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io ho solo un messaggio


mio

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cio che è non lo comprendi lo vivi e quando lo vivi e talmente ovvi oche nasce in te una fede indistruttibile....

ah, beh, allora...

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no non credo , almeno per ora non aprirò nessun topic...

la mia l'ho detto....odiare e non comprendere cio che è, dunque non accettare , dunque non perdonare....

il perdono non espia le colpe , le da......

solo chi riceve un perdono, avrà la sua colpa, perchè rimarrà solo con essa, comprendendo di essere lui stesso la colpa......

ma .......va bene così....

:Pig:

Leggevo sopra..Le tue parole sono molto belle Mio...Comprendo benissimo cosa vuoi dire Mio e mi trovi d'accordo (ne avevamo parlato in un altro topic), però - a mio parere- stai parlando di un grado di coscienza che pochi hanno raggiunto, e che qualcuno ha sperimentato qualche volta nella propria vita. Per il resto delle persone che leggono ciò che viene scritto sul perdono è lingua sconosciuta (o dimenticata?). Come ben tu sai l'umanità (le coscienze individuali) sono legate ad una ricerca di sicurezza sia psicologia, che materiale che man mano diviene identificazione totale. Quando una di queste "identificazioni" viene tolta (ad esempio un figlio) inevitabilmente c'è una reazione automatica da parte della persona, ed una delle sfaccettature di questa reazione è chiedere una "giustizia" per ciò che è stato tolto. Questa senso di "giustizia" (secondo gli schemi della persona) può in tanti casi diventare vendetta, odio, risentimento. Ripeto condivido quello che hai detto sopra (nulla ci viene ne tolto e nessuno ha colpa, ma semplicemente tutto è "così"), ma capisco anche chi non comprende il tuo linguaggio, perchè essenzialmente lontano dal pensare comune, e da quelle identificazioni (o false sicurezze che crea la mente) di cui ci siamo "drogati". Quello che volevo dire però, è che personalmente vedo nelle persone che perdonano, individui che fanno un grosso salto di "coscienza" (anche se ancora vedono nell'altro un atto sbagliato)...Non sottovaluterei questo fatto. Siamo in una società (la società siamo noi) che ci insegna la vendetta e la "giustizia" con le armi e con tribunali. Le coscienze sono impregnate non solo di identificazioni, ma anche di concetti duali (bene o male, giusto o sbagliato...); in sintesi capisco quanto sia difficile per una persona anche solo osservare in modo distaccato il tutto. Il perdono (una vera presa di coscienza superiore) quindi lo trovo un "atto forte" e significativo nei tempi che corriamo, anche se lontano da quella forza della fede nella vita che parlavi sotto. La separazione resta, ma -a mio parere- è ben diversa da quella di una persona che cerca vendetta (fare o farsi "giustizia") a tutti i costi....

Un abbraccio

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cio che è non lo comprendi lo vivi e quando lo vivi e talmente ovvi oche nasce in te una fede indistruttibile....

scusami mio ma, anche i testimoni di geova dicono all'incirca le stesse cose e ne sono convinti tanto da sentirsi eletti rispetto al resto del mondo !!!!!! Ma visti dal di fuori poi fanno un pò pena......

Naturalmente non paragono i tuoi discorsi ai loro ma parlo della convinzione di aver raggiunto, compreso e di vivere la verità..tra l'altro i testimoni di geova parlano proprio di verità!!!!!

Riguardo al perdono vorre dire anche un'altra cosa, che ci sono tante persone che dicono di perdonare perchè di religione cattolica, sono molto credenti e timorati di Dio.

Io vorrei vedere però, se dentro di loro davvero hanno perdonato!!!!

Ripeto per me il perdono non è essenziale, non è detto che chi non perdona odia o vorrebbe farsi giustizia.....se pensate questo vi sbagliate.....io non perdono e non odio....

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Ripeto per me il perdono non è essenziale, non è detto che chi non perdona odia o vorrebbe farsi giustizia.....se pensate questo vi sbagliate.....io non perdono e non odio....

Scusami, ma vorrei capire....Mi sta bene "non perdonare e non odiare", ma essenzialmente una persona "coinvolta" e "toccata nel vivo" prova qualche tipo di sentimento, perchè se no la questione non si porrebbe, e tutto verrebbe semplicemente accettato o visto per quello che è. La mia domanda è "se non perdoni e non odii" quale tipo di sentimento provi in situazioni come le sopracitate?

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vedete il perdono per essere buoni non ha valore...

il perdono perchè è giusto non ha valore..

nel mio mondo il bene non esiste neanche il meritevole

io perdono per razionale ovvietà di comprensione

il perdono non rilascia un colpevole

il perdono è comprendere che cio che è stato è....quello è perdono!

