiate fiducia in me e anzi, rincarate la dose. Forse vostra madre è proprio tosta - replicò.

Quanto prescritto accadde, ma fino a un certo punto...

- Vedete ragazzi, ci ho pensato bene... ho capito che siete immaturi per il matrimonio, ma io non ce la faccio più a sostenervi. E' il caso che cominciate a camminare con le vostre gambe. - Disse ai ragazzi.

- ma no.... dai... non ci abbandonare... come faremo senza di te? - recitarono i ragazzi.

Alla fine, la mamma smise per SUA decisione di impicciarsi dei loro fatti, questo fintanto che loro non avessero "imparato a crescere con le loro gambe". Ciò sempre secondo il ragionamento di mamma ...

In pratica era stata persuasa aggirando l'ostacolo di se stessa, attraverso quella che viene chiamata "prescrizione paradossale", ovvero prescrizione del sintomo, come in un paradosso, appunto.

Carina la storiella, vero? :wink::angry::wub:

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Ricordo una tecnica che suggerì un celebre psicoterapeuta in un caso proprio simile. Riporto a memoria, pardon...

I coniugi erano esasperati dall'invadenza della mamma di lei. Consigliò loro di lasciare la casa ancora più in disordine di prima. Apposta. Così fecero, ma dopo una settimana le cose peggiorarono e tornarono dal consulente per protestare.

- tutto previsto - rispose. - Continuate a fare così ancora per un bel pò -

Così fecero. Per un periodo la casa fu piena piatti sporchi a pile intere, armadi lasciati aperti, polvere sotto i tappeti, indumenti sparsi, vetri sporchi, ecc. La mamma era tutta soddisfatta di poter finalmente dimostrare "la sua utilità", e la "immaturità" dei due sposini. La cosa andò avanti per un bel pò... i ragazzi erano esaperati e riprotestarono col consulente che gli aveva suggerito di fare così.

- abbiate fiducia in me e anzi, rincarate la dose. Forse vostra madre è proprio tosta - replicò.

Quanto prescritto accadde, ma fino a un certo punto...

- Vedete ragazzi, ci ho pensato bene... ho capito che siete immaturi per il matrimonio, ma io non ce la faccio più a sostenervi. E' il caso che cominciate a camminare con le vostre gambe. - Disse ai ragazzi.

- ma no.... dai... non ci abbandonare... come faremo senza di te? - recitarono i ragazzi.

Alla fine, la mamma smise per SUA decisione di impicciarsi dei loro fatti, questo fintanto che loro non avessero "imparato a crescere con le loro gambe". Ciò sempre secondo il ragionamento di mamma ...

In pratica era stata persuasa aggirando l'ostacolo di se stessa, attraverso quella che viene chiamata "prescrizione paradossale", ovvero prescrizione del sintomo, come in un paradosso, appunto.

Carina la storiella, vero? :Sick::angry::wub:

:wink:

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:huh:

:huh: mi associo al tuo stupore, perché non è che io pure l'ho capita tanto bene la storiella !

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è una specie tecnica di persuasione basata sul paradosso. In realtà non è persuasione, ma prescrizione curativa.

Sei assente? e io ti prescrivo di essere assente molto più di ora, ma non perchè ti comporti così già di norma, ma perchè te lo prescrivo io! E' il paradosso del - "sii spostaneo! Ti ordino di esserlo!" Capito? -

Anzi, quando ti accorgi di non esserlo abbastanza, ti ordino di "forzarti" per farlo molto di più, casomai pure prendendo appunti sul quando lo fai, come ecc ecc

Ciò genera delle riflessioni inconscie in chi subisce la "prescrizione" che lo portano a far emergere (convinto che sia tutto merito suo) nuovi punti di vista. Per evitare le dissonanze con le precedenti convinzioni, bisogna pertanto aggirare gli ostacoli che gli altri mettono a se stessi anche in questo modo. Lo si insegna nelle scuole di psicoterapia e nei corsi di management.

L'ho semplificata all'eccesso, facendo perdere rigore e precisione alla cosa, ma passatemela lo stesso.

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