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Si ma... Mio... cos'è che ti da la certezza che "ciò che è" è come l'hai compreso tu e non come l'ha compreso un altro dei tanti?

Cioè... non ti chiedo la ricetta per comprendere "ciò che è"... ti chiedo cosa ti da tal certezza. L'assolutismo stesso?

(Farei la supercazzola al benedettino... ma non son forte in sedute spiritiche... :woot_jump: )

MIO ANCHE A ME DA FASTIDIO QUESTO DI TE: VIAGGI CON LA VERITà IN TASCA. ALTRE VOLTE NE HAI DATO PROVA. C E MOLTO DI TEORICO E RETORICO....ANCHE A ME CAPITA PER LA MIA FEDE DI AVERE DEI MOMENTI DI "VERITà" ILLUMINAZIONE, EPIFANIA...CHIAMALA COME VUOI.SIA PER CIO CHE LEGGO , SIA PER LA MEDITAZIONE CHE APRE MOLTO IL PICCOLO "IO". MA NON VORREI MAI PROPORRE LE MIE ESPERIE COME "VERITà" INCONTROVERTIBILI E MORALI

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Ma a me non da fastidio... cioè... mi da fastidio questo genere di atteggiamenti quando sono fuori luogo... chessò...

quando stai chiamando i pompieri e questi vedendoti in agitazione iniziano a parlarti di perdono e fede...

Ma se è solo così per parlare... no! Senza le prediche di Mio mi sentirei come Obelix senza legionari romani... :woot_jump:

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Ma a me non da fastidio... cioè... mi da fastidio questo genere di atteggiamenti quando sono fuori luogo... chessò...

quando stai chiamando i pompieri e questi vedendoti in agitazione iniziano a parlarti di perdono e fede...

Ma se è solo così per parlare... no! Senza le prediche di Mio mi sentirei come Obelix senza legionari romani... :LOL:

ma grazie...... :LMAO: davvero dico!

a volte forse puoi sembrare.......i pompieri bell'esempio....

x cocinella

si vede che non hai abbastanzaza fede in cio che vivi...

per me è matematica ovissima.....

2+2=4

non perdono=non accettazione

non accettazione=stupidità (incapacità di comprendere che cio che è....è anche se per noi è sbagliato!)

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Mio, se usi l'analogia con la matematica, quelle due eguaglianze che elenchi non sono l'analogo di 2+2=4,

ma sono a monte: sono assiomi. Uscendo dall'analogia e ritornando nel campo della fede, o comunque dei

valori e delle cose in cui uno crede in maniera incrollabile, sono dogmi (non voglio dare alla parola "dogma"

un valore necessariamente negativo, come vien spesso dato nell'uso comune, ma quello è).

Secondo me ad esempio la non accettazione non significa necessariamente stupidità e incapacità di comprendere,

e il perdono non è vincolato all'accettazione: semmai tende a rimanerne legato (diverso da vincolato!).

Trovo anzi che molto del "sublime" (parola che non uso a caso) che si trova nella storia dell'umanità nasca proprio

dal scindersi delle due cose e dalla capacità di rari personaggi di scinderle (e ci vuole una forza spaventosa... senza

contare il rischio di essere fraintesi da chi non concepisce la coesistenza del perdonare e del non accettare).

Pensa ad esempio ai "profeti" delle varie religioni, o in tempi più recenti ai grandi combattenti civili. Erano tutte persone

inclini al perdono e allo stesso tempo fermamente non disposti ad accettare. E decisi a continuare a "vedere".

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ma grazie...... :abbr: davvero dico!

a volte forse puoi sembrare.......i pompieri bell'esempio....

x cocinella

si vede che non hai abbastanzaza fede in cio che vivi...

per me è matematica ovissima.....

2+2=4

non perdono=non accettazione

non accettazione=stupidità (incapacità di comprendere che cio che è....è anche se per noi è sbagliato!)

IL FATTO è CHE è UNA COSA MIA...L HO DETTO AL FORUM PERCHè è NORMALE CHE CONOSCENDOCI CI SI APRA E CI SI RACCONTI, MA IO CREDO CHE QUESTO FORUM SIA DI PSICOLOGIA! PER CUI LE CONVINZIONI RELIGIOSE E LE NOSTRE FEDI PER QUANTO PROFONDE SIANO UN TESORO DEL CUORE DA TENERE PER NOI CON RISPETTO E UMILTà

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Ma Coccynella... :(: il bello di chiacchierare con Mio è che si presta... Maltrattalo pure (anzi tanto! :D: ) ma non romperlo,

perché dal suo "solo messaggio", maltrattandolo un po', puoi arrivare a parlare di tutto quel che vuoi, anche di psicologia!

Te lo dimostro con la pratica: sai perché nella mia ultima risposta ho usato la parola "sublime" e poi ci ho aggiunto tra

parentesi: "parola che non uso a caso"? Perché la "sublimazione" è un concetto della psicologia. :abbr:

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:chair: MAH..........................sarà ............A me nn riesce proprio..... a me inibisce qualsiasi vocazione dialettica ..

E , per una logorroica come me ce ne vuole!!!!!!!!!!!! :vava::D:

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Io, non ho che un messaggio, il messaggio dell'Assoluto. E' lo stesso messaggio che Gesu' e tutti gli altri veggenti hanno insegnato: il faccia a faccia con la Morte, con Yama, con Dio.

La nudita' totale di questo faccia a faccia, na papa na punyam (senza piu' male ne bene).

Nessun merito, la pura misericordia, dice il Cristiano.

Ma tutte le religioni aggiungono una glossa e una gnosi a questo messaggio, e cosi il ritorno all'ego ritrova la propria pastura e noi ritorniamo alla pastura di Mrtyu (la morte).

Dio e' questo Assoluto, questa Morte. Nessuno puo' vederlo e continuare a vivere, perche' questa vista strappa tutti i rivestimenti, mentali e sociologici.

Sino a che dio e' un Deva che accarezza o castiga, non e' Dio.

Abhishiktananda ( Henry Le Saux 1910 a Sant Briac in Bretagna-1973 India) Monaco Benedettino

non staresti li a dipingere quadri se la pensassi cosi ..

sei abbastanza incoerente..

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Mio, se usi l'analogia con la matematica, quelle due eguaglianze che elenchi non sono l'analogo di 2+2=4,

ma sono a monte: sono assiomi. Uscendo dall'analogia e ritornando nel campo della fede, o comunque dei

valori e delle cose in cui uno crede in maniera incrollabile, sono dogmi (non voglio dare alla parola "dogma"

un valore necessariamente negativo, come vien spesso dato nell'uso comune, ma quello è).

Secondo me ad esempio la non accettazione non significa necessariamente stupidità e incapacità di comprendere,

e il perdono non è vincolato all'accettazione: semmai tende a rimanerne legato (diverso da vincolato!).

Trovo anzi che molto del "sublime" (parola che non uso a caso) che si trova nella storia dell'umanità nasca proprio

dal scindersi delle due cose e dalla capacità di rari personaggi di scinderle (e ci vuole una forza spaventosa... senza

contare il rischio di essere fraintesi da chi non concepisce la coesistenza del perdonare e del non accettare).

Pensa ad esempio ai "profeti" delle varie religioni, o in tempi più recenti ai grandi combattenti civili. Erano tutte persone

inclini al perdono e allo stesso tempo fermamente non disposti ad accettare. E decisi a continuare a "vedere".

Secondo me ad esempio la non accettazione non significa necessariamente stupidità e incapacità di comprendere,

mi investono sulle strisce e perdo una gamba.....

se non accetto vivo male

se accetto sono felice

2+2=4

ok il 4 è che la gamba on ce l'ho...lo accetto o non lo accetto, conunque è quattro , la gamba non c'è più...

poi noto che la parola perdono è n po' vista in maniera diversa,,,,,

il perdono non cancella la pena,,,,

il perdono è il comunicare a chi ha commesso un offesa che non si è arrabbiati per quel gesto

la scusa non cancella la pena,....

la scusa è il comunicare alla persona offesa che si è dispiaciuti di aver commesso il fatto

scusa e perdono sono due gesti separati...

in tutto cio la pena rimane e deve rimanere, quella si chiama giustizia.....

sull'accettazione c'è diversità da accettare un fatto e subirlo...

accettare io lo intendo come vederne la verità.....

se io sono uno schiavo non posso fingere di essere un padrone sono un miserabile schiavo...

se sono un ladro non posso pensare di essere onesto

se sono zoppo invece sono zoppo....

sono nel vedere posso rinascere nuovo e posso vivere in totalità il presente, perchè ragazzi li c'è il nettare della vita , li c'è la bellezza..

tutti gli atti ed i gesti che io consiglio hanno come obbiettivo eliminare lo sporco che impedisce di cogliere la vita che è sempre qui e ora,,,,

benedetto il SIgnore, ma cosa pensate significhi "Dio è ovunque , e in voi ed in ogni cosa esista".......svegliatevi....e la vostra vita non la mia!...

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IL FATTO è CHE è UNA COSA MIA...L HO DETTO AL FORUM PERCHè è NORMALE CHE CONOSCENDOCI CI SI APRA E CI SI RACCONTI, MA IO CREDO CHE QUESTO FORUM SIA DI PSICOLOGIA! PER CUI LE CONVINZIONI RELIGIOSE E LE NOSTRE FEDI PER QUANTO PROFONDE SIANO UN TESORO DEL CUORE DA TENERE PER NOI CON RISPETTO E UMILTà

ma per me non è religione, non è un credo,....sono banali ovvietà. :unsure:

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non staresti li a dipingere quadri se la pensassi cosi ..

sei abbastanza incoerente..

è perchè no .....rendo felice chi li compra, alleno il cervello è un passatempo sano

passano mesi che non dipingo per vari motivi di tempo, il che non mi tange, non è una droga, un dover fare, ma un voler fare....

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Secondo me ad esempio la non accettazione non significa necessariamente stupidità e incapacità di comprendere,

mi investono sulle strisce e perdo una gamba.....

se non accetto vivo male

se accetto sono felice

2+2=4

ok il 4 è che la gamba on ce l'ho...lo accetto o non lo accetto, conunque è quattro , la gamba non c'è più...

poi noto che la parola perdono è n po' vista in maniera diversa,,,,,

il perdono non cancella la pena,,,,

il perdono è il comunicare a chi ha commesso un offesa che non si è arrabbiati per quel gesto

la scusa non cancella la pena,....

la scusa è il comunicare alla persona offesa che si è dispiaciuti di aver commesso il fatto

scusa e perdono sono due gesti separati...

in tutto cio la pena rimane e deve rimanere, quella si chiama giustizia.....

sull'accettazione c'è diversità da accettare un fatto e subirlo...

accettare io lo intendo come vederne la verità.....

se io sono uno schiavo non posso fingere di essere un padrone sono un miserabile schiavo...

se sono un ladro non posso pensare di essere onesto

se sono zoppo invece sono zoppo....

sono nel vedere posso rinascere nuovo e posso vivere in totalità il presente, perchè ragazzi li c'è il nettare della vita , li c'è la bellezza..

tutti gli atti ed i gesti che io consiglio hanno come obbiettivo eliminare lo sporco che impedisce di cogliere la vita che è sempre qui e ora,,,,

benedetto il SIgnore, ma cosa pensate significhi "Dio è ovunque , e in voi ed in ogni cosa esista".......svegliatevi....e la vostra vita non la mia!...

Ho capito il senso di quello che dici, e sono sostanzialmente d'accordo. Solo che è un tipo di messaggio che a mio parere

non ha molto senso continuare a dare, per vari motivi: perché la gente ci arriva da sè, magari dopo un travaglio, perché

spesso lo si usa a sproposito, scambiando i tentativi di cambiare qualcosa che si può cambiare (e che magari noi crediamo

essere realtà immutabile solo perché non vediamo ciò che vede il nostro bersaglio) per sintomi di "non accettazione".

Si fa una sorta di muro, senza volerlo, quando basterebbe stare al proprio posto considerando che comunque sia, "accettare"

o "non accettare" è una cosa che ognuno fa senza dover rendere conto a nessuno.

PS: 2+2=4 mi ricorda vagamente un romanzo...

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Ho capito il senso di quello che dici, e sono sostanzialmente d'accordo. Solo che è un tipo di messaggio che a mio parere

non ha molto senso continuare a dare, per vari motivi: perché la gente ci arriva da sè, magari dopo un travaglio, perché

spesso lo si usa a sproposito, scambiando i tentativi di cambiare qualcosa che si può cambiare (e che magari noi crediamo

essere realtà immutabile solo perché non vediamo ciò che vede il nostro bersaglio) per sintomi di "non accettazione".

Si fa una sorta di muro, senza volerlo, quando basterebbe stare al proprio posto considerando che comunque sia, "accettare"

o "non accettare" è una cosa che ognuno fa senza dover rendere conto a nessuno.

ecco anch'io sono d'accordo con la spiegazione un pò meno filosofica e più pratica, su questo lo sai ti ho sepre appoggiato mio!!!! La penso come te....solo che ogniuno di noi lo mette in pratica quando è il suo momento dimetterlo in pratica, inutile stare a spiegare qualcosa di (come dici tu!) ovvio!!!!

Sono d'accordo con il post di Ste che ho quotato!!!!

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anch'io.....ognuno devi arrivarci da se....

ma se solo uno avesse bisogno di una spintarella.....eccomi....non sarebbe fiato sprecato..

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Il guaio è che di solito pare che uno abbia bisogno quando è sull'orlo del baratro...

...e non so se la spintarella è l'aiuto più indicato, se uno è sull'orlo del baratro! :Rose:

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Il guaio è che di solito pare che uno abbia bisogno quando è sull'orlo del baratro...

...e non so se la spintarella è l'aiuto più indicato, se uno è sull'orlo del baratro! :Rose:

per quello io la do sempre non solo quando necessita :redface:

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Qvesta essere schadenfreude!

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:Just Kidding: Potrebbe essere utile per gli amanti del parapendio!
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